Il Napoli travolge la Lazio con un sonante 5-0 e fa sognare il San Paolo. Biancocelesti letteralmente dominati, partenopei protagonisti assoluti. I padroni di casa partono forte e sfiorano il vantaggio con Higuain, servito da un filtrante di Insigne: bravo Marchetti ad opporsi. L’argentino ci riprova al 14esimo, supera Hoedt e con un destro micidiale batte il portiere della Lazio per l’1-0. La squadra di Sarri è in gran forma e al 36esimo raddoppia con Allan – pescato dal solito Insigne – grazie ad una conclusione ben calibrata. Nella ripresa il Napoli riparte con grande intensità e dopo appena tre minuti realizza il 3-0 con Insigne abile nel ribadire una respinta di Marchetti su Higuain. Passano dieci minuti e il San Paolo esplode nuovamente con ‘el pipita’ che dopo una bella azione personale insacca con una fucilata sul secondo palo. Per la Lazio è un incubo ma la ferita biancoceleste si allarga ancora con l’ingresso in campo di Manolo Gabbiadini che, al 79esimo minuto, fissa il pokerissimo con un pallonetto su Marchetti. Finisce in trionfo per il Napoli, adesso inizia un nuovo campionato per la banda di Sarri. (Jacopo D’Antuono)
Nella 4^ giornata di Serie A la Fiorentina esce vincitrice dal confronto con il Carpi e raggiunge la terza posizione in classifica, relegando la formazione biancorossa alla penultima piazza della graduatoria. E dire che ad avere le occasioni più importanti nell’arco del match sono stati proprio i padroni di casa: si comincia al 17′ con il cross di Cofie su cui Tomovic non riesce ad intervenire e che consente a Borriello di avvicinarsi al gol; l’ex centravanti del Genoa riesce ad arpionare il pallone in due tempi e a superare prima Tatarusanu e poi Gonzalo Rodriguez, ma un attimo di incertezza di troppo quando la coppia toscana sembrava ormai alle spalle, facilita il rientro del portiere e del difensore, impedendo a Borriello di trovare il secondo gol del suo campionato a porta praticamente sguarnita. Passano poco più di 10′ e Borriello ha nuovamente l’occasione per il vantaggio biancorosso: lancio lungo di Benussi, Gonzalo Rodriguez spizza all’indietro di testa in direzione di Tatarusanu ma in realtà serve un assist al bacio all’attaccante del Carpi, che tenta il diagonale di sinistro incrociato ma deve arrendersi all’intervento istintivo di piede del portiere rumeno. Il detto gol sbagliato, gol subito non si smentisce: al 35′ infatti è la Fiorentina a passare in vantaggio. Cross basso di Pasqual che raggiunge in area Babacar, il quale spalle alla porta usa il fisico per proteggere la sfera dalla pressione di Romagnoli, riesce a girarsi e a tirare, e dopo la prima respinta del difensore biancorosso ribadisce in rete di rapina. L’uno a zero della Fiorentina regge fino all’intervallo, ma alla ripresa del gioco vacilla grazie all’iniziativa di uno scatenato Letizia sulla fascia destra che mette in area un cross teso su cui si avventa in tuffo Gabriel Silva sparando alto. Al 56′ un nuovo episodio della saga che vede Tatarusanu protagonista: questa volta l’estremo difensore rumeno respinge il colpo di testa ravvicinato dell’ex viola Ryder Matos, dando la sensazione che la porta toscana questa sera sia veramente stregata. Nonostante l’impegno messo in campo da entrambe le formazioni, il Carpi appare sulle gambe; Castori opta per dei cambi offensivi, inserendo Di Gaudio, Mbakogu e Lazzari per Cofie, Matos e Letizia. Nonostante questa mossa spregiudicata, bilanciata dall’inserimento di Alonso, Kalinic e Verdù al posto di Pasqual, di uno spento Giuseppe Rossi e di Bernardeschi da parte di Sousa, per parlare di una nuova occasione del Carpi bisogna arrivare all’84’, quando un intervento disperato di Roncaglia in scivolata rimanda nuovamente l’appuntamento con il gol per Borriello. Il match si conclude senza ulteriori sussulti: la Fiorentina ottiene forse più di quanto avrebbe meritato, ma nel calcio il cinismo e la concretezza sono fattori di cui vantarsi e non oggetto di vergogna. Al contrario il Carpi continua a raccogliere meno di quanto riesca a creare, ma il campionato è ancora lungo, e i verdetti lontani.
Il Bologna batte 1 a 0 il Frosinone allo Stadio Dall’Ara e lascia i laziali all’ultimo posto a 0 punti in classifica. Prima frazione favorevole ai padroni di casa che trovano il gol al 27′ con Mounier, abile ad incunearsi nella difesa ospite e a sfruttare un lungo lancio dell’ottimo Oikonomou: l’attaccante esterno emiliano si porta avanti la palla dopo uno stop di petto e batte Leali con un diagonale, da posizione leggermente decentrata. Il Frosinone continua a pressare ma non riesce a costruire occasioni da gol significative, anzi sono i padroni di casa a sfiorare il raddoppio con Brienza e Destro (ottime le chiusure di Blanchard in entrambe le occasioni). Nella ripresa, dopo l’occasione costruita da Brienza al primo minuto, gli ospiti reagiscono con veemenza, aumentando il pressing e riversandosi in attacco. I laziali, rinvigoriti dall’ingresso di Ciofani, sfiorano il gol nel finale con lo stesso attaccante, che colpisce la traversa con un colpo di testa, con un cross errato di Rosi che si tramuta in un tiro pericoloso e colpisce il legno, e con Verde, che calcia da distanza ravvicinata ma non riescono a segnare il gol del pareggio, rinviando l’appuntamento con il primo punto in serie A. Vistoso calo dei padroni di casa che nella seconda frazione di gioco rinunciano ad attaccare, affidandosi alla ritrovata solidità offensiva e a sporadici quanto velleitari tentativi in contropiede. Negli emiliani molto bene Brienza e Oikonomou, poco incisivo Destro che sfiora il gol nel primo tempo ma soffre l’arretramento del baricentro nella difesa, in cui mostra anche eccessivo agonismo in un fallo commesso su Longo (che lascerà il campo claudicante) e in un contrasto spalla a spalla con Blanchard.
Il Torino batte la Sampdoria 2-0 e vola al secondo posto in classifica a quota dieci punti. I padroni di casa partono subito forte e schiacchiano i blucerchiati nella propria metà campo. Al 17esimo minuto Bruno Peres confeziona un bel pallone dalla destra per Quagliarella che stacca di testa e insacca in rete per l’uno a zero. Passano sette minuti e la squadra di Ventura raddoppia: segna ancora Quagliarella che raccoglie l’assist di Belotti e lo spedisce in porta da dentro l’area piccola. La Sampdoria prova a scuotersi ma fatica terribilmente a concludere in porta. Nella ripresa i liguri tornano in campo con un approccio diverso rispetto alla prima frazione di gioco e si fanno vedere con Eder che però manca l’impatto con il pallone proprio sulla linea. Zenga manda in campo Correa ma Ventura risponde con Lopez e Belotti. L’argentino vuole mettersi in mostra e sfiora ripetutamente il tris. I ritmi del match si abbassano ma a dieci minuti dal termine brivido per l’Olimpico con il destro a giro di Correa che trova pronto Padelli, il quale manda in corner. Nel finale il Toro controllail vantaggio e al triplice fischio può far esplodere tutta la sua gioia: granata secondi in classifica dietro l’Inter di Mancini.
La statistica lo aveva sentenziato rigidamente a inizio match: il Sassuolo non ha mai vinto contro la Roma ma, altrettanto, i giallorossi non hanno mai superato i neroverdi all’Olimpico. Non è oggi la giornata in cui la statistica viene messa a tacere: come nella scorsa stagione, gli emiliani impongono il 2-2 a Totti e compagni, facendoli soffrire e frenandone la cavalcata alle spalle dell’Inter, ora in fuga. Molto diversa l’analisi dei due tempi. Nel primo, con la Roma capace di offendere e diventare pericolosa solamente grazie alle volate uno contro uno di Salah, il Sassuolo impressiona e merita il vantaggio, firmato Defrel e Politano. Il sigillo numero 300 di Totti in giallorosso, oltre ad essere viziato dal fuorigioco, copre male e solo in parte le mancanze dei padroni di casa. L’1-2 del minuto 45 però diventa 2-2 in avvio di ripresa grazie al perfetto tiro al volo di Salah, poi stoppato al momento del sorpasso da una parata altrettanto da applausi, di Consigli. Al termine di una frazione di gioco dominata invece dalla Roma, con tanto di episodio arbitrale finale con rigore non concesso, la fotografia in numeri del match quindi non cambierà. Altro pareggio, dopo quello di mercoledì, ma dai contorni decisamente differenti: la strada verso la vetta resta lunga e accidentata.
Termina in parità la sfida allo stadio Atleti Azzurri d’Italia tra Atalanta e Verona, col risultato finale di 1 a 1. Il primo tempo ha visto un predominio da parte dei padroni di casa, spesso all’attacco e in grado di creare diverse azioni molto interessanti, con Grassi, Denis e Stendardo che hanno avuto diverse palle gol per segnare l’1-0, ma senza metterla dentro. Il Verona, già in difficoltà, perde anche Luca Toni per un infortunio al ginocchio dopo un duro contrasto con Paletta; al suo posto entra Pazzini. L’inerzia della partita non cambia, Atalanta con il pallino del gioco che però, con il passare dei minuti, rallenta la manovra, consentendo agli scaligeri di guadagnare qualche metro di campo, ma senza scalfire la difesa bergamasca. Nella ripresa è sempre l’Atalanta a fare la partita, pur non trovando la via del gol: Maxi Moralez colpirà anche un palo, mentre il Verona deve rinunciare anche a Marquez, che si procura un infortunio muscolare. I bergamaschi continuano a riversarsi in avanti alla ricerca dei tre punti, mentre gli scaligeri – che nel finale rimangono in dieci per l’espulsione di Jankovic – si limitano a difendere lo 0-0, un risultato prezioso per gli uomini di Mandorlini. A un minuto dal novantesimo arriva finalmente il gol di Maxi Moralez che porta meritatamente in vantaggio l’Atalanta. Nei minuti di recupero assalto disperato del Verona, che a tempo praticamente scaduto trova l’1-1 con Pisano che lasciato libero dalla difesa bergamasca insacca il pallone alle spalle di Sportiello. In classifica, Atalanta a quota 5 punti, Verona a 3.
Genoa-Juventus finisce 0-2 per la quarta giornata di Serie A 2015-2016. Nel primo tempo la Juventus inizia subito spingendo al massimo il pedale dell’acceleratore. Iniziativa sulla destra di Cuadrado, che si rivelerà una vera e propria spina nel fianco della difesa genoana, e pallone che arriva a Morata al limite dell’area. Il tiro dello spagnolo trova un attento Lamanna. All’11 il Genoa si fa notare con una girata di Capel su suggerimento di Perotti ma il colpo di testa dell’attaccante non inquadra il bersaglio grosso. Quest’azione, insieme a una punizione dai 25 metri calciata più tardi da Dzemaili a fil di palo, rappresenta l’unica azione degna di nota del Genoa. Cuadrado, che come detto risulta il migliore tra gli ospiti, avrebbe una ghiotta occasione al 18′ su suggerimento di Mandzukic; il colombiano è però lento nel battere a rete e viene murato dagli avversari. Al 21′ primo episodio chiave del match: Morata rimane a terra e chiede il cambio. Lo spagnolo accusa problemi muscolari e Allegri non può far altro che gettare nella mischia Pereyra. Proprio dal destro del neo entrato partirà l’azione dell’1-0 siglato dalla Juventus. Siamo al 36′ quando l’ex Udinese ha lo spiraglio sulla sinistra, penetra in area e serve dalla parte opposta un liberissimo Pogba. Il francese deve solo appoggiare in una porta sguarnita ma il suo intervento è impreciso. Il pallone termina sulla traversa prima di rimbalzare sul corpo di un goffo Lamanna. Tra lo stupore di un Ferraris incredulo la Juventus si porta in vantaggio. Al 43′ Izzo viene ammonito per la seconda da Valeri: doppio giallo e Genoa in dieci uomini per tutto il secondo tempo. Nella ripresa, forte dell’uomo in più, la Juventus amministra la gara senza mai soffrire e anzi sfiora più volte il raddoppio con Cuadrado e Mandzukic. Del Genoa non ci sono tracce: non può certo bastare un timido tiro di Tachtsidis terminato alto per impensierire Buffon. Il match viene chiuso al 58′ quando Figueiras abbatte in area Chiellini in seguito alla battuta di un calcio d’angolo della Juventus. Per Valeri non ci sono dubbi: calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Pogba che non sbaglia. Nel finale uno scatenato Cuadrado va vicino al tris ma la mira del colombiano lascia a desiderare. Arriva al Ferraris di Genova la prima vittoria stagionale della Juventus in Serie A.
L’Inter vince a Verona contro il Chievo che era imbattuto fino a questo momento e vola a quota 12 punti, ancora a punteggio pieno e con la quarta vittoria su quattro con un gol di scarto. Basta un gol di Mauro Icardi servito dentro da Kondogbia alla fine del primo tempo; prima rete stagionale per l’attaccante argentino ma tanto basta all’Inter per provare la prima fuga in campionato. Nella ripresa poche emozioni non regalano altre reti; da segnalare l’infortunio di Murillo che sarà costretto a saltare almeno la prossima giornata, che si gioca in turno infrasettimanale mercoledì sera.
Il Milan cancella la sconfitta del derby grazie alla bella vittoria sul Palermo. Dopo un buon avvio dei siciliani la squadra di Mihajlovic prende il pallino del gioco in mano e comincia a guadagnare terreno. Alla prima vera chance i padroni di casa passano: cross di Calabria intecettato da Bonaventura che sforna un assit per Bacca il quale trafigge Sorrentino con un colpo di esterno. Il Palermo non perde fiducia ma è ancora il Milan a rendersi pericoloso con una conclusione da fuori di Bonaventura. Al trentaduesimo Hiljiemark confeziona il pareggio per i rosanero con uno stacco aereo sottomisura. Il diavolo reagisce ma spreca con Bacca a tu per tu con Sorrentino; la volta buona arriva al termine del primo tempo con una magia di Bonaventura su piazzato per il 2-1. Nella ripresa i rossoneri provano a chiudere la partita ma Luiz Adriano non riesce a concretizzare un paio di ripartenze. Lazaar ci prova senza fortuna dalla distanza, poi Gilardino serve un pallone perfetta allo svedese Hiljemark che infila con freddezza il 2-2. Sembra chiudersi sul pareggio ma ad un quarto d’ora dalla fine Carlos Bacca fa esplodere San Siro insaccando di testa un cross teso di Kucka. E’ l’ipoteca sulla vittoria.
L’Empoli vince la prima partita del suo campionato battendo l’Udinese per 2-1, allo stadio Friuli, nella quarta giornata della Serie A 2015-2016; per i friulani invece si tratta della terza sconfitta consecutiva che apre una mini-crisi dopo la brillante vittoria all’esordio sul campo della Juventus. Nel primo tempo l’Udinese passa in vantaggio col colpo di testa di Duvan Zapata, al primo gol con la sua nuova maglia, servito dentro da Di Natale. Nella ripresa il rosso a Panagiotis Kone cambia la partita, perchè dopo questo episodio arriva prima il pari di Leandro Paredes assistito da Federico Barba e poi il gol della vittoria dell’Empoli con Massimo Maccarone al 92mo. Per l’Udinese seconda sconfitta in trasferta della stagione dopo quella contro il Palermo (arrivata alla seconda giornata). Sorpasso in classifica: l’Empoli sale a 4 punti mentre i friulani restano ancorati a quota 3.
Marcatori: 21′ Bacca (M), 32′ Hiljemark (P), 40′ Bonaventura (M), 27′ st Hiljemark (P), 30′ st Bacca (M)
Diego Lopez; Abate (18′ Calabria), Zapata, Romagnoli, De Sciglio; Kucka, Montolivo, Bonaventura; Honda (33′ st A. Poli); Luiz Adriano (25′ st Balotelli), Bacca. A disp.: Abbiati, Donnarumma, Rodrigo Ely, Alex, José Mauri, Nocerino, Suso, Cerci, N. De Jong. All.: Mihajlovic
Sorrentino; Struna, G. Gonzalez, El Kaoutari, Lazaar; Hiljemark (44′ st L. Rigoni), Jajalo, Chochev; F. Vazquez, Quaison (25′ st Trajkowski); Djurdjevic (11′ st Gilardino). A disp.: Colombi, Andelkovic, Vitiello, Goldaniga, Daprelà, Brugman, Maresca, Cassini. All.: Iachini
Arbitro: Russo
Ammoniti: Montolivo (M); Lazaar, G. Gonzalez (P)
Marcatori: 19′ D. Zapata (U), 28′ st L. Paredes, 47′ st Maccarone (E)
Karnezis; Wague, Danilo, Piris; Edenilson, P. Kone, Iturra (53” Bruno Fernandes), Badu, Ali Adnan; D. Zapata (29′ st Marquinho), Di Natale (67′ Aguirre). A disp.: Meret, Romo, Heurtaux, Felipe, Domizzi, Pasquale, Insua, Thereau, Perica. All.: Colantuono
Skorupski; Laurini, Tonelli, Barba, Mario Rui; Zielinski (62′ L. Paredes), Dioussé (46′ Ronaldo P.), Croce; Saponara; Pucciarelli (82′ Livaja), Maccarone. A disp.: Pelagotti, Costa, Camporese, Bittante, Zambelli, Buchel, Piu, Maiello, Krunic. All.: Giampaolo
Arbitro: Fabbri
Ammoniti: Iturra, Ali Adnan, Bruno Fernandes, Marquinho, Kone (U); Maccarone, Laurini, Ronaldo P. (E)
Espulsi: P. Kone (U)
Marcatori: 36’aut. Lamanna (J), 60′ rig. Pogba (J)
Lamanna; De Maio, Burdisso, Izzo; Cissokho, Rincon, Dzemaili (57’Pandev), Laxalt; Ntcham, Perotti (46’Figueiras), Capel (63’Tachtisidis). A disp.: Sommariva, Lazovic, Ujkani,, Marchese. All.: Gasperini.
Buffon, Lichtsteiner, Barzagli, Chiellini, Evra, Lemina (75’Hernanes), Sturaro, Pogba, Cuadrado, Mandzukic (81’Zaza), Morata (20’Pereyra). A disp.: Neto, Audero, Bonucci, Rugani, Alex Sandro, Padoin, Dybala. All.: Allegri.
Valeri
16’Evra (J), 25’Izzo (G), 49’Dzemaili (G), 62’Lemina (J), 85’Zaza (J) ESPULSI: 43’Izzo (G)
Marcatore: 42′ Icardi
Bizzarri; N. Frey, Gamberini, B. Cesar, Gobbi; Castro, N. Rigoni (80′ Pepe), P. Hetemaj; Birsa (75′ M’Poku); Paloschi (68′ Inglese), Meggiorini. (Bressan, Cacciatore, Christiansen, Dainelli, Mattiello, Pellissier, Pinzi, Sardo, Seculin) All. : Maran.
Handanovic; Santon, Medel, Murillo (68′ Ranocchia), Telles; Guarin, Felipe Melo, Kondogbia (85′. Brozovic); Jovetic (75′ Palacio), Icardi, Perisic. (Carrizo, I. Radu, Biabiany, D’Ambrosio, Gnoukouri, Ljajic, Manaj, Montoya, Nagatomo) All. : Mancini.
Paolo Tagliavento (Terni).
Ammoniti: 27′ Guarin (I), 37′ N. Rigoni (C), 40′ Meggiorini (C), 94′ M’Poku (C)
Marcatori: 22′ Defrel (S), 36′ Totti (R), 45′ Politano (S), 49′ Salah (R)
De Sanctis, Maicon (dal 63′ Florenzi), Torosidis, Manolas, Rudiger, Pjanic, De Rossi, Nainggolan, Salah, Iturbe (dal 50′ Iago Falque), Totti (dal 72′ Dzeko). All. Rudi Garcia
Consigli, Peluso, Gazzola, Cannavaro, Acerbi, Duncan (dal 58′ Biondini), Magnanelli, Floro Flores (dal 63′ N. Sansone), Politano (dall’80’ D. Berardi), Defrel. All. Di Francesco
Arbitro: Massa di Imperia
Ammoniti: Maicon e De Rossi (R); N. Sansone, Politano e Peluso (S)
Marcatori: 89′ Maxi Moralez (A), 96′ E. Pisano (V)
Sportiello; A. Masiello (82′ C. Raimondi), Paletta, Stendardo, Bellini; Grassi (76′ Cigarini), De Roon, Kurtic; Maxi Moralez, Denis (62′ Monachello), A. Gomez. All.: Edy Reja.
Gollini; E. Pisano, Marquez (70′ Bianchetti), Moras, Souprayen; Sala (90′ Siligardi), Viviani, L. Greco; Jankovic, Toni (24′ Pazzini), Juanito Gomez. All.: Andrea Mandorlini
Arbitro: Fabio Maresca.
Ammoniti: Souprayen (V), Sala (V), De Roon (A), Gollini (V), Monachello (A), C. Raimondi (A)
Espulsi: Jankovic per somma di ammonizioni
Marcatore: 27′ Mounier
Mirante; A. Ferrari, Rossettini, Oikonomou, Masina; Diawara (55′ Crisetig), Pulgar, Taider; Brienza (79′ Falco), Destro (73′ Mat. Mancosu), Mounier. Allenatore: D. Rossi.
Leali; Rosi, Mo. Diakite, Blanchard, Pavlovic; Paganini (79′ Verde), Chibsah, Sammarco, Tonev (62′ Soddimo); Longo (54′ D. Ciofani), Dionisi. Allenatore: Stellone.
Arbitro: Orsato.
Ammoniti: Diawara (B), Destro (B), Crisetig (B), A. Ferrari (B), Longo (F), Sammarco (F), Paganini (F), Soddimo (F), Pavlovic (F).
Marcatori: 18’ e 24’ Quagliarella
Padelli; Bovo, Glik, E. Moretti; Bruno Peres (76’ Zappacosta), Baselli, Vives, Acquah (84’ Benassi), Molinaro; Quagliarella, Belotti (56’ Maxi Lopez). All. Ventura. (A disp. Ichazo, Castellazzi, Jansson, Prcic, Obi, Gaston Silva, J. Martinez, Amauri).
Viviano; Pedro Pereira, Silvestre, Moisander, Regini (46’ Lazaros); Ivan (62’ Correa), Fernando, E. Barreto; Soriano (82’ A. Rodriguez); Eder, Muriel. All. Zenga. (A disp. Puggioni, Brignoli, Zukanovic, Rocca, Mesbah, Carbonero, Krsticic, Cassano).
Arbitro: Giacomelli.
Ammoniti: Regini (S), Acquah (T), Vives (T), Fernando (S), Lazaros (S)
Marcatori: 35′ Babacar
Benussi; Bubnjic, Zaccardo, S. Romagnoli; Letizia (77′ Lazzari), Fedele, Lollo, Cofie (56′ Di Gaudio), Gabriel Silva; Matos (71′ Mbakogu), Borriello. A disposizione: Brkic, Belec, Gino, Martinho, Bianco, Iniguez, Pasciuti, Lasagna. Allenatore: Fabrizio Castori
Tatarusanu; Tomovic, Gonzalo Rodriguez, Roncaglia; Gilberto, Mario Suarez, Borja Valero, Pasqual (46′ Marcos Alonso), Bernardeschi (76′ Verdù), G. Rossi (58′ Kalinic); Babacar. A disposizione: Sepe, Lezzerini, Astori, Mati Fernandez, Rebic . Allenatore: Paulo Sousa
Arbitro: Di Bello
Ammoniti: 19′ Lollo (C), 41′ Pasqual (F), 44′ Fedele (C), 48′ Cofie (C), 63′ Marcos Alonso (F), 68′ Tatarusanu (F), 69′ Mario Suarez (F)
Marcatori: 14′ e 14′ st Higuain (N), 35′ Allan (N), 2′ st Insigne (N), 34′ st Gabbiadini (N)
Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik (15′ st David Lopez); Callejon, Higuain (20′ st Gabbiadini), Insigne (29′ st El Kaddouri). A disp.: Rafael, Gabriel, Maggio, Henrique, Chiriches, Strinic, Valdifiori, Chalobah, Mertens. All.: Sarri.
Lazio (4-2-3-1): Marchetti; Basta, Mauricio, Hoedt, Radu; Parolo, Onazi; Keita, Mauri (1′ st Milinkovic-Savic), Lulic (1′ st Felipe Anderson); Matri (29′ st Djordjevic). A disp.: Berisha, Guerrieri, Gentiletti, Konko, Braafheid, Patric, Cataldi, Oikonomidis, Kishna, . All.: Pioli.
Arbitro: Antonio Damato (sezione di Barletta)
Ammoniti: Lulic, Mauricio (L); Koulibaly (N)