L’Atalanta di Reja espugna il campo dell’Empoli vincendo 0-1 grazie a un gol di Toloi segnato nel primo punto, e portandosi a otto punti in classifica, con cinque lunghezze di vantaggio sulla zona retrocessione. Nei primi minuti di gioco non succede molto, salvo qualche iniziativa personale di Saponara che prova a infiltrarsi nella difesa bergamasca. Gli ospiti si affidano perlopiù a Pinilla che con le sue accelerate prova a creare qualche tentennamento nella retroguardia empolese.



La prima occasione da gol arriva sulla testa di Più, all’esordio in Serie A, che però colpisce male il pallone. L’Atalanta ci prova dalla distanza con Kurtic che in un paio di occasioni ha costretto Skorupski a tenere alta la concentrazione. A sbloccare la partita, poi, ci pensa Toloi sugli sviluppi di un calcio d’angolo, segnando il gol dello 0-1. Accusato il colpo, l’Empoli si riporta in avanti alla ricerca del pareggio, si segnala un tentativo dalla distanza di Ronaldo che manca lo specchio della porta. Nella ripresa, Giampaolo fa entrare in campo Diousse e Livaja al posto di Ronaldo e Più, Saponara sale di nuovo in cattedra dimostrando di avere una marcia in più rispetto ai suoi compagni, ma Livaja e Maccarone non riescono a finalizzare le azioni create dal fantasista dell’Empoli. L’Atalanta controlla senza troppi problemi, i padroni di casa giocano con poca lucidità e non mettono mai in difficoltà gli ospiti. Si fa male Masiello in un duro scontro con Saponara ed è costretto a lasciare il campo, lo stesso Saponara andrà vicino al pareggio, ma Dramé è bravo a ostacolarlo. Ancora Saponara si presenta solo davanti a Sportiello, l’estremo difensore dell’Atalanta rimane in piedi e gli nega il gol dell’1-1. I giocatori dell’Empoli vorrebbero anche un calcio di rigore per una spinta di Toloi su Pucciarelli, ma l’arbitro non è dello stesso avviso e lascia proseguire il gioco. Nel recupero i padroni di casa tentano l’assalto finale, ma gli ospiti – a differenza di domenica scorsa contro il Verona – sono bravi a tenere palla fino al triplice fischio. Vittoria meritata per l’undici di Reja, padroni di casa poco incisivi nonostante le accelerazioni di Saponara.



Partita complessivamente insufficiente per l’undici di Giampaolo, tra cui si salvano Saponara (sempre brillante) e Maccarone.

Vince soffrendo, ma vince: decisivo il gol di Toloi alla mezz’ora del primo tempo. Manca ancora la capacità di chiudere gli incontri quando ne ha la possibilità.

Non vede il fallo da rigore di Toloi su Pucciarelli che forse avrebbe dato all’Empoli la possibilità di pareggiare. Altre decisioni discutibili, come quella di fischiare fallo anziché concedere il vantaggio, gli impediscono di raggiungere la piena sufficienza.

Si è concluso al Castellani il primo tempo dell’incontro tra l’Empoli e l’Atalanta: in vantaggio gli ospiti 0-1 grazie al gol realizzato da Toloi intorno alla mezz’ora. Nei primi minuti di gioco non succede molto, salvo qualche iniziativa personale di Saponara (7) che prova a infiltrarsi nella difesa bergamasca.



Gli ospiti si affidano perlopiù a Pinilla (6,5) che con le sue accelerate prova a creare qualche tentennamento nella retroguardia empolese. La prima occasione da gol arriva sulla testa di Più (6,5) all’esordio in Serie A, che però colpisce male il pallone. L’Atalanta ci prova dalla distanza con Kurtic (6,5) che in un paio di occasioni ha costretto Skorupski (6) a tenere alta la concentrazione. A sbloccare la partita, poi, ci pensa Toloi (7) sugli sviluppi di un calcio d’angolo, segnando il gol dello 0-1. Accusato il colpo, l’Empoli si riporta in avanti alla ricerca del pareggio, si segnala un tentativo dalla distanza di Ronaldo (6,5), che manca completamente lo specchio della porta.

I padroni di casa, in quanto tali, provano a fare la partita, ma subiscono gol alla prima vera occasione per gli avversari.  Ogni volta che accelera regala sempre sussulti ai tifosi empolesi sugli spalti, ma finora non è riuscito a lasciare il segno.  Sebbene sia uno dei giocatori più esperti commette diversi errori e imprecisioni anche nei passaggi più semplici.

Primi quarantacinque sulla difensiva per la formazione di Reja, che però alla prima opportunità fa centro e si porta in vantaggio.  Segna di testa su calcio d’angolo il suo primo gol in Italia, che al momento regala la vittoria all’Atalanta.  Impreciso nei lanci, fatica a marcare Saponara che anche oggi sembra in ottima forma. (Stefano Belli)

Empoli

Nonostante il gol subito rimane attento e concentrato per tutti i 90 minuti di gioco.

Si perde la marcatura di Toloi sullo 0-1 e anche nelle altre fasi in cui bisogna difendere si macchia di errori che non ci si aspetta da lui.

Il migliore in difesa, anche se non può far nulla per evitare il gol di Toloi.

Assieme a Tonelli forma la coppia di centrali in difesa, il tridente d’attacco dell’Atalanta gli dà parecchio filo da torcere e a fine gara esce dal campo quasi col mal di testa.

Poco appariscente in campo, di lui si ricordano partite migliori di questa.

Spesso arretra in difesa a dare una mano, per questo si affaccia poco in attacco.

Dopo essere andato in gol contro l’Udinese, stasera mostra qualche altra bella giocata: in futuro potrebbe essere una delle colonne portanti di questo Empoli.

Nel primo tempo ci prova dalla distanza, ma a parte questo in campo non combina granché. Nell’intervallo Giampaolo decide di sostituirlo.

Prende il posto di Ronaldo, ma non è esente da errori, perdendo qualche pallone di troppo che poteva costare caro alla formazione toscana.

Il migliore dei suoi per distacco: veloce, intraprendente, in grado di spiazzare la difesa avversaria, gli manca il gol solo perché Sportiello fa un intervento prodigioso.

Nonostante l’età, è uno di quelli che corre di più in campo, ma anche lui non vede la porta. Nel finale, esausto, lascia il posto a Pucciarelli.

Entra nel finale sebbene non fosse in condizioni fisiche ottimali, eppure rischia di guadagnarsi un calcio di rigore anticipando Toloi che lo spinge, l’arbitro Gavillucci però non vede.

Il centravanti classe 1996, al debutto in Serie A, inizia bene proponendosi spesso nell’area di rigore dell’Atalanta, ma cala col passare dei minuti fino a sparire quasi dal campo, nell’intervallo Giampaolo decide di sostituirlo. Avrà bisogno di altre occasioni per mettersi in mostra.

Protagonista degli scambi con Saponara, arriva vicino al tiro senza però inquadrare lo specchio della porta.

Forse troppo affrettati i due cambi a inizio ripresa (e se si fosse fatto male qualcuno nel finale?), fa giocare Mario Rui in una posizione a lui non congeniale.

Atalanta

Decisivo nel negare l’1-1 a Saponara. Stasera Reja deve parte dei tre punti a lui.

Partita priva di errori per lui, poi nella ripresa si fa male scontrandosi con Saponara e deve lasciare il campo.

Grazie alla sua abilità di tenere palla fa guadagnare tempo prezioso alla squadra.

Impreciso nei passaggi, in ritardo negli interventi. Non è stata una delle sue migliori giornate.

Con il fisico e l’esperienza riesce a coordinare la difesa atalantina che grazie a lui non accusa sbandamenti.

È lui l’uomo partita, l’autore del gol dello 0-1 che ha deciso l’incontro. Tuttavia gli mancano ancora i 90 minuti nelle gambe e rischia grosso quando interviene su Pucciarelli nella sua area di rigore.

Subentra nel finale e si limita a contenere l’arrembaggio finale dell’Empoli.

Rimedia ingenuamente un’ammonizione e per non rischiare Reja lo sostituisce.

Quando si tratta di difendere il risultato è più efficace di Grassi, ancora giovane e 

Piano piano comincia a prendere sempre più confidenza col campionato italiano, migliorandosi partita dopo partita.

Dalla distanza è sempre pericoloso, col tempo imparerà ad aggiustare la mira.

Anche a lui manca la precisione sotto porta, ma corre molto e fa salire i suoi.

Rientrato dalla squalifica, si mette in mostra con una rovesciata delle sue, ma con esiti non proprio soddisfacenti.

Sulla fascia destra è sempre un pericolo costante per i difensori dell’Empoli, che per fermarlo sono costretti a compiere qualche fallo di tropo.

Vince alla sua maniera, segnando un gol in più degli avversari e poi ordinando ai suoi di chiudersi per difendere il vantaggio.

 

(Stefano Belli)