Un risultato importante, forse inaspettato alla vigilia: battendo la Polonia per 3-1 l’Italia del volley maschile si è garantita il pass per le Olimpiadi di Rio del 2016. Nella World Cup alla fine hanno vinto gli Stati Uniti davanti agli stessi azzurri e alla Polonia campione del mondo, a cui però il terzo posto non basta (passavano solo le prime due). Quello che conta però è la qualificazione della formazione di Blengini per i Giochi, l’undicesima consecutiva. Dieci successi su undici, unica sconfitta con gli Stati Uniti, poi una progressione eccezionale fino all’exploit finale. Per commentare il risultato degli azzurri abbiamo sentito Giacomo Sintini. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Grande Italia, si aspettava questo risultato? Sinceramente no, devo dire però che abbiamo legittimato questo nostro risultato vincendo dieci partite su undici, cosa sicuramente non da poco!

Quali i segreti della qualificazione a Rio 2016? L’aver trovato un gruppo compatto con tante motivazioni, dove si sono inseriti al meglio Juantorena e Giannelli e dove ha lavorato al meglio il nuovo tecnico della Nazionale Blengini.



E quali sono i meriti proprio di Blengini? Sul piano tecnico-tattico ha inciso poco, comunque in un momento delicato per l’Italia ha dato serenità a tutto l’ambiente, cosa fondamentale per questo exploit degli azzurri.

Giannelli e Juantorena i nostri migliori giocatori? Direi proprio di sì, loro due insieme a Zaytsev sono stati i nostri migliori giocatori in questa World Cup.

Cosa manca per crescere ancora di più? Questa Nazionale sta giocando alla grande ma se si volesse proprio trovare qualcosa che non va si potrebbe dire che serve un maggior affiatamento della squadra e più costanza nei fondamentali, difetto che era emerso nella partita con gli Stati Uniti. Una crescita continua della squadra sarà importante per arrivare a Rio nel modo migliore possibile.



Con la Polonia abbiamo giocato alla grande… Abbiamo avuto un servizio efficace, tanta fame di vittoria, il giusto atteggiamento come in tutto il torneo. E poi due giocatori come Juantorena e Zaytsev che hanno fatto la differenza.

I nostri avversari hanno peccato di presunzione? No non direi, sarebbe eccessivo affermare una cosa di questo tipo. La Polonia ha incontrato in quest’incontro delle difficoltà, in un torneo a lungo termine può capitare una giornata no anche se prima hai vinto sempre.

Per gli Stati Uniti successo meritato? Sì, gli Stati Uniti sono una squadra quadrata, giocano bene in tutti i fondamentali, hanno un grande allenatore. Manca ancora un anno e potranno succedere tante cose ma li vedo protagonisti a Rio, dovrebbero essere una formazione in grado di fare cose importanti.

E l’Italia? Certo la speranze è che ci regali quell’oro che ci è sempre sfuggito. Sarebbe una cosa meravigliosa… (Franco Vittadini)