Mondiale di ciclismo oggi a Richmond, Virginia (Stati Uniti). Si correrà la prova più attesa, la gara in linea per i professionisti, sedici giri per 259 chilometri, 16,2 chilometri ogni giro. Un circuito in gran parte cittadino con tre strappi brevi ma molto duri, il primi due pure in pavé, il terzo all’ultimo chilometro. L’Italia punterà soprattutto su Diego Ulissi, Vincenzo Nibali e in caso di volata Elia Viviani. Dovranno guardarsi dal norvegese Kristoff, dallo spagnolo Valverde, da una squadra belga molto competitiva con Van Avermaet, Gilbert, Boonen. E poi Sagan, Degenkolb, Rodriguez, tanti corridori per una maglia iridata sempre ambitissima. Per presentare questi Mondiali abbiamo sentito Michele Bartoli, ex corridore specialista delle classiche, che ora segue proprio Ulissi. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Come giudica il percorso di Richmond? Un percorso impegnativo nel finale, dove ci saranno tre strappi che potrebbero favorire i corridori più scattanti.

Ulissi sarà tra questi? Non lo so, certo avrà le sue chance da giocare anche se non ha fatto grandi cose nelle classiche. Cassani però l’ha scelto come prima punta e quindi una ragione ci sarà. Ulissi dovrà cercare di partire negli ultimi due giri, questa sarà la sua tattica per poter vincere i Mondiali.



Lo vede particolarmente in forma? Lo vedo bene, anche mentalmente stava bene negli ultimi tempi: abbiamo finalizzato la preparazione a questo appuntamento così importante. Mi sembra proprio che ci siano le giuste condizioni perché possa fare cose importanti.

In caso di volata su chi dovremo puntare e come si dovrà gestire? Viviani è il nome che mi viene in mente, del resto ha battuto in Gran Bretagna i migliori velocisti e se la corsa si rivelerà facile potrà provare a vincere il Mondiale.

Come vede Nibali, potrebbe lottare per il successo finale? Potrà fare cose di rilievo, essere una pedina fondamentale per la nazionale, giocare le sue chance. Anche Ulissi potrà essere favorito se Nibali cercherà di rendere la corsa dura.



Quanto conterà la sua presenza in squadra? Avere Nibali in squadra è sempre importante, visto che è un corridore che incute sempre timore agli avversari.

Quali altri italiani potrebbero essere protagonisti? Penso che alla fine saranno Ulissi, Nibali e Viviani le nostre punte anche se in un Mondiale tutti i corridori italiani potrebbero dire la loro e arrivare al successo finale.

Quali saranno i nostri avversari più pericolosi? Kristoff sarà il vero favorito del Mondiale. Ha vinto il Fiandre, è molto adatto a questo tipo di percorso che potrebbe dargli ragione alla fine. Poi vedo Van Avermaet, Boonen, Gilbert e Valverde. Anche Sagan potrà fare bene, anche se dopo il Giro di Spagna è stato fuori per tanto tempo. Vediamo in quali condizioni si presenterà al Mondiale.

Quali squadre saranno i punti di riferimento? Il Belgio con le sue punte, Van Avermaet, Gilbert e Boonen, resta la squadra più forte. Il problema sarà quello di gestire tutti i suoi possibili capitani. Poi ci sarà la Spagna con Valverde e Rodriguez e naturalmente anche l’Italia.

Il suo pronostico su questo Mondiale? Dico Kristoff, poi spero che saranno i colori azzurri a trionfare con Nibali magari o con Ulissi che sarà la nostra prima punta. Non vinciamo dal 2008 e sarebbe bello che prima o poi accadesse.

Sarebbe una soddisfazione personale se Ulissi vincesse il Mondiale? Sì sarebbe bello, una grande soddisfazione, non ho mai vinto il Mondiale ma ho conquistato diverse classiche. Va bene lo stesso. Lo stesso è successo a campioni delle corse di un giorno come De Vlaeminck, Jalabert, Kelly. A volte per vincere ci vuole un po’ di fortuna, bisogna trovare la giornata giusta, il percorso ideale. Se Diego conquistasse la maglia iridata sarebbe un po’ come se diventassi campione del mondo anch’io… (Franco Vittadini)