I blucerchiati sono incappati in una sconfitta nella sfida dell’Atleti Azzurri d’Italia contro l’Atalanta di Edoardo Reja. Walter Zenga ha parlato dopo la gara in questi toni: “Abbiamo messo la partita in salita con un autorete su una palla innocua, abbiamo reagito con due palle reti senza riuscire a segnare. La gara è andata sui binari che volevano loro. Nel momento importante del match Sportiello ha fatto una parata che definire sensazionale è davvero poco. Siamo cortissimi dietro con una sola riserva e giochiamo con un giovane di 17 anni, non abbiamo alternative e dobbiamo far crescere i nostri ragazzi. Con quanto speso contro la Roma avevamo dei problemi”.



Nuovo successo dellAtalanta che nel posticipo di ieri sera dellAtleti Azzurri dItalia, ha battuto in casa la Sampdoria con il risultato di due reti a una. Una gara che si è messa subito in discesa per i nerazzurri, passati in vantaggio al sesto minuto di gioco, e grazie ad un regalo degli avversari. La Dea ha infatti trovato il gol delluno a zero momentaneo dopo una svirgolata di Moisander: il difensore centrale, nel tentativo di spazzare via una palla in area, ha colpito male imprimendo alla sfera una traiettoria beffarda che si è andata ad insaccare alle spalle di Viviano. Di seguito il video con il pasticcio dellex Ajax. 



Oltre al risultato finale (2-1) che ha premiato l’Atalanta al termine di 90 minuti in cui gli uomini di Reja avrebbero meritato anche qualcosina di più, vale la pena dare un’occhiata ai dati relativi ad altri aspetti. Per quanto riguarda il possesso palla, la Sampdoria l’ha tenuta per il 52% (contro il 48% dell’Atalanta), ma senza saper costruire un gioco decente. Nonostante il minor giro palla, l’Atalanta domina nel computo dei tiri in porta (6 a 4), tiri da fuori (9 a 3), e soprattutto delle occasioni da gol (15 a 5): quest’ultimo dato, in particolare, rende l’idea di come gli uomini di Reja abbiano avuto moltissime chance di chiudere la partita ben prima del novantesimo, e invece i padroni di casa hanno sofferto fino all’ultimo. I bergamaschi sono stati inoltre bravi a perdere meno palloni rispetto agli avversari (27 a 38) e a recuperarne piuttosto qualcuno in più (16 a 12). Tornando a parlare delle occasioni da gol, Kurtic è stato il giocatore dell’Atalanta ad averne di più (4); mentre Dramé, Grassi e Mesbah si sono distinti per aver recuperato più palloni (3 a testa). Da sottolineare anche il numero di palloni persi da Maxi Moralez ed Eder, rispettivamente 9 e 8, a dimostrazione di come questi due campioncini prendano quasi sempre l’iniziativa, e quando giochi per gran parte del tempo palla al piede può succedere di perderne molti. Infine, lo stesso Martinez e De Roon sono stati i più fallosi in campo, con quattro interventi irregolari fischiati a ciascuno.



Ai microfoni di Sky Sport, Reja invita a guardare sempre dietro in classifica, ma non può nascondere la sua soddisfazione per le ottime recenti prestazioni sfornate dai suoi giocatori. L’unico rimprovero che fa il tecnico goriziano, comunque soddisfatto per il bel gioco espresso dai suoi giocatori, è quello di essere poco cinici sotto porta – dopo aver creato tante occasioni – e di non aver chiuso la partita già a inizio secondo tempo, infatti Reja è sì contento del risultato ma non del fatto di essere arrivati al 90′ ancora sull’1-0, ricordando poi i gol subiti in zona Cesarini contro Inter e Verona. Reja, dichiara inoltre che l’obiettivo è quello di arrivare a una salvezza tranquilla, evitando il finale in apnea dello scorso anno, quando i bergamaschi si salvarono solamente alle ultimissime giornate. In collegamento con Sky Sport, Zenga ammette che si è fatta sentire la stanchezza accumulata nel precedente incontro con la Roma e anche quella ha influito sulla sconfitta odierna. Il tecnico della Sampdoria, comunque, fa notare che dopo l’autogol di Moisander i suoi hanno avuto due ghiotte occasioni per pareggiare, e solamente gli ottimi interventi di Sportiello hanno impedito a Soriano ed Eder di segnare. In ogni caso, l’ex-portiere ammette che la squadra ha giocato poco bene. Zenga spende anche due parole di conforto per Pereira, titolare ad appena 17 anni e che stasera è apparso piuttosto impacciato, soprattutto nel primo tempo. L’allenatore conclude dichiarando che la sconfitta di oggi non cancella quanto di buono fatto finora e che la squadra deve ancora crescere parecchio da qui in avanti.

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