L’olandese Danny Van Poppel ha vinto in volata la dodicesima tappa Escaldes-Lleida della Vuelta 2015. Un epilogo appassionante e sportivamente drammatico per questa frazione, con i fuggitivi che sono stati ripresi a soli 500 metri dalla linea del traguardo dopo essere stati all’attacco per tutto il giorno. Peccato per loro, avrebbero certamente meritato miglior fortuna. Una vittoria comunque autorevole per il figlio d’arte che corre per la Trek, che si è imposto nettamente sul sudafricano Daryl Impey (Orica-GreenEdge) e Tosh Van der Sande (Lotto-Soudal), rispettivamente secondo e terzo di giornata. Miglior italiano Kristian Sbaragli, che però oggi non è andato oltre l’ottavo posto. Nulla cambia invece nella classifica generale, che vede sempre Fabio Aru al comando e quindi in maglia rossa: distacchi immutati fra i primi dieci al termine di questa tappa che possiamo definire di trasferimento, anche se il finale è stato davvero molto emozionante.
Il gruppo sta recuperando, ma non è ancora deciso il destino della dodicesima tappa Escaldes-Lleida della Vuelta 2015, il cui finale si annuncia infatti assai incerto. Infatti, quando mancano circa 20 km al traguardo di Lleida i cinque attaccanti conservano ancora poco meno di due minuti di vantaggio su chi li insegue. Il gruppo dovrebbe farcela, ma non è ancora detta l’ultima parola. Sprint di gruppo oppure un inatteso finale a cinque? La parola passa alla strada, le emozioni non mancheranno!
Già affrontati oltre 120 km della dodicesima tappa Escaldes-Lleida della Vuelta 2015, è sempre in corso la fuga dei cinque coraggiosi attaccanti da lontano che sono Maxime Bouet, Miguel ngel Rubiano, Jaco Venter, Bert Jan Lindeman e Alexis Gougeard. Tuttavia il loro vantaggio è sceso a circa tre minuti e mancando ancora 50 km all’arrivo di Lleida, quasi interamente in pianura, non è un margine rassicurante: nel gruppo c’è chi sta lavorando – in particolare la Giant Alpecin per John Degenkolb – per annullare l’attacco e arrivare allo sprint.
Già affrontati oltre 70 km della dodicesima tappa Escaldes-Lleida della Vuelta 2015, la corsa si è già messa alle spalle anche l’unica vera salita della giornata. Sul Gpm del Coll de Bóixols (seconda categoria) è passato per primo Maxime Bouet davanti ai compagni di fuga Miguel ngel Rubiano, Jaco Venter, Bert Jan Lindeman e Alexis Gougeard. Il loro vantaggio è di circa cinque minuti e mezzo sul gruppo, dunque tutto è ancora possibile. Questa sulla carta è una tappa per velocisti, ma bisognerà vedere cosa sapranno fare le loro squadre per tenere unita la corsa…
I corridori stanno già affrontando la parte più dura della dodicesima tappa Escaldes-Lleida della Vuelta 2015. Infatti è in corso la salita verso l’unico Gpm di giornata, il Coll de Bóixols (seconda categoria): ci sono cinque uomini in fuga. Si tratta di Maxime Bouet (Etixx-Quick Step), Miguel ngel Rubiano (Team Colombia), Jaco Venter (MTN-Qhubeka), Bert Jan Lindeman (LottoNL-Jumbo) e Alexis Gougeard (Ag2r-La Mondiale); il loro vantaggio sul gruppo si aggira attorno ai tre minuti. Di certo l’Astana non contrasterà il loro attacco, dovranno essere invece le squadre dei velocisti a muoversi se vorranno portare i loro uomini allo sprint.
Fra pochi minuti prenderà il via la dodicesima tappa Escaldes-Lleida della Vuelta 2015, ma la notizia del giorno è sicuramente il ritiro di Chris Froome. Il campione britannico ieri è caduto dopo pochi chilometri del tappone di Andorra, che ha comunque voluto concludere per onorare la corsa; tuttavia l’esito degli esami ai quali si è poi sottoposto non lasciano speranze: frattura all’osso navicolare del piede (il tarso), per lui la Vuelta finisce qui. Continua dunque il complicato rapporto tra Froome e il Giro di Spagna: nel 2011 era uno sconosciuto che si rivelò al momdo con il secondo posto, però a soli 13″ dal vincitore Juan José Cobo, poi il quarto posto del 2012 e il secondo dell’anno scorso. Stavolta purtroppo finisce anzitempo, tra una bestemmia (in italiano) non sanzionata dalla giuria ma anche la stima per avere affrontato quasi tutta la tappa di ieri in quelle condizioni.
In attesa della dodicesima tappa Escaldes-Lleida della Vuelta 2015, è inevitabile parlare ancora di quanto è successo nel tappone di ieri. O meglio, facciamo parlare Fabio Aru che è la nuova maglia rossa della corsa spagnola: “Una tappa durissima. Negli ultimi 8 km ho fatto una fatica come se fosse una cronoscalata, uno sforzo immane. Ma sul Mortirolo ho sofferto di più”. Anche al Giro l’Astana era protagonista con Fabio e pure con Mikel Landa. Il sardo si aspettava più aiuto dallo spagnolo? “Sono veramente contento per Mikel, mi ha aiutato al Giro ed è giusto che si sia preso una soddisfazione. Poi sono contento perché tutta la squadra è andata forte”. Quanto ai rivali, Aru ne sceglie uno: “Tom Dumoulin ha tenuto botta, è il rivale. Però io non abbasso la guardia con nessuno. Non penso a Madrid, penso a recuperare”.
Siamo arrivati alla dodicesima tappa della Vuelta 2015, settantesima edizione del Giro di Spagna. Ieri c’è stato il primo vero tappone di montagna, oggi si prosegue con la Escaldes-Lleida, tappa sulla carta decisamente più semplice, probabilmente adatta ai velocisti: 173 km con un solo Gpm, tra l’altro lontano dal traguardo, un’occasione che gli sprinter rimasti in gruppo e le loro squadre non vorranno lasciarsi sfuggire. Andiamo dunque a vedere che cosa ci propone il percorso di questa frazione. La partenza è in programma a Escaldes Engordany alle ore 13.15 (km 0 attorno alle ore 13.30): siamo ancora ad Andorra, ma ben presto si rientrerà in Spagna e si pedalerà verso il Coll de Bóixols, l’unico Gpm di giornata: una salita di seconda categoria, dunque abbastanza impegnativa, ma lo scollinamento sarà al km 54,3 della tappa, cioè quando ne mancheranno circa 120 all’arrivo, decisamente troppo per classificare questa tappa tra quelle difficili. A seguire la discesa, poi sarà praticamente tutta pianura tranne una salitella – non valida come Gpm – quando comunque mancheranno ancora oltre 50 km da percorrere. Lo sprint intermedio sarà posto in località Gerb al km 143,3, poi sarà un velocissimo avvicinamento a Lleida, capoluogo dell’omonima provincia della Catalogna, dove sarà collocato l’arrivo. Volata quasi certa, alla quale dovremmo assistere come di consueto fra le ore 17.30 e le 18.00, con l’auspicio che tra i grandi protagonisti ci sia magari ancora il nostro Kristian Sbaragli, già vincitore lunedì a Castellon.
La Vuelta viene trasmessa in diretta tv su Eurosport, canale tematico europeo disponibile sia nel pacchetto satellitare di Sky sia in quello digitale terrestre di Mediaset Premium. In diretta streaming video l’appuntamento sarà dunque con i servizi offerti ai rispettivi abbonati da Sky Go, Premium Play ed Eurosport Player. Per quanto riguarda questa dodicesima tappa Escaldes-Lleida, il collegamento sarà dalle ore 15.45 per seguire nel migliore dei modi le fasi salienti della giornata e al termine della tappa ci sarà la rubrica Vuelta Extra per approfondimenti e commenti. Informazioni importanti sulla corsa spagnola saranno disponibili anche sui social network: su Facebook la pagina ufficiale è Vuelta a España, mentre l’account ufficiale Twitter è@lavuelta. (Mauro Mantegazza)
1. Fabio Aru (Ita, Astana) in 47h14’30”
2. Joaquim Rodriguez (Spa, Katusha) a 27″
3. Tom Dumoulin (Ola, Giant-Alpecin) a 30″;
4. Rafal Majka (Pol) a 1’28”; 5. Esteban Chaves (Col) a 1’29”; 6. Alejandro Valverde (Spa) a 1’52”; 7. Dani Moreno (Spa) a 1’54”; 8. Mikel Nieve (Spa) a 1’58”; 9. Nairo Quintana (Col) a 3’07”; 10. Louis Meintjes (Saf) a 4’15”; 11. Domenico Pozzovivo (Ita) a 5’19”.