L’Italia vince con il minimo scarto anche contro la Bulgaria, a Palermo finisce 1-0 per gli azzurri e ormai la qualificazione a Francia 2016 è davvero a un passo dall’essere ufficiale. Decide la contesa un rigore di De Rossi in apertura, con il mediano giallorosso poi coinvolto in uno scontro oltre le regole con Mitsanksi, con rosso per entrambi. Un paio di grandi parate di Buffon e tanti errori di mira, che fanno evaporare il 2-0, completano il riassunto del match, in una serata cruciale per il cammino dell’Italia verso l’Europeo del prossimo anno.



Tanti, troppi sprechi, seppur nel contesto di una partita dominata e ben interpretata dagli azzurri. Conte aveva chiesto vittorie e punti: al di là di tutto, i suoi l’hanno ascoltato al 100%. 

Cerca di beffare l’Italia nel finale e probabilmente con un altro portiere uno dei due tentativi sarebbe anche entrato. Non basta però per arrivare alla sufficienza.



Il rigore è abbastanza indiscutibile, così come l’espulsione di De Rossi e Mitsanski. Sorvola su qualche contrasto più duro della norma ma alla fine centra la promozione.

Al termine della prima frazione di gioco al ‘Renzo Barbera’ di Palermo, l’Italia conduce sulla Bulgaria per 1-0 grazie al gol di Daniele De Rossi su calcio di rigore. Per il mediano della Roma (voto 6), luci e ombre, con un grave errore in fase di impostazione che poteva aprire la strada a Mitsanski (voto 5,5), fermato solo da un Buffon (voto 7) in formato super, come il suo record sempre più insuperabile, arrivato stasera a 150 presenze totali in azzurro. Tra i migliori della Nazionale di mister Conte, sicuramente, El Shaarawy e Candreva (voto 6,5 per entrambi), continui nel riproporre una serie quasi ininterrotta di offensive dalle fasce laterali, anche se non precisi poi in fase di conclusione. Stesso discorso per Pellè (voto 6), sufficiente ma privo della cattiveria giusta per rimbrare il cartellino. Geniale anche se ancora migliorabile anche Verratti (voto 6,5), illuminante nei passaggi in profondità. Tra le fila della Bulgaria, pochissimi gli spunti, con l’unica eccezione (temporale) della metà del tempo, quando Popov (voto 5,5) e compagni sono riusciti ad abbassare il baricentro italiano e proporre qualche azione d’attacco.



Manca soprattutto il 2-0 ad una Nazionale propositiva e all’attacco, che trova subito il gol che apre le danze ma fatica poi davanti a Mitrev. Serve aggiustare la mira, per evitare brutte sorprese L’importanza psicologica della sua parata su Mitsanski vale quasi più del gol di De Rossi Non c’è nessun bocciato dopo la prima frazione, lui si vede a intermittenza ma non è assolutamente una prestazione negativa quella del pupillo di Pioli

Si fa schiacciare e deve ringraziare l’Italia per le polveri bagnate, visto che poteva essere sotto con passivo ben più pesante Discorso esattamente opposto rispetto all’Italia, non ci sono singoli capaci di guadagnarsi una sufficienza piena anche se la punta centrale – servita involontariamente da De Rossi – non arriva al gol solo “causa” Buffon E’ solo uno dei tanti bulgari che risultano a tratti quasi inadeguati, sbagliando praticamente tutto per 45 minuti. (Luca Brivio)

Italia

Decisivo, come spesso gli capita. Due tiri in porta in tutta la partita, entrambi molto insidiosi; due parate salva-risultato e anti-beffa.

Partita di livello internazionale, quello adeguato ad un calciatore che sta facendo la sua carriera. Una certezza.

Quando Mitsanski nel primo tempo e Milanov nel secondo si presentano lanciati nella sua zona, non riesce a evitare i rispettivi tiri in porta. La responsabilità non è sua, ma l’abbiamo visto altre volte molto più tempestivo.

Partita simile a quella di Chiellini, con la differenza che lui riesce a uscire spesso con eleganza e a testa alta, lanciando i suoi verso la porta avversaria.

Il migliore assieme a Verratti e Buffon. Se torna a giocare su questi livelli, a Milanello in molti tireranno grandi sospiri di sollievo.

Meglio nel secondo tempo rispetto alla prima frazione, sfiora in apertura di ripresa anche il gol, sventato solo dal volo di Mitrev.

Sarebbe da 5 per ingenuità, sull’espulsione, insopportabile e ingiustificabile vista l’esperienza e il carisma del giocatore. Il timbro su rigore è importante ma non fa dimenticare qualche errore di troppo, in particolare quel pallone bruttissimo perso nel primo tempo su Mitsanski.

E’ a tutti gli effetti un top player, questa Nazionale può rinunciare a Pirlo ma non a lui. Ha ragione Conte, deve crescere ancora tanto. Ma già così fa la differenza.

Tanta corsa, forse persino troppa. Interpreta al meglio le richieste di Conte, pagando il tutto con una lucidità limitata sotto porta.

E’ un punto di riferimento prezioso, in particolare nelle sponde di prima che offre agli esterni, più volte da applausi. Stasera è mancato però quanto a presenza in area.

Anche lui è rinato fisicamente e come continuità e corsa sembra tornato ai suoi giorni migliori. Se torna anche a segnare come in quei 6 mesi rossoneri…

 

ZAZA 5,5 – Si vede che non ha continuità d’impiego e l’ingresso nel finale non è soddisfacente anche perchè manca di convinzione a livello psicologico

Entra come esterno alto ma la cosa migliore la fa quando ripiega e – in diagonale difensiva – salva un pericoloso affondo bulgaro sulla destra.

 

All.CONTE 6: Fin troppo nervoso e “sprezzante”, anche nelle interviste. Ha centrato 6 punti su 6 e la qualificazione è ormai a un passo. Ma, permetteteci l’aggiunta, non sembra affatto a suo agio in un ruolo che dovrebbe essere un privilegio per tutti.

Bulgaria

Qualche intervento e disimpegno non particolarmente brillante, nel primo tempo. Un salvataggio ai limiti del miracoloso su Parolo, nella ripresa.

Soffre molto le ali azzurre, si fa ammonire ed esce prima del tempo, anche per evitare guai peggiori.

Duello particolarmente fisico con Pellè, che impegna lui ed il compagno di reparto, capaci però di disinnescarlo almeno nel tiro in porta.

Come Aleksandrov e anzi ancor di più è aggressivo al limite del fallo, arrampicandosi sulle spalle di Pellè e stendendo chi gli capita a tiro, a più riprese.

Causa il rigore con un fallo ingenuo e inutile. El Shaarawy gli fa girare la testa senza però affondare definitivamente il coltello nel burro.

Uno dei pochi a salvarsi per tecnica e geometrie, quando salta il pressing di Verratti può pensare anche a impostare qualche azione, senza però essere seguito dai compagni.

Nel suo stadio, lui che è un palermitano “acquisito”, delude, fallendo quasi totalmente nei compiti tattici in mezzo al campo.

Prova nel secondo tempo a coprire la brutta partita con un affondo con tiro che sfiora l’incrocio. Per il resto è in ritardo e impreciso.

Tecnicamente potrebbe e dovrebbe essere il leader offensivo, come il numero 10 sulle sue spalle suggerisce. Resta troppo a lungo nell’ombra.

La sua incursione palla al piede, nel recupero, mette i brividi a Conte. Un piccolo “plus” rispetto agli altri, ma è comunque ben al di sotto del 6.

Il più pericoloso dei suoi nel primo tempo, pare avere le capacità per impegnare ancora la difesa azzurra ma l’espulsione interrompe la sua partita dopo meno di un’ora.

 

Spinge più del compagno sostituito sulla destra ma non trova mai particolare efficacia.

Sia lui che Aleksandrov ci mettono voglia e determinazione, provando qualche buono spunto palla al piede nel finale.

Si fa apprezzare per tecnica e inventiva sulla trequarti avversaria. Perchè tenerlo in panchina fino a metà secondo tempo?

 

All.PETEV 5: I cambi sembrano un po’ tardivi, la sua squadra si fa schiacciare e con un secondo gol (sarebbe stato meritato) per l’Italia, il match sarebbe andato in archivio molto prima.

 

(Luca Brivio)