Il Napoli chiude in trionfo il girone d’andata di questa Serie A 2015/16, stravince a Frosinone e conquista il primo (ufficioso) titolo dell’anno, ovvero quello di Campione d’Inverno. Partita perfetta degli azzurri, con due gol nel primo tempo Albiol e Higuain su rigore e ben 4 nella ripresa: 3 quelli segnati, uno più bello dell’altro, di Hamsik, ancora Higuain e Gabbiadini; incantevole anche l’azione che ha portato all’unico incassato, il 5-1 del Frosinone, con Sammarco. Soprasso all’Inter e primo posto a metà campionato sono cosa fatta.



Travolto dall’ondata azzurra, affonda in un secondo tempo che evidenza tutti i limiti difensivi della peggior difesa della Serie A. Ma il raggio di luce, il fantastico gol del 5-1, per chi vuole essere ottimista c’è…

Non andiamo oltre con il voto per manifesta superiorità sull’avversario. Il concetto è che, per quanto abbiamo visto in questo girone d’andata, il primo posto è meritato. Menzione ulteriore per gli ultimi 3 gol, da oscar del calcio.



La cosa migliore è il finale senza recupero, segno apprezzabile di intelligenza. Le proteste del Frosinone nel primo tempo, nei suoi confronti, sono esagerate, anche se commette qualche errore di valutazione evidente quanto ininfluente.

Al termine dell’ultimo primo tempo del girone di andata, il Napoli vince agevolmente a Frosinone con i sigilli di Raul Albiol e Higuain, rispettivamente al primo ed al diciassettesimo gol in questa Serie A; analizziamo allora le pagelle della prima frazione di gioco al Matusa. Gap evidente tra azzurri e avversari, incapaci di impensierire veramente Reina (voto 6), comunque attento e preciso sui pochi interventi compiuti. Non male i due esterni di centrocampo di Stellone, Paganini ed il nuovo arrivato Kragl (per entrambi 6 pieno in pagella). Irrefrenabile Higuain (voto 7), in gol su calcio di rigore e sempre protagonista, tra falli subiti e movimenti perfetti tra gli spaesati Diakitè (voto 5) e Blanchard (voto 5), che si perde anche Albiol (voto 6,5) sul corner che porta allo 0-1. Ingenuo a dir poco Crivello (voto 5), autore del fallo sul Pipita in occasione del bis del Napoli. Tra gli ospiti molto bene anche Mertens (voto 7), che trotterella su tutto il fronte dell’attacco, fungendo anche da regista offensivo. Qualche difficoltà solo per Strinic (voto 5,5), unico leggermente insufficiente per la squadra di Sarri, per il resto autoritaria e quasi perfetta.



Può davvero poco, troppo evidente il dislivello tecnico e non solo. Cerca di disturbare il Napoli con il pressing alto, ma dura solo un quarto d’ora. Poi buio quasi completo La nota più positiva per Stellone, lui che è appena sbarcato in Italia dal campionato austriaco. Prova un paio di volte il tiro, è il più pericoloso con Paganini Ci capisce ben poco, il Pipita lo fa dannare e condanna ad un pomeriggio di passione… Traballante come il compagno di reparto Blanchard

Prova di maturità, 45 minuti difficilmente “attaccabili” se non in piccoli dettagli. Squadra serena, determinata, affamata di punti Ogni volta che punta la porta di Zappino sono dolori per i padroni di casa. Segna in media circa un gol a partita, è l’attaccante più forte del campionato E’ più un 6 meno che un’insufficienza vera e propria. Si fa scappare Paganini per l’unica occasione creata dal Frosinone e sembra un po’ appannato (Luca Brivio)

Frosinone

Sbaglia solo in occasione del primo gol. Evita nel finale anche il sesto gol di Hysaj.

Troppo ingenuo in occasione del rigore concesso per fallo suo su Higuain. Callejon e Mertens lo aggirano con facilità.

Discorso simile a quello fatto per il compagno, purtroppo per lui partecipa alla prova inadeguata della squadra.

Completamente in barca. Higuain lo scherza ripetutamente.

Il Pipita diventa il suo incubo già in avvio. E gli spettri si manifestano quasi fino al fischio finale, anche quando Higuain esce.

Il migliore dei suoi, un acquisto che sembra azzeccato per andare a caccia della salvezza, magari contro avversari che non siano il Napoli…

Solitamente è uno dei bastioni su cui si regge la squadra. Un’impalcatura che però stavolta scricchiola.

Forse ancor più pericoloso di Kragl, seppur in un numero troppo ristretto di casi. Si conferma uno dei singoli più interessanti del Frosinone.

Partita di sofferenza, chiusa con un gol da scuola calcio, decisamente la cosa più bella del match per i padroni di casa.

Tocca pochi palloni e viene chiuso senza difficoltà dai difensori azzurri. E l’arbitro gli fischia un fallo che non c’è, togliendogli dai piedi l’unica palla con la quale poteva far male a Reina.

Isolato, sovrastato da Koulibaly, quasi assente.

 

L’assist di prima per Sammarco è bellissimo. Entra e propone questa giocata, bravo.

Vigoroso, l’atteggiamento nonostante il pesante passivo è quello giusto. Sbaglia qualcosa come tutti i compagni ma convince più degli altri per veemenza e voglia.

 

All.STELLONE 5: Più che la sconfitta larga che chiude il girone di andata, a preoccuparlo sono i 41 gol presi dal Frosinone in 19 match.

Napoli

Un paio di interventi ed un gol, imparabile, nel suo pomeriggio. Più da spettatore che da giocatore.

Sfiora anche lui la soddisfazione personale nel finale, dopo un’altra partita di livello e costanza.

Trova il primo sigillo in questo campionato, il secondo in Serie A. La deviazione volante non era così facile.

Imponente, è una specie di statua di marmo che però non paga nessun dazio nemmeno in velocità, nonostante il materiale di cui è composta.

Unico sotto la sufficienza, il fatto di non essere quasi mai titolare si paga in casi come questi, quando i compangi volano e tu sei l’unico ad arrancare un po’. Anche in occasione del gol incassato.

Tecnica e tenuta fisica, non è più una sorpresa. Un altro mattoncino per la reputazione, tra i migliori centrocampisti del campionato senza dubbio.

Geometrico, tranquillo in impostazione, non illumina con giocate d’eccellenza ma è il regista titolare della squadra Campione d’Inverno.

E’ tornato il vecchio Hamsik, quello da 40 milioni (almeno) di valutazione. Gol strepitoso, una chicca per intenditori.

Meglio il primo del secondo tempo, nel quale cala di rendimento e pericolosità. Ma se il cambio per Insigne è uno così…

Semplicemente, il miglior attaccante e probabilmente il miglior giocatore in assoluto di questa Serie A. Devastante.

Non riesce a trovare il suo primo gol in questo campionato ma partecipa con intelligenza all’ottima prova di squadra.

 

Appena entrato decide che i gol di Hamsik e Higuain sono una sfida personale e riesce a superarli in bellezza, con una perla da fermo da fuoriclasse autentico.

 

All.SARRI 8: Al di là delle reazioni “alla Allegri”, con palesi esagerazioni tese a tenere alta sempre e comunque la soglia dell’attenzione dei suoi, un 8 in pagella a tutto il suo girone di andata. E uno schiaffo in faccia a chi diceva e pensava: “Sarri? Per una grande squadra ci vuole un allenatore di nome…”. Infatti, si è visto.

 

(Luca Brivio)