La Juventus vince la nona partita consecutiva battendo 2-1 la Sampdoria: vediamo insieme le pagelle della sfida di Marassi, che porta i bianconeri a soli due punti dalla vetta della Serie A al termine del girone di andata, ancora in piena corsa per il quinto scudetto in fila.  stata una partita col risultato in bilico fino all’ultimo, grazie alla caparbietà dei padroni di casa che non si sono arresi prima del fischio finale, e al tasso tecnico della Juventus che ha avuto la meglio con le giocate delle sue punte di diamante, Pogba e Dybala. La pioggia non ha condizionato più di tanto il rendimento dei giocatori, che comunque ogni tanto scivolavano perdendo il pallone. L’unica nota stonata le poche occasioni da gol, soprattutto nel primo tempo, mentre nella ripresa le emozioni non sono mancate, anzi.



La colpa più grave per la formazione di Mancini è stata aver concesso troppo spazio ai bianconeri, che puntualmente hanno colpito con Pogba e Khedira. Dopo il gol di Cassano i blucerchiati si svegliano e chiudono in crescendo, sfiorando il pari nel finale.

Nove vittorie di fila sono davvero tanta roba per una squadra che aveva cominciato malissimo, ora lo scudetto è diventato un obiettivo decisamente alla portata. Peccato per il calo di tensione nell’ultima parte del match, il che non fa certamente bene all’ulcera di Allegri, ma essere riusciti a vincere anche senza Marchisio in campo è sicuramente un’iniezione di fiducia considerevole.



Direzione senza sbavature per il direttore di gara, che si tiene lontano dai guai rimanendo alla larga da episodi controversi. Giusto il rosso diretto a Moisander, che ha abbattuto Zaza col pallone ormai lontano.

Al Ferraris il primo tempo del posticipo tra Sampdoria e Juventus si è concluso con la formazione bianconera in vantaggio per 1 a 0, grazie alla rete di Paul Pogba (7,5) al 17′: il fuoriclasse francese, con un controllo di palla perfetto ha prima disorientato Cassani (5) che se lo è perso e poi ha calciato di prima intenzione, sorprendendo Viviano (6) che non ha avuto il tempo per reagire e cercare la parata. La prima frazione di gioco ha visto l’undici di Allegri cominciare decisamente meglio, prendendo così le redini del gioco, tuttavia per vedere il primo tiro in porta occorrerà aspettare il 16′ con la conclusione di Hernanes (6,5) ribattuta da Viviano. Sessanta minuti più tardi, il gol di Pogba che sblocca il risultato. La gara sembra in discesa per la Juve, ma i padroni di casa non si danno per vinti e si portano alla ricerca del pari, bene Cassano ed Eder (6,5 per entrambi) che si rivelano propositivi in fase offensiva ma non riescono a scalfire il muro alzato dalla difesa bianconera. Al 40′ blucerchiati pericolosi su calcio di punizione, ma la conclusione di Fernando (6) si arresta sulla barriera. Un giramento di testa mette KO Soriano (6) che è dunque costretto a lasciare il campo.



Inizio problematico per l’undici di Montella che subisce il gioco degli avversari, e solamente dopo il gol di Pogba ha cominciato a giocare davvero chiudendo il primo tempo in crescendo. Ogni volta che si accende è sempre imprevedibile e porta scompiglio tra i difensori della Juventus. Si perde la marcatura di Pogba nell’azione dello 0-1, facendosi ingannare dalla giocata del campione transalpino.

L’undici di Allegri approccia nella maniera giusta il match, sbloccando il match poco dopo il quarto d’ora con la sua punta di diamante, Pogba. Firma la sua ennesima rete d’autore nel campionato italiano, stavolta la sua vittima sacrificale è Cassani. Commette errori di cui un giocatore esperto come lui potrebbe fare tranquillamente a meno. (Stefano Belli)

Inizia male sbagliando un rinvio, incolpevole sul gol di Pogba, si fa passare il pallone tra le gambe da Khedira sull’azione dello 0-2, rischia l’autogol esitando sul retropassaggio di Cassani.

Troppi palloni persi, si fa sovrastare da Pogba nell’azione dello 0-1, ma in generale è apparso troppo timido e insicuro nel disimpegnarsi.

Rovina una partita tutto sommato discreta con un fallo criminale su Zaza nel finale, colpendo solamente il giocatore e mancando completamente il pallone.

Prova a rendersi pericoloso su calcio piazzato, la sua specialità, ma senza creare veri pericoli per Buffon.

Spesso interviene in anticipo sugli avversari evitando di commettere fallo, ma nei passaggi lascia molto a desiderare, regalando spesso il pallone alla Juventus.

Poteva essere uno dei protagonisti della serata, e in effetti non aveva approcciato male la gara, invece deve alzare bandiera bianca per colpa di alcuni capogiri che non gli consentono di giocare al meglio. ( Non è mai facile giocare contro una squadra in forma come la Juventus, ma riesce a cavarsela piuttosto bene, fermando in più occasioni un mastino come Dybala)

In fase difensiva non concede tregua a Dybala (o quantomeno ci prova), quando deve attaccare sfiora il gol del due pari con un tiro dal limite dell’area che termina appena a lato.

Regala troppi palloni agli avversari, rischiando di compromettere definitivamente una situazione già delicata per la squadra di Montella. ( Montella lo inserisce nel tentativo di rendere ancora più offensiva la squadra, e in effetti ci prova a mettere un po’ di pepe nel finale)

Stasera si rivela un prezioso partner per Cassano, che scambia spesso e volentieri con lui

Quando prova a inventarsi qualcosa crea sempre scompiglio tra gli avversari, e nella ripresa trova anche il primo gol stagionale trafiggendo Buffon. Anche oggi è stato il migliore della Samp.

Prova a cercare l’intesa con Cassano e a darsi da fare in fase offensiva, ma viene neutralizzato dalla difesa bianconera. Sfiora di testa l’1-2, ma la palla esce di pochissimo. ( Cassano lo cerca subito ma gli serve un pallone impossibile da raggiungere)

La sua squadra subisce troppo passivamente l’iniziativa degli avversari, concedendo troppo in difesa dove la squadra vacilla pericolosamente in più frangenti. Nella ripresa, con il gol di Cassano, arriva la reazione, forse tardiva, della Sampdoria che è brava a crederci e a sfiorare il pari nel finale.

Primo tempo da spettatore per lui, nella ripresa si fa battere da Cassano ma poi è bravo a uscire intercettando il cross di Rodriguez.

Bravo nei raddoppi e a chiudere su Muriel che nel finale cercava disperatamente un varco per accentrarsi nell’area di rigore.

Anche oggi è stato molto difficile superarlo, grazie alla sua esperienza se la cava più o meno bene in tutte le situazioni di potenziale pericolo.

Il suo salvataggio sulla linea all’ultimo secondo vale come un gol, e potrebbe pesare tantissimo nell’economia della stagione.

È il solito trenino sulle fasce, percorre chilometri cercando di mettere cross in mezzo per i suoi compagni. ( Allegri lo inserisce per avere forze fresche in vista del finale, e non ha un impatto cattivo sulla partita ma di certo la sua non è stata una prestazione memorabile)

Primo tempo senza infamie e senza lode, poi nella ripresa trova il gol del raddoppio (anche se era difficile sbagliarlo, visto il delizioso assist di Dybala), ma se ritrova una costanza di rendimento può essere una pedina molto preziosa nello scacchiere di Allegri.

Doveva prendere il posto di Marchisio, e riesce a non farlo rimpiangere più di tanto, ma di certo rimangono lontani i tempi in cui faceva faville con la maglia della Lazio.

Autore del gol che sblocca il match, sposta di peso Cassani e si aggiusta il pallone per piazzarlo alle spalle di Viviano

A parte qualche errore che non ci si aspetterebbe da un giocatore con l’esperienza come la sua, in campo mostra una sicurezza che incide positivamente anche su chi gli gioca accanto.

Sfiora di testa il terzo gol che avrebbe messo KO la Sampdoria, alla quale poi non sarebbe bastato il gol di Cassano per rientrare in partita. ( Provoca l’espulsione di Moisander che lo travolge mancando completamente il pallone, ma non trova il gol visto il poco tempo che Allegri gli dà a disposizione)

Si propone sulle fasce guadagnando un mucchio di corner (e battendoli), nella ripresa è suo lo splendido assist per lo 0-2 di Khedira. Incontenibile anche oggi ( Entra nel finale con l’obiettivo di difendere il gol residuo di vantaggio, riuscendoci).

Non dev’essere completamente soddisfatto dalla prestazione dei suoi, che hanno rischiato di non vincere una partita che era ormai in cassaforte, ma va riconosciuto al tecnico di aver fatto un ottimo lavoro con la squadra nel periodo di crisi, dal quale è emersa con ben nove vittorie consecutive.

(Stefano Belli)