Cristiano Ronaldo è arrivato secondo nella classifica del Pallone d’Oro 2015/2016. Al portoghese non è riuscito il tris consecutivo, che lo avrebbe portato ad eguagliare Michel Platini per numero di vittorie in serie e lo stesso Leo Messi per trofei totali. La stagione del Real Madrid però non lo ha aiutato; e così il portoghese deve rimandare l’operazione aggancio, che adesso diventa ancora più complicata visto che Messi ha due Palloni d’Oro in più. Interpellato in merito al suo secondo posto, Cristiano Ronaldo non ne ha comunque fatto un dramma e, dopo aver ricordato di essere presente sul podio per l’ottava volta consecutiva, ha detto di essersi guadagnato il podio “anche se non ho vinto niente; ho segnato 516 gol in carriera, non è un caso se sono ancora qui”. Alla fine anche una battuta su Messi: “Gli ruberei il piede sinistro. Il mio non è male, ma il suo è meglio!”. Per il momento, a CR7 non resta che provare a battere la Pulce sul campo, nella Liga e – soprattutto – in Champions League.
Abbiamo già svelato le prime posizioni della classifica del Pallone d’Oro 2015/2016; andiamo però ad analizzare più in profondità la lista dei primi 23 della graduatoria, che come sappiamo erano risultati da una prima scrematura dei 50 candidati iniziali. A farla da padrone, ed era comprensibile, è il Barcellona: i blaugrana autori del Triplete (Liga-Champions League-Coppa del Re, per la seconda volta dopo quello del 2009) hanno piazzato sei calciatori nei primi 23. Oltre a Leo Messi (vincitore) e Neymar (terzo) ci sono anche Luis Suarez (quinto), Andrés Iniesta (nono), Javier Mascherano (quattordicesimo) e Ivan Rakitic (ventitreesimo). Anche il Real Madrid e il Bayern Monaco hanno fatto la loro bella figura: i blancos hanno Cristiano Ronaldo (secondo), Gareth Bale (sedicesimo), James Rodriguez (diciannovesimo), Karim Benzema (ventesimo) e Toni Kroos (ventunesimo) mentre i tedeschi sono riusciti a piazzare nei primi 23 Robert Lewandowski (quarto), Thomas Muller (sesto), Manuel Neuer (settimo), Arturo Vidal (diciassettesimo) e Arjen Robben (ventiduesimo), anche se il solo Neuer tra questi giocatori è entrato nella Top 11 della FIFA. Vidal entra nella classifica anche per la prima parte del 2015, giocata con la Juventus; lui e Paul Pogba (quindicesimo) rappresentano in un certo senso l’Italia e dunque 17 dei 23 calciatori nella classifica del Pallone d’Oro hanno giocato la semifinale di Champions League lo scorso anno. Gli altri? Eden Hazard (Chelsea), Alexis Sanchez (Arsenal), Zlatan Ibrahimovic (PSG), Yaya Toure e Sergio Aguero (Manchester City), Kevin De Bruyne (Wolfsburg e Manchester City).
C’era anche un po’ di Italia nella premiazione del Pallone d’Oro 2015/2016. A Zurigo, Paul Pogba è stato inserito nella Top 11 della scorsa stagione. Secondo un ideale 4-3-3 la formazione vede Manuel Neuer in porta, Dani Alves e Marcelo terzini con Sergio Ramos e Thiago Silva centrali in difesa, il Polpo della Juventus in mediana con Iniesta e Modric, infine il tridente Messi-Cristiano Ronaldo-Neymar che ricalca il podio del Pallone d’Oro. Pogba è parso visibilmente emozionato e, ai microfoni di Sky Sport, ha confidato che “per me era un sogno essere al fianco di grandi calciatori”. Il francese, al quarto anno nella Juventus, ha detto di voler tornare a vivere momenti del genere, e che per fare questo avrà bisogno di lavorare duramente; “è bellissimo sentire questa adrenalina, il mio sogno è vincere il Pallone d’Oro anche se sarà difficile essendo io un centrocampista”. Pogba ha anche risposto a chi chiedeva lumi circa la foto – postata su Instagram – in cui autografa una maglia del Barcellona: “Ho firmato anche quella del Real Madrid, ma io gioco con la Juventus”. E sulla foto con Messi: “L’ho fatta anche con Florenzi e tutti gli altri giocatori; per me è un onore essere qui con Messi e Ronaldo, li vedevo giocare quando ero piccolo”.
Il Pallone d’Oro 2015/2016 è stato assegnato a Leo Messi; come abbiamo già detto, in serata sono anche stati resi noti i voti dei capitani e dei Commissari Tecnici delle nazionali affiliate alla FIFA, che hanno formato la classifica finale insieme al voto dei giornalisti (uno per Paese). Il “caso” dell’edizione 2015/2016 riguarda proprio l’Italia; scorrendo la lista si scopre infatti che Antonio Conte e Gianluigi Buffon non hanno espresso le loro preferenze. Il motivo sarebbe una protesta da parte della FIGC, riguardo all’esclusione del numero 1 della Juventus: nella lista dei candidati infatti comparivano ben 5 portieri (compreso David Ospina) ma non Buffon, che ha vinto il quarto scudetto consecutivo e raggiunto la finale di Champions League con una stagione pazzesca. Da valutare e confermare se la scelta sia stata imposta dalla Federazione, oppure se Conte e Buffon fossero d’accordo; per quanto riguarda altri voti mancanti, come quello di Iker Casillas, si tratterebbe di un problema tecnico come confermato da giornalisti vicini allo spagnolo, che avrebbe ricevuto in ritardo i moduli per la votazione.
-È destinata a far discutere la scelta di di non votare da parte di Gigi Buffon e Antonio Conte in segno di protesta per l’esclusione del portierone azzurro dai top 59 giocatori in lizza per il Pallone 2015/2016 poi assegnato a Leo Messi. Non è ancora chiaro se il capitano e il commissario tecnico della nazionale italiana abbiano subito la decisione da parte della Figc o se abbiano concordato assieme al Presidente Tavecchio il “boicottaggio” della votazione, ma quel che è certo è che anche in Italia, specialmente sul web, la condotta dei nostri rappresentanti non è stata accolta con molto favore. Su “La Gazzetta dello sport” si parla addirittura di “reazione esagerata e infantile”, sottolineando come la mancata partecipazione al voto sia anche più comprensibile visto il momentaneo vuoto di potere ai vertici Fifa dopo la destituzione di Sepp Blatter. Anche altri due portieri lo spagnolo Casillas e il cileno Bravo, non hanno partecipato alla votazione che ha poi eletto Messi come il giocatore più forte del pianeta. In un primo momento si era dunque pensato ad un gesto di solidarietà nei confronti di Buffon, ma se per l’ex Real è arrivata subito la smentita con la motivazione di problemi di natura burocratica visto l’arrivo in ritardo della modulistica necessaria per votare, per Bravo appare difficilmente ipotizzabile un atteggiamento di solidarietà nei confronti del portiere juventino dal momento che tra i candidati in lizza per il premio di miglior allenatore vi era anche il cileno Sampaoli. Insomma, una scelta discutibile che speriamo di non “pagare” nelle prossime votazioni, sperando in ogni caso di avere un giocatore italiano in grado quanto meno di concorrere alla vittoria finale!
Leo Messi ha vinto il Pallone d’Oro 2015/2016; svanita la curiosità per il nome del vincitore del premio, si è aperta la caccia ai voti di allenatori e capitani delle nazionali, che hanno decretato il podio (secondo è finito Cristiano Ronaldo, terzo Neymar) e che erano segreti fino a ieri. Messi ha vinto con il 41,33% dei voti, percentuale nettamente superiore al 27,76% di Ronaldo e al 7,86% di Neymar. Le segnalazioni di particolare interesse? Sicuramente spicca il Commissario Tecnico del Pakistan, che ha deciso di votare Arjen Robben come vincitore, accompagnandolo con Karim Benzema e CR7; è uno degli unici dieci a non aver inserito Messi sul podio (gli altri: i giornalisti di Svezia, Azerbaijan, Eritrea, Fiji, India, Irlanda del Nord, Ucraina, Uruguay e Uzbekistan). C’è poi Zlatan Ibrahimovic, che dal 2009 a oggi ha sempre votato per Leo Messi vincitore: sarà anche vero che tra i due non c’è mai stato grande affetto ai tempi del Barcellona, ma lo svedese se non altro si è dimostrato coerente nelle sue idee – e anche decisamente umile. Nella classifica generale il grande escluso, Luis Suarez, è terminato addirittura quinto: davanti a lui Robert Lewandowski, nella Top Ten figurano anche Thomas Muller, Manuel Neuer, Eden Hazard, Andrés Iniesta e Alexis Sanchez. Paul Pogba è finito quindicesimo con lo 0,72% dei voti.
E’ Lionel Messi il vincitore del Pallone d’Oro 2015/2016; nel discorso (breve) a seguito della premiazione, l’argentino si è detto felice di poter tornare “dopo due anni di vittorie di Cristiano Ronaldo e vincere il quinto Pallone d’Oro”. L’argentino ha ammesso di aver ottenuto più di quanto avesse sognato da ragazzino; ringraziamenti per il calcio in generale, “per tutto quello che mi ha regalato di bello, ma anche di brutto, nella mia vita”. E’ stata svelata anche la classifica, almeno per quanto riguarda il podio: Cristiano Ronaldo è giunto secondo, il terzo invece è Neymar che si presentava alla finale del Pallone d’Oro per la prima volta. Clicca qui per il video della vittoria di Messi – CLICCA QUI PER SEGUIRE CON NOI IN DIRETTA IL PALLONE D’ORO 2015: LA CERIMONIA DI PREMIAZIONE IN TEMPO REALE
Leo Messi ha vinto il Pallone d’Oro 2015/2016. A chiamare l’argentino sul palco di Zurigo è stato Ricardo Kakà: il brasiliano è stato l’ultimo giocatore a vincere il premio (era il 2007) prima che iniziasse il dominio dello stesso Messi e di Cristiano Ronaldo, che si sono divisi le ultime otto edizioni. In questo video, il momento in cui Lionel Messi vince il quinto Pallone d’Oro della sua carriera: niente da fare per Ronaldo e Neymar. E’ impressionante pensare che a 28 anni Messi abbia già cinque Palloni d’Oro in bacheca: continuando di questo passo la Pulce potrebbe anche arrivare vicino alla doppia cifra, soprattutto se le sue fortune saranno ancora legate a quelle di un Barcellona che sembra essere tornato quello dominante degli anni di Pep Guardiola.
E’ stato assegnato il Pallone d’Oro 2015/2016: il vincitore è Lionel Messi. Per la quinta volta l’argentino si aggiudica il Pallone d’Oro: succede a Cristiano Ronaldo, che aveva trionfato nelle ultime due edizioni e che lo aveva avvicinato nelle vittorie totali. Invece Messi scappa via: cinque trionfi contro i tre di Cristiano Ronaldo, resta il fatto che dalla vittoria del 2007 di Kakà (che ha assegnato il premio questa sera) soltanto la Pulce e CR7 hanno trionfato nel Pallone d’Oro. Quest’anno però niente da fare per il portoghese, e niente da fare per Neymar che si era detto comunque felice per il solo fatto di essere tra i finalisti; chissà, forse sarà proprio il brasiliano a spezzare il duopolio dei due fenomeni, o forse no. Per il 2015/2016 però il Pallone d’Oro è Leo Messi, che entra ancora di più nella storia del calcio e fa salire a quota 11 i Palloni d’Oro conquistati da calciatori del Barcellona.
Dopo aver visto Carli Lloyd trionfare – senza alcuna sorpresa – come miglior calciatrice della stagione 2015-2016, siamo finalmente arrivati al momento che tutti stavamo aspettando: l’assegnazione del Pallone d’Oro 2015/2016. I tre finalisti erano Leo Messi, Neymar e Cristiano Ronaldo. Grande suspance per scoprire chi sarebbe succeduto a CR7, che ha vinto due volte nelle ultime due edizioni e tre in generale; Neymar era alla prima volta sul podio, mentre Messi è attualmente il calciatore che ha vinto di più nella storia, con quattro successi consecutivi tra il 2009 e il 2012. Chi sarà dunque il Pallone d’Oro 2015/2016? A svelarlo Kakà…
E’ giunto il momento di assegnare il premio per il miglior gol della scorsa stagione. Tra i finalisti c’era anche il nostro Alessandro Florenzi, con il gol de centrocampo in Roma-Barcellona, nel girone di Champions League. A sfidarlo erano Wendell Lira e il solito, immancabile Leo Messi; a premiare per il FIFA Puskas Award, questo il nome ufficiale del premio, è stato l’ex di Perugia, Roma, Parma e Fiorentina Hidetoshi Nakata. Il vincitore del premio per il miglior gol della stagione è di Wendell Lira, che forse non avrebbe meritato più degli altri due. Tra poco sarà invece il turno della miglior giocatrice donna della scorsa stagione, con Carli Lloyd che è nettamente favorita per la vittoria per la tripletta nella finale del Mondiale che ha portato gli Stati Uiti alla vittoria del titolo.
E’ arrivato il momento di eleggere il miglior allenatore, all’interno della cerimonia per il Pallone d’Oro 2015/2016. Luis Enrique ha centrato il Triplete con il Barcellona, al suo primo anno in blaugrana; Sampaoli ha invece vinto la Coppa America con il Cile, prima nella storia del Paese; e Pep Guardiola ha portato in dote al Bayern Monaco la terza Bundesliga consecutiva. Vince, senza troppe sorprese, Luis Enrique: l’asturiano, che nel Barcellona aveva giocato otto stagioni essendone anche il capitano, ha realizzato una grandissima stagione con il club catalano. Per lui una bella soddisfazione, è ancora un allenatore giovane che già quest’anno punta a fare il bis. Con il Barcellona, da tecnico, ha già vinto cinque trofei: oltre al trittico Liga-Champions League-Coppa del Re, ha ottenuto all’inizio del 2015/2016 la Supercoppa Europea e il Mondiale per Club. Per lui anche un record: nessun allenatore del Barcellona aveva una percentuale di vittorie migliore della sua nelle prime 50 partite. Inoltre è stato assegnato il premio Fair Play: lo ha vinto Gerald Asamoah, ex centrocampista dello Schalke 04.
Paul Pogba si è detto onorato di far parte della Top 11 della scorsa stagione, e di essere presente alla cerimonia del Pallone d’Oro 2015/2016 insieme a tanti campioni; “spero che non sia l’ultima” ha confidato il centrocampista francese, che ha poi parlato degli Europei 2016 ospitati proprio dal suo Paese. La cerimonia prosegue spedita; prima di assegnare il prossimo premio, ogni finalista (uomo e donna) viene presentato da un video di un connazionale. Per Carli Lloyd ad esempio c’era il portiere degli Stati Uniti Hope Solo; per Leo Messi, il compagno nell’Argentina Ezequiel Lavezzi. Ogni finalista del Pallone d’Oro 2015/2016 è stato così invitato nuovamente sul palco, questa volta in maniera individuale; sale ancora l’attesa per l’assegnazione del premio. Presentati anche gli allenatori di squadre femminili. Tra questi la favorita è la britannica Jillian Ellis che ha portato gli Stati Uniti alla vittoria del Mondiale, gli altri sono Norio Sasaki finalista con il Giappone e Mark Sampson, che allena l’Inghilterra. Il vincitore è Jillian Ellis, adesso tocca agli allenatori: i finalisti sono Luis Enrique, Jorge Sampaoli e Pep Guardiola.
E’ iniziata la cerimonia del Pallone d’Oro 2015/2016: Kate Abdo ha dato il via alla serata di Zurigo, aperta ufficialmente dai 2Cellos che hanno eseguito una versione di Thunderstruck, grande successo degli AC/DC. La Abdo ha chiamato sul palco i sei finalisti, uomini e donne a coppie: Cristiano Ronaldo e Carli Lloyd, Leo Messi e Aya Miyama, infine Neymar e Celia Sasic. James Nesbitt, presentatore tifosissimo del Manchester United, e la stessa Kate Abdo hanno compiuto le interviste di rito; bel siparietto quando Nesbitt ha quasi implorato Ronaldo di tornare al Manchester United, scatenando la risata non solo del diretto interessato ma di tutta la sala. La serata però è lunga; il primo premio assegnato è la Top 11. In porta Manuel Neuer; in difesa Dani Alves, Thiago Silva, Sergio Ramos e Marcelo. A centrocampo Andrès Iniesta, Luka Modric e Paul Pogba (unico rappresentante del campionato italiano di Serie A) e in attacco Neymar, Leo Messi e Cristiano Ronaldo.
Parata di stelle come di consueto a Zurigo, dove si assegna il Pallone d’Oro 2015/2016. I protagonisti della serata sono arrivati: i tre finalisti Leo Messi, Cristiano Ronaldo e Neymar hanno sfilato sul tappeto rosso firmando autografi. Presenti anche i due ex del Milan Kakà e Thiago Silva; c’era anche Paul Pogba, che ha sfilato in un vestito decisamente eccentrico in compagnia della madre, e si è prestato ad una foto con Edgar Davids di cui ha idealmente preso il posto nel centrocampo della Juventus. La cerimonia deve ancora iniziare; attendiamo la presentatrice Kate Abdo, ma nel frattempo l’attesa per sapere chi sarà il vincitore del Pallone d’Oro 2016, e a chi verranno assegnati gli altri premi, sta salendo spasmodica.
Finalmente ci siamo: la cerimonia di assegnazione del Pallone d’Oro 2015/2016 sta per iniziare. Vivremo una serata intensa: non solo l’assegnazione del premio principale (Messi, Cristiano Ronaldo e Neymar i candidati) ma anche altri riconoscimenti come il titolo di miglior allenatore, quello del gol più bello (c’è anche il nostro Alessandro Florenzi), quello della miglior donna e quello dell’allenatore di una squadra femminile. Sarà anche svelata la Top 11 della scorsa stagione, anche se naturalmente l’interesse principale risiede nella vittoria del Pallone d’Oro in senso stretto. Sarà la quinta volta per Leo Messi, la quarta (terza consecutiva) per Cristiano Ronaldo o la prima per Neymar, che per la prima volta raggiunge la finale? Non ci resta che scoprirlo insieme, perchè a Zurigo la cerimonia sta finalmente per cominciare.
Carli Lloyd, Aya Miyama, Celia Sasic: sarà una delle tre a vincere il Pallone d’Oro femminile 2015. La grande favorita è l’americana di 33 anni: capitano degli Stati Uniti che finalmente sono riusciti a vincere il Mondiale di calcio, la numero 10 che gioca nelle Houston Dash ha realizzato una clamorosa tripletta nei primi 16 minuti della finale contro il Giappone, e per tutta la competizione iridata è stata l’autentica trascinatrice della nazi0nale americana. E’ risultata alla fine la migliore realizzatrice dei Mondiali, 6 gol al pari proprio della Sasic, ventisettenne che gioca nel FFC Francoforte con cui ha uno strabiliante score di 42 gol in 40 partite di campionato. Quest’anno la Sasic ha vinto la Champions League femminile, ed è stata votata miglior giocatrice europea.
Tra i presentatori del Pallone d’Oro 2015 ci sarà anche l’attore nordirlandese James Nesbitt. Originario di Brogshane è nato con il mito del calcio e del Manchester United. Al sito ufficiale della Fifa ha raccontato che potrebbe emozionarsi di vedere da vicino il portoghese Cristiano Ronaldo che ora gioca nel Real Madrid, ma in passato è stato leader proprio dei Red Evils. L’attore ha raccontato: “La grande sfida per me non sarà parlare in altre lingue, ma sarà la comprensione da parte del pubblico del mio accento nordirlandese. Sono entusiasta di poter parlare con i calciatori sul palco, per fare le domande che un tifoso avrebbe voluto chiedere. E’ una grande responsabilità perchè rappresenterà milioni di persone di tutte le età e che vengono da tutto il mondo”. L’attore che abbiamo visto di recente nei tre capitoli della saga di Lo Hobbit di Peter Jackson poi sorridendo ammette: “Mi hanno dato un solo ordine e cioè quello di non chiedere autografi ai calciatori”.
Non solo il Pallone d’Oro 2015 per il miglior calciatore dell’anno: come in ogni edizione, la FIFA assegnerà il premio anche al più bravo allenatore. Si prospetta un duello “in famiglia”, per dirla così: Luis Enrique, grande favorito per aver centrato il Triplete alla sua prima stagione da allenatore del Barcellona, se la gioca con Pep Guardiola che ha portato in dote al Bayern Monaco la terza Bundesliga consecutiva, fermandosi però alla semifinale di Champions League. Anche Guardiola aveva ottenuto il Triplete alla prima stagione sulla panchina blaugrana; lui aveva completato l’opera vincendo sei titoli su sei nell’anno solare 2009, mentre al 2015 di Luis Enrique manca la Supercoppa di Spagna (persa nettamente dall’Athletic Bilbao). Il terzo incomodo è l’argentino Jorge Sampaoli, che ha portato il Cile – per la prima volta nella storia – alla vittoria della Coppa America. Difficile che sia lui a trionfare, ma chissà…
Carli Lloyd, Aya Miyama, Celia Sasic: sarà una delle tre a vincere il Pallone d’Oro femminile 2015. La grande favorita è l’americana di 33 anni: capitano degli Stati Uniti che finalmente sono riusciti a vincere il Mondiale di calcio, la numero 10 che gioca nelle Houston Dash ha realizzato una clamorosa tripletta nei primi 16 minuti della finale contro il Giappone, e per tutta la competizione iridata è stata l’autentica trascinatrice della nazi0nale americana. E’ risultata alla fine la migliore realizzatrice dei Mondiali, 6 gol al pari proprio della Sasic, ventisettenne che gioca nel FFC Francoforte con cui ha uno strabiliante score di 42 gol in 40 partite di campionato. Quest’anno la Sasic ha vinto la Champions League femminile, ed è stata votata miglior giocatrice europea.
E’ sicuramente Luis Suarez il grande escluso dal podio del Pallone d’Oro 2015. Saranno svelati i voti che ci diranno di quanto l’uruguayano è rimasto fuori dai primi tre, ma anche a priori possiamo dire che Suarez avrebbe largamente meritato di stare sul podio, e forse addirittura di vincere. La sua stagione nel Barcellona (la prima) è iniziata a fine ottobre per la lunga squalifica – imposta dalla FIFA – derivata dal morso ai danni di Chiellini nella partita dei Mondiali; da allora però il Pistolero è stato decisivo per le sorti dei blaugrana (che, ricordiamo, hanno messo in bacheca Liga, Champions League e Coppa del Re oltre alla Supercoppa Europea, vinta ancora con le votazioni aperte). Il 2014-2015 di Suarez parla di 25 gol in 43 partite, e uno dei tre gol della finale di Champions per il Barcellona (quello del momentaneo 2-1); a oggi ha già segnato 26 gol in 28 partite nella nuova annata. Inserendolo al posto di Cristiano Ronaldo, il Barcellona avrebbe avuto per la seconda volta un en plein sul podio, come già accaduto nel 2010; curiosamente non nel 2009, stagione del primo Triplete blaugrana, quando invece Messi aveva trionfato davanti a Cristiano Ronaldo e Xavi (Iniesta e Samuel Eto’o erano giunti quarto e quinto).
Nella cerimonia di assegnazione del Pallone d’Oro 2015 c’è anche un po’ di Italia. Alessandro Florenzi infatti è uno dei tre finalisti per il premio di miglior gol dell’anno: il centrocampista della Roma salirà sul podio grazie all’autentica perla realizzata nella prima giornata del girone di Champions League, allo stadio Olimpico contro il Barcellona. Una conclusione da metacampo che ha scavalcato Ter Stegen e si è infilata in porta, dando il pareggio ai giallorossi (dopo il gol di Luis Suarez). Un anno fa il miglior gol (il premio è intitolato al compianto Ferenc Puskas) era stato vinto da James Rodriguez, che era entrato in classifica grazie allo stop di petto e conclusione volante, in girata, nell’ottavo di finale del Mondiale contro l’Uruguay. Gli altri finalisti, avversari di Florenzi, sono Leo Messi (in Coppa del Re, contro l’Athletic Bilbao) e Wendell Lira, che la sua rete (in rovesciata) l’ha messa a segno in Atletico Goianense-Goianesia.
Sono Leo Messi, Neymar e Cristiano Ronaldo i tre finalisti del Pallone d’Oro 2015. E’ la prima volta per il brasiliano del Barcellona, mentre ormai è un duopolio quello dei due rivali che si trovano faccia a faccia nell’assegnazione del Pallone d’Oro per la nona volta, con Messi sempre presente e Ronaldo che invece ha mancato soltanto l’edizione 2010 nella quale il podio fu formato soltanto da giocatori del Barcellona (gli altri erano Andrès Iniesta e Xavi). Il 2014-2015 di Leo Messi, 58 gol in 57 partite in blaugrana, è stato impreziosito dal gol pazzesco realizzato in semifinale di Champions League contro il Bayern Monaco e dalla finale di Coppa America raggiunta con l’Argentina; Neymar ha vinto tutto, ha segnato in finale di Champions e ha chiuso l’anno con 39 gol in 51 partite, mentre Cristiano Ronaldo non ha ottenuto trofei con il Real Madrid, ma le sue cifre parlano di 61 gol in 54 partite con il Real Madrid (e i gol decisivi per qualificare il Portogallo agli Europei 2016).
Si assegna tra poco il Pallone d’Oro 2015; il Barcellona ha la grande possibilità di mettere nell’albo d’oro il titolo numero 11. I giocatori che hanno vinto il Pallone d’Oro quando militavano nel club blaugrana infatti hanno fatto la voce grossa fino a oggi: Leo Messi da solo ha vinto 4 volte, poi abbiamo le due vittorie di Johan Cruijff (un altro con l’Ajax) e le singole affermazioni di Luis Suarez, Hristo Stoichkov, Rivaldo e Ronaldinho. Barcellona in testa all’albo d’oro della FIFA (cioè le edizioni dal 2010 a oggi) con le tre vittorie di Messi contro le due di Cristiano Ronaldo (entrambe con il Real Madrid); tuttavia se consideriamo soltanto le edizioni tra il 1956 e il 2009, quando il premio era assegnato solo da France Football, allora scopriamo che in testa ci sono Juventus e Milan con 8 vittorie a testa. Per i bianconeri tre volte Michel Platini e vittorie singole per Omar Sivori, Paolo Rossi, Roberto Baggio, Zinedine Zidane e Pavel Nedved; per i rossoneri tre volte Marco Van Basten, quindi una volta Gianni Rivera (primo italiano di sempre), Ruud Gullit, George Weah, Andriy Shevchenko e Kakà. Un italiano non trionfa dal 2006 (Fabio Cannavaro), un giocatore militante in un club del nostro Paese dal 2007 (appunto Kakà, nel Milan).
La prima assegnazione del Pallone d’Oro risale al 1956. Stanley Matthews, che all’epoca giocava nel Blackpool, ebbe la meglio su Alfredo Di Stefano e Raymond Kopa; da allora e fino al 1994 il premio è stato appannaggio di calciatori europei, poi l’apertura a tutto il mondo, a patto che si militasse nel Vecchio Continente. Solo dal 2007 il Pallone d’Oro è aperto a tutti; va detto che però nessun giocatore al di fuori dell’Europa ha mai vinto il titolo. Nell’albo d’oro generale domina Leo Messi con quattro vittorie; seguono Cristiano Ronaldo, Johan Crujiff, Michel Platini e Marco Van Basten con tre, ma solo il francese ha trionfato in tre edizioni consecutive. Se ci rivolgiamo soltanto a prima del 2010, scopriamo che in testa ci sono i tre di cui sopra, con l’esclusione di Ronaldo; a quota due ci sono invece Di Stefano, Franz Beckenbauer, Kevin Keegan, Karl-Heinz Rummenigge (questi ultimi due in anni consecutivi) e Ronaldo, il Fenomeno che ha vinto la prima volta nel 1997 e la seconda nel 2002, dopo il trionfale Mondiale di Giappone e Corea del Sud.
Alcune statistiche sul Pallone d’Oro, la cui assegnazione si avrà tra poche ore. Il calciatore più giovane ad averlo vinto è Ronaldo, che ha conquistato il primo di due Palloni d’Oro (nel 1997) a 21 anni e 3 mesi. Battuti Michael Owen e Leo Messi, che sta monopolizzando il premio (insieme a Cristiano Ronaldo) ma nel 2009 aveva 22 anni e 6 mesi quando ha vinto per la prima volta. Il più anziano è Stanley Matthews: straordinario il record del 1956, la prima edizione del Pallone d’Oro, che conquistò a 41 anni e 11 mesi facendo nettamente meglio di Lev Jascin (34 anni e 2 mesi) che però rimane l’unico portiere ad essere stato insignito del trofeo). Inoltre, la Germania (considerando anche il periodo in cui era divisa, e si conta l’Ovest) ha centrato 7 vittorie; è in testa alla classifica per nazioni insieme all’Olanda, mentre la Francia segue a quota 6. Argentina e Portogallo possono aumentare le loro vittorie grazie a Messi e Cristiano Ronaldo, mentre in caso di vittoria di Neymar il Brasile salirebbe a 6 (ne ha due con Ronaldo, uno con Rivaldo, uno con Ronaldiinho e uno con Kakà).
Si assegna oggi il Pallone d’Oro 2015. Come abbiamo già ricordato, dal 2010 questo premio è affiliato alla FIFA che di fatto si è sostituita a France Football, creando sostanzialmente una nuova competizione con un albo d’oro ben distinto. Albo d’oro nel quale Leo Messi domina comunque: per l’argentino sono tre le vittorie consecutive (2010-2011-2012), mentre nelle ultime due edizioni Cristiano Ronaldo si è rifatto vincendo in entrambi i casi. Sono i due fuoriclasse di Barcellona e Real Madrid gli unici vincitori: sul podio sono saliti Andrès Iniesta (una volta secondo e una volta terzo), Xavi (sempre terzo, nel 2010 e 2011), Manuel Neuer e Franck Ribery che hanno centrato un terzo posto. Quest’anno arriverà un settimo giocatore: Neymar, che potrebbe spezzare l’egemonia di Messi e Ronaldo (ma difficilmente lo farà).
Oggi è il giorno del Pallone d’Oro 2015, il premio riservato al miglior giocatore nell’anno solare che si è appena concluso. La cerimonia di premiazione avrà luogo a Zurigo presso la sede della Fifa a partire dalle ore 18.30. A partire dal 2010 infatti il prestigioso premio assegnato fin dal 1956 dalla rivista specializzata France Football è stato “adottato” anche dalla Federazione Internazionale, dandogli in questo modo anche il sigillo dell’ufficialità. A dire il vero, per molti questo ha significato un passo indietro nella qualità del trofeo, che è assegnato oggi da una giuria composta da tre persone per ciascuno Stato membro della Fifa: capitano e allenatore della Nazionale più un giornalista. Si tratta del cambiamento più significativo per un premio che in origine era riservato solo ai giocatori europei, dal 1995 fu allargato a ogni giocatore dei campionati europei e infine dal 2007 è aperto a tutti i calciatori del mondo.
I finalisti che si contenderanno il prestigioso riconoscimento sono Leo Messi, Cristiano Ronaldo e Neymar. In favore dell’argentino e del brasiliano giocano i tanti trofei vinti nell’anno 2015 dal Barcellona, che ha conquistato Liga, Coppa del Re, Champions League, Supercoppa Europea e Mondiale per Club. Quasi impossibile dunque per il portoghese difendere il titolo che ha conquistato nelle ultime due edizioni, 2013 e 2014, tutti pronosticano la cinquina per Messi che ha già vinto il Pallone d’Oro per quattro anni consecutivi dal 2009 al 2012 e per qualcuno anzi il terzetto di finalisti avrebbe dovuto essere per intero composto da giocatori del Barcellona, con Luis Suarez al posto di CR7. Neymar invece punta a spezzare un duopolio che ha avuto inizio nel 2008, quando Cristiano Ronaldo vinse per la prima volta, ma sembra non avere grandi possibilità di battere il suo compagno di squadra, almeno stando alle indiscrezioni della vigilia.
Ci sarà ampia copertura in diretta tv per il Pallone d’Oro 2015. Infatti la cerimonia di premiazione sarà trasmessa sia da Sky sia da Eurosport: nel primo caso gli appassionati potranno collegarsi su Sky Sport 1 oppure su Sky Supercalcio, cioè i canali numero 201 e 206 della piattaforma satellitare, i cui abbonati potranno optare anche per seguire la serata di gala anche su Eurosport, che è visibile sia su Sky (numero 210) sia tramite la pay-tv del digitale terrestre di Mediaset Premium (372). Questo significa inoltre ampia possibilità di diretta streaming video, che sarà garantita da Sky Go ma anche da Eurosport Player e da Premium Play, in questi ultimi due casi naturalmente soltanto con le immagini di Eurosport. Non è tutto, perché si potrà seguire live la cerimonia di premiazione del Pallone d’oro 2015 anche tramite il sito Internet ufficiale della Fifa, nell’apposita sezione dedicata, e in streaming grazie a Fifa Tv, il canale ufficiale Youtube della Federazione Internazionale. Non mancheranno ovviamente nemmeno gli aggiornamenti forniti dai due organizzatori del premio sui rispettivi social network: per la FIFA infatti abbiamo gli indirizzi facebook.com/fifa e l’account Twitter @FIFAcom, per France Football invece ci sono facebook.com/Francefootball e @francefootball.
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