Ha rinnovato con il Team Sky fino al 2018. Il corridore britannico vincitore del Tour de France 2015 è rimasto nella squadra che gli ha permesso di vincere la seconda Grande Boucle della carriera la scorsa stagione; una squadra che sembra aver fatto le cose in grande con l’arrivo del corridore basco Mikel Landa – sarà la punta per il Giro d’Italia – lo sprinter italiano Elia Viviani e l’ex campione del mondo polacco Michal Kwiatkowski. Chi fermerà Froome e la Sky? Per un commento sul rinnovo del ciclista britannico (nato in Kenya) e una prima panoramica sulla stagione della due ruote che ci attende all’orizzonte, IlSussidiario.net ha contattato in esclusiva Claudio Chiappucci.
Froome rinnova con il Team Sky fino al 2018: cosa ne pensa? Se uno sta bene in una squadra è normale che ci rimanga, era successo anche a me quando ero alla Carrera di restare a lungo in quella formazione.
Froome ha 30 anni ma gode di fiducia incondizionata da parte del suo team, cosa potrà fare ancora il ciclista britannico? Questo dipenderà anche da lui, dai suoi stimoli e dalla sua possibilità di vincere, dalle sue motivazioni.
Per il Giro d’Italia è stato preso Mikel Landa, un’altra punta per la Sky, e poi anche Michal Kwiatkowski e Elia Viviani: è sempre la squadra da battere? Si sa che la Sky è un una squadra che spende e investe molto nel ciclismo. E’ anche vero però che negli ultimi anni non sempre ha centrato i suoi obiettivi; basti pensare a Richie Porte che ha fallito al Giro e che ora è passato alla Bmc.
E le accuse di doping rivolte a Froome? Come pensa che reagirà il britannico? Mi sembra che Froome abbia dimostrato finora di avere ragione, di aver risposto a tutte le accuse. E’ stato aperto a tutte le varie situazioni: non gli si può rimproverare niente.
Cosa manca a Froome per essere un fuoriclasse del ciclismo? Sicuramente il fatto di non avere una grande dimensione nelle corse da giornata singola, e poi la continuità: ovvero, finora non gli è ancora riuscita la doppietta Giro-Tour.
Tour e Olimpiadi sono gli appuntamenti principali: chi saranno i principali avversari? Alle Olimpiadi sarà tanta la concorrenza, essendo una corsa di un giorno. Al Tour saranno sempre i soliti: voglio vedere cosa farà Aru, ci sarà Contador che è un corridore d’esperienza, non credo molto ai francesi perchè non sono ancora in grado di vincere questa gara.
E Quintana? Quintana mi ha un po’ deluso, l’anno scorso all’Alpe d’Huez ha staccato Froome ma poi non è riuscito a fare grandi cose e non ha vinto il Tour.
Ci può dare un giudizio su Nibali e Aru? Nibali è un corridore più completo, Aru è più scalatore; sono due tipologie di ciclisti differenti che ben si completano nel ciclismo italiano.
Come giudica il panorama del ciclismo mondiale? C’è un livello molto alto, ormai non si distingue più tra gregario e capitano. La tecnologia sta diventando sempre più decisiva.
E cosa pensa del fatto che ci siano sempre più gare? Se è vero che c’è tanto interesse, poi alla fine credo che ci sia sotto molto business. Le corse che contano sono sempre le stesse, le altre sono meno importanti ma sono anche quelle che le squadre medio-piccole hanno maggiore possibilità di correre…
(Franco Vittadini)