Allo Stadio “Marassi” la ventesima giornata di Serie A vede il roboante successo del Genoa sul Palermo per 4 a 0 grazie alla doppietta di Pavoletti e alle reti di Suso e Rincon.

La squadra di Gasperini è praticamente perfetta per tutta la durata del match: attenzione in fase di contenimento, inserimenti incessanti dei centrocampisti e accelerazioni degli esterni offensivi in funzione di un centravanti “da Nazionale” come Pavoletti, fanno sì che il Genoa porti a casa 3 punti determinanti in ottica salvezza.



Grave passo indietro per la formazione siciliana che dopo l’esonero di Ballardini non riesce ad esprimersi sotto la direzione della coppia Viviani-Schelotto. I rosanero, da rivedere in tutti i reparti, incappano in una sconfitta che avrebbe potuto essere anche più larga.

Nessuna esitazione nell’arbitraggio per il direttore di gara che non ha paura ad estrarre il cartellino rosso per Andelkovic dopo il secondo fallo da ammonizione del difensore palermitano. Direzione di gara coerente e senza particolari dubbi.



L’anticipo delle ore 12:30 della 20^ giornata di Serie A mette di fronte allo Stadio “Marassi” Genoa e Palermo. La squadra di Gasperini scende in campo con il classico 3-4-3. Davanti a Perin (voto 6), la linea difensiva è composta da destra verso sinistra da Izzo (voto 6,5), Burdisso (voto 6) e Munoz(voto 6). A centrocampo la cabina di regia è composta dalla coppia Rincon (voto 6,5)-Rigoni (voto 5,5), mentre Ansaldi (voto 6) e Laxalt (voto 6,5), agiscono rispettivamente a destra e a sinistra. Il tridente offensivo vede Perotti (voto 7) e Suso (voto 7) larghi sulle fasce, pronti all’occorrenza ad accentrarsi e a favorire le azioni da centravanti di Pavoletti (voto 6,5).



Il Palermo, affidato alla guida del duo Schelotto-Viviani, in Liguria si schiera con un interessante 3-4-2-1. Il leader del gruppo Sorrentino (voto 7) è protetto dai tre centrali Andelkovic(voto 5,5), Gonzalez (voto 5,5) e Goldaniga (voto 5). Per quanto riguarda la mediana sulla fascia destra agisce Morganella (voto 6), mentre su quella opposta si muove Lazaar (voto 6). In mezzo al campo il compito di creare gioco spetta all’esordiente Cristante (voto 5,5), affiancato dalle mezzali a Hiljemark (voto 6) e Jajalo (voto 6,5). In avanti Vazquez (voto 6) affianca il serbo Djurdjevic (voto 5,5).

I ragazzi di Gasperini hanno il merito di passare subito in vantaggio: dopo il gol di Suso la partita è in discesa e il Grifone può esprimere il meglio del suo repertorio con le azioni in contropiede sugli esterni.  Lo spagnolo apre le marcature al 4′ di gioco concretizzando uno splendido uno-due con Perotti: che entri a far parte anche lui della lunghissima lista di giocatore sbocciati grazie alla “cura Gasperini”?  L’ex del match sembra soffrire l’impatto contro la sua vecchia squadra. A tratti impreciso, rischia di regalare a Hiljemark il pallone del pareggio.

I rosanero giocano su buoni livelli soltanto per un quarto d’ora: Schelotto e Viviani devono ancora incidere.  Il capitano rosanero salva i suoi in almeno tre occasioni: l’esperto estremo difensore dimostra di essere leader in campo oltre che nello spogliatoio.  Il difensore non riesce a fare nulla per evitare il gol del vantaggio di Suso. Soffre come i suoi compagni di reparto le scorribande degli esterni offensivi avversari. (Dario D’Angelo)

Genoa

Il portiere del Genoa resta tranquillo praticamente per tutta la durata del match. Si fa trovare pronto nelle poche occasioni in cui viene chiamato in causa.

Grande prestazione per il centrale di difesa napoletano che annulla gli attaccanti rosanero risultando sempre puntuale in fase di chiusura.

Leader non troppo silenzioso della retroguardia genoana: come sempre poco appariscente ma molto efficace.

Sbroglia qualche situazione pericolosa, soprattutto su calcio d’angolo, con dei colpi di testa decisivi. In crescita.

Da oggetto misterioso ad arma in più nel giro di poche settimane. Gasperini avanza l’esterno ex Zenit sulla fascia destra e questi lo ripaga entrando in 3 dei 4 gol rossoblu sfornando degli assist al bacio di pregevole fattura.

Quantità e qualità al servizio della squadra: nel secondo tempo si regala anche la gioia del gol con un mancino imprendibile per Sorrentino. (dal 78′ DZEMAILI: s.v.)

Il giocatore che brilla di meno contro il Palermo è proprio lui: paga probabilmente l’emozione di trovarsi di fronte alla sua ex squadra ma conquista comunque la sufficienza

Sulla fascia sinistra dà vita ad un bel duello con Morganella uscendone spesso vincitore.

PEROTTI 7: Entra nell’azione del primo gol di Suso e sfiora a più riprese la gioia personale. Nel finale Gasperini gli regala la standing ovation di “Marassi” e il suo ringraziamento al pubblico sa tanto di saluto d’addio. (dal 90′ TACHTSIDIS: s.v.)

Due gol da bomber vero, a dimostrazione che quando Gasperini lo definiva “da Nazionale” non si sbagliava. Raggiunge quota 10 gol in campionato: Conte ha trovato il bomber per l’Europeo?

Sblocca il risultato con un’azione personale pregevole che conferma tutta la sua qualità tecnica. Nel primo tempo sfiora anche il raddoppio ma trova la risposta di Sorrentino. Cala alla distanza ed esce dopo un’ora. (dal 60′ DIEGO CAPEL 6,5: Ha il merito di fare espellere Andelkovic e di conquistare tanti falli sugli esterni che fanno rifiatare i suoi.)

La migliore prestazione dall’inizio del campionato del suo Genoa è figlia delle intuizioni di Gasperini: l’allenatore ha finalmente trovato la chiave di lettura per esprimere tutto il potenziale dei rossoblu.

Palermo

Le sue prodezze in porta non bastano per evitare la goleada: se a Conte servisse un terzo portiere esperto lui sarebbe il candidato numero uno per il ruolo.

Soffre per tutta la partita le accelerazioni di Suso: nel secondo tempo spinge il neo-entrato Capel e lascia in dieci i suoi compromettendo l’esito dell’incontro. Disastroso.

Pavoletti ha vita facile contro di lui: sono più le volte in cui va in crisi che quelle in cui riesce a sbrogliare situazioni pericolose. Su entrambi i gol dell’ex Sassuolo si dimentica di marcare l’avversario.

Non fa meglio dei compagni di reparto: nel primo gol di Suso in particolare sembra fermo rispetto allo spagnolo rapidissimo. Deve ancora crescere.

Tra i pochi a salvarsi nella desolazione rosanero. Tanto impegno e qualche spunto per lo svizzero che nel primo tempo prova a battere in rete ma trova la parata di Perin.

Il giocatore svedese si rende protagonista di pochissimi spunti in zona offensiva. La condizione sfavillante di inizio stagione sembra lontana.

Ci mette tanto impegno e non disdegna qualche tentativo dal limite, soprattutto nel primo tempo: anche lui viene sommerso dalla mareggiata rossoblu.

L’ex Milan e Benfica bagna il suo debutto in rosanero con una prestazione anonima: dalla sua ha la scusante di essere nuovo agli schemi dei siciliani, avrà il tempo per maturare. (dal 69′ BALOGH 5,5: Il nuovo acquisto rosanero prova a mettersi in mostra ma non è davvero l’occasione adatta per mostrare le sue doti)

Prestazione deludente per l’esterno marocchino che non riesce mai ad arrivare sul fondo per il cross. Unico tentativo degno di nota un sinistro di controbalzo dal limite che per poco non sorprende Perin. (dal 90′ PEZZELLA s.v.)

Il giocatore di origine argentina incappa in una giornata no: un sinistro dal limite di poco a lato e qualche dribbling in mezzo al campo ad impreziosire una prestazione nettamente al di sotto delle sue potenzialità. 

L’attaccante serbo spreca l’occasione concessagli da Viviani non rendendosi pericoloso praticamente mai. Forse è ancora acerbo per la nostra Serie A (dal 61′ GILARDINO 5,5: Entra in campo con tanta voglia di fare ma a pochi minuti dal suo ingresso Andelkovic si fa espellere e per lui non arrivano più palloni giocabili). 

Esordio sfortunato in panchina per la nuova coppia di condottieri del Palermo: la speranza (non v’è mai la certezza con Zamparini), è che il duo abbia il tempo di lavorare per esprimere la propria idea di calcio.

 

(Dario D’Angelo)