Ecco le pagelle di Roma-Verona, ventesima giornata del campionato di Serie A 2015-2016. La Roma non cambia e tra Rudi Garcia e Spalletti il segno in schedina resta lo stesso: ancora una volta una X, un pareggio, l’1-1 strappato con merito stavolta dal Verona ultimo in classifica. Vantaggio nel primo tempo di Nainggolan e pari su rigore nella ripresa di Pazzini; tanti gli errori di mira di Dzeko, ancora una volta tra i peggiori, assieme al disastroso Castan.
Non può bastare un pari contro l’ultima in graduatoria, in teoria miglior debutto-bis possibile per Spalletti. Troppe le occasioni sprecate da Dzeko e Salah, tante le sofferenza sugli attacchi di Pazzini & co Merita di non uscire sconfitta dall’Olimpico, anche se deve ringraziare gli attaccanti avversari ed il proprio portiere, entrambi decisivi in antitesi. La reazione di carattere e grinta però c’è stata anche stavolta Tutt’altro che impeccabile, sia lui che i guardialinee. Non influisce sul risultato ma non è nemmeno una prova sufficiente
La Roma ha sbloccato la contesa dell’Olimpico, nel match che vede il ritorno di Spalletti sulla panchina giallorossa, solo nel finale del primo tempo: Verona (per ora) KO sull’iniziativa di De Rossi, abile a servire di tacco Nainggolan, per l’1-0 parziale. 45 minuti non trascendentali per i padroni di casa, realmente pericolosi solo negli ultimi 5 giri di lancetta: palo clamoroso di Dzeko (voto 5,5) nell’unica iniziativa azzeccata del suo primo tempo. Anche in questo caso, assist al bacio di De Rossi (voto 7), il migliore della Roma. E’ stato proprio il capitano giallorosso a servire in no-look il belga, subito dopo, per il sinistro vincente. Lo stesso Nainggolan (voto 6,5) è parso non perfettamente a suo agio nei panni dell’incursore a trequarti, posizione per la quale dovrà… studiare qualche dvd di Perrotta. Per il Verona, imprecisioni di fine frazione a parte, buon primo tempo. Sugli scudi Wszolek (voto 6,5), stoppato sul più bello da un intervento determinante di Szczesny (voto 6,5). Partita di corsa e combattimento per Sala e Rebic (voto 6), autore di un buon debutto. Ma senza i gol di Toni e con Pazzini (voto 5,5) non troppo pungente, la salvezza è davvero un miraggio…
Sarebbe stata sotto la sufficienza, senza lo scatto d’orgoglio finale. Pochi singoli degni di nota e applausi, squadra ancora in down Tre assist strepitosi, in particolare i due sprecati da Dzeko gridano vendetta… Quando decide di servire Nainggolan, trova buona collaborazione Wszolek gli fa passare diversi minuti di buio pesto. Visto il valore buono ma non eccelso del polacco, c’è da preoccuparsi. Ancora molto distante dal giocatore pre-infortunio
Punito duramente dopo 40 minuti in cui aveva invece meritato il punto parziale. Serviranno un secondo tempo ed un girone di ritorno da favola per scacciare gli spettri Non ha problemi nel saltare Castan e nel mettere in crisi anche Digne o Manolas. Senza la grande parata di Szczesny avrebbe sbloccato lui la contesa E’ lui il difensore più in difficoltà, seguito a ruota da Moras. E quando traballi contro gente come quella che può schierare Spalletti in avanti, basta poco per far decrescere voti e giudizi numerici (Luca Brivio)
Due interventi salva-risultato non bastano a riportate i suoi ai 3 punti. Ma è certamente una delle colonne portanti della squadra
Completamente fuori condizione, fuori partita, insomma inguardabile. Dispiace perchè pare chiaro il retaggio dei guai fisici passati, ma bisogna valutare la prova sul campo. E la sua è gravemente insufficiente
Soffre quando viene puntato da Rebic, che poi riesce a fare bene anche la fase opposta, togliendogli una delle qualità migliori, ovvero la riproposizione del gioco
Tiene in piedi la baracca ma traballa anche lui quando si vede arrivare gli avversari lanciati fin dentro l’area di rigore
Meglio quando si sposta in avanti e cerca il cross piuttosto che quando deve badare a Wszolek e aiutare Castan nei raddoppi
Gol e prova incoraggiante, pur senza essere completamente a suo agio da incursore di trequarti campo. Ma il suo apporto non manca mai
Come al solito parte da attaccante, passa da centrocampo, chiude in difesa… Impossibile rimproverargli qualcosa, dà sempre tutto e di più
Anche se nella ripresa non è all’altezza dell’ottima prova offerta nei primi 45′ di gioco, resta da vedere e rivedere il controllo e assist di tacco sul gol di Nainggolan
Saremo ripetitivi, ma ci sembra chiaro: finchè lui non si sblocca e torna ai suoi livelli, impossibile vedere una Roma brillante e travolgente
Un pizzico di sfortuna e tanta, troppa imprecisione. Ha sulla coscienza tutte le occasioni migliori dei suoi
Per lui vale più o meno lo stesso discorso fatto per Dzeko, con meno palle-gol divorate come numero totale. Come per il bosniaco c’è un palo che grida vendetta, ma non basta
Mette una pezza per coprire i buchi aperti da Castan. Con tutti i suoi limiti, non deve uscire dai titolari, vista la forma del brasiliano
Le prova un po’ tutte per riaccendere il motore ingolfato della Roma. Lasciamolo lavorare, vediamo se nel giro di un mesetto riuscirà nell’impresa
Tante uscite che dimostrano tempismo e coraggio da vendere. E la deviazione provvidenziale sul mancino di Salah, spedito contro il palo. Tra i migliori BIANCHETTI 5: Resta negli spogliatoi, dopo un primo tempo complicato
Non era parso altrettanto in difficoltà, se confrontato al compagno di sostituzione… Eppure come Bianchetti non torna in campo al 46°
Si perde spesso Dzeko, nella marcatura uno contro uno. Fortuna sua, il bosniaco sbaglia di tutto
Salah gli va via solo sul lungo, mentre paga quasi sempre dazio nello scontro faccia a faccia. Il migliore della retroguardia
Sempre tanta corsa, capacità di crossare in maniera insidiosa per i difensori avversari, un match di livello su tutta la fascia destra
Non soffre particolarmente il confronto con Pjanic ed anzi le sue geometrie sono spesso preferibili e meglio architettate
Spalla box-to-box di Greco, è l’intensità – oltre al lavoro oscuro – la sua arma in più
Fa passare a Castan un pomeriggio da incubo. Si conquista il rigore e firma quasi tutte le azioni più pericolose del Verona
Sfortunato sul palo, generoso e bravo nel coprire spesso gran parte della fascia di competenza
Cerca di fare reparto da solo, prende diversi falli importanti e segna, soprattutto, il gol del pari dagli 11 metri
Entra e si piazza su Salah, pur essendo un attaccante come ruolo orinigario. Sacrificio e applicazione
Quando Delneri cambia impostazione di gioco e tattica, lui si fa trovare pronto
Non riesce a pungere in avanti, quindi si limita a partecipare alla prova di squadra nella ripresa
Sta riuscendo a tenere alta la tensione, anche nei momenti più duri. Si merita un’apertura di credito ulteriore, anche se la classifica è disperata
(Luca Brivio)