Match truccati nel mondo del tennis. Sospetti anche su Wimbledon, secondo documenti segreti ottenuti dalla BBC e da Buzzfeed: sarebbero 16, tra i primi 50 al mondo, i tennisti coinvolti in una rete di scommesse che affonderebbe le sue radici fin dal 2003 – ma che sarebbe stata “avvistata” solo nel 2007, a seguito di un match che l’allora numero 3 ATP Nikolay Davydenko perse per ritiro a Sopot, in Polonia – e arriverebbe a oggi, tanto che le fonti rivelano che otto partecipanti agli Australian Open in corso in questi giorni sarebbero coinvolti. Qualcosa di grosso insomma; l’ viene accusata di aver insabbiato le prove, e intanto sono arrivate alcune reazioni da parte dei big, su tutti Novak Djokovic che ha ammesso (non per la prima volta) di essere stato contattato (tramite il suo staff) per perdere un match dietro lauto compenso, ma di aver subito rifiutato. Come può incidere questo scandalo nel mondo del tennis? Per avere un parere e un commento sulla vicenda, IlSussidiario.net ha contattato in esclusiva Raffaella Reggi.



Scandalo scommesse nel mondo del tennis: secondo lei c’è qualcosa di vero? La cosa sembra seria; la BBC non si muove per niente e per questo credo che qualcosa effettivamente ci sia. Fosse così, non sarebbe una cosa di secondo piano.

Cosa pensa di questa indagine? C’è di mezzo Wimbledon; gli inglesi su queste cose sono molto affidabili, tengono veramente a questo torneo e dunque sapranno qualcosa…



Davvero l’ATP potrebbe aver nascosto le informazioni? Mi auguro di no; spero che la risposta data alla BBC in cui si dichiara estranea ai fatti corrisponda al vero, e che dunque l’ATP non abbia nulla a che fare con questo scandalo.

Stupisce il fatto che si parli di 16 giocatori nei primi 50 al mondo… Prima era una cosa che riguardava alcuni giocatori nei primi 200; si poteva comprendere (anche se non certo condividere), i premi non sono così ingenti e la tentazione potrebbe venire. Ora però si parla di giocatori che economicamente non sono certo messi male, i guadagni sono buoni; mi chiedo cosa potrebbe averli spinti ad azioni simili.



Nell’ambiente, quando lei giocava, si parlava di questi fatti? Se ne è sempre parlato, del doping come delle scommesse. Però, se all’epoca c’erano meno controlli sul doping, le possibilità di scommettere erano minori perchè non c’erano tutti questi supporti tecnologici.

Anche Djokovic ha ammesso di essere stato avvicinato… Lui, come tanti giocatori importanti, può essere stato avvicinato da questi personaggi legati alle scommesse. Anche per questo sarà importante scoprire la vera origine di questo “traffico”.

Il mondo del tennis come esce da questa vicenda? Sicuramente questa vicenda non dà una bella immagine al tennis; va detto che è uno dei tanti sport in cui purtroppo il fenomeno delle scommesse esiste, ma è triste pensare che lo scandalo esca ora che si dovrebbe parlare principalmente degli Australian Open, il primo Slam della stagione.

Come finirà questa inchiesta? Spero che si faccia chiarezza al più presto, è fondamentale per restituire al tennis un’immagine pulita.

(Franco Vittadini)