Che oggi si chiami Lega Pro poco importa: nell’immaginario collettivo l’Alessandria che ha raggiunto la qualificazione alla semifinale di Coppa Italia 2016 contro il Milan è comunque una squadra di “Serie C”. Ma quando è stata l’ultima volta che una squadra della terza serie (per far contenti tutti), ha raggiunto un traguardo simile? Bisogna tornare indietro di 32 anni, stagione 1983-1984, protagonista il Bari. La squadra allora allenata da Bruno Bolchi viene inserito nel girone 2 con Juventus, Lazio, Catanzaro, Perugia e Taranto. Tempi e modalità differenti, fatto sta che il Bari si qualifica per gli ottavi di finale assieme alla Juventus. Proprio i bianconeri saranno vittime dei galletti negli ottavi di finale: neanche Platini potrà nulla contro Totò Lopez. La cavalcata pugliese non si ferma neanche dinanzi alla Fiorentina di Passarella e Antognoni: è semifinale. Qui però arriva il Torino di Bagnoli e Di Gennaro, quello che un anno dopo si cucirà lo Scudetto sul petto e allora i sogni di gloria tramontano inesorabilmente. L’Alessandria è pronta a tentare l’impresa: il Milan spera di recitare in pieno la parte del Torino dell’epoca! 



La semifinale della Coppa Italia 2016 che vedrà una di fronte all’altra Milan e Alessandria, andrà in scena nel suo primo atto previsto per il 26 gennaio 2016 all’Olimpico di Torino, anziché allo Stadio “Moccagatta” che solitamente ospita le partite interne della formazione grigia. Sebbene non vi sia ancora l’ufficialità di tale decisione, che ha sollevato non poche polemiche, è stato lo stesso presidente dell’Alessandria, immediatamente dopo la vittoria rocambolesca ai danni dello Spezia, a spiegare le ragioni di questa scelta:”Giocheremo all’Olimpico per accogliere il Milan, noi allo stadio potevamo accogliere 6 mila presenti, giocheremo a Torino, stadio ottimale per serie A e Tim Cup, una partita di festa come quella che l’Alessandria vivrà“. La volontà di trovare una cornice “all’altezza” dell’occasione ha dunque prevalso sul sentimento dei puristi: le speranze di chi sognava di vedere il Milan varcare la soglia del “Moccagatta” sono andate deluse.



-Tra le squadre che sperano di riuscire a raggiungere un ottimo risultato in questa Coppa Italia 2016 vi è certamente la Lazio, dal momento che la compagine biancoceleste ha faticato fin qui a trovare continuità di risultati in campionato. Nella conferenza stampa che precede il quarto di finale contro la Juventus, l’allenatore della Lazio non si è nascosto dietro a dichiarazioni di facciata, sostenendo che la Coppa rappresenta un obiettivo importante per i suoi, costretti in un modo o nell’altro ad assicurarsi un posto in Europa. Queste le parole dell’ex tecnico del Bologna riportate da “Goal.com”:”Il nostro obiettivo è l’Europa il prossimo anno, la Coppa Italia è una strada per arrivarci e domani vogliamo vincere. La Juventus è forte, indubbiamente, ma nessuno è imbattibile. Non è importante chi o come giocheremo, sarà importante stare dentro la gara con convinzione per 95 minuti perché loro saranno pronti a far male“. Pioli ha anche spiegato come si può battere una corazzata come quella bianconera:”Ogni gara fa storia a sè, noi siamo pronti per dare il massimo. Solo così potremo battere la Juve“.



-Se la parte bassa del tabellone della Coppa Italia 2016 si è già completata con l’accesso in semifinale di Milan e Alessandria, dall’altra parte non è ancora chiaro chi si contenderà il posto in finale. Chiarissimo invece il pensiero di Massimiliano Allegri, che nella conferenza stampa della vigilia ha indicato nella Coppa Italia un obiettivo importantissimo per la stagione della Juventus, che domani scenderà in campo nei quarti di finale contro la Lazio. Queste le dichiarazioni rilasciate dal tecnico livornese ai microfoni dei giornalisti:”La Coppa Italia è un obiettivo e noi dobbiamo cercare di raggiungere la semifinale, e poi la finale: alla fine dell’anno vincere un trofeo non è mai semplice, e a casa bisogna sempre portare qualcosa“. Insomma, nonostante un ampio turnover annunciato, la formazione bianconera punta a giocarsi le sue chance anche nella manifestazione nazionale a scontri diretti: verrà appagata la fame di vittorie dell’ex allenatore del Milan?

Nessun dubbio che la sorpresa più clamorosa della Coppa Italia 2016 sia l’approdo in semifinale dell’Alessandria. La squadra di Gregucci, dopo aver fatto fuori nell’ordine Altovicentino, Pro Vercelli, Juve Stabia, Palermo, Genoa e Spezia, avrà infatti l’onore di sfidare il Milan in un doppio confronto che andrà in scena tra il 26 gennaio, quando avrà luogo la gara d’andata all’Olimpico di Torino (sede scelta per ospitare il maggior numero possibile di tifosi), e l’1 marzo data prescelta per il ritorno a San Siro. Ma oltre al bello di vedere opposte nel penultimo atto della manifestazione nazionale a scontri diretti una squadra blasonata come il Milan ad una della terza serie come l’Alessandria, a cosa è dovuto il fascino di questa sfida? Alla domanda è possibile rispondere facendo un nome e un cognome: Gianni Rivera. Proprio il “Golden Boy”, bandiera senza tempo del Milan, ha infatti fatto il suo esordio in Serie A con la maglia grigia quando non era neanche sedicenne. Due stagioni, dal 1958 al 1960, prima di donare l’anima al Diavolo. Ma per chi tiferà Gianni Rivera in questo incrocio di sentimenti? Ai microfoni di Rai Sport il piemontese non ha nascosto di propendere per la squadra della sua città natale:”Dovrei essere neutrale, ma un po’ di affezione per l’Alessandria la avrò sicuramente anche per la categoria in cui gioca. Il Milan terzo e la Coppa Italia all’Alessandria sarebbe il finale perfetto“.