E’ stato uno dei giocatori meno fortunati di questo inizio di campionato. Si tratta di Andrea Bertolacci, centrocampista del Milan prelevato in estate dalla Roma per una cifra vicina ai 20 milioni di euro. All’inizio c’è stato un problema di ambientamento nel Milan, dopo vari problemi fisici hanno colpito il giocatore italiano che ha mostrato le proprie qualità nel match contro la Lazio prima di farsi nuovamente male. In questo 2016 dovrebbe essere il protagonista del centrocampo del Milan privo di qualità, i tifosi del Milan sperano di vedere nuovamente il giocatore ammirato lo scorso anno al Genoa autore di diversi gol e molti assist. Un pupillo di molti fantallenatori pronti a puntare nuovamente sul ragazzo. Mihajlovic spera di poterlo riavere presto per aumentare la qualità della mediana rossonera.
Cambia l’anno ma non l’attesa per il ritorno del campionato e con esso anche del Fantacalcio. I consigli (o presunti tali) di oggi per il fantacalcio 2016 affondano radici in casa Inter, la capolista del torneo che dopo 17 giornate guarda tutti dall’alto dei suoi 36 punti. Ma che ciononostante non ha ancora delineato una sua precisa identità tattica, per scelta o semplicemente per necessità.
Situazione bizzarra in difesa, se i due centrali non si toccano i terzini ruotano in un continuo tourbillon: sinora Roberto Mancini ha alternato sei giocatori diversi (cinque escludendo Dodò, che era infortunato e ha giocato in Coppa Italia) ottenendo buone risposte più o meno buone da tutti. A gennaio però il calciomercato e i suoi derivati potrebbero offrire qualche indicazione in più, vediamo caso per caso i possibili sviluppi in termini fantacalcistici.
Alex Telles (11 presenze, 2 assist, 2 ammonizioni): se nell’asta di settembre avete scelto il brasiliano probabilmente non ve ne siete pentiti. Non è stato un titolare fisso ma quando impiegato ha mostrato numeri interessanti: per lui un rendimento quasi sempre pulito come il suo piede sinistro, nella seconda metà di stagione dovrà guadagnarsi il riscatto e per questo si darà un bel daffare. In sintesi, da tenere.
Davide Santon (9 presenze, 1 assist, 1 ammonizione): un bel rebus. Sulla carta era un colpo sicuro, non è mai stato una fucina di bonus ma un terzino affidabile sì. Ha iniziato da titolare e nemmeno giocando male, poi si è fatto male e adesso c’è addirittura chi spiffera che potrebbe ripartire. L’impressione è che un terzino ambivalente come Santon, peraltro italiano e cresciuto nel vivaio interista, potrà tornare ancora utile a Mancini. Quindi da tenere, o al limite scambiare se fate parte di una lega e fiutate una contropartita interessante.
Yuto Nagatomo (6 presenze, 1 espulsione): ormai da mesi il giapponese è ospite quasi fisso delle chiacchiere di mercato ma continua a fare il suo in campo. Mancini lo ha impiegato poco, il suo contratto è in scadenza ma stando alle recenti parole dell’agente il rinnovo è un’ipotesi plausibile. Tutto considerato però i dubbi prevalgono sulle certezze: si può trovare un terzino più titolare di Nagatomo.
Danilo D’Ambrosio (5 presenze, 4 presenze, 1 espulsione): un suo spazio se l’è ritagliato ma più degli altri sembra sul piede di partenza, anche perché non dovrebbe faticare a trovare un’altra squadra. Se sarà ceduto e rimarrà in Serie A (Palermo?) D’Ambrosio potrà diventare fantacalcisticamente più appetibile, altrimenti è forse meglio lasciar perdere.
Martin Montoya (2 presenze): il Martin Mystere dell’ultimo calciomercato, da Barcellona con furore ma relegato in panchina fino a dicembre, poi tre partite consecutive da titolare (una in coppa). Buone per insinuare il dubbio nei fantallenatori che l’avevano scelto in estate, salvo poi decidere strada facendo di scaricarlo. Cosa fare? Il consiglio è lasciare.
Dodò (0 presenze): non un capitolo chiuso perché il tempo è dalla sua, però sarà difficile scalare le pur indefinite gerarchie di Mancini. Attenzione però al prestito: se l’Inter opterà per la cessione temporanea il ventitreenne brasiliano potrebbe trasformarsi in un bel jolly. Quindi chi lo ha scelto aspetti il mercato di gennaio, i suoi sviluppi potrebbero trasformare più di un anatroccolo in cigno o -meglio ancora- in un terzino.