La situazione disciplinare di Maurizio Sarri, l’allenatore del Napoli che si è rivolto a Roberto Mancini al termine di Napoli-Inter di Coppa Italia chiamandolo “frocio”, non è pesante quanto ipotizzato da alcuni. Infatti l’epiteto non verrà considerato un esempio di discriminazione omofoba ma come una offesa generica, punibile dunque con una o due giornate di squalifica. Questo perché, come una curva viene chiusa solo quando epiteti razzisti sono rivolti contro giocatori di colore, così essendo l’esternazione di Sarri rivolta a Mancini, notoriamente eterosessuale, l’episodio non viene classificato come discriminatorio, ma soltanto offensivo.



In caso contrario, Sarri avrebbe rischiato addirittura fino a un massimo di quattro mesi. Da notare inoltre che le squalifiche si scontano nella stessa competizione nella quale sono state subite, cioè in Coppa Italia (nella prossima stagione visto che il Napoli è stato eliminato). Fondamentale sarà il referto arbitrale, in particolare grazie al quarto uomo, che ha ascoltato tutto. È poi possibile un supplemento d’indagine della Procura federale che ha già sentito Mancini e probabilmente avvierà un’inchiesta che potrebbe portare al deferimento di Sarri e a una seconda squalifica se la prima non dovesse contenere tutti gli elementi raccolti. Tra l’altro il Napoli gioca in Europa League, quindi potrebbe attivarsi anche l’Uefa. Insomma, sarà di sicuro una vicenda che si trascinerà per un po’ tra sentenze e ricorsi e questo – al di là dell’effettivo ammontare delal squalifica – potrebbe essere il principale problema per Sarri e di riflesso per il Napoli. 



Si moltiplicano i commenti sulla lite fra Roberto Mancini e Maurizio Sarri. In mattinata è arrivato anche l’autorevole commento di Giovanni Malagò, il presidente del Coni, che si è espresso così circa quanto è successo al termine di Napoli-Inter di Coppa Italia: “Sarri si è scusato, ma non capisco e non posso condividere la sua spiegazione sulle frasi pronunciate in campo. In virtù del ruolo che ricopre, lui sa che non è possibile circoscrivere al campo ciò che accade sul terreno di gioco. Spero comunque che lui e Mancini si possano presto dare la mano”. Il tema degli insulti omofobi è certamente molto delicato.



Malagò non calca la mano, facendo pure i complimenti al Sarri allenatore, ma richiamando a maggiore attenzione senza scusanti: “Non conosco personalmente Sarri, mi piace moltissimo come allenatore, il suo Napoli è la vera novità tecnica del campionato insieme a Sassuolo ed Empoli. Ma non è possibile condividere la sua giustificazione sulle frasi pronunciate in campo”.

La lite fra Roberto Mancini e Maurizio Sarri al termine di Napoli-Inter di Coppa Italia, chiusa con il colpaccio dei nerazzurri per 2-0 al San Paolo, ha attirato numerosi ed autorevoli commenti. Ad esempio, La Gazzetta dello Sport si è espressa mediante un articolo di opinione da parte di una delle sue firme più prestigiose, Nicola Cecere. Tenendo per buona la versione di Mancini, la “mancanza di sportività ed eleganza di Maurizio Sarri è evidente. Definiamolo un tipo eccessivamente sanguigno, che nei momenti di rabbia non sta troppo a pensare a quello che gli esce di bocca”.

Cecere contesta anche la scusa del tecnico partenopeo, che si era lamentato per il fatto che Mancini ha detto a tutti una vicenda che sarebbe dovuta rimanere sul campo: “Omertà come prassi, nel nome dell’Agonismo. Giusto così? No, evidentemente: a questi livelli non ci si può comportare come ci si comporta nelle serie minori. Anche sul piano del linguaggio”.

Il giorno dopo i fattacci di Napoli-Inter continuano le polemiche attorno al litigio tra Maurizio Sarri e Roberto Mancini. Secondo la Gazzetta dello Sport, il tecnico dell’Inter Mancini ha parlato con la Procura Federale rivelando tutto quello che è successo con Sarri. Brutte notizie per quanto riguarda il tecnico del Napoli che rischia un’inchiesta con la possibile squalifica fino a due mesi per accuse razziste. Una situazione che non farebbe piacere sicuramente al Napoli che perderebbe il proprio leader in campo, un allenatore che sta sicuramente facendo bene sulla panchina del club campano. I tifosi del Napoli sperano veramente che non succeda nulla al proprio allenatore che ieri si è scusato con il collega Mancini.

Non si placa la polemica tra l’allenatore nero-azzurro Roberto Mancini e Maurizio Sarri, con quest’ultimo che prova a stemperare la lite che a bordo campo aveva assunto la dimensione della rissa. Nel dopo partita di Napoli-Inter, prova a difendersi dopo gli epiteti a stampo omofobo rivolti all’indirizzo del Mancio, che non ha di certo fatto passare la cosa in sordina. A domanda Sarri risponde:  “Per me è tutto finito in pochi secondi. Sono cose che in campo succedono e devono finire lì. Sono andato a chiedergli subito scusa negli spogliatoi e ora mi aspetto che anche lui faccia lo stesso. Può darsi io l’abbia offeso, ma secondo me sono cose che devono rimanere in campo. La litigata? Ero nervoso per l’espulsione a Mertens. E’ palese ed evidente che non c’è nessun tipo di discriminazione nell’usare termini che possono sfuggire”. Riguardo alla natura degli insulti, giudicati gravi dalla controparte nero azzurra perché di stampo omofobo, Sarri aggiunge: “Non ricordo cosa gli ho detto. Posso anche avergli detto democristiano, non mi ricordo, non c’è niente dietro, non tiriamo fuori l’omofobia”.

Dopo la lite tra Mancini e Sarri a bordocampo scoppia la bagarre tra il tecnico dell’Inter e quello del Napoli anche di fronte alle telecamere. Al centro della furia del tecnico nero-azzurro epiteti omofobi da parte di Maurizio Sarri al suo indirizzo. “Ho chiesto al quarto uomo perché avesse dato nove minuti di recupero e lui mi ha dato del frocio, del finocchio. E’ un razzista, si dovrebbe vergognare”, dice tra l’indignato e lo sconsolato il Mancio, e ancora: “Mi ha dato del finocchio, sarei orgoglioso se fosse così… Gente come lui non può stare nel calcio, se no non migliorerà mai”. I due alla fine dello scontro sono stati poi allontanati dal campo di gioco. Mancini ci fa sapere anche che al termine della partita, lo ha raggiunto per avere spiegazioni: “Negli spogliatoi sono andato a cercarlo e mi ha chiesto scusa ma non deve scusarsi, si deve vergognare. Una persona di 60 anni non può comportarsi così, in Inghilterra non metterebbe più piede su un campo di allenamento”.

Quarto di finale di Coppa Italia di fuoco quello che si è concluso poco fa e che ha visto come protagonisti l’Inter di Mancini e il Napoli di Sarri proprio al San Paolo.

Più che altro le due squadre sono state protagoniste in campo fino al gol del 2 a o da parte dell’Inter, è stato a quel punto che l’attezione dei presenti e delle telecamere si è spostata a bordo campo dove i due tecnici hanno avuto un duro scontro. Ad accendere una minaccia sembra sia stato il gol di Ljajic che, oltre a stendere il Napoli, hanno spinto Maurizio Sarri e il Mancio ad un duro scontro.

Secondo il video che potete vedere qui, sembra che Sarri abbia detto qualcosa subito dopo il goal e proprio quel qualcosa abbia acceso gli animi del tecnico nerazzurro che si è avvicinato al collega con fare minaccioso scatenando anche l’ira dell’arbitro che ha pensato bene di espellerlo.