Il Napoli supera la Sampdoria con il risultato di 4-2. Il migliore tra gli ospiti è Hamsik, autore di una prestazione maiuscola; da rivedere Hysaj e Ghoulam. Nella Samp bene Correa ed Eder; malissimo Barreto e Cassani. Ok l’espulsione per doppio giallo a Cassani; giusto il rigore per il Napoli. Due errori nel primo tempo: fermato Hysaj in fuorigioco inesistente e non sanzionato un fallo di Cassani su Insigne lanciato a rete.



Il Napoli vola a Genova per affrontare la Sampdoria e continuare la sua scalata verso il titolo. Con la Juventus impegnata questa sera contro la Roma l’occasione per tentare una mini fuga è troppo grande per non esser sfruttata dagli uomini di Sarri. Veniamo subito alle formazioni ufficiali partendo dai padroni di casa. Nella Sampdoria non ci sono De Silvesti, infortunato, e Soriano, squalificato: al loro posto Montella si affida a Cassani e Correa. Nel 4-2-3-1 blucerchiato tra i pali spazio a Viviano quindi Zukanovic, Moisander e Regini assieme a Cassani; Fernando e Barreto fungono da filtro con Carbonero, Correa ed Eder a supporto di Cassano, schierato in posizione più avanzata.  Il Napoli si affida ai titolarissimi: Reina in porta; Hysaj, Albiol, Koulibaly e Ghoulam a comporre il pacchetto arretrato; Allan, Jorginho e Hamsik formano la mediana; davanti via libera al solito tridente con Callejon, Higuain e Insigne. Pronti, via. Il primo squillo è subito del Napoli. Un lancio dalle retrovie pesca Higuain (6,5) solo in area avversaria: Moisander (5) e Zukanovic (5,5) vanno a farfalle ma il Pipita, solo davanti a Viviano (5,5), calcia incredibilmente alto. Poco dopo, all’8′, altra grave disattenzione della Sampdoria: Barreto sbaglia un retropassaggio che si trasforma in un assist al bacio per Higuain. L’argentino si invola verso la porta e fredda il portiere blucerchiato con un destro potente e preciso. La risposta della Sampdoria non arriva: Cassano (5) è fuori dal gioco, Carbonero (6) ci mette corsa ma non qualità. L’unico che prova a sfruttare la lentezza di Koulibaly e Albiol è Eder (6) che impensierisce Reina con un lento tiro al volo al 13′. Il Napoli non rischia niente e segna il raddoppio al 18′ su calcio di rigore: dagli sviluppi di un corner Barreto (4) stende ingenuamente Albiol (6,5). Dagli undici metri Insigne centra il 2-0. Nel finale di tempo la Sampdoria prova a reagire con l’orgoglio ma non riesce ad andare oltre ad una conclusione di Correa (6,5) parata in qualche modo da Reina (6). In pieno recupero ecco però il gol che riapre il match e restituisce un senso alla ripresa: gran falcata di Carbonero che semina Ghoulam e appoggia per Eder. L’attaccante si inventa un velo d’alta scuola per l’accorrente Correa che non ha problemi a trafiggere Reina. Il primo tempo termina con il Napoli in vantaggio per 2-1. 



Più che una gara di Serie A sembra di assistere a un match di Premier League. Ritmi vertiginosi fin dalle prime battute di gioco. In più tre gol a ravvivare un primo tempo già divertente. 

VOTO SAMPDORIA 5 – Gli uomini di Montella disputano 45′ pessimi. Tanti errori e pochissime iniziative. Voto gonfiato grazie alla reazione d’orgoglio avuta dai blucerchiati nel finale di tempo. MIGLIORE SAMPDORIA CORREA 6,5 – Uno dei pochi a meritarsi la sufficienza. Scheggia impazzita, con la sua rapidità manda in tilt i lenti difensori avversari. Capitalizza l’unica nitida palla gol costruita dalla sua squadra. PEGGIORE SAMPDORIA E. BARRETO 4 – Un disastro. Regala a Higuain l’assist dell’1-0 poi abbatte ingenuamente Albiol concedendo al Napoli il rigore per il raddoppio di Insigne.

Atteggiamento da grande squadra. I partenopei partono fortissimo e si portano subito in vantaggio. Ritmi alti e ripartenze letali che stroncano la Sampdoria: peccato per la disattenzione nel finale. Troppo timido; potrebbe fare ampiamente di più. A inizio gara non sanziona un fallo di Cassani su Insigne, lanciato a rete. Il guardalinee gli segnala poi un fuorigioco inesistente a Hysaj in un’azione che avrebbe potuto portare il terzo gol del Napoli. (Federico Giuliani)



Subisce quattro reti ma è bravo a limitare il passivo in uscita su Higuain nel secondo tempo. Non è lui il colpevole della disfatta.

Un uomo della sua esperienza non può commettere un errore come il suo. Già ammonito, il terzino interviene duramente (e scioccamente) su Insigne beccandosi il secondo giallo e lasciando i suoi in dieci uomini. In quel momento la Samp stava attaccando a testa bassa mettendo in difficoltà il Napoli.

Prova come può a limitare i danni ma viene suo malgrado tagliato fuori – spesso e volentieri – dai movimenti degli imprendibili attaccanti avversari.

Goffo e impacciato. Saltato con facilità dai funambolici attaccanti partenopei.

Tiene testa a Callejon. Non commette errori importanti. Il migliore del pacchetto arretrato doriano.

Tanti errori. Non riesce a trovare la giusta posizione e viene inghiottito dal centrocampo avversario.

I primi due gol del Napoli lo vedono protagonista assoluto. Regala a Higuain l’assist dell’1-0 e abbatte Albiol provocando il rigore trasformato poi da Insigne. Pomeriggio da bollino rosso (dal 54’R. ALVAREZ 5 – Nemmeno il tempo di entrare che la Samp si ritrova in dieci. Saltato troppo facilmente da Hamsik in occasione del 3-1).

Luci e ombre. Luci come l’assist a Crorrea; ombre come quando viene saltato da Mertens sul 4-2 del Napoli.

Il migliore dei suoi. Nel primo tempo è il più reattivo; segna il momentaneo 1-2 al termine di un’azione ben orchestrata.

Riaccende le speranze del Ferraris segnando con un repentino colpo di testa, sicuramente non la specialità della casa.

Gioca su ritmi bassi senza mai accelerare poi dal nulla si inventa la classica giocata degna del suo nome. In ogni caso troppo poco presente nella manovra offensiva dei blucerchiati (dal 64′ DODO’ 5 – Il suo esordio in maglia blucerchiata non si nota).

Terzo ko consecutivo per la Samp: urge correre ai ripari prima di entrare in una pericolosa spirale di risultati negativi.

Incolpevole sul primo gol, poteva fare meglio sullo stacco di Eder.

Sbaglia la marcatura su Eder in occasione del secondo gol della Samp. Peccato: questo errore (collettivo) macchia una buona prestazione.

Non corre rischi particolari. Si procura il rigore trasformato da Insigne con una giocata da attaccante.

Qualche scricchiolio di troppo in difesa ma nel complesso il giocatore raggiunge la sufficienza.

Soffre la rapidità di Carbonero. Il primo gol della Samp nasce proprio da una sgaloppata dell’ex Cesena dalla fascia presidiata dall’algerino (dal 74’STRINIC 6 – Mette uno stantuffo alle scorribande della Samp).

Tanto dinamismo, poca concretezza. Il brasiliano ci ha abituati a prestazioni ben migliori.

Regia da dietro le quinte. Non si vede ma fa il suo in una gara dalle mille emozioni.

Gol spettacolare del capitano che se ne va in slalom a Moisander e Alvarez prima di battere Viviano con un colpo da calcetto. Migliore in campo.

Macina chilometri su chilometri. Un motorino instancabile. Nel gioco di Sarri svolge ciò che gli chiede il proprio allenatore (dall’83’ EL KADDOURI – SV).

Apre le danze con un gol dei suoi ma sbaglia due occasioni nitide che un bomber della sua caratura non può fallire. Troppo nervoso, soprattutto nel secondo tempo. Non del tutto esente da colpe sul gol di Eder.

Segna il momentaneo 2-0 dal dischetto con freddezza e precisione chirurgica. Poco altro per lui in questo pomeriggio (dal 75’MERTENS 6,5 – Chiude il match trovando il suo secondo gol stagionale in Serie A).

Archiviate le polemiche, il Napoli torna a vincere. Non però a convincere: troppi errori all’interno di una partita che i partenopei avrebbero potuto amministrare meglio. Si vede in ogni caso la grinta ritrovata dopo il ko in Coppa Italia contro l’Inter.

(Federico Giuliani)