Il giorno dopo Juventus-Roma sono arrivate numerose reazioni dopo che Daniele De Rossi ha pronunciato parole non proprio consone all’attaccante croato Mario Mandzukic. Le immagini del labiale del centrocampista giallorosso hanno fatto il giro delle televisioni, ma la squalifica non è avvenuta perchè non si tratta di un caso di ”condotta violenta”. Ne ha parlato l’ex commissario tecnico della nazionale azzurra Marcello Lippi che ha avuto ai suoi ordini proprio il centrocampista della Roma durante i Mondiali del 2006. In quel caso De Rossi fu protagonista di uno scontro di gioco nella sfida degli Stati Uniti che gli costò diverse giornate di squalifica, Lippi decise di dargli la grande responsabilità di uno dei rigori nella finale contro la Francia. Il tecnico ha parlato a Rai Radio 2 durante ”Non è un paese per giovani” sottolineando: “Quando sei in tensione e nervoso possono scapparti certe frasi che a mente lucida non diresti mai. Io stesso quando giocavo chissà quante volte ho mandato a quel paese qualcuno magari con delle parole volgari“.



Sospiro di sollievo per Daniele De Rossi. Non sarà applicata la prova tv per gli insulti a sfondo razzista che il centrocampista della Roma ha rivolto a Mario Mandzukic nel corso della partita persa dai giallorossi contro la Juventus. Questo perché non si tratta di un caso di “condotta violenta”, requisito necessario affinché possa essere utilizzata la prova tv, mentre gli insulti rientrano nella sfera di competenza dell’arbitro. A questo punto possiamo dire che De Rossi non verrà squalificato, anche se pende sempre il rischio di un supplemento di indagini, che però chiaramente richiederebbe tempi più lunghi.



Anche l’ex Campione di Juventus e Roma Zibigniew Boniek ha parlato delle offese da parte di De Rossi nei confronti di Mandzukic. Secondo l’ex campione polacco non si può parlare di razzismo. Queste le sue parole a Radio Anch’Io lo Sport: “Non si può parlare di razzismo perché quando sei arrabbiatissimo in campo si dicono tante cose. Una frase ti può scappare, ma non è razzismo. Anche ai miei tempi mi chiamavano lavavetri”. Boniek ha così difeso De Rossi dalle accuse di razzismo anche se il giocatore della Roma potrebbe davvero andare incontro ad una possibile squalifica.



Ieri è stato protagonista suo malgrado di una situazione spiacevole con insulti a sfondo razzista nei confronti di Mario Mandzukic. Questa mattina è intervenuto anche il presidente dell’Aia Marcello Nicchi che ha voluto parlare della situazione tra i due giocatori: “E’ un gesto pericoloso perché quando si è un personaggio pubblico bisogna stare attenti alle cose che si dicono perché ci vedono i ragazzi. Mi domando se lo facesse un arbitro un gesto simile, anche noi abbiamo nervi tesi ma restiamo sempre calmi. E comunque preferivo il calcio di una volta quando si parlava di più senza mani al volto“.

Le televisioni non hanno risparmiato Daniele De Rossi, mostrando alla moviola il video del suo labiale proferito nei confronti di Mario Mandzukic che di certo non gli fa onore. Parole dette per l’adrenalina, ma che accendono la polemica dopo quella che si era vista in settimana nel post Inter-Napoli tra Maurizio Sarri e Roberto Mancini. Il centrocampista della Roma urla dopo un contrasto al calciatore croato della Juventus: “Stai zitto zingaro…”. Sicuramente incolpevole l’arbitro del match Luca Banti e i suoi collaboratori che dicerto non potevano sentire perchè a distanza dall’azione. Vedremo ora cosa deciderà il giudice sportivo che potrebbe anche optare per la squalifica al calciatore giallorosso. Ovviamente sperando che questo possa bastare a non vedere nuovamente in campo cose del genere.