La sfida della ventunesima giornata di Serie A tra Juventus e Roma è terminata sul punteggio di 1-0 in favore dei bianconeri, grazie ad un gol di Dybala ad un quarto d’ora dalla fine. Andiamo ora ad analizzare i dati statistici della partita per comprendere meglio l’andamento del match. Cominciamo dal possesso palla (55% Juventus, 45%Roma). La squadra di casa è andata al tiro 15 volte, centrando la porta in 7 occasioni; la Roma è andato al tiro 6 volte e ha impegnato Buffon in 1 circostanza. Ammontano a 558, invece, i passaggi completati dalla formazione di Allegri mentre 440 dalla truppa di Spalletti. Passiamo ora alla precisione di esecuzione. La Juventus ha ottenuto una percentuale pari a 89,0 mentre la Roma 85,0. Per quanto riguarda i calci d’angolo sono 3 in favore dei giallorossi e 1 battuto dalla vecchia signora. Dal punto di vista disciplinare è stata una gara piuttosto corretta, con 26 falli fischiati dal direttore di gara che ha estratto 5 cartellini gialli. Infine diamo uno sguardo alle presenze allo stadio: ad assistere alla sfida tra Juventus e Roma erano presenti circa 39 mila spettatori.
Il commento del tecnico della Roma, Luciano Spalletti, al termine della gara persa uno a zero contro la Juventus: “Abbiamo avuto più ordine rispetto alla partita precedente, ma abbiamo fatto anche poco. Bisogna osare di più, creare delle insidie agli avversari e aumentare il nostro livello di qualità. Bisogna saper usare tutti i moduli, nel calcio di oggi ci sono tanti allenatori bravi e bisogna saper leggere le situazioni. Oggi è stata più una difesa a cinque che a tre, ci siamo abbassati troppo e non dovevamo farlo”.
Ecco invece quanto dichiarato dall’allenatore dei padroni di casa, Massimiliano Allegri: “Era una partita difficile perchè la Roma è stata brava nelle chiusure difensive. Nei primi venti minuti abbiamo giocato bene, ma paradossalmente ci è mancato il finalizzatore dell’azione. Poi ha segnato ed è stato decisivo. Ci sono partite che le sbloccano i grandi giocatori, vincere undici partite di fila non è facile”. (Jacopo D’Antuono)
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