Siamo arrivati alle semifinali degli Australian Open 2016. Il primo torneo dello Slam nel calendario del tennis maschile ha dato il suo verdetto sui quattro giocatori, e le quattro giocatrici, che sono rimasti in corsa per il titolo. Da una parte Novak Djokovic-Roger Federer e Milos Raonic-Andy Murray: serbo e svizzero, ormai abbonati agli scontri negli Slam (hanno giocato le ultime due finali), si incrociano per la quarantacinquesima volta e il bilancio è in perfetta parità. Chiunque dovesse vincere, l’impressione è che sarà favorito in finale, perchè ne Raonic (che torna in una semifinale di un Major dopo quella di Wimbledon 2014) né Murray (finalista qui lo scorso anno) sembrano avere le armi giuste per contrastare Djokovic o Federer. In campo femminile abbiamo invece Serena Williams-Agnieszka Radwanska e Angelique Kerber-Johanna Konta: la numero 1 del mondo punta il ventiduesimo Slam per l’aggancio a Steffi Graf, la polacca vuole la seconda finale Slam della carriera (dopo Wimbledon 2012) mentre nella parte bassa del tabellone ci sarebbe comunque una giocatrice mai arrivata all’ultimo atto di un Major, pur se la Kerber è alla terza semifinale e la Konta non era mai andata al di là degli ottavi. Per presentare al meglio le semifinali degli Australian Open 2016 e per un punto sui quattro incontri, IlSussidiario.net ha contattato in esclusiva Paolo Bertolucci.



Per l’ennesima volta si gioca Djokovic-Federer: come giudica questa semifinale? E’ normale che siano arrivati loro due con Murray; ci sta che possano essere usciti Nadal e Wawrinka. Ormai è un classico, si affrontano per la quarantacinquesima volta…

Djokovic ha vinto al quinto set contro Simon: solo un incidente di percorso, o il sintomo che non è al 100%? Può capitare una giornata così, magari perchè quel giorno Djokovic non era particolarmente in forma, o magari perchè aveva un piccolo infortunio o chissà, aveva litigato con la moglie… Sono supposizioni, può capitare qualunque cosa e la prestazione in campo ne risente.

Federer ha cambiato allenatore, passando a Ivan Ljubicic: si vede già qualcosa nella nuova guida tecnica? Non credo che a 34 anni possa avvenire un cambio radicale. Forse Ljubicic lo aiuterà a verticalizzare di più, magari lo aiuterà a scendere maggiormente a rete, o forse si tratterà solo di una spinta mentale.

Chi è il favorito? Credo proprio che Djokovic abbia più possibilità di Federer di vincere questa partita, a meno che accada veramente una sorpresa.

Murray-Raonic: il canadese ha cambiato allenatore, con Moya può fare il salto decisivo? Non so cosa abbia potuto fare Moya dopo 3 mesi; Raonic è cresciuto molto negli ultimi 2 anni, si è fatto male e si è ripreso, ha dimostrato tutto il suo valore. Il lavoro che ha fatto precedentemente è stato importante per arrivare a questi livelli.

E’ d’accordo nel dire che in ogni caso il campione sarà uno tra Federer e Djokovic? Sì, e mi spingo oltre dicendo che Djokovic è il vero favorito per vincere gli Australian Open.

Nel torneo femminile, Serena Williams sembra aver superato i problemi fisici: contro la Radwanska dovrebbe avere vita semplice. La pensa così? Serena partirà favorita, incontrerà una Radwanska che è giocatrice abbastanza intelligente, abbastanza leggera. Serena dovrebbe vincere, anche se ci sono giornate in cui la tennista americana commette tanti errori, le sue classiche giornate no. Le sue avversarie possono in questo caso approfittarne.

Kerber-Konta, semifinale inedita: quanto conta l’entusiasmo della britannica, e quanto il fatto che la Kerber parta comunque favorita? La Kerber ha battuto un po’ sorprendentemente la Azarenza, che ha vissuto una giornata negativa dopo un mese di tennis ad alto livello. La Konta non era mai arrivata fino a questo punto; credo che la Kerber parta favorita, ma il punto è un altro.

Quale? Williams a parte, ci sono almeno 20 giocatrici nel ranking WTA che partono sullo stesso livello, al di là della loro classifica.

L’Italia del tennis ha fallito, ma ha anche avuto sfortuna nel sorteggio; eppure da Errani e Fognini ci si aspettava di più. Cosa si aspetta per questa stagione? La Giorgi ha avuto sfortuna, ma precedentemente non aveva giocato bene; dalla Errani, mai fortissima sul veloce, ci si poteva aspettare un torneo breve mentre Fognini ha trovato in Muller un giocatore molto bravo su questa superficie. Ma sono comunque scuse: il tennis italiano deve puntare in alto e non può fermarsi alle sfortune del tabellone.

(Franco Vittadini-Claudio Franceschini)