Un Novak Djokovic inarrestabile aggiunge alla sua lunga lista di vittime anche il nome di Roger Federer: il numero 1 al mondo ha infatti battuto il giocatore svizzero nella semifinale degli Australian Open 2016 con il punteggio di 6-1/6-2/3-6/6-3 al termine di un match durato per la precisione 2 ore e 23 minuti. E dire che la sfida avrebbe potuto durare anche molto meno se nel terzo set il giocatore svizzero non avesse trovato quei lampi di gioco che sono mancati all’appello per buona parte dell’incontro. Ma partiamo con ordine: nel primo set l’avvio di Djokovic è “shock”. Il serbo sembra giocare e muoversi a velocità doppia rispetto all’elvetico e nello spazio di pochi minuti si porta sul 3 a 0. Federer riesce a tenere un turno di servizio, ma sul 4 a 1 perde nuovamente il servizio e cede il primo parziale per 6 giochi a 1. La speranza di una “Rod Laver Arena” in cui ad essere in larga maggioranza sono i supporter di Federer è quella che l’originario di Basilea sia stato vittima solamente di un inizio gara sonnolento. La verità però emerge chiaramente nella seconda partita, quando Djokovic strappa per altre due volte il servizio all’avversario (nel terzo e nel quinto gioco) e chiude il secondo set con un netto 6-2. La sensazione è che Djokovic possa aggiudicarsi il terzo set senza eccessivi patemi, ma come spesso ha fatto nella sua carriera Federer tira fuori il coniglio dal cilindro nel momento più complicato: dopo un sesto game lottatissimo Sua Maestà riesce infatti a strappare la battuta all’avversario e ad issarsi sul 5 a 2 infiammando i tifosi presenti a Melbourne che sperano in una rimonta da film. A nulla serve il tentativo di reazione di Nole: il servizio di Federer torna a funzionare a pieno regime e il parziale si chiude sul 6-3. Nel quarto set l’equilibrio regna sovrano fino al 4-3, ma l’auspicio di un recupero di Federer si dissolve durante l’ottavo game. Sopra 15-30 il serbo deve rimanere a guardare dinanzi allo splendido passante di rovescio di Federer, giunto al termine di quello che sarà ricordato probabilmente come il punto più bello del torneo, ma nello scambio decisivo Nole riceve l’aiuto del nastro e addenta l’avversario portandosi sul 5-3. A questo punto il match è definitivamente segnato: il braccio del più forte giocatore al mondo non trema. La partita è sua, l’accesso in finale anche e la domanda degli appassionati in vista della finale di domenica è la seguente: se neanche una leggenda vivente come Federer è riuscita ad arrestare il cammino di Djokovic, sarà in grado di farlo uno tra Raonic e Murray? (Dario D’Angelo)



Niente da fare per Roger Federer nella semifinale degli Australian Open 2016 che l’ha visto opposto a Novak Djokovic. Il numero 1 del ranking Atp è infatti riuscito a fare sua la sfida con il punteggio di 6-1/ 6-2 / 3-6 / 6-3. L’inizio del quarto set segue l’andamento dei servizi, con entrambi i giocatori bravi a portare a casa i propri turni di battuta abbastanza agevolmente fino al 4-3 in favore di Nole. Né lo svizzero, né il serbo riescono a staccarsi di dosso l’avversario, facendo sfoggio nelle situazioni più insidiose di una grande padronanza del servizio, strumento sempre utile a levare le castagne dal fuoco nei momenti più delicati. L’equilibrio tiene con il fiato sospeso il pubblico australiano che gremisce la Rod Laver Arena, con una netta predominanza di sudditi di Sua Maestà Roger Federer che non fanno mancare la propria vicinanza al loro beniamino. Nell’ottavo gioco però Djokovic sale 30-15 sul servizio dell’elvetico, che prima si porta sul 30 pari rendendosi protagonista del punto più bello del torneo, poi però viene tradito dal nastro che facilita il passante dell’avversario concedendogli un break point. Arriva qui il crollo finale di Federer, che dopo aver ceduto il suo turno di battuta è incapace di insidiare Djokovic in risposta e cede defintivamente allo strapotere del più giovane rivale. Il numero 1 del mondo si avvia dunque verso una nuova affermazione in uno Slam: riuscirà uno tra Raonic e Murray a mettergli i bastoni tra le ruote nella finale di domenica?



Guai a dare per spacciato Roger Federer: lo svizzero riesce infatti ad uscire da campione dal momento più delicato della semifinale degli Australian Open 2016 contro Djokovic e conquista il terzo set con il punteggio di 6 giochi a 3. In avvio di terzo set Federer prova a scuotersi, tiene duro soprattutto nel primo turno di servizio e grazie al supporto costante di una Rod Laver Arena chiaramente a suo favore riesce ad issarsi sul 2 a 1 senza break. Djokovic dal canto suo tiene i suoi turni di battuta senza particolari affanni, rintuzzando di volta in volta lo svantaggio di un game dimostrando grande padronanza della situazione. Nel quinto game Federer si trova a dover fronteggiare una nuova palla break ma con una grande difesa sottorete riesce a tirarsi fuori dai guai chiudendo il punto con lo smash. Siamo quindi sul 3 a 2 ed è a questo punto che Federer riesce ad operare il break decisivo al termine di un game interminabile costellato di punti di grande qualità da una parte e dall’altra. Una volta sul 4 a 2 Federer riesce dunque a gestire il vantaggio fino in fondo e riapre di fatto un match che fino a pochi minuti fa sembrava segnato irrimediabilmente! Ancora tanto spettacolo a Melbourne: segui con noi questa sfida incredibile! 



Il secondo set della semifinale degli Australian Open 2016 tra Novak Djokovic e Roger Federer si è concluso da pochi istanti con il punteggio di 6 giochi a 1 in favore del serbo. Anche il secondo parziale ha visto un inizio in salita per Federer, che si è visto costretto ad annullare una palla break nel primo turno di servizio, prima di cedere a zero la battuta nel turno successivo. Il doppio break in favore di Nole si è concretizzato nel quinto gioco, quando si è resa evidente la difficoltà di Federer di viaggiare ai ritmi dell’avversario. Fino a questo momento non c’è stata davvero partita: un Djokovic praticamente perfetto sta mettendo in enorme difficoltà lo svizzero, incapace di reggere davanti al numero 1 del mondo, bravo a mettere in campo un gioco allo stesso tempo veloce, potente e preciso. Vero è che Federer ha abituato a grandissime imprese nel corso della sua carriera, ma immaginare una rimonta ora che l’elvetico è sotto di due set, visto questo Djokovic, appare veramente complicato! 

-La semifinale degli Australian Open 2016 al momento sembra premiare Novak Djokovic, capace di aggiudicarsi il primo set contro il rivale Roger Federer per 6 giochi a 1. Decisivo ai fini dell’assegnazione del primo parziale è stato un’avvio del serbo letteralmente a razzo, con Nole che è riuscito ad essere aggressivo fin dai primissimi scambi, strappando il servizio all’avversario in apertura di match. Dopo esessersi portato sul 3 a 0 in suo favore, Djokovic è riuscito ad operare nuovamente il break nel corso del sesto game, approfittando degli errori gratuiti di un Federer apparso totalmente fuori dalla partita. La speranza degli appassionati e del pubblico presente all’interno della Rod Laver Arena è che lo svizzero riesca a ritrovare il suo tennis al più presto, ma è certo che Djokovic farà di tutto per continuare ad imprimere il proprio ritmo! Chi avrà la meglio in questo secondo parziale? 

A Melbourne è tutto pronto per la sfida più attesa dell’intero torneo maschile: Novak Djokovic e Roger Federer si affrontano in una semifinale degli Australian Open 2016 che sa tanto di finale anticipata visto che il vincente della sfida arriverà all’ultimo atto contro uno tra Raonic e Murray con i gradi di grande favorito. Facile immaginare il tema tattico del match, con lo svizzero che cercherà certamente di accorciare la durata degli scambi tentando soluzioni vincenti basate possibilmente sull’uno-due. Al contrario Nole proverà a fare male al suo avversario già a partire dalla risposta, tentando poi di imbastire scambi che costringano Federer ad uno sforzo atletico che potrebbe risultare decisivo in un match al meglio dei 5 set. La Rod Laver Arena è pronta ad accogliere due campioni: seguite insieme a noi questo grande match! 

Raccontare Novak Djokovic-Roger Federer attraverso i precedenti sarebbe impresa difficile; come abbiamo detto, i due si sono affrontati 44 volte e soltanto nel 2015 hanno giocato 8 volte, con un bilancio che sorride a Djokovic (5-3). Il primo incrocio assoluto risale al 2006, a Montecarlo: al secondo turno, Federer che era l,’incontrastato numero 1 del mondo vinse 6-3 2-6 6-3, palesando qualche difficoltà sulla terra ma anche lasciando intravedere che sì, quel giovanissimo serbo aveva futuro. Già nel 2007, quando si incrociarono per la prima volta in uno Slam (proprio gli Australian Open) erano ottavi di finale: vinse Federer 6-2 7-5 6-3. Djokovic ottenne il primo successo su Federer al quinto incrocio, nella finale di Montréal (7-6 2-6 7-6); da lì in avanti questa sfida è diventata quasi un classico nell’ambito dei tornei Major, e Djokovic ha vinto la prima volta in uno Slam nella semifinale degli Australian Open 2008, 7-5 6-3 7-6 (andando poi a conquistare il primo Slam in carriera, e il primo di cinque titoli a Melbourne). 

Per una volta non si tratta di una finale, bensì della prima semifinale agli Australian Open 2016 (alle 9:30 della mattina italiana). I due tennisti questa volta erano dalla stessa parte del tabellone, quella alta; il motivo, la posizione numero 3 di Federer nel ranking ATP, scavalcato da Andy Murray sul finire dell’anno 2015.

E così quella che era stata una finale negli ultimi due Slam (Wimbledon e Us Open) diventa una semifinale; non solo, Djokovic e Federer sono quanto di meglio il tennis mondiale possa offrire al momento, una rivalità che fino a qualche anno fa non era così intensa e che invece ora tocca l’episodio numero 45 (bilancio in parità, 22-22), andando a scalzare quello che è stato a lungo il dualismo Federer-Nadal e soppiantando il Djokovic-Murray che nel 2012 e 2013 ha minacciato di diventare la nuova grande sfida per la supremazia sul campo. 

Tra tutti i possibili sfidanti è rimasto Federer: 17 volte vincitore di uno Slam (record in campo maschile), assoluto dominatore del circuito tra il 2004 e il 2008, capace di risorgere da un 2013 nerissimo che aveva portato a considerare – da parte di altri, non certo sua – l’ipotesi di un ritiro. Certo da allora lo svizzero non ha più vinto Major – l’ultimo resta Wimbledon nel 2012 – ma è tornato regolarmente a giocare finali, e lungo la strada nonostante i cambi di allenatore (prima Stefan Edberg, da un mese Ivan Ljubicic) si è preso una serie di Master 1000 e la Coppa Davis che ancora gli mancava. 

Se non ha aggiunto il diciottesimo Slam alla sua impressionante bacheca è solo perchè nel frattempo Novak Djokovic è diventato semi-ingiocabile: il serbo, di nuovo numero 1 del mondo dal luglio 2014, ha raggiunto i 10 Slam in carriera e ha invertito la tendenza che lo voleva non troppo solido nelle finali. Lo scorso anno ha vinto 11 trofei, demolendo chiunque sulla sua strada; non gli è riuscito il Grande Slam di calendario avendo perso la finale del Roland Garros, ma ci riproverà quest’anno quando proverà ad aggiungere l’oro olimpico.

Una sfida dunque fantastica: è opinione comune che chiunque dei due dovesse vincere sarà in ogni caso favorito nella finale (contro uno tra Milos Raonic e Andy Murray, in campo domani). Oggi però, a precedere questo Djokovic-Federer, si giocano anche le due semifinali femminili: Serena Williams-Agnieszka Radwanska è quella che bene o male ci si aspettava (per seeding esattamente quella, anche se la polacca non era del tutto favorita), Angelique Kerber-Johanna Konta la sorpresona tra la tedesca alla terza semifinale Slam (prima dal 2012, prima agli Australian Open) e la britannica che mai si era spinta oltre un ottavo in un Major.

Serena Williams naturalmente è la grande favorita per bissare il titolo, specie ora che Victoria Azarenka è stata eliminata (dalla Kerber, che aveva perso dalla bielorussa i sei precedenti); tuttavia le sorprese, che non sono certo mancate nei giorni precedenti, in un tabellone femminile sono sempre dietro l’angolo. Un po’ meno quando in campo c’è la numero 1 del mondo, ma staremo a vedere.

Come sempre, la diretta tv degli Australian Open 2016 è affidata a Eurosport: trovate questo canale sul vostro telecomando, oppure potete accedere con un semplice abbonamento alla pay tv satellitare. Due le possibilità per la diretta streaming video: l’applicazione Sky Go non richiede costi aggiuntivi ma è riservata agli abbonati del satellite, mentre per Eurosport Player dovrete pagare una quota in abbonamento. Inoltre, per tutte le informazioni utili sulla giornata degli Australian Open, potete consultare il sito ufficiale www.ausopen.com o, come al solito, gli account ufficiali che ATP e WTA mettono a disposizione sui social network, in particolare Facebook e Twitter: ricordiamo @ATPWorldTour e @WTA. 

(Claudio Franceschini)

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