Non cè pace per la Parigi-Dakar 2016. La celeberrima corsa è iniziata nel peggiore dei modi: ieri durante il prologo lincidente causato dal fuori pista di Guo Meiling, che ha travolto la folla causando decine di feriti. Oggi invece la notizia, riportata da Ansa e già confermata dal direttore di corsa Etienne Lavigne, dellannullamento della prima tappa che sarebbe dovuta partire in serata (orario italiano) da Rosario, per raggiungere Villa Carlos Paz. Si tratta di questioni legate alla sicurezza: in Argentina sta piovendo molto, un vero e proprio nubifragio sta formando torrenti nella zona di gara. Questo ha convinto gli organizzatori a cancellare la tappa odierna, visto che il passaggio dei mezzi che partecipano alla corsa potrebbero avere non poche difficoltà nel seguire regolarmente il percorso. 



Sono bastati appena undici chilometri per vedere la Parigi-Dakar 2016 virare in dramma. Nel corso del prologo, che ha avuto come teatro Buenos Aires, la Mini Cooper della cinese Guo Meiling, è infatti piombata su un gruppo di spettatori, investendone almeno una decina, di cui tre in modo molto serio.

In base alle voci trapelate, ma non ancora confermate, tra i feriti anche un padre e il figlio, mentre uno di loro avrebbe una frattura all’anca. I siti locali hanno prontamente rilanciato la notizia, aggiungendo che sarebbe stata ferita in modo grave anche una donna incinta. Mancano le conferme ufficiali e i comunicati in grado di far capire la reale portata dell’incidente, ma rimane comunque la gravità dell’accaduto. L’uscita di strada della pilota cinese ha avuto luogo sulla Ruta 8, quando erano appena scoccate le 17.50 (corrispondenti alle 21.50 in Italia), nei pressi del traguardo di Arrecifes.



La Mini Cooper contrassegnata dal numero 360 è scappata al controllo di Guo Meiling uscendo da un curvone, andando ad invadere il settore che era stato riservato agli spettatori. L’impressione che fosse accaduto qualcosa di grave è stata immediata, tanto da spingere Etienne Lavigne, direttore della gara, a precipitarsi sul luogo in elicottero. Insieme a lui sono giunti una serie di veicoli medici, quattro elicotteri e ben otto ambulanze locali, che hanno cominciato a prodigarsi per prestare le prime cure e portare i feriti verso le strutture mediche. Anche i piloti che hanno assistito al fatto hanno subito confermato la gravità dell’accaduto, affermando come l’assenza di vittime corrisponda ad un vero e proprio miracolo. 



Un prologo che ha quindi confermato ancora una volta la grande pericolosità di una competizione che già nel passato ha avuto modo di far parlare a ripetizione di eventi luttuosi. Basti ricordare la morte dei tanti piloti deceduti nelle edizioni passate, a partire da Fabrizio Meoni, rimasto vittima di un incidente nel 2005 dopo aver vinto due edizioni della corsa, quelle del 2001 e dell’anno successivo Come è morto l’uomo che ha ha varato la celebre corsa, il francese Thierry Sabine, precipitato con il suo elicottero. Anche le popolazioni dei paesi attraversati dal raid hanno ripetutamente dato il loro contributo di sangue, come è del resto successo stavolta.

Era la prima volta nella storia che vedeva la Parigi-Dakar scattare con un prologo, un battesimo evidentemente sfortunato per il celebre raid, teso a formare l’ordine di partenza della prima tappa ufficiale. Gli equipaggi erano partiti da Buenos Aires, dal polo fieristico di Tecnópolis, per un primo trasferimento di oltre 170 chilometri, al termine el quale si sono cimentati nella prova speciale ad Arrecifes. La competizione vede quest’anno partecipare 110 macchine provenienti da 60 paesi, 143 moto, 55 camion e 46 quad. Ad aprire le danze sono stati proprio i quad, con l’argentino Lucas Zaffi, uno degli idoli casalinghi, pronto a scattare dal podio all’ora convenuta, dopo il briefing che lo aveva coinvolto insieme ai colleghi.

Per quanto riguarda le auto, c’era particolare attesa per il preventivato debutto di Sebastien Loeb, il francese nove volte campione del mondo nei rally, che si è presentato al via con la sua Peugeot, dando vita ad una partenza abbastanza soft, al decimo posto. A vincere è stato un olandese, Bernhard ten Brinke, il quale alla guida della sua Toyota è riuscito ad arrivare prima dello spagnolo Carlos Sainz, su Peugeot, uno di coloro che sono indicati in maniera pressoché unanime tra i favoriti per la vittoria finale. Alla fine della sua prova Sainz, vincitore nel 2010, ha affermato di essere stato ostacolato non poco dall’apertura accidentale del cofano. Al terzo posto è invece arrivato Xavier Pons, davanti a Nasser Al-Attiyah, vincitore dello scorso anno, sulla sua Mini. Quinto il polacco Marek Dabrowski su Toyota, davanti allo spagnolo Nani Roma, il quale ha preceduto con la sua Mini il finlandese Mikko Hirvonen, Giniel De Villiers, su Toyota, e Stéphane Peterhansel, su Peugeot.

Ten Brinke è arrivato ormai alla sua quarta partecipazione e lo scorso anno ha raggiunto il settimo posto, miglior risultato di sempre, che naturalmente cercherà di migliorare quest’anno. Nella categoria riservata alle moto è invece scattato al comando lo spagnolo Joan Barreda, sulla sua Honda, il quale non ha avuto eccessive difficoltà a precedere due portoghesi, Ruben Faria (Husqvarna) e Helder Rodrigues (Yamaha). A completare la top five sono stati il debuttante francese Van Beveren e il suo connazionale Metge, autori entrambi di una buona prestazione. Il primo degli italiani è stato Alessandro Botturi, che alla guida della sua Yamaha è arrivato in undicesima posizione, con undici secondi di distacco.

Grandi difficoltà invece per uno dei grandi favoriti, l’altro portoghese Paulo Gonçalves: la sua Honda, infatti,è stata vittima di una lunga serie di problemi tecnici e il pilota, secondo nella passata edizione dietro al francese Jean Coma, è ora costretto a scattare dal cinquantesimo posto, dovendo peraltro scontare sette minuti. Sotto le attese anche Toby Price, a sua volta diciottesimo. Infine i quad, ove ha prevalso il vincitore dello scorso anno, Ignacio Casale, davanti a Alejandro Patronelli, Pablo Copetti, Marco Patronelli e Lucas Bonetto. Ora si attende la prima tappa della competizione, quella che dovrà portare i partecipanti da Rosario a Villa Carlos Paz, una cavalcata lunga 662 km.

Nom Marque Temps écart Pénalité
301
  • AL-ATTIYAH (QAT)
  • BAUMEL (FRA)

MINI

40:32:25 00:02:00
303
  • DE VILLIERS (ZAF)
  • VON ZITZEWITZ (DEU)

TOYOTA

41:07:59 00:35:34
307
  • HOLOWCZYC (POL)
  • PANSERI (FRA)

MINI

42:04:26 01:32:01
314
  • VAN LOON (NLD)
  • ROSEGAAR (NLD)

MINI

43:34:17 03:01:52 00:40:00
310
  • VASILYEV (RUS)
  • ZHILTSOV (RUS)

MINI

43:45:06 03:12:41
309
  • LAVIEILLE (FRA)
  • MAIMON (FRA)

TOYOTA

43:48:23 03:15:58
315
  • TEN BRINKE (NLD)
  • COLSOUL (BEL)

TOYOTA

44:14:27 03:42:02
306
  • SOUSA (PRT)
  • FIUZA (PRT)

MITSUBISHI

44:17:24 03:44:59 00:40:00
329
  • RAKHIMBAYEV (KAZ)
  • NIKOLAEV (RUS)

MINI

44:41:09 04:08:44 00:00:30
320
  • CHABOT (FRA)
  • PILLOT (FRA)

SMG

45:15:01 04:42:36

 

Nom Marque Temps écart Pénalité
21
  • JAKES (SVK)

KTM

00:52:06
18
  • SVITKO (SVK)

KTM

00:52:51 00:00:45
26
  • PRICE (AUS)

KTM

00:53:13 00:01:07
7
  • GONCALVES (PRT)

HONDA

00:53:21 00:01:15
1
  • COMA (ESP)

KTM

00:55:17 00:03:11
37
  • VOGELS (NLD)

KTM

00:55:42 00:03:36
15
  • VERHOEVEN (NLD)

YAMAHA

00:56:41 00:04:35
31
  • QUINTANILLA (CHL)

KTM

00:56:58 00:04:52
44
  • DE SOULTRAIT (FRA)

YAMAHA

00:58:00 00:05:54
29
  • SANZ PLA-GIRIBERT (ESP)

HONDA

01:00:01 00:07:55

Pos. Nom Marque Temps écart Pénalité
286
  • SAAIJMAN (ZAF)

YAMAHA

01:05:05
260
  • DECLERCK (FRA)

YAMAHA

01:05:11 00:00:06
270
  • DOMASZEWSKI (ARG)

HONDA

01:05:14 00:00:09
278
  • CARIGNANI (ITA)

YAMAHA

01:05:44 00:00:39
256
  • SANABRIA GALEANO (PRY)

YAMAHA

01:08:47 00:03:42
290
  • BUSTAMANTE (ARG)

CAN-AM

01:10:21 00:05:16
257
  • PALMA (CHL)

CAN-AM

01:13:00 00:07:55
251
  • SONIK (POL)

YAMAHA

01:13:21 00:08:16
283
  • NOSIGLIA (BOL)

HONDA

01:14:48 00:09:43
261
  • GONZALEZ FERIOLI (ARG)

YAMAHA

01:15:54 00:10:49

Pos. Nom Marque Temps écart Pénalité
504
  • STACEY (NLD)
  • BRUYNKENS (BEL)
  • DER KINDEREN (NLD)

IVECO

00:20:31
508
  • VAN VLIET (NLD)
  • PRONK (NLD)
  • KLEIN (DEU)

MAN

00:21:52 00:01:21
507
  • MARDEEV (RUS)
  • BELYAEV (RUS)
  • SVISTUNOV (RUS)

KAMAZ

00:22:54 00:02:23
520
  • SOTNIKOV (RUS)
  • DEVYATKIN (RUS)
  • AFERIN (RUS)

KAMAZ

00:23:16 00:02:45
502
  • NIKOLAEV (RUS)
  • YAKOVLEV (RUS)
  • AKHMADEEV (RUS)

KAMAZ

00:24:03 00:03:32
506
  • KOLOMY (CZE)
  • KILIAN (CZE)
  • KILIAN (CZE)

TATRA

00:25:01 00:04:30
501
  • DE ROOY (NLD)
  • RODEWALD (POL)
  • DAMEN (BEL)

IVECO

00:25:14 00:04:43
500
  • KARGINOV (RUS)
  • MOKEEV (RUS)
  • LEONOV (RUS)

KAMAZ

00:25:14 00:04:43
513
  • VAN DEN BRINK (NLD)
  • WILLEMSEN (BEL)
  • MOUW (NLD)

RENAULT TRUCKS

00:26:51 00:06:20
510
  • VIAZOVICH (BLR)
  • HARANIN (BLR)
  • ZHYHULIN (BLR)

MAZ

00:28:19 00:07:48