Milan-Inter 3-0, a segno per i rossoneri Alex, Bacca e Niang. È stato un bel derby per chi ha assistito dagli spalti al Meazza o davanti al televisore di casa: le due squadre hanno giocato su ritmi alti dall’inizio alla fine, con i rossoneri che alla distanza hanno surclassato i nerazzurri. Squadre molto allungate in mezzo al campo che non hanno avuto paura di sbagliare e di esporre le proprie debolezze agli avversari, a guadagnarne è stato soprattutto lo spettacolo, per uno dei derby più belli degli ultimi anni.
Grande prova di carattere per la formazione di Mihajlovic, che dopo aver battuto la Fiorentina qualche settimana fa ottiene un altro successo di peso contro una delle pretendenti (o presunta tale) allo scudetto. Ottima prestazione soprattutto a centrocampo, con Honda, Kucka e Bonaventura a spadroneggiare.
Altro passo indietro per la formazione di Mancini che a questo punto sembra tirarsi dietro una volta per tutte dal treno scudetto. Rimane il rimpianto di cosa sarebbe potuto accadere se Icardi avesse trasformato il rigore dell’1-1, ma nessuno potrà togliere questo dubbio.
Nella prima parte di gara lascia giocare molto fischiando poco, poi col passare dei minuti diventa più severo ma limitandosi comunque a quattro cartellini gialli. Allontana Mancini per proteste. Giusto il rigore all’Inter sul fallo di Alex ai danni di Icardi.
Dopo i primi quarantacinque minuti di gioco, il Milan vince per 1 a 0 sull’Inter. A sbloccare il derby della Madonnina ci ha pensato Alex (7) al 35′ quando, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, è riuscito a intercettare di testa il cross di Honda (7,5) indirizzando il pallone in rete, prendendo il tempo a Handanovic (7) che non è potuto intervenire. Nelle fasi iniziali del match, Eder (6) si è divorato il gol colpendo male di testa l’ottimo cross di Juan Jesus (6,5). Verso il quarto d’ora di gioco, Handanovic compie un miracolo sul cross teso di Kucka (7), impedendo a Niang (5,5) di arrivare sul pallone. Si temeva che le due squadre potessero giocare contratte senza mostrare punti deboli dagli avversari, invece sin dal fischio d’inizio i ritmi sono stati piuttosto alti, la speranza è anche nella ripresa si assista a un bello spettacolo in mezzo al campo.
Trova con merito il gol del vantaggio grazie a un’intuizione di Honda che pesca Alex in mezzo all’area di rigore avversaria. Stasera il centrocampista giapponese sembra il più ispirato di tutti, suo l’assist per il gol di Alex. Poco reattivo sotto porta, se si accendesse anche lui i rossoneri sarebbero a cavallo. VOTO INTER 6 – La formazione di Mancini non sta giocando male, ma grida vendetta il gol divorato da Eder a inizio gara. Senza di lui probabilmente i nerazzurri starebbero perdendo con un passivo più pesante. Sta facendo gran fatica a marcare gli avversari, che spesso gli prendono il tempo. (Stefano Belli)
Milan
Anche stasera dimostra grande personalità, pur prendendosi qualche rischio di troppo in uscita. Sul rigore di Icardi rimane immobile, per sua fortuna il centravanti argentino colpisce il legno.
Dà il suo contributo in fase difensiva, un po’ meno in quella offensiva dove non riesce a controllare i palloni che gli arrivano.
Bravo a leggere le azioni degli avversari e a intervenire sugli avversari, fenomenale nel realizzare di testa il gol dell’1-0 sul cross di Honda. Nella ripresa rovina la sua prestazione con il fallo da rigore su Icardi
Autore di una delle sue migliori prestazioni da inizio campionato, facendo sempre la cosa giusta quando arriva il momento di disimpegnarsi. Mai un movimento fuori posto o un’incertezza.
Un po’ meno lucido rispetto ai suoi compagni di reparto, ma fa comunque il suo dovere e non commette errori che possano pesare sul risulato finale.
Il più ispirato tra le fila rossonere: suo l’assist per l’1-0 di Alex, sempre attivo in fase offensiva dove semina il panico sia sulle fasce che al centro, quando esce dal campo il pubblico del Meazza gli tributa una standing ovation, scena inedita per lui. ( Trova giusto il tempo per timbrare il cartellino)
È uno dei più pimpanti in mezzo al campo assieme a Honda, fisicamente sovrasta gli avversari e ogni volta che ci mette il corpo nei contrasti vince sempre.
Solita partita di sacrificio per lui, smistando palloni e ottenendo falli preziosi per i suoi compagni. Il ruolo di regista dietro le quinte gli calza decisamente a pennello.
Bravo a liberare l’area su ogni calcio d’angolo, è quello che subisce più colpi dagli avversari e si muove tantissimo (e, soprattutto, benissimo) in mezzo al campo.
Primo tempo insufficiente, nella ripresa si riscatta con gli interessi servendo prima l’assist a Bacca per il 2-0 e poi firmando la rete del 3-0 che taglia le gambe ai nerazzurri. ( Anche lui vuole unirsi alla festa, ma Handanovic glielo impedisce)
Stasera sembrava più opaco del solito, ma quando arriva il momento di lasciare il segno si fa trovare pronto e punisce l’Inter con il gol del 2-0. ( Lo stesso discorso di Boateng, entra nel finale con l’esclusivo compito di far girare il pallone)
Stasera ha incartato alla perfezione la partita a Mancini, costruendo un centrocampo imponente che ha spazzato via quello avversario. Con il 4-4-2, il Milan sembra finalmente aver trovato la propria identità tattica.
Inter
Mostruoso l’intervento su Kucka, non ha il tempo di intervenire sul gol di Alex. Nella ripresa evita che l’Inter perda con un passivo ancora più pesante con altre parate decisive.
Giornata nera per lui, sanguinoso il pallone perso sul 3-0 di Niang, e ogni volta che deve entrare in azione non ne azzecca una.
Si occupa di marcare Bacca, lasciandoselo scappare sul 2-0. Poi è bravo a chiudere su Honda prima che potesse calciare a rete.
Sta col fiato sul collo a Honda, che oggi è davvero incontenibile. Fa quel che può per limitare i danni.
Peccato che Eder non capitalizzi il suo cross a inizio gara, poteva venir fuori una gara completamente diversa da quella a cui abbiamo assistito. Per il resto, combina ben poco di positivo in campo.
A inizio gara prende un colpo che ne condiziona il rendimento. Nella ripresa subisce fin troppo passivamente la superiorità fisica di Kucka.
È il primo a impegnare Donnarumma con un tiro dalla distanza, per il resto è autore di una prestazione sterile senza lampi positivi.
Ha interpretato decisamente male il derby di stasera, soprattutto la sua tenuta mentale lascia molto a desiderare.
A inizio gara si mette in evidenza con una buona progressione sulla fascia destra e divorandosi il gol dello 0-1 colpendo male di testa il pallone. Nei minuti successivi viene neutralizzato dalla difesa rossonera. Esordio da dimenticare per l’ex-centravanti della Sampdoria.
Tanta fatica per nulla, è proprio il caso di dirlo: non sta mai fermo, ma non si sa mai cosa abbia intenzione di fare. ( Con la partita ormai persa, entra demoralizzato e non combina nulla)
Serata no per lui che non riesce a lasciare il segno sul match, non trovando la porta neanche col binocolo. ( Entra e fa subito ammonire Kucka, ma poi sbaglia il rigore dell’1-1, un errore che peserà tantissimo sull’economia del match)
Sbaglia completamente la formazione titolare, che paga dazio soprattutto a centrocampo, dove Brozovic e Medel vengono sovrastati dagli omologhi rossoneri. Perde anche il controllo dei nervi dicendo qualche parola pesante all’arbitro e venendo dunque allontanato dal campo.
(Stefano Belli)