Milan-Bologna termina con il risultato di 1-0 in favore degli ospiti. Il migliore in campo è Giaccherini, autore del gol partita; bene anche Mirante e Mounier. Male Destro, troppo sprecone. Nel Milan giornata da incubo per quasi tutta la squadra: si salva Bonaventura. Malissimo Montolivo e Honda.  Nel complesso riesce a gestire bene una gara complicata e nervosa, soprattutto nel finale. Giusto annullare il gol di Bacca per fuorigioco nel secondo tempo.



Di seguito le pagelle del primo tempo di Milan-Bologna. Dopo la sosta natalizia la Serie A torna in campo nel giorno dell’Epifania per il 18turno. Il Milan, che nell’ultima partita aveva superato in rimonta il Frosinone, ospita a San Siro un Bologna rivitalizzato dalla cura Donadoni. I felsinei, pur reduci da una sconfitta interna contro l’Empoli, arrivano a Milano convinti dei loro mezzi, con un Destro ritrovato e un Diawara che piace a molte squadre, Milan compreso. Veniamo subito alle formazioni iniziali partendo da quella dei padroni di casa. Mihajlovic ripropone lo stesso undici vittorioso al Matusa con l’unica eccezione di Mexes che prende il posto dello squalificato Romagnoli. Per il resto, solito 4-4-2 con Donnarumma tra i pali; Abate e De Sciglio terzini, Alex centrale; Bonaventura e Honda esterni di centrocampo con la coppia Montolivo-Bertolacci in mezzo; davanti spazio al tandem Bacca-Niang. Boateng, ultimo arrivato in casa rossonera, è indisponibile a causa di un’influenza intenstinale. Il Bologna scende in campo con il 4-3-3. Mirante in porta; difesa con Rossettini, Maietta, Gastaldello e Masina; Taider, Diawara e Brighi in mediana con il tridente offensivo formato da Mounier, Giaccherini e Destro, grande ex di giornata. Pronti, via.



In mezzo a tanto equilibrio la prima palla gol del match capita al Bologna. Mounier (6) dalla trequarti lancia  Destro che, in area di rigore, scavalca Donnarumma con un pallonetto; decisivo Alex (6) a salvare il risultato allontanando la sfera a porta sguarnita e anticipando il possibile intervento di Giaccherini (6,5). Il Milan fa una grande fatica ad impostare la manovra anche perché gli uomini di Donadoni pressano in modo organico; come se non bastasse i felsinei si dimostrano aggressivi, senza paura e molto ordinati in fase di non possesso. Intorno alla mezz’ora di gioco le batterie del Bologna iniziano a scaricarsi; si scatena quindi la rapidità di Bacca e Niang (5,5), autori di un’azione pericolosa al 25′. Il colombiano serve con un filtrante Honda (5,5) che in area piccola cerca un tiro-cross respinto da Mirante; il pallone arriva sui piedi di Niang che scarica in porta un tiro potente neutralizzato in corner dall’estremo difensore degli ospiti.  Al 31′ Bacca imbecca Niang che si invola sull’out destro; il francese mette in mezzo un assist al bacio per il compagno che viene però anticipato da Gastaldello (6). Milan che cresce con il passare dei minuti e sfiora il meritato vantaggio al 39′: un tiraccio di Honda da fuori si trasforma in assist per Niang che cerca lo spazio per la conclusione. La difesa del Bologna si chiude ma la sfera arriva a Bonaventura che da buona posizione calcia a colpo sicuro: miracolo di Mirante (7) che salva lo 0-0. Nel finale altra grande occasione per il Milan: lancio di Abate (6,5) per Bacca (6) che fugge alla guardia dei centrali avversari e si ritrova a tu per tu con Mirante. L’ex Siviglia carica il tiro ma l’estremo difensore dei felsinei salva ancora una volta il risultato.



Gara interessante che vive su sporadiche fiammate. Il Bologna inizia bene poi, con il passare dei minuti, è il Milan a prendersi la scena pur senza trovare il gol del vantaggio. I rossoneri crescono con il passare dei minuti. Da dimenticare la prima parte di gara, meglio dalla mezz’ora in poi. Nella ripresa servirà però ben altro per perforare l’attenta difesa del Bologna. Elemento determinante nello scacchiere di Mihajlovic. Sfiora il gol con un gran tiro deviato in corner da Mirante.   Lento e prevedibile: non riesce a dare ritmo alla manovra.

Ordine e organizzazione: così il Bologna sta riuscendo a tener testa ad un avversario sulla carta più quotato. Quando si accentra dalla sinistra crea sempre problemi alla difesa milanista.   Fa poco per rendersi utile alla manovra della squadra. In una gara tranquilla non si dimostra sempre sicuro delle proprie decisioni. Bravo ad ammonire Mounier per simulazione a inizio partita. (Federico Giuliani – Twitter: @Fede0fede)

Graziato da Destro, Giaccherini e Diawara nelle occasioni più importanti del Bologna. Bucato troppo facilmente in occasione del gol avversario.

Sul suo binario transitano Masina e Giaccherini, due velocisti niente male. Il terzino rossonero non si lascia sorprendere per quasi tutto il match ma allenta la presa nel finale: non chiude sul proprio marcatore in occasione del gol avversario.

Non commette sviste particolari; è solo contro due avversari sul gol del Bologna. Fisico ed esperienza le armi migliori del difensore milanista.

Il francese commette un paio di errori che sarebbero potuti costare cari. Si riscatta nella ripresa salvando tutto anticipando Destro ma il francese non arriva alla sufficienza.

Piccolo passo indietro rispetto alle ultime uscite. Così così in difesa, quasi nullo in fase offensiva.

Un pesce fuor d’acqua. Il giapponese offre una prestazione deludente con pochi acuti e tanti errori (dal 64′ CERCI 4,5 – Ha sulla coscienza un gol clamoroso sbagliato a tu per tu con Mirante).

Il peggiore del Milan. Sbaglia palloni banali e non riesce mai a prendere per mano la squadra. La manovra dei rossoneri è lenta e lui, che ne avrebbe le capacità, non fa niente per velocizzarla (dall’82’KUCKA – SV).

Corre tanto ma a vuoto. Il centrocampista inizia male, si riprende ma cala nuovamente nel finale. La sua parabola combacia con quella della squadra rossonera.

Fa quasi tenerezza. Il Milan, ad oggi, è soltanto lui. Gli avversari non riescono a marcarlo; Mirante gli nega il vantaggio nel primo tempo. Si spegne comprensibilmente con il passare dei minuti.

Sbaglia un gol clamoroso nella ripresa scivolando al momento della conclusione. Offre buoni spunti ma il francese pecca di concretezza (dal 78′ LUIZ ADRIANO 5 – Entra in campo troppo nervoso).

Si divora una quantità industriale di palle gol. Da uno come lui, pagato 30 milioni di euro, ci si aspetta sicuramente qualcosa in più.

Come si spiega questo scivolone? La squadra non ha disputato un buon match e le fiammate create sono frutto della qualità individuale dei singoli e non di un gioco collettivo che ad oggi è totalmente assente.

Decisivo ai fini del risultato. Blinda la propria porta con parate belle e importanti su Bonaventura e Bacca. Non si lascia superare neppure da Cerci nel momento clou del match.

Soffre tantissimo l’esuberanza di Bonaventura. Sostituito nella ripresa da Donadoni (dal 69’FERRARI 6 – Mette una pezza alle scorribande di Bonaventura).

Sostituito avanti tempo a causa di problemi fisici (dal 45′ OIKONOMOU 6 – Inizia male poi si riprende e non commette errori importanti).

Mette tutta la sua esperienza al servizio della squadra. Decisivo su Bacca in un paio di circostanze.

Impegna Abate in un duello tutto in velocità. Il binario con Giachcerini funziona alla meraviglia.

Si nota poco ma dà il suo contributo soprattutto in fase di non possesso.

Giovane ma dotato di tanta personalità. Si capisce perché interessi a squadre di livello (dal 78′ PULGAR – SV).

Si veda quanto detto per Taider. Troppo nervoso nel finale.

Assist al bacio per il gol partita di Giaccherini; talento da tenere sotto stretto controllo.

Si divora due palle gol clamorose. Non riesce a segnare alla sua ex squadra.

Un motorino instancabile. Segna la rete che vale tre punti e semina scompiglio nella retroguardia rossonera. Se continua così Conte non potrà ignorarlo per l’Europeo.

Prepara il match con maestria e minuziosità. Vittoria più che meritata.

(Federico Giuliani)