La pausa natalizia non sembra aver condizionato più di tanto il rendimento del Napoli, che comincia il 2016 esattamente come aveva finito il 2015: con una vittoria, battendo un buon Torino per 2 a 1 dopo novanta minuti vibranti e a tratti spettacolari. Primo tempo davvero emozionante al San Paolo, con i padroni di casa che sono riusciti a sbloccare il match con una giocata bellissima, culminata con il gol capolavoro di Lorenzo Insigne che con un delizioso pallonetto scavalca Padelli e firma la rete dell’1-0. La partita sembra in discesa per i partenopei, ma a complicare i piani di Sarri ci pensa Bruno Peres che entra in area e costringe Ghoulam al fallo, intervenendo nettamente in ritardo e colpendo la gamba anziché il pallone: l’arbitro Di Bello indica il dischetto e assegna il rigore al Torino, dagli undici metri Quagliarella non sbaglia e firma la rete dell’1-1, anche se Reina era riuscito a intuire la traiettoria. Ma il Napoli gioca troppo bene e dopo una serie di tentativi, a pochi minuti dall’intervallo, ritorna in vantaggio: assist di Insigne per Hamsik che non può sbagliare e fa passare il pallone tra le gambe di Padelli per il 2-1. Ora si preannuncia una ripresa altrettanto spettacolare e tutta da seguire. Nella ripresa la formazione di Ventura riesce a far abbassare i ritmi di gioco agli avversari, di conseguenza la partita diventa meno bella da vedere ma non per questo meno intensa. Di certo i padroni di casa non riescono più a produrre palle gol con la stessa facilità della prima frazione di gioco, tuttavia è il Napoli ad andare più vicino alla marcatura con Insigne che su punizione colpisce la traversa. La partita resta aperta perché il Torino non si arrende e si porta in avanti alla ricerca del pareggio, gli inserimenti di Maxi Lopez, Zappacosta e Benassi si rivelano azzeccati e gli ospiti chiudono in crescendo, mentre i padroni accusano un po’ di stanchezza e soffrono più del dovuto per tenersi stretti questi tre punti di vitale importanza nella lotta allo scudetto. A poco più di dieci minuti dal novantesimo, espulsi i tecnici Sarri e Ventura per proteste (ma nessun attrito tra i due a differenza di quanto era sembrato in un primo momento). All’87’ Mertens tenta la soluzione personale ma il tiro è troppo angolato ed esce di un soffio, graziando così Padelli. Nei cinque minuti di recupero il Napoli si limita a tenere duro, il Torino non riesce ad acciuffare il pari e così al triplice fischio di Di Bello è festa grande al San Paolo, con i giocatori che fanno il giro del campo e vanno a salutare i tifosi. Ora in classifica i partenopei sono secondi (a pari punti con la Fiorentina), a un punto dalla capolista Inter. (Stefano Belli)
Empoli-Inter si è conclusa con il risultato di 0-1 a favore dei nerazzurri, che registrano il nono 1-0 del loro campionato e rimangono in testa alla Serie A salendo a quota 39 punti (+1 sulla Fiorentina, +3 sulla Juventus in attesa del Napoli). 8 sono invece i gol di Mauro Icardi in classifica marcatori: la zampata dell’argentino in chiusura di primo tempo consegna il successo all’Inter ed interrompe la serie vincente dell’Empoli, che si ferma a 4 successi di fila. I toscani offrono una buona prestazione ma rimangono a secco e a 27 punti in classifica, che significa comunque +12 sul terzultimo posto del Frosinone. Quattro giocatori ammoniti dall’arbitro Celi, tre per parte invece le sostituzioni.
La Fiorentina espugna il Barbera battendo 3-1 il Palermo. Grande protagonista Josip Ilicic, che nel primo tempo realizza una doppietta (entrambi i gol su assist di Kalinic) raggiungendo quota 9 in campionato. Il Palermo ha un sussulto dorgoglio nel secondo tempo: Alberto Gilardino stacca bene di testa sul cross di Franco Vazquez e realizza il classico gol dellex, che ridà speranza ai rosanero. Tutto inutile, perchè in pieno recupero Jakub Blaszczykowski, al rientro dal lungo stop, sfrutta gli spazi concessi dal Palermo e sullassist di Borja Valero si presenta tutto solo davanti a Sorrentino fissando il risultato finale. Tanto lavoro per larbitro Damato: gli ammoniti sono ben sei, tre per parte. Effettuate tutte le sei sostituzioni da parte dei due allenatori; la Fiorentina si porta a quota 38 punti e in attesa della partita dellInter torna in testa al campionato, il Palermo resta a 18 e rischia di ritrovarsi presto in zona retrocessione.
Al Bentegodi finisce tre a tre dopo novanta minuti di battaglia. Chievo e Roma regalano agli spettatori una gara molto divertente e ricca di gol. Partono meglio i veneti con alcune iniziative di Birsa ma sono i giallorossi a trovare il vantaggio al settimo, sugli sviluppi di un’azione di Gervinho che conclude col sinsitro e regala palla al baby Saidq che segna deviando in rete. I padroni di casa provano a scuotersi con Castro ma è nuovamente la Roma a rendersi pericolosa con Maicon e poi a raddoppiare con Florenzi, abile a fruttare l’errore in impostazione di Cesar e a battere Bizzarri: 2-0 Roma. Nel finale di frazione il Chievo rientra in gara con un gol del solito Paloschi e chiude il primo tempo sotto di un gol; il Chievo così torna a sperare. Nella ripresa la Roma ci prova subito con Salah ma la sua esecuzione è da dimenticare. Il Chievo prendere coraggio e sugli sviluppi di un corner realizza il pari con Dainelli in spaccata. Le squadre si allungano e decidono di affrontarsi a viso aperto. I capitolini ritornano avanto con Iago Falque che segna dal limite con una conclusione ben calibrata attorno al settantesimo. Sembra la rete della vittoria ma a sorpresa, nel finale, il Chievo acciuffa il pari con un tiro di Pepe su punizione che tocca prima il palo e poi supera la linea di porta.
Lazio-Carpi 0-0 è l’unica partita pomeridiana della diciottesima giornata di Serie A che si è chiusa senza reti. Il pareggio all’Olimpico è senz’altro un risultato maggiormente gradito agli ospiti, che muovono la classifica verso l’obiettivo della salvezza al termine del campionato, mentre la Lazio conferma di vivere una stagione piuttosto anonima. Non ci sono dunque né gol né assist da segnalare naturalmente, ci restano le ammonizioni e le sostituzioni da descrivere. I cartellini gialli comminati dall’arbitro Russo sono stati tre, ai danni dei laziali Cataldi e Onazi e di Pasciuti del Carpi, tutti per gioco scorretto. Sono subentrati nel corso della partita Klose, Keita e Djordjevic per quanto riguarda la Lazio, Crimi, Martinho e Lasagna invece nelle fila del Carpi.
Sassuolo-Frosinone si è conclusa sul 2-2. Un punto a testa in una bella partita per aprire lanno solare delle due squadre: il Frosinone per due volte annusa il colpo grosso che lavrebbe portato fuori dalla zona retrocessione, ma per due volte viene ripreso da un Sassuolo che aggancia nuovamente il sesto posto (e ha una partita in meno). Nel primo tempo Federico Dionisi segna il quinto gol in campionato sfruttando la papera di Consigli; pareggia sei minuti più tardi Grégorie Defrel, con la palese complicità di Ajeti che devia la sua conclusione. Proprio in chiusura di primo tempo però arriva il secondo gol di Frosinone, proprio con Arlind Ajeti, al primo gol in Serie A (assist di Pavlovic). E sempre una prima volta la rete del pareggio: la timbra Diego Falcinelli, sullassist di Duncan. Ci sono quattro ammoniti: due per parte, nel Sassuolo Pellegrini e Peluso (tutti nel primo tempo), per il Frosinone Leali e Pavlovic (entrambi nella ripresa). Nei minuti di recupero arriva anche, per doppio giallo, l’espulsione per Lorenzo Pellegrini.
La Juventus batte il Verona per 3-0 grazie ai gol di Dybala, Bonucci e Zaza. 24 punti su 24 in 8 giornate di Serie A, una stagione nuova e da “vecchia Juventus” iniziata la sera di Halloween, nel derby contro il Torino vinto nel recupero: la Juventus di Allegri non si ferma più e mette insieme la vittoria numero 10 (un pari ed una sconfitta in Europa) nelle ultime 12 partite giocate, con un 3-0 al Verona che vale un ulteriore salto in alto in classifica, in attesa dei posticipi. Ad impressionare allo Stadium sono i due gioielli bianconeri, Dybala e Pogba: il primo segna con una punizione da artista, poi serve a Bonucci il pallone che vale il bis; il secondo diverte il pubblico con giocate da circo, prima di mettere in porta Zaza per il tris. Una superiorità troppo schiacciante per il povero Verona, ultimo in graduatoria ed unico a non aver ancora vinto nemmeno una partita in campionato. Per Delneri, per salvare una stagione così, servirà l’impresona; vedendo giocare i suoi, in ogni caso, non ci sentiamo di firmare a priori la retrocessione, visto che la prestazione non è da buttare. Per Allegri, al netto di qualche sceneggiata ormai canonica, per evitare rilassamenti sgraditi, ci sbilanciamo: complice il sorteggio di Champions ed un’eliminazione probabile (ci auguriamo di sbagliare alla grande, ma permetteteci di essere franchi), il Tricolore sembra davvero ancora pronto da mettere in bacheca. O almeno, la sensazione è quella…
Il Bologna sbanca San Siro e batte il Milan: decide il gol di Emanuele Giaccherini. Il primo tempo termina a reti inviolate. Il Bologna presenta un ottimo approccio al match: squadra dinamica, ordinata in fase di non possesso, aggressiva sui portatori di palla avversari e molto intraprendente soprattutto grazie ai due funamboli Giaccherini e Mounier. Il pressing degli uomini di Donadoni è poi organico e, per questo motivo, il Milan fatica a creare gioco. La prima occasione del match è per gli ospiti. Al 14′ Mounier imbecca Destro il quale scavalca Donnarumma con un pallonetto: prima che il pallone possa entrare in porta o che Giaccherini possa fiondarsi sulla sfera per il tap-in, Alex salva tutto spazzando la minaccia con un intervento miracoloso. I rossoneri crescono con il passare dei minuti e si rendono pericolosi al 25′: Bacca inventa per Honda che dal vertice destro dell’area piccola mette in mezzo un tiro-cross respinto da Mirante, bravo poi a ripetersi sulla bordata di Niang sul proseguo dell’azione. Al 39′ Bonaventura ha sul piede il pallone del possibile vantaggio ma la conclusione a colpo sicuro del centrocampista viene deviata in corner da un decisivo Mirante, sicuramente uno dei migliori in campo. Mirante è poi decisivo anche al 46′ su Bacca, lanciato a rete da un lancio di Abate. Al 45′ il Bologna perde Maietta per infortunio; al suo posto Donadoni inserisce Oikonomou. Nella ripresa il Milan costruisce una quantità industriale di palle gol, tutte sprecate e mal sfruttate. Si comincia con Niang al 56′ che scivola nel momento decisivo con Mirante fuori causa: il francese spedisce sul fondo un facile tap-in da posizione più che favorevole. Poco dopo è Bacca che si fa murare la conclusione all’altezza del dischetto del rigore. Il Bologna si fa notare al 70′ con un tiro dal limite terminato alto di Giaccherini. Al 76′ ecco la chance più grande della partita con Niang che innesca la progressione di Cerci in un contropiede due contro uno. L’esterno rossonero entra in area dalla destra ignorando Bacca dalla parte opposta e prova a saltare senza successo Mirante; l’ex Atletico Madrid e Torino viene portato sul fondo e la ripartenza termina in un nulla di fatto. Sul proseguo dell’azione Bacca schiaccia in rete ma l’arbitro annulla per offside che le immagini sembrano confermare. Nel finale ecco la doccia fredda per il Milan: Mounier vede e serve il liberissimo Giaccherini sul secondo palo che controlla la sfera e fredda Donnarumma. Il Bologna è in vantaggio e nel finale potrebbe pure raddoppiare con Destro ma l’ex di turno fallisce il 2-0 facendosi parare il tiro dal portiere rossonero. Il Milan esce tra i fischi di un ribollente San Siro.
L’Udinese inizia bene il 2016 e lo fa perfettamente battendo per 2-1 l’Atalanta. Le firme sono al primo tempo di Thereau e Perica e nel secondo di d’Alessandro. Grazie a questa vittoria l’Udinese raggiunge l’Atalanta sorpassando Chievo, Torino, Sampdoria e Lazio aspettando le partite di questa giornata. I due allenatori hanno dimostrato di aver fatto un ottimo lavoro durante la pausa e schierano due squadre molto competitive in campo. Entrano meglio i bianco-neri in campo che mantengono il possesso e gestiscono la partita. La partita si accende subito al quarto minuto con una buona sponda di Fernandes per Perica che calcia di prima intenzione alto. Al sedicesimo entra in area Thereau che con il sinistro non trova di poco lo specchio della porta. Al ventunesimo Perica viene abbattuto in area da De Roon ma per il direttore di gara non c’è nulla. Due minuti più tardi si sblocca la partita: sugli sviluppi di un angolo Felipe stacca di testa e trova un ottima risposta di Sportiello, sul tap-in è bravissimo Thereau a segnare il suo sesto sigillo in campionato. Prova a reagire allo svantaggio la squadra di Reja che va vicina al pareggio due volte con il Papu Gomez: prima calcia centralmente poi calcia di pochissimo a lato sull’assist di d’Alessandro. Nel recupero del primo tempo, in un ottimo momento degli ospiti, arriva il 2-0 firmato da Perica su un ottimo assist di Fernandes. Secondo gol consecutivo per il croato. Nel secondo tempo si accende la partita. Al cinquantesimo con un’altra prodezza, Sportiello nega il gol a Danilo che anticipa tutti sul primo palo sugli sviluppi di un angolo. Quattro minuti più tardi viene annullato ingiustamente un gol a Thereau fermato in un presunto offside. Si sveglia successivamente l’Atalanta con Cigarini che da dentro l’area trova un ottimo Karnezis. Ad un quarto d’ora dalla fine ci pensa d’Alessandro a riaprirla sfruttando una disattenzione di Edenilson. Nel finale succede di tutto. Prima Iturra che, con una grande giocata, supera la difesa atalantina, e parte in un coast to coast contro Sportiello, bravo Toloi a recuperare. Sulla ripartenza bergamasca si presenta in area Gomez che calcia però addosso ad un difensore friulano. A cinque dalla fine guizzo potente di Zapata che calcia un siluro da fuori, palla alta.
Derby della Lanterna spettacolare al Ferraris tra Genoa e Sampdoria, alla fine la spunta la formazione di Montella che batte quella di Gasperini per 3 a 2 dopo novanta minuti da brivido. Il primo tempo si era chiuso con la Sampdoria in vantaggio per 2 a 0 sul Genoa grazie alle reti di Soriano ed Eder. In entrambe le marcature c’è lo zampino di Antonio Cassano, che nel primo gol ha fornito l’assist e nel secondo ha recuperato il pallone perso malamente da Ansaldi, dando così il via al contropiede blucerchiato che porterà poi al raddoppio della Samp. Per l’undici di Montella, l’unica nota stonata è rappresentata dall’infortunio di De Silvestri, problema al flessore della coscia sinistra per lui che deve lasciare il campo poco dopo la mezz’ora di gioco. La formazione di Gasperini aveva approcciato meglio la partita, rendendosi pericolosa con Pavoletti, ma nei minuti successivi i padroni di casa hanno subito l’iniziativa degli avversari e solamente al 35′ sono tornati in attacco con Laxalt che ha costretto Soriano all’intervento. A fine primo tempo gli animi si surriscaldano per uno scontro tra Moisander e Rincon, Cassano vorrebbe mettere il pallone fuori ma De Maio glielo impedisce, così Valeri per riportare la calma concede una punizione generosa ai grifoni, Lazovic va direttamente in porta e non trova la porta per un pelo. La ripresa si apre ancora nel segno dei blucerchiati, che al 49′ trovano il terzo gol con Soriano, bravo a finalizzare un’azione corale della Samp innescata dalla galoppata di Rigoni che poi ha scaricato per Cassano, bravissimo a inventare un altro assist. Avanti di tre gol, la formazione di Montella ha la partita letteralmente in pugno ma le viene il braccino, il Genoa prende così coraggio e trova con Pavoletti il gol dell’1-3 che accorcia le distanze, poco dopo Lazovic si divora letteralmente il gol del 2-3 sbagliando un rigore in movimento. I giocatori della Sampdoria si fanno prendere dal panico, a dieci minuti dal novantesimo Pavoletti realizza la doppietta scavalcando Viviano con un pallonetto e riaprendo di fatto la partita. Nel finale il Genoa sfiora il clamoroso pari con Gakpe che viene murato da Viviano, e poi Barreto rischia l’autogol beffardo, e nel recupero lo stesso Barreto colpirà la traversa per la Sampdoria. Seconda vittoria di fila per la formazione di Montella, quinto KO consecutivo per l’undici di Gasperini, colpevole di essere entrato in partita troppo tardi.
23′ Thereau (U), 45+2′ Perica (U), 75′ D’Alessandro (A)
Karnezis; Piris, Danilo, Felipe; Widmer, Badu, Lodi, Bruno Fernandes (72′ Iturra), Edenilson (79′ Alì Adnan); Thereau, Perica (83′ D. Zapata). Colantuono.
Sportiello; Conti (79′ Estigarribia), Toloi, Cherubin, Dramè (31′ Brivio); A. Grassi (63′ Monachello), De Roon, Cigarini; D’Alessandro, Denis, A. Gomez. Reja.
37′ De Roon (A), 65′ Cigarini (A), 68′ Widmer (U), 88′ Zapata (U), 90′ Gomez (A).
Nessuno.
2′ (pt) e 5′ (st).
19′ Soriano (S), 39′ Eder (S), 49′ Soriano (S), 69′ Pavoletti (G), 79′ Pavoletti (G)
Perin; Izzo, De Maio, Burdisso, Ansaldi; Rincon, Dzemaili (46′ L. Rigoni), Ntcham (46′ Suso); Lazovic (81′ Gakpe), Pavoletti, Laxalt. All.: Gian Piero Gasperini.
Viviano; De Silvestri (36′ Cassani); Moisander, Zukanovic, Regini; Soriano, Fernando, E. Barreto; Carbonero, Cassano (75′ Muriel), Eder (59′ Correa). All.: Vincenzo Montella.
Paolo Valeri.
Izzo (G), L. Rigoni (G), Fernando (S), Ansaldi (G), Rincon (G), Pavoletti (G), Burdisso (G).
7′ Dybala, 45′ Bonucci e 82′ Zaza (J)
Buffon, Caceres (dall’83’ Rugani), Chiellini, Bonucci, A. Sandro, Khedira (dal 70′ Sturaro), Marchisio, Pogba, Lichtsteiner, Morata (dall’80’ Zaza), Dybala. All. Allegri.
Gollini, Bianchetti, Moras, Helander, Souprayen, Hallfredsson (dall’82’ Fares), Greco (dal 60′ J. Gomez), Wszolek (dal 63′ Emanuelson), Ionita, Siligardi, Pazzini. All. Delneri.
Calvarese di Teramo.
Marchisio, A. Sandro e Sturaro (J) – Greco e Hallfredsson (V).
81′ Giaccherini
G. Donnarumma; Abate, Alex, Mexes, De Sciglio; Honda (64′ Cerci), Montolivo (82′ Kucka), Bertolacci, Bonaventura; Niang (78′ Luiz Adriano), Bacca. A disp.: Abbiati, Livieri, Antonelli, Calabria, C. Zapata, Ely, De Jong, A. Poli, José Mauri. All.: Mihajlovic.
Mirante; Rossettini (69′ A. Ferrari), Maietta (45′ Oikonomou), Gastaldello, Masina; Taider, A. Diawara (78′ Pulgar), Brighi; Mounier, Destro, Giaccherini. A disp.: Da Costa, Stojanovic, Krafth, Morleo, I. Mbaye, Donsah, F. Zuculini, Acquafresca, Falco, Mat. Mancosu. All.: Donadoni.
Massa
12′ Mounier (B), 20′ A. Diawara (B), 30′ Montolivo (M), 37′ Masina (B), 57′ De Sciglio (M), 74′ Abate (M), 85′ Mexes (M), 89′ Kucka (M), 89′ Brighi (B), 92′ Luiz Adriano (M), 93′ Destro (B)
Berisha; Konko, Mauricio, Hoedt, Radu; Onazi; Candreva, Cataldi (dal 17’ s.t. Klose), Parolo, F.Anderson (dal 1’ s.t. Keita); Matri (dal 36’ s.t. Djordjevic). (Guerrieri, Matosevic, Braafheid, Patric, Prce, Morrison, Oikonomidis, Mauri). All. Pioli.
Belec; Pasciuti, Zaccardo, Romagnoli, Gagliolo, Letizia; Cofie, Marrone (dal 25’ s.t. Crimi), Lollo; Mbakogu (dal 34’ s.t. Martinho), Di Gaudio (dal 10’ s.t. Lasagna). (Brkic, Suagher, Daprelà, Gabriel Silva, Borriello). All. Castori.
Russo di Nola.
Ammoniti: Pasciuti (C), Cataldi (L) e Onazi (L) per gioco scorretto.
Marcatori: 16′ Dionisi (F), 22′ Defrel (S), 45′ Ajeti (F), 75′ Falcinelli (S)
Consigli; Vrsaljko, Cannavaro, Acerbi, Peluso; Laribi (dal 15′ s.t. Duncan), Magnanelli, L. Pellegrini; D. Berardi, Defrel (dal 26′ s.t. Falcinelli), Floro Flores (dal 34′ s.t. Sansone). Allenatore: Eusebio Di Francesco.
Leali; M. Ciofani, Mo. Diakité, Ajeti, Pavlovic; Chibsah (dal 31′ s.t. Frara), Gucher, Sammarco; Tonev, D. Ciofani (dal 35′ s.t. Longo), Dionisi (dal 24′ s.t. Paganini). Allenatore: Roberto Stellone.
Arbitro: Luca Pairetto
Ammoniti: L. Pellegrini (S), Peluso (S), Leali (F), Pavlovic (F)
Espulso: 93′ L. Pellegrini (S)
Marcatori: 13’ Ilicic (F), 43’ Ilicic (F), 77’ Gilardino (P), 93’ Blaszczykowski (F)
Sorrentino; Struna, Goldaniga, Andelkovic, Lazaar; Chochev (46’ Morganella), Jajalo, Hiljemark (61’ Gilardino); Brugman; A. Trajkovski (75’ Quaison), Vazquez. Allenatore: Davide Ballardini
Tatarusanu; Roncaglia, Gonzalo Rodriguez, Astori; Bernardeschi (71’ Tomovic), Badelj, Vecino, Marcos Alonso; Ilicic (60’ Blaszczykowski), Borja Valero; Kalinic (91’ Pasqual). Allenatore: Paulo Sousa
Arbitro: Antonio Damato
Ammoniti: Struna (P), Bernardeschi (F), Badelj (F), Morganella (P), Brugman (P), Borja Valero (F)
Marcatori: 7’ Sadiq (R), 37’ Florenzi (R), 44’ Paloschi (C), 58’ Dainelli (C), 71’ Iago Falque (R), 85’ Pepe (C)
Chievo (4-3-1-2): Bizzarri; Frey, Gamberini (dal 36’ Dainelli), Cesar, Cacciatore; Castro, Radovanovic, Hetemaj; Birsa (dall’81’ Pepe); Meggiorini (dal 19’ Inglese), Paloschi. A disp.:Seculin, Bressan, Gobbi, Sardo, Rigoni, Pinzi, Christiansen, Pellissier, Mpoku. All. Maran.
Roma (4-2-3-1): Szczesny: Maicon, Manolas, Rudiger, Digne; Florenzi (dal 91’ Tumminello), Vainqueur; Iago, Salah (dal 70’ Di Livio), Gervinho; Sadiq (dall’80’ Gyomber). A disp.: De Sanctis, Lobont, Emerson, Castan, D’Urso, Machin, Torosidis, De Rossi, Pepin. All. Garcia.
Arbitro: Massimiliano Irrati di Pistoia.
Ammoniti: 22’ Digne (R), 28’ Castro (C), 52’ Hetemaj (C), 56’ Cacciatore (C), 88’ Di Livio (R).
(primo tempo 0-1)
Marcatori: 45’+1′ Icardi
Assist: Perisic
Empoli (4-3-1-2): Skorupski; Laurini, Costa, Barba, Mario Rui; Zielinski, Paredes (87’Piu), Buchel (64’Croce); Saponara; Pucciarelli, Maccarone (64’Livaja) (Pugliesi, Pelagotti, Camporese, Cosic, Zambelli, Bittante, Diousse, Maiello, Krunic). All.Giampaolo.
Inter (4-3-3): Handanovic; D’Ambrosio, Miranda, Murillo, Nagatomo; Brozovic, Medel, Kondogbia (80’Guarin); Perisic, Icardi (87’Jovetic), Ljajic (90’Juan Jesus) (Carrizo, Ranocchia, Montoya, Santon, Telles, Gnoukouri, Biabiany, Palacio, Manaj). All.Mancini.
Arbitro: Domenico Celi (sezione di Bari)
Ammoniti: 16’Murillo (I), 26’Paredes (E), 35’Brozovic (I), 67’Croce (E)
(2-1)
16′ Insigne (Napoli), 33′ rig. Quagliarella (Torino), 41′ Hamsik (Napoli).
Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; David Lopez (73′ Allan), Valdifiori, Hamsik (88′ Chalobah); Callejon, Higuain, Insigne (68′ Mertens). All.: Maurizio Sarri.
Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Bruno Peres (74′ Zappacosta), Acquah (81′ Benassi), Vives, Baselli, Molinaro; Quagliarella, Belotti (66′ Maxi Lopez). All.: Giampiero Ventura.
Marco Di Bello.
Acquah (Torino), Higuain (Napoli), Baselli (Torino), Glik (Torino), Bovo (Torino), Albiol (Napoli).
78′ Ventura (all. Torino) e Sarri (all. Napoli).
0′ e 5′.