Ha sfiorato la vittoria più bella e importante della carriera Diego Rosa nel Giro di Lombardia 2016, ma un grande Esteban Chaves gli ha sottratto la soddisfazione del sigillo che vale una carriera negli ultimi 50 metri di corsa. Eppure, statene certi, questa non sarà l’ultima volta che vedrete Diego Rosa protagonista: come mai? Perché Rosa ha deciso di “diventare grande”, di lasciare il Team Astana in cui è maturato, per tentare la carriera da capitano. Non è ancora chiaro quale sarà la formazione che gli darà fiducia, ma è stato lo stesso Rosa al termine della classica delle foglie morte ad annunciare a Spazio Ciclismo il suo ormai prossimo trasferimento:”Volevo aspettare la fine della stagione per annunciare l’addio. Per quanto riguarda il futuro non voglio svelare ancora nulla, ma nei prossimi giorni si avranno maggiori informazioni”
Ha vinto il Giro di Lombardia 2016, unedizione meravigliosa e storica della classica. Infatti per la prima volta il Giro di Lombardia è stato conquistato da un corridore extra-europeo: ce lha fatta Chaves, che ha battuto in una volata a tre uno splendido Diego Rosa (Astana) e laltro colombiano Rigoberto Uran (Cannondale Drapac) sul traguardo di Bergamo. Il Giro di Lombardia corona la stagione che che per il talento della Orica-BikeExchange è quella della consacrazione: secondo al Giro dItalia, terzo alla Vuelta e ora ecco il successo in una classica monumento che ha avuto quattro protagonisti assoluti, i tre già citati più il francese Romain Bardet (Ag2R-La Mondiale). Una splendida avventura durata ben 6h2636: già a Selvino erano rimasti in quattro, poi sullultimo strappo verso Bergamo Alta ha ceduto Bardet, che ha dovuto accontentarsi del quarto posto. A quel punto rimanevano Rosa e i due colombiani: Diego è stato generosissimo (forse addirittura troppo), ha attaccato in ogni modo ed è stato anche il primo a lanciare una volata lunga fra tre corridori evidentemente stanchissimi. Chaves però è riuscito a tirare fuori lultimo guizzo e proprio a ridosso del traguardo ha soffiato il successo a Rosa, che forse per il modo di correre avrebbe meritato più di tutti. Tuttavia Chaves ha vinto da grande favorito ed era una situazione nuova per lui: può essere il sigillo definitivo che lo consacra come campione per gli anni a venire.
Siamo al gran finale del Giro di Lombardia 2016. Sulla salita verso Selvino sono allattacco tre degli uomini più attesi, cioè i colombiani Rigoberto Uran (Cannondale-Drapac) ed Esteban Chaves (Orica-BikeExchange) e il francese Romain Bardet (Ag2R-La Mondiale). Al loro inseguimento non sono rimasti in tanti, tuttavia segnaliamo che fra i più attivi ci sono diversi italiani, cioè la coppia Astana formata da Diego Rosa e Fabio Aru più Gianluca Brambilla della Etixx-Quick Step. Il problema per gli inseguitori è che lonere del lavoro sembra tutto sulle spalle proprio della Astana e questo potrebbe fare il gioco della testa della corsa, dove certamente Uran, Chaves e Bardet hanno tutti i motivi per collaborare e dare fiato alla loro azione. Diego Rosa però appare in grandissima forma, tanto che forse adesso è lui il capitano, con Aru gregario di lusso. I giochi comunque sono apertissimi, probabilmente il vincitore si deciderà sullo strappo conclusivo verso Bergamo Alta e la buona notizia è che proprio al termine dell’ascesa verso Selvino Rosa tutto solo ha agganciato i primi tre: quattro dunque i corridori al comando e fra loro anche un azzurro… Rosa!
Si infiamma il Giro di Lombardia 2016: quando mancano meno di 60 km all’arrivo di Bergamo la situazione vede ancora davanti uno splendido Damiano Caruso (BMC). Alle sue spalle, con una 50ina di secondi di ritardo Rudy Molard (Cofidis), incapace di reggere il ritmo del corridore italiano, ma comunque intenzionato a non mollare definitivamente la presa. Ma è alle spalle dei due fuggitivi della primissima ora che la corsa si sta finalmente movimentando. Un drappello di corridori guidati da Matvei Mamykin (Katusha) insegue infatti a circa 2’40”. Insieme a Mamykin stanno tentando di riportarsi su Caruso anche De La Cruz (Etixx-Quick Step), Diego Rosa (Astana), Warren Barguil (Giant-Alpecin), Franco Pellizzotti (Androni Giocattoli), Robert Gesink (Lotto), Pierre-Roger Latour (Ag2r La Mondiale) e Davide Villella (Cannondale). Il vincitore della classica delle foglie morte si cela in mezzo a questo elenco di nomi? Lo scopriremo molto presto…
Il Giro di Lombardia 2016 sta vivendo una fase decisiva. Infatti siamo sulle rampe della salita verso Sant’Antonio Abbandonato, che sarà subito dopo seguita da quella verso Miragolo San Salvatore. Si tratta delle due salite bergamasche inedite, che sono state inserite quest’anno per la prima volta nel percorso del Giro di Lombardia. Entrambe sono abbastanza corte ma impegnative e la corsa dunque potrebbe accendersi. Nel frattempo però resta sempre al comando la coppia composta da Damiano Caruso (BMC) e Rudy Molard (Cofidis), mentre hanno ceduto i loro ex compagni di fuga. Per Caruso e Molard il vantaggio si aggira attorno ai tre minuti, da segnalare un bell’episodio: l’italiano ha avuto un problema con la catena e prontamente è stato aiutato dall’ammiraglia della Cofidis, cioè la squadra di Molard. Fair play che nel ciclismo è a dire il vero normale, ma che è sempre bello segnalare.
Momento importante per il Giro di Lombardia 2016: in testa alla corsa infatti del quartetto di battistrada della primissima ora composto da Damiano Caruso (BMC), Rudy Molard (Cofidis), Michael Cherel (Ag2r La Mondiale) e Stefan Denifl (IAM Cycling), sono rimasti soltanto i primi due, gli unici del gruppetto capaci di alzare il ritmo sul Passo di Valcava. Non sarà facile comunque per la coppia di testa riuscire a resistere al ritorno di un plotone composto ancora da una 70ina di unità che al momento paga un ritardo di poco superiore ai 3 minuti. A scandire il ritmo la FDJ, che sembra intenzionata a fare la corsa per lo scalatore Alexandre Geniez. Gli altri big al momento restano coperti: la sensazione è che la classica delle foglie morte si deciderà su una delle ultime salite, ma occhio ai finisseur che resisteranno sulle ultime rampe prima dell’arrivo sul traguardo di Bergamo: anche loro potranno giocarsi le loro chance di successo…
Il Giro di Lombardia 2016 sta entrando nel vivo. Infatti è stata percorsa ormai più della metà del tracciato (siamo circa al km 130) e quindi da questo momento in poi ci attenderà una impressionante successione di salite che caratterizzano la ‘classica delle foglie morte’. In particolare, manca ormai pochissimo alla salita verso Valcava, verso spartiacque di questo Giro di Lombardia. Attualmente in testa alla corsa troviamo sempre il quartetto composto da Damiano Caruso (BMC), Rudy Molard (Cofidis), Michael Cherel (Ag2r La Mondiale), Stefan Denifl (IAM Cycling), ma va detto che il loro vantaggio nei confronti del gruppo sta drasticamente calando e si aggira adesso solamente attorno ai quattro minuti. Realisticamente dunque non ci sono possibilità di successo per i quattro fuggitivi, anche se alcuni di loro potrebbero essere in avanscoperta in appoggio ai capitani. Questo vale soprattutto in casa BMC, che ha uno squadrone con Van Avermaet, Atapuma, Gilbert, Sanchez e De Marchi oltre a Caruso. Il consiglio comunque è uno solo: non prendete impegni, il Lombardia sta per entrare nel vivo!
Il Giro di Lombardia 2016 va avanti senza particolari scossoni, anzi, la situazione è praticamente cristallizzata: la testa della corsa è sempre rappresentata dal quartetto composto da Damiano Caruso (BMC), Rudy Molard (Cofidis), Michael Cherel (Ag2r La Mondiale), Stefan Denifl (IAM Cycling), con il gruppo che quando sono stati percorsi 90 dei 241 km complessivi insegue con un ritardo di 6 minuti e 55 secondi. Il vantaggio massimo toccato dalla fuga è stato di 7’28”, ma il forcing della Cannondale, schierata in testa al gruppo con un attivissimo Moreno Moser, e dell’Astana di Fabio Aru, sta portando i suoi primi risultati. Da pochissimi minuti intanto i fuggitivi hanno iniziato la scalata al Colle Brianza, un’asperità che presenta una lunghezza di 4,7 km con pendenza media al 5,3%. Ancora la corsa deve entrare nel vivo, ma non c’è un attimo di tregua in questo Lombardia…
Prosegue il Giro di Lombardia 2016, che vanta un percorso spettacolare, caratterizzato da oltre 4000 metri di dislivello e da 8 salite. Il primo a transitare sul Ghisallo, la storica salita lombarda, è l’austriaco Stefan Denifl, quindi il corridore della IAM conquista così il premio Todisco. Si era staccato dal gruppo con Damiano Caruso della BMC, Mikael Cherel dell’AG2R La Mondiale e Rudy Molard della Cofidis. Da registrare l’assenza di Alberto Contador: il campionato spagnolo non è partito a causa dell’influenza, cancellandosi all’ultimo momento dal Giro di Lombardia 2016. E’ in corsa, invece, Alejandro Valverde, che non era annunciato. Finora sono stati percorsi 80 chilometri: il vantaggio dei battistrada cresce superando i 5 minuti sul gruppo principale. Come da tradizione, il Giro di Lombardia 2016, arrivato alla 110 edizione, si conferma spettacolare. Gli appassionati, dunque, devono prepararsi ad un pomeriggio emozionante.
Grande bagarre in testa al gruppo in questi primi km del Giro di Lombardia 2016. Tanti i corridori che hanno cercato di avvantaggiarsi sul resto del plotone per cercare di portare via la fuga, ma secondo quanto riferito da Spazio Ciclismo, l’azione buona potrebbe essere quella realizzata da un quartetto composto da Michael Cherel (AG2R La Mondiale), il nostro Damiano Caruso (BMC Racing), Rudy Molard (Cofidis) e Stefan Denifl (Iam Cycling). Il vantaggio dei battistrada, quando siamo giunti al km 63 della classica lombarda è di 1’17”, un gap ancora non del tutto rassicurante ma che lascia presagire un disimpegno nei prossimi km da parte del plotone. Prima che partisse la fuga, era stata soprattutto l’Astana di Fabio Aru a prendere il comando delle operazioni e a tenere i ranghi serrati. Una fuga composta da 4 corridori, però, non spaventa: c’è tutto il tempo per limare il distacco e giocarsi la vittoria sulle asperità finali…
Aggiornamenti in diretta dal Giro di Lombardia 2016, che è cominciato ad altissima velocità. Tutti vogliono attaccare ma nessuno vuole lasciare spazio agli attacchi altrui. Fra i più attivi troviamo Sonny Colbrelli, all’ultima gara con la Bardiani-Csf: il bresciano è tra i corridori più in forma in questo finale di stagione e vuole mettersi in mostra prima che inizino le salite più dure. Già diversi attacchi da parte di Colbrelli, che adesso sta tentando un allungo in compagnia del ceco Zdenek Stybar della Etixx-Quick Step, uno dei tanti big che nobilitano l’elenco dei partecipanti a questo Giro di Lombardia. Un gruppo di contrattaccanti invece è stato immediatamente ripreso dal gruppo e intanto nella prima ora si viaggia ad una media attorno ai 50 km/h: grande battaglia fin da subito, quando arriveranno le salite ne vedremo delle belle…
E’ cominciato dopo le 11:00 il Giro di Lombardia 2016, l’ultima grande classica della stagione, anticipata per lasciare spazio al Mondiale di Doha. Il percorso, che seguiremo in diretta, è duro: ci sono infatti quasi 4500 metri di dislivello. Partenza da Como e arrivo a Bergamo per una corsa spettacolare. Ogni scenario è possibile, ma l’Italia sogna con Diego Ulissi e Fabio Aru. I due “azzurri” dovranno vedersela con i belgi Greg Van Averamaet e Philippe Gilbert, i francesi Julian Alaphilippe e Romain Bardet, lo spagnolo Joaquim Rodriguez e il colombiano Esteban Chaves. Dopo la partenza del Giro di Lombardia 2016 c’è stato il primo tentativo di fuga con Kreuziger all’attacco, ma è stato subito frenato dal gruppo “trinato” da Cofidis ed Etix. Ci prova poi Sonny Colbrelli, ma anche questo attacco viene stoppata e al km 18 è la Lampre a guidare il gruppo. I primi segnali per un Giro di Lombardia 2016 avvincente sono stati lanciati.
Parte proprio in questi minuti il Giro di Lombardia 2016, edizione numero 110 della leggendaria classica di fine stagione, anche se quest’anno precede il Mondiale che si disputerà a metà ottobre per attenuare il caldo in Qatar. Nulla toglie che per molti big sarà oggi il finale di stagione, anche perché chi è adatto al percorso del Giro di Lombardia sicuramente non lo sarà per il tracciato del Mondiale. Basti dire che saranno ben otto le salite che dovranno affrontare oggi i corridori pedalando da Como verso Bergamo, comprese le due grandi novità Sant’Antonio Abbandonato – che “fa paura” secondo le parole di Fabio Aru, che pure è uno scalatore – e Miragolo San Salvatore. Beppe Martinelli, che di Aru alla Astana è il direttore sportivo, ha detto addirittura che questo è il Giro di Lombardia più impegnativo di sempre. Adesso dunque non ci resta altro da fare che cedere la parola alla strada, sapendo che lo spettacolo non mancherà… Che vinca il migliore!
Si avvicina la partenza del Giro di Lombardia 2016 ma dobbiamo dare una brutta notizia ai tanti appassionati che giustamente attendono con ansia la durissima classica lombarda. Infatti non sarà in gara uno dei campioni più attesi, Alberto Contador. Lo spagnolo della Tinkoff ha dovuto rinunciare alla partecipazione al Giro di Lombardia a causa dell’influenza: impossibile avere ambizioni su un percorso così impegnativo essendo debilitato dalla malattia. Si chiude così un 2016 a dir poco sfortunato per Contador, che è stato condizionato da cadute e malanni fisici sia al Tour (dove si è dovuto ritirare) sia alla Vuelta, dove è riuscito almeno a chiudere al quarto posto. Un vero peccato, perché Contador sarebbe stato uno dei grandi protagonisti su un tracciato che è perfetto per chi va forte in salita. Lo spettacolo comunque non mancherà, perché da Como a Bergamo ci saranno tanti campioni a darsi battaglia…
Oggi il Giro di Lombardia 2016, edizione numero 110 di questa classica leggendaria, ci regalerà una giornata di grande ciclismo. La cosiddetta ‘Classica delle foglie morte’ è l’ultimo dei cinque ‘monumenti’ stagionali (come vengono definite le cinque corse di un giorno più prestigiose) ed è anche l’ultima gara del World Tour. Sarà insomma una gara da non perdere, anche perché ancora una volta il Giro di Lombardia sarà caratterizzato da un percorso durissimo che esalterà i più forti fra i 200 partecipanti. Saranno tanti i campioni al via: chi di loro saprà scrivere il proprio nome in un albo d’oro che possiamo senza dubbio definire leggendario?
Andiamo però adesso a conoscere più nel dettaglio il percorso del Giro di Lombardia 2016. Continua l’alternanza fra Bergamo e Como, in vigore dal 2014 e fino all’anno prossimo. Quest’anno dunque toccherà alla città lariana ospitare la partenza mentre l’arrivo sarà a Bergamo. L’appuntamento per la precisione sarà in piazza Cavour a Como, dove avranno luogo il ritrovo di partenza e il foglio firma, per poi spostarsi verso via Napoleona, dove sarà collocato il km 0 e quindi la partenza ufficiale alle ore 10.50. Da qui dunque si comincerà a fare sul serio per 241 km che si annunciano durissimi, anche perché sono state introdotte due salite inedite che vanno ad aggiungersi a quelle già tradizionali per le edizioni con arrivo a Bergamo.
Il primo punto da ricordare è la Madonna del Ghisallo, la salita simbolo del Giro di Lombardia: quest’anno non potrà lasciare il segno dal momento che saremo soltanto al km 65 della corsa, ma passando davanti al Santuario della patrona dei ciclisti la storia del Lombardia sarà presente con tutto il suo fascino. Ricordiamo comunque anche le caratteristiche tecniche di questa salita dal versante di Bellagio: 8,6 km di ascesa con pendenza media del 6,2% ma punte fino al 14% nella prima parte e del 12% nel finale, dopo un tratto in falsopiano e anche una breve discesa. A Oggiono (km 88,7) ci sarà il primo rifornimento e subito dopo la strada tornerà a salire verso il Colle Brianza (km 96).
Il vero punto di svolta sarà però la lunga e difficile salita di Valcava, sia perché sarà l’ascesa più impegnativa della corsa sia perché da questo momento in poi di piuanura ce ne sarà pochissima. Dunque la salita che ci porterà dalla lecchese Torre de’ Busi alla bergamasca Valle Imagna – scollinamento al km 143,3 – sarà lunga 11,65 km con pendenza media dell’8% e punte di pendenza massima che toccheranno addirittura il 17% nella seconda parte, decisamente più impegnativa della prima. La discesa da Valcava ci porterà al secondo rifornimento ufficiale che sarà collocato a Ponte Giurino al km 163,1, subito dopo si tornerà a salire verso Berbenno (km 169,6). Al termine della successiva discesa, bisognerà stare molto attenti alle due salite che saranno le grandi novità di questa edizione numero 110 del Giro di Lombardia.
Si parte dall’ascesa che da Brembilla ci porterà a Sant’Antonio Abbandonato (km 182,3): salita di 6,5 km, quindi non lunghissima ma davvero dura, dal momento che avrà pendenza media dell’8,9% e punte di pendenza massima che toccheranno il 15%. Si scende verso Zogno e quindi la Val Brembana, ma immediatamente si tornerà a salire verso Miragolo San Salvatore (km 200,4): questa salita misura 8,7 km che saranno caratterizzati da una pendenza media del 7% e punte fino all’11%. Senza respiro, breve discesa su Algua e di nuovo si sale verso la nota località di Selvino (km 212,7), che sarà raggiunta dopo 6,9 km di salita al 5,4% di pendenza media e con punte fino al 9%.
Una successione di salite che faranno male, soprattutto se la bagarre dovesse accendersi fin da Valcava: la discesa da Selvino terminerà a Nembro, quando mancheranno meno di 17 km al’arrivo. Attenzione però perché le difficoltà non saranno finite: infatti Bergamo è celebre per essere divisa in Città Bassa e Città Alta e naturalmente gli organizzatori non si sono lasciati sfuggire l’occasione di inserire un’ultima difficoltà proprio nel finale, che potrebbe essere decisiva per decretare il vincitore fra coloro i quali sapranno arrivare in testa al gran finale. Si salirà verso Porta Garibaldi e poi Largo Colle Aperto, con pendenze che toccheranno anche il 12%, senza dimenticare che – oltre alle pendenze – anche le strettoie delle stradine della città vecchia e la pavimentazione che in alcuni tratti sarà in pavè potranno risultare decisive. Questo varrà anche nell’insidiosa discesa che, attraverso Porta Sant’Agostino, ci riporterà verso Città Bassa, dove l’arrivo sarà collocato in Piazza Matteotti.
L’elenco degli iscritti è davvero impressionante: sono in tanti a voler chiudere al meglio la stagione sul traguardo di Bergamo, anche se mancherà Vincenzo Nibali, vincitore (a Como) nel 2015. Ad esempio Alberto Contador e Fabio Aru, entrambi alla caccia del riscatto al termine di una stagione che certamente non ha dato i risultati che Fabio e Alberto speravano. Citazione d’obbligo per Joaquim Rodriguez, che proprio oggi concluderà la sua carriera e lo farà correndo la classica che ha vinto per ben due volte consecutive, nel 2012 e nel 2013. Due vittorie in carriera anche per Philippe Gilbert, che al Lombardia si impose nel 2009 e nel 2010. Altro vincitore in gara oggi sarà l’irlandese Daniel Martin, che trionfò proprio a Bergamo nel 2014 e poi l’elenco dei possibili protagonisti è ancora molto lungo. Da Esteban Chaves a Bauke Mollema, da Rigoberto Uran agli italiani Giovanni Visconti e Diego Ulissi e poi ancora Tim Wellens, Daniel Moreno, Wouter Poels, Edvald Boasson Hagen, Steven Cummings, Romain Bardet, Jarlinson Pantano e Julian Alaphilippe. Un elenco che ci vuole indicare una cosa molto chiara: lo spettacolo non mancherà!
Bisogna segnalare a tutti gli appassionati che il Giro di Lombardia 2016 sarà visibile anche in diretta tv su Rai Tre in chiaro per tutti dalle ore 15.15 (ma il primo collegamento Rai sarà sul canale tematico Rai Sport 1 già dalle 14.10) con la telecronaca di Francesco Pancani e il commento tecnico di Silvio Martinello e pure su Eurosport, il canale tematico che è disponibile sia sulla piattaforma satellitare Sky sia sulla pay-tv digitale terrestre di Mediaset Premium (dalle ore 15.45). In alternativa, per chi non potesse mettersi davanti al televisore nel pomeriggio di oggi, ci sarà anche la diretta streaming video, che sarà garantita da Rai.tv per quanto riguarda la Tv di Stato e da Eurosport Player e anche da Sky Go e Premium Play per i rispettivi abbonati. Grande attenzione per il Giro di Lombardia anche sui social network. Limitandoci a ricordare i canali ufficiali, ecco la pagina ufficiale su Facebook Il Lombardia e l’account Twitter @Il_Lombardia. (Mauro Mantegazza)