“Una carezza a chi mi augura la rottura di tibia e perone, la rottura di tutti i legamenti e la morte”: con grande classe Riccardo Montolivo ha risposto con un post su facebook ai tanti che lo hanno fischiato e insultato quando durante la partita dell’Italia contro la Spagna si è infortunato lasciando il campo in barella. Il calciatore ha dovuto poi sottoporsi a un intervento chirurgico per la lesione del legamento crociato di un ginocchio. Ecco cosa ha scritto: “Grazie di cuore a tutte le persone che hanno speso un pensiero per me…tifosi, colleghi, addetti ai lavori. stato bello, in un momento così faticoso, ricevere così tanti attestati di stima e affetto. E una carezza a tutti quelli che mi hanno augurato la rottura di tibia e perone, la rottura di tutti i legamenti e la morte…con l’augurio che la vita riesca a farvi crescere in educazione e rispetto dell’essere umano”.
A soli 23 anni l’attaccante dell’Inter Mauro Icardi ha pubblicato una autobiografia, titolo “Sempre avanti”, presentata ieri alla Mondadori di Milano. Il giocatore, che ha appena rinnovato il suo contratto con l’Inter ha spiegato che sentiva la necessità che la gente lo conoscesse per come è anche fuori dal campo. E al proposito ha risposto alle accuse che Maradona tempo fa gli rivolse, dicendo che non meritava di giocare nell’Argentina perché è “un traditore”. Maradona non può essere un esempio per nessuno nella vita, lo ha liquidato ieri Icardi parlando con alcuni giornalisti, “di lui non parlo”. Ha parlato invece volentieri dell’ex allenatore nerazzurro Mancini che, rivela, confidò a lui per primo che stava per lasciare la squadra.
Una brutta Italia quella vista in Macedonia, un Italia di cui si può salvare solamente il risultato. La squadra di Ventura è stata lungamente messa sotto dai macedoni, giocatori semisconosciuti ma sicuramente con più verve, esaltati dal pubblico di casa e con una carica mentale superiore ai calciatori azzurri. Italia in vantaggio in maniera immeritata, raggiunta e superata per due svarioni a centrocampo, e capaci di ribaltare il risultato solamente nel finale grazie a una doppietta di Immobile. Per quanto deludente la vittoria di ieri, ha portato la nostra nazionale al primo posto del girone, primo posto diviso in “coabitazione” con la Spagna, avanti però per differenza reti. Di certo il CT deve trovare i giusti correttivi, soprattutto in un centrocampo apparso per certi versi imbarazzante, e sicuramente non allaltezza del blasone del calcio italiano.
Solo 40 minuti, tanto è durato lintervento in cui lequipe del dottor Mariani, ha ricostruito il legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro a Arkadiusz Milik. Il forte centravanti del Napoli, si era infortunato mentre stava disputano una partita di qualificazione ai mondiali di Russia 2018, contro la Danimarca. Lintervento è perfettamente riuscito, e Milik adesso dopo qualche giorno di assoluto riposo inizierà immediatamente la fisioterapia. Ancora impossibile valutare i tempi di recupero, con lo staff medico che si dimostra ottimista per veder nuovamente correre latleta, al massimo per la fine di gennaio del prossimo anno. Milik ha ringraziato tutti per il sostegno tramite un immagine pubblicata sul suo account ufficiale twitter.
Un corona mondiale che ormai sta per appoggiarsi sulla testa di Niko Rosberg, soprattutto dopo la vittoria di ieri a Suzuka, vittoria che ha portato a 33 punti il vantaggio del tedesco, sul compagno di squadra Hamilton. Quello che impressiona è la tranquillità con il quale, quella che era partita come la seconda guida della Mercedes, affronta ogni gara, indipendentemente dei risultati della corsa precedente. Da parte sua ieri Hamilton, soprattutto nella cerimonia di premiazione, è apparso alquanto teso e nervoso. Anche il pilota inglese sa benissimo che a 4 gare dal termine 33 punti da recuperare sono troppi, e la sua segreta speranza è che il compagno sia colpito da quella sfortuna, che nelle ultime gare hanno reso ardua la sua riconferma a campione del mondo, sfortuna che in special modo a Sepang lo ha portato al ritiro, per la rottura di un cuscinetto del motore.
Non è bastato il 2 a 0 rifilato a domicilio allAlbania, per evitare le polemiche allinterno della nazionale spagnola. Quella maggiore ha interessato Gerard Piqué, giocatore il quale ha attirato le ire dei tifosi per aver “tagliato” la maglia ufficiale, con la quale ha disputato lincontro contro la nazionale di De Biase. Il giocatore che viene da sempre accusato per un suo presunto indipendentismo catalano, è stato accusato di aver “operato il taglio” per rimuovere i colori della bandiera spagnola dalla maglia. Pique a fine gare è sbottato, e ha annunciato il suo addio alla nazionale nel 2018, alla fine del mondiale di Russia. In verità il pezzo di stoffa incriminato non aveva “riferimenti cromatici”, ma laccusa ha cosi tanto indispettito il difensore del Barcellona da portarlo a questa drastica dichiarazione.