Il norvegese Kristoffer Halvorsen è il nuovo campione del Mondo Under 23 avendo vinto in volata ai Mondiali di ciclismo 2016 di Doha (Qatar) la gara in linea riservata alla massima categoria giovanile maschile. Halvorsen ha preceduto in volata il tedesco Pascal Ackermann e l’azzurro Jakub Mareczko, che porta così all’Italia la medaglia di bronzo. La corsa è andata secondo le previsioni: fughe da lontano che sono state però inesorabilmente assorbite dal gruppo, così tutto si è deciso con una volata di gruppo a ranghi compatti e negli ultimi chilometri non è mancata pure qualche caduta, come spesso succede in questi delicati frangenti, quando la velocità è al massimo e bisogna giocarsi il tutto per tutto. Così, dopo 3h40’53” di corsa il velocista norvegese ha avuto la meglio negli ultimi metri sul tedesco e sull’azzurro, che comunque ha confermato di essere fra i più forti velocisti della nuova generazione. Jakub Mareczko è già professionista ma, correndo per una squadra che non fa parte del World Tour (la Wilier-Southeast), può gareggiare insieme ai suoi coetanei: per il ragazzo di origini polacche ma residente in Italia fin da bambino ecco dunque un bronzo iridato che va ad aggiungersi alle otto vittorie ottenute in stagione.
Mancano ormai circa 40 km all’arrivo della gara in linea Under 23 dei Mondiali di ciclismo 2016 in corso a Doha (Qatar), siamo giunti dunque al gran finale della prima gara in linea di questa edizione dei Campionati del Mondo, i primi in un Paese arabo. Gli Under 23 sono dunque i primi a fare i conti sulla lunga distanza di una prova in linea con il grande caldo (solo sabato verrà deciso un eventuale accorciamento del tratto nel deserto della gara dei professionisti di domenica). Come avevamo accennato nel precedente aggiornamento, si è concretizzato l’aggancio alla testa della corsa fra i primi cinque fuggitivi, cioè Muller (Svizzera), Gomez (Colombia), Eenkhoorn (Olanda), Gebrezgabihier (Eritrea) e Bico (Portogallo) con i quattro contrattaccanti che sono l’irlandese OLoughlin, l’iraniano Rajabikaboodcheshmeh, il ruandese Uwizeye e l’americano Daniel. Un Mondiale dunque davvero globale, anche favorito dal percorso piatto che permette anche a Nazioni di secondo piano di avere atleti che si possano mettere in luce. Il gruppo lascia fare con il solo obiettivo di tenere a bada questi attaccanti e arrivare poi alla volata finale: gara piuttosto noiosa, ma su un percorso del genere era difficile che nascesse qualcosa di diverso.
Siamo nel corso del quarto giro della gara in linea Under 23 dei Mondiali di ciclismo 2016 in corso a Doha (Qatar). La testa della corsa è costituita da un gruppetto di cinque fuggitivi: si tratta dell’olandese Eenkhoorn, dello svizzero Muller, del portoghese Bico (che è rientrato dopo essere rimasto vittima di una caduta), dell’eritreo Gebrezgabihier e del colombiano Gomez. Questi cinque attaccanti, al momento del passaggio al termine del terzo giro, stavano pedalando da 1h1906. Poco lontani quattro contrattaccanti, per cui si sta realizzando proprio in questi minuti un ricongiungimento che porterà la testa della corsa ad essere formata da nove corridori. Tuttavia va segnalato che il gruppo non sta concedendo spazio, soprattutto sotto l’impulso della Norvegia che fino a questo momento è la Nazionale più attiva: il vantaggio era infatti di 144 al termine del terzo giro ed è adesso in ulteriore calo, per cui l’avventura della fuga dovrebbe essere di breve durata. Per ora tutto lascia pensare ad un esito in volata, dove l’Italia potrà giocarsi ottime chance con Jakub Mareczko oppure Riccardo Minali.
E’ partita la gara in linea Under 23 ai Mondiali di ciclismo 2016 in corso a Doha (Qatar). Siamo naturalmente alle primissime battute della corsa e mancano ancora circa 150 km all’arrivo, ma purtroppo dobbiamo segnalare una caduta subito dopo la partenza che ha coinvolto anche l’azzurrino Filippo Ganna – anche se l’Italia corre con una maglia bianca e pure studiata in modo avvenieristico per rendere più sopportabile il caldo, con tessuto in biossido di titanio e tanto di pannelli refrigeranti. Niente di serio dal punto di vista fisico per Ganna, ma è un segnale della grande attenzione che bisogna avere fin dai primissimi chilometri. Il primo dei 10 giri in programma è stato completato in 17’32” da parte dei tre fuggitivi (un olandese, un portoghese e un eritreo) che stanno animando la primissima parte della corsa iridata, con 44″ di vantaggio nei confronti del gruppo, che naturalmente controlla la situazione senza spendere troppe energie, che sono da conservare con grande attenzione in condizioni meteo di caldo estremo.
Si avvicina la partenza della gara in linea Under 23 ai Mondiali di ciclismo 2016 in corso a Doha (Qatar). Abbiamo già ricordato i nomi di tutti gli azzurri in gara, ma proviamo adesso ad approfondire le loro caratteristiche e il ruolo che potrebbero avere durante la corsa. Il vice-campione del Mondo in carica Simone Consonni, che l’anno prossimo passerà professionista con la TJ-Lampre, sarà ancora il nostro punto di riferimento in caso di corsa dura, però lo scenario più probabile quest’anno è un arrivo in volata, considerate le caratteristiche del percorso. Allo sprint le opzioni sono due: Riccardo Minali oppure Jakub Mareczko. Il primo, velocista del Team Colpack, vanta certamente una migliore intesa con i compagni di squadra nel club Consonni e Filippo Ganna, che in caso di arrivo in volata si metterebbero certamente volentieri a disposizione del figlio d’arte; Mareczko però è già professionista (ricordiamo che solo gli Under 23 delle squadre World Tour non possono partecipare) e ha una punta di velocità maggiore nel finale. Quest’anno ha battuto anche un certo André Greipel, come ha ricordato il commissario tecnico Marino Amadori, dunque sarebbe stato un vero peccato lasciarsi sfuggire la possibilità di convocarlo. Lo stesso Amadori ha spiegato la tattica in caso di arrivo allo sprint: “Minali non dovrà tirare la volta a Mareczko, piuttosto stargli a ruota dall’ultimo chilometro in poi. Però la velocità negli ultimi 50-100 metri di Jakub non ce l’ha nessuno”.
In attesa della partenza della gara in linea Under 23 ai Mondiali di ciclismo 2016 in corso a Doha (Qatar), facciamo una parentesi più istituzionale. In occasione del Campionato del Mondo tradizionalmente si svolge anche il Comitato Direttivo dell’Uci (la Federazione internazionale), che ha assegnato ben 15 Mondiali di tutte le specialità del ciclismo per i prossimi anni. In primo piano la scelta della sede dei Mondiali su strada 2019, che si svolgeranno nello Yorkshire (Inghilterra), sulle strade che videro la partenza del Tour de France 2014 e la bellissima vittoria di Vincenzo Nibali a Sheffield. Ricordiamo che i Mondiali si svolgeranno a Bergen (Norvegia) nel 2017 e a Innsbruck (Austria) nel 2018. Ci sono soddisfazioni anche per l’Italia, alla quale sono state assegnate ben tre rassegne iridate. Nel 2017 in Val di Sole (Trento) si svolgeranno i Mondiali mountain bike Four Cross, nel 2018 a Maniago (Pordenone) si svolgeranno i Mondiali si strada di paraciclismo e ad Auronzo (Belluno) i Mondiali di mountain bike Marathon.
Oggi è una giornata importante a Doha (Qatar) per i Mondiali di ciclismo su strada 2016, la prima volta in un Paese arabo per la rassegna iridata di ciclismo. Archiviate le gare a cronometro, da oggi si comincia a gareggiare in linea. Per la precisione, infatti, oggi alle ore 11.00 italiane (12.00 locali considerata l’ora di fuso orario) prenderà il via la gara in linea Under 23 sulla distanza di 166 km, che designerà il nuovo campione del Mondo della massima categoria giovanile maschile. Il percorso si snoderà quasi per intero nel circuito che sorge nella baia di Doha, visto che sarà da ripetere per ben 10 giri: conosciamo già il tracciato avendo ospitato nei giorni scorsi le gare a cronometro, ma certamente inizieremo a capirlo anche per quanto riguarda le prove in linea, che hanno dinamiche ben diverse e nelle quali il caldo potrebbe incidere ancora di più.
Dovrebbe essere una gara per velocisti e proprio per questo motivo il commissario tecnico Marino Amadori ha preso una decisione che va in controtendenza rispetto alle abitudine dell’Italia. Infatti ricordiamo che nella gara Under 23 possono gareggiare anche i professionisti (naturalmente entro i 23 anni di età), a patto che non facciano parte di squadre del World Tour, ma per la Nazionale azzurra erano sempre stati presi in considerazione solamente i dilettanti. Quest’anno ecco invece la convocazione per Jakub Mareczko, il velocista bresciano della Wilier-Southeast con origini polacche, il quale vanta già 21 vittorie da professionista in due stagioni: decisamente troppe per rinunciarvi.
Oltre a Mareczko saranno in gara anche Vincenzo Albanese (Hopplà Petroli Firenze), Davide Ballerini (Hoppà Petroli Firenze), Simone Consonni (Team Colpack), Filippo Ganna (Team Colpack) e Riccardo Minali (Team Colpack). L’auspicio è che si possa trovare l’armonia fra le due anime, in particolare avrà un grande peso il terzetto del Team Colpack, che comprende le due stelle Ganna e Consonni, che fu secondo l’anno scorso a Richmond. Di certo sarà una Nazionale molto interessante: i talenti non ci mancano e l’idea di far disputare con la maglia della Nazionale alcune gare aperte ai professionisti ha permesso a tutti – non solo Mareczko – di fare esperienza. Speriamo che oggi si possano raccogliere i frutti di questo lavoro.
L’appuntamento in diretta tv con le gare in linea dei Mondiali di ciclismo Doha 2016 sarà su Rai Sport 1 (canale numero 57 del telecomando, disponibile anche al numero 5057 della piattaforma satellitare Sky), come già per le cronometro dei giorni scorsi. Questo significa che si potrà seguire la gara in linea Under 23 di oggi anche in diretta streaming video tramite il sito Internet ufficiale della Rai (raiplay.it), e inoltre ricordiamo per informazioni utili sia il sito della Federazione internazionale (uci.ch) sia quello dei Mondiali (dohacycling2016.com.com). Grande attenzione per i Mondiali anche sui social network. Limitandoci a ricordare i canali ufficiali, ecco la pagina ufficiale Facebook UCI Doha 2016 e l’account Twitter @UCIDoha2016, mentre l’Uci ha la pagina Facebook Union Cycliste Internationale UCI e il profilo Twitter @UCI_cycling.