Peter Sagan vince la medaglia d’oro in questa gara in linea maschile élite, valida per i Mondiali di Ciclismo di Doha 2016. Volata finale che sancisce la doppietta dello slovacco, già campione iridato lo scorso anno. Medaglia d’argento per Mark Cavendish (Gran Bretagna), medaglia di bronzo per Tom Boonen (Belgio). Quarto posto per Micheal Matthews (Australia) e quinto per Giacomo Nizzolo, il migliore tra gli azzurri. A 5 chilometri dall’arrivo attacco deciso dell’olandese Leezer che sorprende tutti guadagnando un interessante margine sui più immediati inseguitori. A 400 metri dal traguardo Cavendish, Boonen, Nizzolo, Sagan e Matthews lo riprendono ma nello sprint finale Sagan brucia tutti passando sull’esterno di Nizzolo e sbucando sulla destra di Cavendish, beffato a pochi passi dalla linea del traguardo. Alle spalle di Nizzolo chiude la coppia norvegese formata da Hagen e Kristoff. Dopo di loro il francese Bonnet. Sagan entra nella cerchia dei pochi eletti, capaci di vincere per due anni di fila i Mondiali di ciclismo.



Mancano 15 chilometri alla conclusione di questa gara in linea maschile élite, valida per i Mondiali di Ciclismo di Doha 2016. In questo momento la testa della corsa è formata da un gruppo di 25 atleti: Sagan, Kolar, Cavendish, Blythe, Bonnet, Boonen, Naesen, Roelandts, Stuyven, Van Avermaet, Hayman, Matthews, Terpstra, Viviani, Bennati, Nizzolo, Guarnieri Leezer, Kristoff, Korsaeth, Hagen, Berhane, Dougall, Roth ed El Abdia. Poco fa si è staccato il belga Keukeleire. Ciò nonostante il Belgio resta la nazione meglio rappresentata in testa. Dopo c’è l’Italia con 4 atleti. Calma piatta e buona collaborazione durante gli ultimi minuti di corsa. Ci si appresta alla volata finale: siamo al penultimo giro dei 7 finali. Le squadre dialogano con l’ammiraglia cercando di perfezionare gli ultimi dettagli strategici. Il gruppo di testa ha accumulato un vantaggio sul secondo gruppo di 3 minuti e 27 secondi. 



Mancano 35 chilometri alla conclusione di questa gara in linea maschile élite, valida per i Mondiali di Ciclismo di Doha 2016. In questo momento la testa della corsa è formata da un gruppo di 26 atleti: Van Avermaet, Stuyven, Bennati, Guarnieri, Nizzolo, Viviani, Terpstra, Leezer, Korsaeth, Kristoff, Hagen, Roth, Berhane, Dougall, El Abdia, Hayman, Matthews, Blythe, Cavendish, Bonnet, Boonen, Keukeleire, Naesen, Roelandts, il campione del mondo in carica Peter Sagan e Kolar. L’Italia e il Belgio sono le nazioni meglio rappresentate e si stanno alternando al comando della corsa. Il plotone di testa stacca un altro gruppo con quasi 3 di minuti vantaggio. All’interno di questo c’è Andrè Greipel (Germania) mentre Kittel getta la spugna così come Tony Martin (Germania), Degenkolb (Germania), Kuznetsov (Russia) e Caleb Ewan (Australia). Viviani nel frattempo si stacca per dialogare con Cassani in ammiraglia.



Mancano 50 chilometri alla conclusione di questa gara in linea maschile élite, valida per i Mondiali di Ciclismo di Doha 2016. In questo momento la testa della corsa è formata da un gruppo di 26 atleti: Van Avermaet, Stuyven, Bennati, Guarnieri, Nizzolo, Viviani, Terpstra, Leezer, Korsaeth, Kristoff, Hagen, Roth, Berhane, Dougall, El Abdia, Hayman, Matthews, Blythe, Cavendish, Bonnet, Boonen, Keukeleire, Naesen, Roelandts, Sagan e Kolar. L’Italia e il Belgio sono le nazioni meglio rappresentate. Il plotone di testa stacca un altro gruppo di un paio di minuti. In testa a quest’utlimo poco fa l’Italia e il Belgio hanno visibilmente rallentato il ritmo mettendo in difficoltà i tedeschi Greipel e Kittel. Sono arrivati intanto diversi ritiri, tra cui Tony Martin (Germania) e Caleb Ewan (Australia). Buona collaborazione nel frattempo in testa. Ci stiamo avviando alla parte finale della corsa, conterà molto la strategia.

Mancano circa 75 chilometri alla conclusione di questa ultima eccezionale prova del Mondiale di Ciclismo 2016 a Doha, che ora sta vedendo in scena proprio i professionisti: al momento al situazione rimane piuttosto stabile con un folto gruppetto in testa che sta mettendo sempre più secondi preziosi alle loro spalle rispetto agli inseguitori. Il gruppetto italiano guidati da Bennati continuano a dare il tempo al gruppo di testa insieme ai belgi Naesen e Stuyven, mentre Colbrelli Trentin e Demare rimangono nel terzo gruppo degli inseguitori con un ritardo dalla testa della gara di circa 4 minuti e 50. La gara continua frenetica con diversi colpi di scena tra cui la foratura di Adam Blythe che faceva parte del gruppo di testa (e che così lascia momentaneamente da solo Cavendish), la caduta di Luke Rowe e soprattutto il ritiro di Tony Martin, sul cui motivo al momento non si hanno ancora notizie certe. Gli inseguitori in queste ultime battute stanno provando, guidati da Bouhanni  a ricucire lo strappo accumulati nei chilometri precedenti.

Mancano meno di 100 chilometri alla conclusione di questa gara in linea maschile élite, valida per i Mondiali di Ciclismo di Doha 2016. In questo momento la testa della corsa è formata da un gruppo di 28 atleti tra cui Sagan (Slovacchia), Cavendish (Gran Bretagna), Kristoff (Norvegia), Van Avermaet e Keukeleire (Belgio), Matthews (Australia), Bonnet (Francia) e 4 azzurri, ovvero Guarnieri, Nizzolo, Viviani e Bennati. In questo momento al comando della corsa ci sono il Belgio e l’Italia. Segue un gruppo staccato di 1 minuto e mezzo, tra cui spiccano i tedeschi Greipel e Kittel, intenti a dettare il ritmo. Presenti in questo secondo gruppo anche Quinzolo, Erviti e Colbrelli. I corridori sono a Doha e in questo momento hanno iniziato il secondo di 7 giri di circuito cittadino, realizzato all’interno di The Pearl, isola artificiale della capitale del Qatar. E’ arrivato intanto il primo ritiro di questo Mondiale: Caleb Ewan (Australia).

Mancano 100 chilometri alla conclusione di questa gara in linea maschile élite, valida per i Mondiali di Ciclismo di Doha 2016. In questo momento la testa della corsa è formata da un gruppo di 28 atleti tra cui Sagan (Slovacchia), Roth (Canada), Cavendish (Gran Bretagna), Kristoff e Hagen (Norvegia), Van Avermaet, Stuyven e Keukeleire (Belgio), Matthews e Hayat (Australia), Bonnet (Francia), Leezer e Terpstra (Olanda) e 4 azzurri, ovvero Guarnieri, Nizzolo, Viviani e Bennati. Segue l’austriaco Haller, distante 50 secondi e un gruppo staccato di 1 minuto, che vede i tedeschi Greipel e Kittel, intenti a dettare il ritmo. Presenti in questo secondo gruppo anche Quinzolo, Erviti e Colbrelli. I corridori sono arrivati a Doha e in questo momento hanno iniziato il primo di 7 giri di circuito cittadino, realizzato all’interno di The Pearl, isola artificiale della capitale del Qatar. Ritiro intanto per Caleb Ewan (Australia).

Dopo 110 chilometri è stata annullata l’azione dei fuggitivi di questa gara in linea maschile élite, valida per i Mondiali di Ciclismo di Doha 2016. Nicholas Dougall (Sud Africa), Brayan Steven Ramirez Chacon (Colombia), Sergiy Lagkuti (Ucraina), Natnael Berhane (Eritrea), Ryan Roth (Canada) e Anass Ait El Abdia (Marocco) sono stati ripresi e ora in testa alla corsa c’è un gruppo di 28 atleti tra cui Sagan (Slovacchia), Roth (Canada), Cavendish (Gran Bretagna), Kristoff e Hagen (Norvegia), Van Avermaet, Stuyven e Keukeleire (Belgio), Matthews e Hayat (Australia), Bonnet (Francia), Leezer e Terpstra (Olanda) e 4 azzurri, ovvero Guarnieri, Nizzolo, Viviani e Bennati. Segue un gruppo staccato di 1 minuto, che vede alla sua testa i tedeschi Greipel e Kittel, intenti a dettare il ritmo. Al traguardo mancano 100 chilometri e in questo momento i corridori sono entrati nell’isola artificiale The Pearl.

Dopo 110 chilometri è stata annullata l’azione dei fuggitivi di questa gara in linea maschile élite, valida per i Mondiali di Ciclismo di Doha 2016. Nicholas Dougall (Sud Africa), Brayan Steven Ramirez Chacon (Colombia), Sergiy Lagkuti (Ucraina), Natnael Berhane (Eritrea), Ryan Roth (Canada) e Anass Ait El Abdia (Marocco) sono stati riassorbiti e ora in testa alla corsa c’è un gruppo molto numeroso tra cui Sagan (Slovacchia), Cavendish (Gran Bretagna), Kristoff (Norvegia), Van Avermaet (Belgio), Matthews (Australia) e 4 azzurri, ovvero Guarnieri, Nizzolo, Viviani e Bennati. Segue un gruppo staccato di 1 minuto, al cui interno ci sono i tedeschi Greipel e Kittel, e un altro di 1 minuto e 20 secondi. Poco fa è stato costretto a fermarsi il colombiano Fernando Gaviria che si fa male cadendo. Dunque un altro dei favoriti è costretto ad alzare bandiera bianca. In questo momento al traguardo mancano 130 chilometri.

In questo momento sono 6 i fuggitivi di questa gara in linea maschile élite, valida per i Mondiali di Ciclismo di Doha 2016. Il gruppo di testa è formato da Nicholas Dougall (Sud Africa), Brayan Steven Ramirez Chacon (Colombia), Sergiy Lagkuti (Ucraina), Natnael Berhane (Eritrea), Ryan Roth (Canada) e Anass Ait El Abdia (Marocco). I 6 battistrada hanno attualmente 2 minuti e mezzo di vantaggio sul primo ventaglio. Il gruppo si è infatti sparpagliato nei minuti seguenti il cambio di marcia. Il Beglio è la nazione meglio rappresentata nei ventagli che rincorrono la testa. Nel secondo ventaglio, staccato dal primo da una quarantina di secondi, presenti Kittel (Norvegia), Nizzolo e Viviani (Italia) e Greipel (Germania). Poco fa brutto scontro tra l’australiano Luke Durbridge e lo sloveno Luka Mezgec. Costretto a fermarsi anche Fernando Gaviria che si fa male cadendo. Dunque un altro dei favoriti è costretto ad alzare bandiera bianca.

Mancano 170 chilometri alla conclusione di questa gara in linea maschile élite, valida per i Mondiali di Ciclismo di Doha 2016. Al chilometro 25 di gara ecco la prima fuga di giornata, messa a segno da un gruppo di 7 corridori: Nicholas Dougall (Sud Africa), René Corella (Messico), Brayan Steven Ramirez Chacon (Colombia), Sergiy Lagkuti (Ucraina), Natnael Berhane (Eritrea), Ryan Roth (Canada) e Anass Ait El Abdia (Marocco). Il corridore messicano poco fa ha rallentato, lasciando forse definitivamente il gruppo di testa. I 6 battistrada hanno attualmente 6 minuti di vantaggio sul gruppo. Pochi minuti fa inversione di marcia. Ci si mette in direzione Doha. Dopo la svolta cambio di ritmo deciso dei corridori che cercano di formare i vari ventagli. Molto bene la Garn Bretagna, la Norvegia e il Belgio che riescono a portarsi nelle prime posizioni. La nostra Nazionale tiene botta con Elia Viviani più avanti di tutti tra gli azzurri.

Mancano 185 chilometri alla conclusione di questa gara in linea maschile élite, valida per i Mondiali di Ciclismo di Doha 2016. Al chilometro 25 di gara ecco la prima fuga di giornata, messa a segno da un gruppo di 7 corridori: Nicholas Dougall (Sud Africa), René Corella (Messico), Brayan Steven Ramirez Chacon (Colombia), Sergiy Lagkuti (Ucraina), Natnael Berhane (Eritrea), Ryan Roth (Canada) e Anass Ait El Abdia (Marocco). I battistrada hanno 9 minuti di vantaggio sul gruppo, trainato in questi ultimi minuti da Kanstantsin Siutsou e dagli uomini della Gran Bretagna e dalla Australia. Il vento continua a soffiare forte e in senso contrario ai corridori. La situazione non favorisce l’attività del gruppo ma nel finale il vento dovrebbe essere favorevole e potrebbe lanciare un folto gruppo alla volata finale. Poco fa caduta dello statunitense Chad Haga e dell’austriaco Bernhard Eisel. I due si sono rialzati senza particolari problemi.

Dopo due ore di gara sono 7 i fuggitivi di questa gara in linea maschile élite, valida per i Mondiali di Ciclismo di Doha 2016. Mancano circa 200 chilometri al traguardo e da ormai un’ora un gruppo di 7 corridori si trova al comando: Nicholas Dougall (Sud Africa), René Corella (Messico), Brayan Steven Ramirez Chacon (Colombia), Sergiy Lagkuti (Ucraina), Natnael Berhane (Eritrea), Ryan Roth (Canada) e Anass Ait El Abdia (Marocco). I battistrada hanno 9 minuti di vantaggio sul gruppo, trainato in questi ultimi minuti dagli uomini dell’Australia e della Gran Bretagna. Il vento continua a soffiare forte, in senso contrario ai corridori. La situazione non favorisce l’attività del gruppo. Poco fa caduta dello statunitense Chad Haga e dell’austriaco Bernhard Eisel. I due si sono rialzati senza particolari problemi. Tra pochi minuti i corridori raggiungeranno il giro di boa iniziando il ritorno verso Doha.

Sono 7 i fuggitivi di questa gara in linea maschile élite, valida per i Mondiali di Ciclismo di Doha 2016. Mancano circa 200 chilometri al traguardo e da ormai un’ora un gruppo di 7 corridori si trova al comando. Nicholas Dougall (Sud Africa), René Corella (Messico), Brayan Steven Ramirez Chacon (Colombia), Sergiy Lagkuti (Ucraina), Natnael Berhane (Eritrea), Ryan Roth (Canada) e Anass Ait El Abdia (Marocco) hanno poco meno di una decina di minuti di vantaggio sul gruppo, trainato in questi ultimi minuti dall’Australia e dalla Gran Bretagna. Diverse forature nell’ultima mezzora, probabilmente dovute all’asfalto bollente. In questo momento vento laterale contrario ai corridori mentre nella parte finale ci dovrebbe essere vento in direzione favorevole, ingrediente importante per assistere a una spettacolare volata finale. I corridori si idratano poco e spesso cercando di ovviare ai 32 gradi e all’afa che caratterizzano quest’area di deserto qatariota.

Sono 7 i fuggitivi di questa gara in linea maschile élite, valida per i Mondiali di Ciclismo di Doha 2016. Subito due forfait ai nastri di partenza, dove non si sono presentati Vegard Breen (Norvegia) e Rigoberto Uran (Colombia). Kristoff e Gaviria perdono dunque fin dall’avvio due preziosi uomini. Dopo una serie di tentativi  la prima fuga di giornata riesce al chilometro 25. Il gruppo di 7 corridori al comando è formato da Nicholas Dougall (Sud Africa), René Corella (Messico), Brayan Steven Ramirez Chacon (Colombia), Sergiy Lagkuti (Ucraina), Natnael Berhane (Eritrea), Ryan Roth (Canada) e Anass Ait El Abdia (Marocco). Il gruppo ha dato l’impressione di rinunciare alla rincorsa, mantenendo un’andatura inferiore ai 30 km/h e decidendo di rifocillarsi alle ammiraglie. In questo momento, quando mancano circa 210 chilometri al traguardo, il distacco dai fuggitivi è addirittura superiore ai 10 minuti.

E’ iniziata da circa un’ora la gara in linea maschile élite, prova valida per i Mondiali di Ciclismo di Doha 2016. Il circuito odierno presenta tratti principalmente pianeggianti ed è lungo 275,5 chilometri. Al via non si sono presentati due corridori, trattasi di Vegard Breen (Norvegia) e Rigoberto Uran (Colombia). Kristoff e Gaviria perdono dunque due preziosi uomini. Dopo una serie di tentativi è riuscita la prima fuga di giornata. Il gruppo di 7 corridori al comando è formato da Nicholas Dougall (Sud Africa), René Corella (Messico), Brayan Steven Ramirez Chacon (colombia), Sergiy Lagkuti (Ucraina), Natnael Berhane (Eritrea), Ryan Roth (Canada) e Anass Ait El Abdia (Marocco). Il gruppo lascia fare, mantenendo un’andatura inferiore ai 30 km/h. La distanza dai fuggitivi è di 4 minuti. Per quanto riguarda le informazioni climatiche in questo momento il termometro segna 32 gradi. Mancano 225 chilometri all’arrivo.

E’ iniziata la gara in linea maschile élite, prova valida per i Mondiali di Ciclismo di Doha 2016. Circuito lungo 275,5 chilometri, intermamente su tratti pianeggianti. Al via non si sono presentati due corridori, trattasi di Vegard Breen (Norvegia) e Rigoberto Uran (Colombia). Kristoff e Gaviria perdono dunque due preziosi uomini. Corridori partiti poco fa da Doha Sport City, nel centro cittadino della capitale qatariana. Dopo i primi 20 chilometri gli atleti si immettono nel deserto che impegna i corridori per circa 150 chilometri prima che la corsa rientri a Doha ed entri nel circuito di The Pearl. Per quanto riguarda l’aspetto chiave della prova odierna, il meteo, le temperature sono alte ma non insopportabili. In questo momento il termometro segna 32 gradi. Piuttosto è il vento a preoccupare, previsto forte su Doha. Attualmente soffia da nord-ovest, quindi lungo i 150 chilometri nel deserto sarà prima contrario e poi favorevole.

Si parte con la prova in linea maschile élite, prova valida per i Mondiali di Ciclismo di Doha 2016. La maglia iridata sarà assegnata sul circuito qatariota, lungo totalmente 275 chilometri. Il percorso odierno presenta tratti pianeggianti e ben si adatta alle caratteristiche dei velocisti. Occhi puntati sull campione in carica Peter Sagan, alla ricerca della conferma del titolo vinto 12 mesi fa a Richmond. Pronti a dargli battaglia ci sono Mark Cavendish (Regno Unito), Marcel Kittel (Germania), John Degenkolb (Germania) e Alexander Kristoff (Norvegia). Per quanto riguarda l’Italia, ci sono buone possibilità quest’oggi per gli azzurri Giacomo Nizzolo ed Elia Viviani che cercheranno di dar fastidio ai favoriti al successo finale. Complessivamente quest’oggi gareggieranno 199 gli atleti, in rappresentanza di 48 nazioni.

Tra poco meno di mezzora avrà inizio la gara più attesa dei Mondiali di Doha 2016, la prova in linea maschile élite. La maglia iridata sarà assegnata sul circuito qatariota, ormai ben conosciuto dagli appassionati, in aggiunta a un lungo tratto di avvicinamento in pieno deserto arabo per un percorso lungo totalmente 275,5 chilometri. Gara interamente su percorso pianeggiante e perfetta per velocisti. Occhi puntati sulla Slovacchia del campione del mondo in carica, Peter Sagan. Il ciclista della Tinkoff mette dunque in palio il titolo vinto 12 mesi fa a Richmond. I velocisti sono pronti a raccogliere la sfida: Mark Cavendish (Regno Unito), Marcel Kittel (Germania), John Degenkolb (Germania), Alexander Kristoff (Norvegia) sono i nomi più attesi. Per l’Italia fiches puntate su Giacomo Nizzolo ed Elia Viviani. In totale sono 199 gli atleti iscritti in rappresentanza di 48 nazioni.

Oggi a Doha (Qatar) i Mondiali di ciclismo su strada 2016 prevedono l’appuntamento più atteso, la gara in linea dei professionisti che assegnerà il titolo iridato della categoria più importante: siamo dunque al culmine del primo Mondiale di ciclismo in un Paese arabo, tanti campioni si contenderanno l’ambitissima maglia iridata. Diamo allora subito le informazioni salienti per vivere nel migliore dei modi questa importante giornata: alle ore 9.30 italiane (10.30 locali considerata l’ora di fuso orario) sarà in programma la partenza di un Mondiale anomalo sotto molti punti di vista. Il percorso sarà di 257,5 km, molto lungo ma praticamente tutto pianeggiante. Una lunga cavalcata verso la volata finale? Potrebbe essere ma le incognite sono molte.

La prima naturalmente è legata al gran caldo, che in una corsa così lunga si farà sentire in modo particolare. Tuttavia, la principale differenza rispetto a tutte le gare che abbiamo visto fino a ieri è costituita dal fatto che, prima di entrare nel circuito finale nella baia di Doha (15,2 km da ripetere per sette volte), ci saranno da affrontare la bellezza di 151 km nel deserto. Anche qui non ci sarnano difficoltà altimetriche, ma il caldo e pure il vento potrebbero essere determinanti: lo svolgimento della gara dovrebbe essere semplice, con le squadre dei velocisti più forti a tenere compatto il gruppo e chi invece vorrà rendere la corsa dura a provare a spezzare il plotone, favorendo attacchi da lontano, che magari non risulteranno decisivi ma certamente si faranno sentire e potrebbero favorire sorprese nel finale, quando le energie saranno per tutti al lumicino.

La squadra di riferimento dovrebbe essere la Germania, che schiera tre assi come John Degenkolb, André Greipel e Marcel Kittel: tutti fanno parte del ristretto novero dei favoriti, dunque per i tedeschi il vero problema potrebbe essere quello di stabilire delle gerarchie, evitando il rischio che i tre big finiscano per farsi la guerra fra di loro. In caso di corsa dura il migliore potrebbe essere Degenkolb, mentre Greipel e Kittel preferirebbero una corsa più normale. Il loro primo rivale dovrebbe essere Mark Cavendish, che quest’anno al Tour de France abbiamo rivisto ai migliori livelli e che ha vinto l’ultimo Mondiale adatto ai velocisti (Copenaghen 2011); non avrà nemmeno problemi in squadra, l’unico impaccio potrebbe venire dai problemi fisici che nelle ultime settimane ne hanno rallentato la preparazione.

Squadra compatta per il suo giovane capitano sarà la Colombia di Fernando Gaviria, vincitore domenica scorsa della Parigi-Tours, così come la Norvegia punterà naturalmente su Alexander Kristoff, mentre la Francia può puntare su Arnaud Demare e Nacer Bouhanni, con il primo che si fa preferire sulla distanza avendo già vinto quest’anno la Milano-Sanremo. Mai sottovalutare il Belgio, che punta in particolare su Tom Boonen e Greg Van Avermaet e ha tanti corridori maestri nel vento, ma anche l’Australia di Michael Matthews e Caleb Ewan. In tutto questo non abbiamo citato il campione in carica, ma naturalmente Peter Sagan sarà un avversario durissimo per chiunque: sappiamo bene che pure nelle finali di gruppo lo slovacco sa essere fra i più forti, ma potrebbe anche provare un attacco da finisseur oppure portare via un gruppetto più ristretto.

Non abbiamo dimenticato l’Italia: gli azzurri del c.t. Davide Cassani possono contare su un’ottima squadra e anche su due capitani di buonissimo livello, Elia Viviani e Giacomo Nizzolo. In caso di una volatona a ranghi compatti l’uomo di riferimento dovrebbe essere il campione olimpico dell’omnium su pista, la cui preparazione purtroppo ha avuto qualche intoppo nelle ultime settimane, mentre il campione italiano potrebbe essere più versatile. L’Italia probabilmente sarà tra le squadre che cercheranno di vivacizzare la corsa, perché come sprinter puri non siamo al top. Le carte per farlo le abbiamo: Sonny Colbrelli è in un ottimo momento e ha conquistato la convocazione a suon di successi, Daniele Bennati è un regista deccezione e in volata sa il fatto suo, Jacopo Guarnieri è un uomo fondamentale del treno di Kristoff alla Katusha, Matteo Trentin e Fabio Sabatini sono stati al servizio di Cavendish alla Etixx-QuickStep, Daniel Oss e Manuel Quinziato sono due ottimi passisti che possono lavorare per chilometri e chilometri.

L’appuntamento in diretta tv con le gare in linea dei Mondiali di ciclismo Doha 2016 sarà su Rai Sport 1 (canale numero 57 del telecomando, disponibile anche al numero 5057 della piattaforma satellitare Sky). Il canale tematico ci proporrà una diretta praticamente integrale, ma a partire dalle ore 13.45 si potranno seguire tutte le fasi salienti della gara anche su Rai Due, comprese premiazioni e interviste finali. La diretta Rai significa si potrà seguire la gara in linea dei professionisti anche in diretta streaming video tramite il sito Internet ufficiale della Rai (raiplay.it), e inoltre ricordiamo per informazioni utili sia il sito della Federazione internazionale (uci.ch) sia quello dei Mondiali (dohacycling2016.com.com). Grande attenzione per i Mondiali anche sui social network. Limitandoci a ricordare i canali ufficiali, ecco la pagina ufficiale Facebook UCI Doha 2016 e l’account Twitter @UCIDoha2016, mentre l’Uci ha la pagina Facebook Union Cycliste Internationale UCI e il profilo Twitter @UCI_cycling. (Mauro Mantegazza)