I Mondiali di ciclismo 2016 culminano oggi, domenica 16 ottobre, con la gara in linea dei professionisti a a Doha, in Qatar. Il campione uscente è Peter Sagan, fuoriclasse della Slovacchia. Questo Mondiale però avrà molte particolarità: si correrà per lunghi tratti nel deserto e il vento potrebbe essere decisivo, sarà pianeggiante e dunque sulla carta per velocisti, molto probabilmente potrebbe finire allo sprint, ma potrebbe vedere l’azione di qualche finisseur. Diversi i favoriti, come il britannico Mark Cavendish, la Germania con Andrè Greipel, Marcel Kittel e John Degenkolb e tanti altri, perché questo è un Mondiale non scritto, dove anche la Nazionale italiana giocherà le sue chance, in particolare con Elia Viviani e Giacomo Nizzolo, le nostre punte, per rifarsi di un’Olimpiade sfortunata (su strada) dove Vincenzo Nibali ha perso un oro molto probabile per quella maledetta caduta. Per parlare del Mondiale abbiamo sentito il commissario tecnico dell’Italia Davide Cassani. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Come giudica questo percorso anomalo, con un lungo tratto nel deserto e l’incognita vento? Sicuramente se ci sarà vento il gruppo potrebbe spezzarsi e questo potrebbe provocare un andamento anomalo della gara. Inoltre il caldo sarà un’altra variabile fondamentale, potrebbe portare le squadre a gestire la corsa in modo particolare e dunque influenzare profondamente il Mondiale.



Cosa potrà fare la Nazionale italiana? Non saremo tra i favoriti e ci saranno velocisti più forti dei nostri. Cercheremo di approfittare quindi delle varie situazioni che si presenteranno, sarà importante che la squadra sia unita. Non dovremo perdere nessuna opportunità.

Viviani e Nizzolo punte principali, come pensa di gestirli? Cercherò di farli esprimere tutti e due secondo le loro potenzialità e il loro talento per fare il massimo e ottenere un grande risultato per l’Italia.

Alle Olimpiadi l’Italia si è comportata benissimo, stavolta su chi dovremo fare la corsa? Potrebbero essere i belgi il punto di riferimento, specialmente se ci sarà vento. Potrebbero essere loro a fare la corsa.



Sarà la Germania la squadra più forte con Kittel, Greipel e Degenkolb? In effetti la Germania ha i migliori velocisti, l’unico problema è che saranno solo sei i corridori tedeschi.

Cosa si aspetta da Sagan, il campione del mondo in carica? E’ un fenomeno, capace di fare qualsiasi cosa in corsa.

Mondiale solo per velocisti o ci saranno anche fughe da lontano? Non credo che ci possano essere fughe da lontano che durino tanto, è un Mondiale per velocisti.

Si sente di fare un pronostico? Non è semplice. I favoriti saranno quelli indicati alla vigilia, noi come squadra italiana cercheremo di riprenderci un po’ della sfortuna che abbiamo “vinto” a Rio quando con Nibali siamo arrivati vicino al titolo olimpico. Vedremo quello che succederà, arrivare a una medaglia sarebbe già una cosa positiva. (Franco Vittadini)