Marq Marquez su Honda si laurea per la terza volta campione del mondo, trionfando nel GP del Giappone, che si è corso nella mattinata italiana sul circuito di Motegi. Lo spagnolo ha approfittato della caduta di entrambi i piloti Yamaha, Valentino Rossi prima e Jorge Lorenzo dopo, non sono riusciti infatti a domare la potenza dei loro “cavalli d’acciaio”, e sono precipitati rovinosamente a terra, lasciando di fatto pista libera alla prima guida Honda, che ha avuto buon sugli avversari. Ottimo secondo posto per Dovizioso su Ducati, sul gradino più basso del podio Vinales su Suzuki. Nessuna dichiarazione a fine gara da Rossi, il quale è entrato nei box visibilmente arrabbiato per l’errore commesso. Un vero peccato per Valentino, dopo che la pole position aveva illuso di un ben altro epilogo di gara qui in Giappone
Prima Wanda, poi Maxi Lopez, poi il contratto, e ancora la lite con Maradona e la polemica con Graziani. Dopo tutte queste polemiche non poteva mancare la contestazione dei tifosi, che quest’oggi a San Siro contro il Cagliari, con un comunicato durissimo chiedono al centravanti nerazzurro di non indossare più la fascia di capitano. Tutto nasce dalla ricostruzione fatta dal giocatore, relativamente allo scontro dopo la partita Inter – Sassuolo della scorsa stagione, scontro avuto dal giocatore con alcuni capi ultra. La ricostruzione secondo i tifosi non corrisponde minimamente al vero, cosa questo che porta ad etichettare agli occhi dei tifosi, il giocatore come un “pagliaccio”, e che per questo non può avere l’onore di fare il capitano dei nerazzurri. Andato in campo dopo essersi scusato – scusate, abbiamo bisogno di voi, ho detto solo quello che mi ricordavo a caldo dopo quel brutto pomeriggio a Sassuolo – Icardi non è apparso molto tranquillo e purtroppo ha pure sbagliato un calcio di rigore nel primo tempo. Se ci aggiungiamo che poi lInter, dopo il vantaggio di Joao Mario si è fatto recuperare e superare 1-2 dal Cagliari, si delinea le domenica di tempesta perfetta per lInter e per il suo capitano, Mauro Icardi.
Un Antonio Conte toccato sul vivo dalle voci di esonero, ha vinto alla grande il derby italiano in Premier League. La sua squadra finalmente ha espresso un ottimo gioco, e a metà del primo tempo aveva già messo la partita in ghiaccio visto il risultato di 2 a 0. A rendere la vittoria ancora più rotonda, ci ha pensato Moses che con il suo goal ha portato il risultato sul 3 a 0, chiudendo di fatto la pratica contro le “volpi”. Da parte sua Ranieri avrà nella prossima settimana da lavorare duramente, i suoi giocatori sono apparsi abulici, e neppure lontanamente vicini agli atleti che lo scorso anno hanno dominato il maggiore campionato inglese. Con la vittoria di ieri il Chelsea sale al quinto posto a tre punti dalla vetta detenuta dal City, rimane invece desolatamente a metà classifica il Leicester , che ha eguagliato il record storico di sconfitte esterne in collezionato da una squadra in Premier.
Con una bella vittoria al San Paolo di Napoli, la Roma di Luciano Spalletti si candida ad essere la vera avversaria della Juve per la conquista dello scudetto. Ottimo il match dei giallorossi che sfruttando il momento di grazia del proprio centravanti, Dzeko, autore di una doppiata domano un Napoli apparso abulico e mai in partita. Male Gabbiadini sceso in campo per sostituire linfortunato Milik, ma mai pericoloso per il portiere capitolino. Di Salah e di Koulibaly le altre due segnature, in una partita che per lunghi tratti si è poggiata in uno sterile possesso palla di entrambe le squadre. Con la vittoria di oggi la Roma sale momentaneamente da sola in seconda posizione, a due punti dai bianconeri che stasera allo Stadium ospiteranno lUdinese. Nellaltro anticipo di questo sabato calcistico solo pari tra Pescara e Sampdoria, decidono l’autogoal di Campagnaro e la rete dello stesso difensore. Nella serata la Juventus vince 2-1 contro l’Udinese non senza soffrire andando sotto per il gol di Jankto al quale ha risposto una doppietta di Paulo Dybala.
Un pilota che a trentasette anni è capace di mettere in riga i ragazzini più giovani, senza preoccuparsi minimamente di spingere al massimo il suo “cavallo dacciaio”. Questo è Valentino Rossi, che oggi a Motegi ha centrato la sua 67^ pole di una carriera veramente magnifica e unica. Il pesarese è stato autore di un giro di qualifica entusiasmante, e complice anche due piccole sbavature del leader della classifica mondiale Marquez, è riuscito a conquistare la prima casella in griglia con il tempo di 1’4954, solo terzo latro pilota Yamaha Jorge Lorenzo, quarto invece laltro italiano Dovizioso su Ducati. Appuntamento per gli appassionati domani mattina alle 7, quando Vale cercherà di vincere per ritardare la conquista del titolo iridato al suo avversario.
stata scelta direttamente dal presidente del consiglio, per rappresentare la forza delle donne italiane nel mondo, Bebe Vio, la campionessa paraolimpica che ha conquistato loro individuale e a squadre nella rassegna di Rio. La Vio è stata contattata direttamente dalla presidenza del consiglio, e salirà insieme ad altre tre donne sullaero presidenziale lunedì sera. Lappuntamento è da ricordare, e terminerà con una cena di gala direttamente alla Casa Bianca, dove luomo più potente del mondo si congratulerà con una diciannovenne dalla volontà di ferro.
Non sarà Novak Djokovic a disputare la finale del torneo di Shangai. Il numero uno del tennis mondiale è stato battuto in semifinale dallo spagnolo Bautista, numero diciannove della classifica mondiale. Continua insomma il periodo di crisi di un atleta, che nonostante la sua incredibile forza fisica appare ultimamente molto stressato, soprattutto sotto il punto di vista mentale. Djokovic ha perso senza rimpianti con un punteggio (6-4 6-4)che tennisticamente parlando, certifica la forza dellavversario, avversario che non ha mostrato lampi di livello eccelso, ma è stato bravo a farsi trovare pronto nei momenti topici del match. Nellaltra semifinale trionfo di Murray, che dallalto della sua classe si sbarazza agevolmente dello scozzese Gilles Simon, numero 32 del ranking mondiale.