Un argento stupendo alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, con la finale persa contro i padroni del casa del Brasile. Olimpiadi in ogni caso condotte alla grande, con la perla della bellissima prestazione contro gli Stati Uniti in semifinale. L’allenatore della formazione azzurra è stato Gianlorenzo Blengini, tecnico della Lube Civitanova. Nel 2017 ci saranno gli Europei, un appuntamento dove far bene, in cui potremmo conquistare un altro successo. Già però pensiamo a Tokyo 2020, con quella vittoria olimpica da conquistare che ci sfugge sempre. Oggi inizia il campionato che potrebbe essere uno dei più belli delle ultime stagioni. A contendersi lo scudetto Modena, campione d’Italia, Perugia, la Lube Civitanova naturalmente e Trento, le favorite. Poi le solite outsider, magari Piacenza, Verona. Inoltre ci saranno le coppe europee, dove le squadre italiane potrebbero fare bene, mentre l’amore per la pallavolo nella nostra nazione è sempre più grande dopo l’impresa di Rio. Per parlare di tutto questo abbiamo sentito proprio Gian Lorenzo Blengini. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Partiamo subito dalle Olimpiadi di Rio, qualche rimpianto per l’oro sfumato in finale? Diciamo che arrivare in finale è già stato un risultato che fa molto piacere.
Cosa è mancato all’Italia per vincere? Non abbiamo giocato bene contro il Brasile come nel girone di qualificazione, dove in ogni caso tre set erano stati molto combattuti. Loro hanno semplicemente giocato meglio, potremmo dire questo.
Magari qualche favore arbitrale a favore del Brasile che giocava in casa? No, non voglio attaccarmi a queste cose, visto che ormai ci sono mezzi tecnologici in grado di vedere tutte le azioni di una partita.
Quale il segreto del grande rendimento degli azzurri alle Olimpiadi? Il collettivo, alcune individualità, la mentalità… Un po’ tutto l’assieme di queste cose che hanno permesso alla Nazionale di ottenere un risultato di grande prestigio che certamente ci soddisfa fino in fondo.
Quali sono stati i meriti di Blengini? Non spetta a me prendere i meriti di questa medaglia. Sono gli altri che devono dire perché ho lavorato bene. Posso solo dire che il compito di un allenatore è affrontare tutte le questione tecniche, riuscire con i suoi giocatori a preparare al meglio ogni partita e dare la mentalità giusta perché questo accada. Un allenatore deve guardare a entrambe le cose.
Un grazie a Blengini in ogni caso va dato… Ci sono stato io, i giocatori, lo staff medico, la federazione, il massaggiatore. E’ stato attraverso un lavoro di gruppo che la Nazionale ha ottenuto questa medaglia. Tutti hanno contribuito.
Nel segno di Velasco? Ho collaborato con Velasco per tanto tempo, da lui ho imparato molto. Velasco ha fatto vincere all’Italia i primi due Mondiali, ha conquistato tanti successi con la Nazionale. Il suo merito è stato anche quello di cambiare mentalità alla pallavolo italiana. Un grande allenatore che ha fatto la storia di questo sport.
Ora gli Europei, obiettivo vincerli? Ora alleno in un club. Dovendo io rientrare al lavoro con la Lube,ci siamo accordati di incontrarci e discutere di futuro tra un po’ di tempo.
E il sogno di vincere finalmente questo oro della Nazionale, magari a Tokyo? Sarebbe bello per l’Italia che ci è andata spesso vicino nella sua storia vincere l’oro. Tokyo però è ancora lontana. Anche se vincere un Olimpiade sarebbe realizzare un sogno per un grande movimento sportivo come quello della pallavolo azzurra.
In campionato quale sarà la squadra da battere, forse Modena che ha vinto la Supercoppa? Vedremo, ci saranno diverse squadre favorite: Modena, Trento, Perugia, Civitanova. Queste saranno le squadre più accreditate per vincere lo scudetto.
Le outisider principali quali saranno? Piacenza e Verona potrebbero dire la loro.
Chiede qualcosa per la Lube, ambizioni, prospettive? Quella di vincere, di fare bene. Come per le altre squadre favorite per lo scudetto, il nostro obiettivo sarà questo.
Soddisfatto della preparazione e dei nuovi arrivati? Sono molto contento, devo proprio dire che sono proprio soddisfatto.
Un giudizio su Giannelli, sarà lui il nuovo numero della pallavolo italiana? Intanto ha già dimostrato di poter fare cose straordinarie, il suo livello di gioco e di rendimento è molto alto. Poi vedremo cosa dire il futuro per lui, se potrà migliorare ancora di più.
Quali giovani potrebbero mettersi in luci magari in chiave Nazionale? Credo che ci siano diversi giovani molto validi con la Federazione che sta lavorando molto bene tra l’altro col Club Italia per farli crescere.
Pensa che l’argento di Rio possa dare ancora più popolarità alla pallavolo italiana? Sono contento intanto che questo argento sia stato accolto con molta felicità in Italia. Penso e credo che ci possa quindi essere un grande seguito della pallavolo da parte del pubblico italiano. Non dimentichiamo che la pallavolo è anche la disciplina più praticata a livello femminile nel nostro paese. (Franco Vittadini-Michela Colombo)