Andiamo a leggere le pagelle di Slovan Liberec-Fiorentina con i protagonisti della sfida e i voti a chi ha giocato questa partita di Europa League. La Fiorentina passa a Liberec vincendo per 1-3 contro lo Slovan. Decidono la doppietta di Kalinic nel primo tempo e il gol di Babacar nella ripresa. Prima del gol del senegalese Sevcik accorcia inutilmente le distanze. Le squadre si danno appuntamento tra due settimane al Franchi per la rivincita, nella quarta giornata del girone J di Europa League.
VOTO SLOVAN LIBEREC: 5 La squadra ceca concede troppi spazi e si mostra poco preparata in fase difensiva. Troppi errori individuali, meglio nel secondo tempo. Primo tempo molto positivo. Contenuto linizio aggressivo dei padroni di casa si colpisce con precisione sfruttando lattivismo di Kalinic. Nella ripresa i cambi del tecnico confondono un po le idee e si rischia parecchio. Un contropiede preciso chiude definitivamente la contesa. Esagerata lespulsione di Breite. Per il resto lascia giocare forse un po troppo.
Ecco le pagelle di Slovan Liberec-Fiorentina, con i voti ai migliori e ai peggiori di questa partita valida per il girone J di Europa League. Slovan Liberec-Fiorentina ha chiuso il primo tempo sul parziale di 0-2. Decide la doppietta messa a segno da Nikola Kalinic. Il tecnico dei cechi Trpisovsky schiera i bianco-azzurri con il 4-1-4-1. Resta in panchina la stella Milan Baros. Tra i pali Dubravka, difesa composta da destra verso sinistra da Coufal, Hovorka, Karafiat e Sykora. Linea mediana pattugliata da Breite mentre sulla fascia destra troviamo Vuch e sulla sinistra Navratil, separati da Sevcik e Folprecht. In attacco Komilichenko. La Fiorentina risponde con il 4-3-1-2. Tatarusanu protetto da Tomovic, Gonzalo Rodriguez, Astori e M. Olivera, in zona nevralgica Badelj e Cristoforo al fianco di Vecino. In zona offensiva Borja Valero pronto a supportare Babacar e Kalinic. Arbitra lolandese Gozubuyuk. Ritmo alto come al solito dei padroni di casa, capaci di segnare al primo minuto di entrambi i primi due match del girone. La Fiorentina però si fa trovare preparata, resiste e allottavo minuto di gioco passa in vantaggio. Una palla morta sulla trequarti viene raccolta da Babacar che scodella in area incontrando la deviazione di Hovorka. La palla schizza sui piedi di Kalinic che a tu per tu con Dubravka non sbaglia conclude con potenza e precisione. Il croato ha subito dopo unaltra occasione ma la sbaglia, centrando lesterno della rete. Lo Slovan reagisce con frenesia riuscendo a costruire qualcosa. Unazione confusa da angolo porta Breite al tiro dal limite. Astori devia provvidenzialmente in corner. Sugli sviluppi schema interessante che sorprende i viola. Sykora viene liberato al tiro in area ma Tatarusanu esce bene rubandogli la sfera dai piedi. Attacchi energici ma poco ordinati dei cechi. La Fiorentina ci riprova e trova il gol del raddoppio. Astori sale a centrocampo lanciando lungo per Kalinic che pare non poter arrivare sul pallone. Karafiat ci mette però il piedino e inganna il portiere ormai sicuro nelluscita. Il 9 viola tocca quel tanto che basta per mandare in tilt Dubravka e va a realizzare il più facile dei 3 gol stagionali in Europa League. Karafiat prova subito a farsi perdonare ma il suo tentativo da calcio di punizione è impreciso. La Fiorentina riesce a controllare con il solito lungo possesso palla i padroni di casa che hanno un sussulto nel finale. Ci riprova Breite, sempre da fuori area. Questa volta Tatarusanu ci deve mettere una pezza e lo fa in maniera efficace. Vedremo se nella ripresa la Fiorentina riuscirà ben presto a chiudere il match o se lo Slovan troverà la forza per riaprire i conti.
BREITE 6,5 KARAFIAT 5
KALINIC 7 BABACAR 5,5 (Francesco Davide Zaza)
Combina una frittata con Karafiat che spalanca le porte del gol a Kalinic. Si riscatta in parte nel secondo tempo.
Salva con un paio di interventi la porta.
Troppi errori. Il più pesante certamente sullo 0-2.
Lento e poco reattivo.
Si adatta bene a un ruolo non suo. Qualche cross interessante ma nel finale cala causa stanchezza.
(dal 23’ s.t. BARTOSAK 5 Si fa subito beccare fuori posizione lasciando scoperta la sua zona in occasione del gol dell’1-3.)
Ci mette grinta e muscoli. Molte volte pericoloso con calci di punizione potenti dalla distanza. Espulso ingiustamente per somma di ammonizioni.
Cerca spesso di sorprendere la difesa avversaria ma i compagni non lo servono a dovere.
Non riesce a emergere rimanendo ai margini del gioco.
Trova il gol che riapre il match coordinandosi bene e mostrandosi cinico.
Impegna molto la difesa viola ma non trova lo spunto vincente.
(dal 27’ s.t. BARTL 6 Entra in campo con lo spirito giusto sfiorando la rete in due circostanze.)
Tocca pochi palloni rimanendo in balia dei centrali avversari.
(dal 33’ s.t. MARKOVIC s.v.)
La squadra parte bene poi si sfalda sia per errori concettuali, vedi l’eccessivo spazio lasciato a Borja Valero, sia per errori individuali.
A parte un’uscita spericolata, per sua fortuna senza conseguenze, interpreta bene il ruolo salvando in 4-5 circostanze la porta con ottimi interventi.
Mantiene bene la posizione chiudendo diversi contropiedi.
Non fa muovere la punta avversaria anticipandolo frequentemente.
Libera bene l’area intervenendo puntualmente.
Due chiusure da applausi e un senso tattico non indefferente.
Trova le giuste rotte per spiegare l’azione viola. Un paio di verticalizzazioni imbarazzano la difesa avversaria mostrandone le lacune.
Soffre la pressione avversaria. Da rivedere.
Si comporta bene trovando tempi e misure adatte all’andamento del match.
(dal 17’ s.t. BERNARDESCHI 6 Punge con sistematicità la retroguardia avversaria.)
Trova maggior libertà di azione rispetto agli ultimi match di campionato portando idee là davanti.
Primo tempo in ombra, causa il frenetico dinamismo del collega di reparto. Una volta solo in avanti trova la posizione e anche il gol.
(dal 34’ s.t. CARLOS SANCHEZ s.v.)
Si muove molto trovando una doppietta che mette in discesa la gara. Letale.
(dall’8’ s.t. C. TELLO 7 La sua velocità mette in difficoltà la retroguardia avversaria e avvia il contropiede che chiude i conti.)
Presenta una squadra attenta e ben disposta. Nel secondo tempo qualche cambio di troppo porta confusione a centrocampo.
(Francesco Davide Zaza)