Con Roma-Palermo, posticipo della nona giornata di A, siamo giunti a un quarto del campionato di Serie A superando così la fase iniziale di stagione. Le squadre assumono sempre più le direttive dei rispettivi allenatori, la condizione fisica non è più un attenuante e le sorprese, come al solito in serie A, sono all’ordine del giorno. L’ultimo turno di campionato ha offerto agli appassionati ben 33 gol in 10 partite. Durante e dopo questa domenica non sono mancate le polemiche per le decisioni arbitrali. Tra rigori non concessi, cartellini rossi e gol non convalidati sono state numerose le decisioni arbitrali contestate. Per approfondire l’attività dei fischietti italiani IlSussidiario.net ha deciso di intervistare in esclusiva Gianni Visnadi, giornalista di TeleNova.
Partiamo da Milan-Juventus: i gol di Pjanic era regolare, giusto? A mio parere il gol era da annullare. Mi spiego meglio: senza dubbio secondo il regolamento Rizzoli ha sbagliato ma siamo sicuri che una regola del genere risolva qualcosa? A mio avviso introdurre il concetto di fuorigioco ininfluente ha complicato notevolmente l’attività di arbitri e assistenti.
Cosa fare dunque? Personalmente auspico che si torni a considerare tutti quelli oltre la linea dell’ultimo difensore come giocatori in posizione irregolare, non solo per semplificare il lavoro di arbitri ma anche perché c’è poco di oggettivo nel considerare un giocatore attivo o passivo a seconda della visuale del portiere.
A proposito di regole poco chiare: Torino-Lazio, rigore per tocco di mano di Parolo. Giusto concederlo? L’involontarietà non conta più? Anche in questo caso il regolamento non risolve granché. Diciamo innanzitutto che Giacomelli ha fatto bene a concedere il rigore perché il regolamento lo impone, ma anche qui mi chiedo se sia giusto concedere un penalty per un intervento del genere. Stiamo parlando di una distanza davvero minima e il movimento del braccio è normale, quindi da considerarsi del tutto involontario.
A Empoli invece è successo qualcosa di strano. Il gol di Gamberini in diretta sembrava regolare ma la goal line technology ha poi mostrato come il pallone non avesse completamente varcato la linea… Guardi, su questo avrei molto da dire. Personalmente non ho mai creduto alla goal line technology e sono certo che prima o poi i fatti mi diranno ragione. Scusi, ma chi lo stabilisce che il pallone fosse davvero ancora sulla linea? O meglio come facciamo a essere sicuri che il fotogramma mostrato sia davvero quello più vicino alla rete? Ha ragione, in diretta sembrava chiaramente gol e ancora adesso se lo si rivede sembra nettamente valido.
Cosa ipotizza lei? Intanto mi chiedo questo: se fosse successo in un big match, anziché in Empoli-Chievo, non ci sarebbero state discussioni perché la goal line technology è infallibile a prescindere? Insomma, chi controlla il controllore? Io sono certo che il giorno in cui un episodio del genere finirà per sfavorire una big lo strumento stesso sarà messo in discussione. E secondo me avrà vita breve.
Un commento in merito alle decisioni del giudice sportivo, uscite poco fa: giusto dare 2 turni di stop a Gabbiadini e 3 a Medel? Direi di sì. Il gesto di Gabbiadini è molto violento quindi da 3 giornate di squalifica, considerando che un cartellino rosso l’ha già rimediato in partita è corretto aggiungere altri 2 turni di stop. Per quanto riguarda Medel vale lo stesso discorso, tenendo conto che la sanzione è stata applicata grazie all’ausilio della prova tv.
(Francesco Davide Zaza)