Una vittoria che mancava da 7 anni tondi tondi (o quasi, allora si giocò il 4 ottobre) nelle sfide tra rossoblu emiliani e liguri giocate al Dall’Ara, quella del Genoa, firmata Giovanni Simeone. Lo 0-1 che condanna il Bologna segna anche un altro digiuno interrotto, quello di gol realizzati dagli ospiti in generale nelle sfide contro i padroni di casa: l’ultimo sigillo (doppio) era stato quello di Borriello nel gennaio 2013, con le successive 5 sfide in bianco per gli attaccanti genoani. Dopo un settembre nero, Juric pur espulso già nel primo tempo può tornare a sorridere, quantomeno per i 3 punti.



La prova del Genoa infatti non è stata soddisfacente anche se i numeri del post partita sono leggermente superiori per Veloso e compagni, a partire da un possesso palla del 56 a 44%. Anche nei tiri in porta (3-1) e nelle occasioni create (10-7) meglio gli ospiti, anche se l’unica vera palla gol nitida è stata quella costruita da Laxalt e finalizzata da Simeone. Tanti i falli fischiati e tantissimi provvedimenti dell’arbitro Maresca, con 30 fischi, 7 cartellini gialli (2 dei quali “doppi”, quindi rossi) e altri 2 rossi, più la cacciata di Juric…Altrettanto alto il numero dei palloni persi dal Bologna, ben 32, specchio di una difficoltà nel costruire gioco, comune però anche agli avversari di giornata. Che però sono riusciti a recuperare qualche possesso in più (27 a 25) rispetto ai padroni di casa. Tra i singoli, sfida tra bomber: Mattia Destro è stato il più pericoloso quanto a occasioni costruite (4), sprecando però la migliore, nella ripresa, calciando a lato; Giovanni Simeone, che lo segue a breve distanza (3 occasioni da gol), si è fatto quindi preferire, arrivando due volte al tiro e colpendo un palo, prima di segnare quello che si è rivelato il gol della vittoria per il Genoa.



A ‘Premium’ dimostra tutta la sua intelligenza e sportività, decisamente un’eccezione visto il panorama a volte deprimente della categoria: “Non sono tra quelli che utilizzano la protesta per sperare di ottenere qualcosa. L’arbitro non c’entra. Gastaldello ha commesso lingenuità anche se larbitro è stato poco indulgente… Potevamo fare meglio dato che era una gara alla nostra portata, non siamo stati molto brillanti e oggi questo lo abbiamo pagato. Peccato, perchè anche in dieci contro undici abbiamo fatto una buona partita. Un arbitro può anche perdere un attimo il controllo – ha aggiunto il tecnico ai microfoni di ‘Sky’ – Se uno è in difficoltà e non lo aiuti, però, può capitare qualunque cosa: Gastaldello ha una certa età e l’esperienza per capire che non può cadere in questi rischi, anche se sulla prima ammonizione lui stava chiedendo spiegazioni, da capitano. Ci deve servire da lezione per il futuro“.



Ivan Juric a ‘Rai Sport’ invece: “Abbiamo fatto discretamente bene nel primo tempo, anche se i nostri avversari hanno fatto qualcosina in più… Poi nella ripresa, anche se con meno lucidità, siamo riusciti a migliorare e abbiamo portato a casa la vittoria. Simeone? E un calciatore bravo dentro larea, ma con ampi margini di miglioramento fuori: corre tanto, attacca la profondità, siamo contenti di lui. Preferirei, però, si parlasse più di lui e non del padre… L’espulsione? Gesticolavo molto, ma senza offendere. Devo stare attento, anche se questo è il mio modo di vivere la partita“.

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