Il Napoli esce indenne dalla bolgia della Vodafone Arena di Istanbul, casa del Besiktas: finisce 1 a 1 lo scontro diretto contro il club turco, i partenopei restano dunque in vetta solitaria nel gruppo B di Champions League 2016-2017 con 7 punti, in attesa di Benfica-Dinamo Kiev che si giocherà alle ore 20 e 45. Accade tutto nella ripresa dopo che nel primo tempo era finita a reti bianche, Quaresma porta in vantaggio i padroni di casa trasformando un calcio di rigore che Aboubakar si è procurato facendosi respingere il cross da Maksimovic che tiene il braccio largo dentro l’area, gli ospiti impiegano appena tre minuti a ristabilire la parità con il gran gol di Hamsik che nel momento più critico del match fa valere tutto il suo carisma di capitano e toglie le castagne dal fuoco a Sarri. Un pari che ci può stare anche se sul piano del gioco il Napoli meritava qualcosa in più.
Gara tesa e combattuta dal primo all’ultimo minuto nella bolgia della Vodafone Arena di Istanbul, i tifosi del Besiktas provano a mettere paura al Napoli ma ci vuole ben altro per spaventare gli uomini di Sarri. Gli ospiti fanno la partita mostrando qualche giocata di qualità, i padroni di casa badano di più al sodo pensando soprattutto a strappare un risultato positivo.
Gara di sostanza per i padroni di casa che non saranno bellissimi da ammirare ma come due settimane fa, pur non sfoggiando un gioco scintillante, riescono a ottenere un risultato positivo. Quaresma è l’unico che accende le manovre offensive dell’undici di Gunes.
Era una partita molto delicata per i partenopei che nel primo terzo di gara fanno la partita senza però creare grossi pericoli, nella ripresa vanno anche sotto per poi riacciuffare almeno il pari con capitan Hamsik. Un punto che gli uomini di Sarri prendono ben volentieri.
Tipica direzione all’inglese per uno dei fischietti più famosi del mondo, con pochissimi interventi puniti e appena tre cartellini gialli in una gara molto delicata sul piano nervoso. Tuttavia appare leggermente severa la decisione di punire il braccio di Maksimovic con il calcio di rigore, l’intervento del difensore è sicuramente scomposto ma non volontario.
Ecco le pagelle del primo tempo di Besiktas-Napoli, con i voti a migliori e peggiori delle due squadre che alla Besiktas Arena stanno giocando per il girone B di Champions League. Il primo tempo di Besiktas-Napoli si è concluso sul punteggio di 0-0. Alla Vodafone Arena si gioca in un’autentica bolgia con i tifosi locali che coprono letteralmente di fischi gli uomini di Sarri ogni volta che toccano palla, ma la prima occasione del match è proprio appannaggio degli ospiti con Gabbiadini (6) che da buona posizione colpisce male il pallone regalandolo a Fabri (6). Poco dopo è Callejon (6) a cercare la porta senza però inquadrarla. Dopo un buon primo terzo di gara da parte dei partenopei cominciano a uscire allo scoperto anche i padroni di casa, Aboubakar (6) alza il pallone sopra la traversa, poi Koulibaly (5) rischia di combinare davvero grossa quando sbaglia il disimpegno e regala il pallone a Hutchinson (6), il capitano del Besiktas è sfortunato e viene fermato dal palo che gli nega la gioia del gol. Il Napoli dopo lo spavento chiude in avanti senza però produrre altre palle gol.
Nella prima mezz’ora i padroni di casa lasciano l’iniziativa agli avversari, poi grazie all’episodio dell’errore di Koulibaly sfiorano il gol con Hutchinson. Incanta la Vodafone Arena con le sue giocate d’alta classe, anche se spesso rimangono fini a se stesse. Viene messo KO da un infortunio muscolare, ma prima del guaio fisico non è che stesse disputando un partitone.
Ci vuole ben altro per intimidire gli uomini di Sarri che per gran parte del primo tempo fanno la partita senza però creare grossi pericoli dalle parti di Fabri. Molto bene sia a difendere che a occuparsi della fase di impostazione delle azioni offensive. Con un grave errore in fase difensiva rischia di compromettere la gara dei suoi liberando malissimo l’area di rigore e regalandolo a Hutchinson che viene fermato solamente dal palo, una disattenzione che poteva costare carissima. (Stefano Belli)
Besiktas
Da segnalare una respinta su Gabbiadini dove rimane in piedi fino all’ultimo, molto attento sulle uscite, nel finale deve arrendersi alla conclusione vincente di Hamsik.
Chiude efficacemente gli avversari impedendogli di avanzare palla al piede verso la porta, molto asfissiante il suo pressing nei confronti dei portatori di palla che induce all’errore i giocatori del Napoli.
Esattamente come due settimane fa al San Paolo, il numero 30 del Besiktas non si fa scappare un pallone e le sue chiusure sugli avversari sono molto pulite ed efficaci, sicuramente il migliore dei suoi in difesa.
Assieme a Marcelo contiene il tridente d’attacco del Napoli concedendo il minor numero possibile di palloni e spazi a Callejon, Gabbiadini e Insigne, ma non è comunque esente da errori e critiche.
Prova a improvvisarsi ala ma viene fermato da Hysaj che gli sbarra la strada sulla fascia sinistra, poco dopo si procura un infortunio muscolare e in un primo momento tiene duro per poi alzare bandiera bianca, sopraffatto dal dolore. ( Nel campionato turco è il miglior realizzatore del Besiktas ma stasera si occupa soprattutto di curare la fase difensiva contro gli spigolosi avversari)
Riceve un bel regalo da Koulibaly ma il capitano del Besiktas stampa il pallone sul palo esterno graziando il Napoli, un episodio che pesa tantissimo sull’economia del match e avrebbe potuto dare i tre punti ai padroni di casa.
L’ex di giornata è forse tra i peggiori in campo dei suoi, perde tanti palloni e riesce nell’impresa di farsi ammonire da un arbitro “fisico” come Clattenburg. ()
Il fantasista portoghese è apparso piuttosto pimpante ed è l’unico del Besiktas che sforna giocate di qualità con finte e invenzioni balistiche. Nella ripresa trasforma il rigore che porta momentaneamente in vantaggio la squadra turca.
Molto bene sulla fascia sinistra dove in più occasioni lascia sul posto Allan.
Da trequartista non rinuncia a dare il suo apporto alla retroguardia turca, intercettando i cross e i lanci lunghi degli avversari, molto bene anche nelle chiusure.
Si rende subito pericoloso ma si libera della marcatura di Kouliblay commettendo fallo. Si procura il rigore sullo 0 a 0 che viene trasformato da Quaresma, insomma anche non segnando riesce a dare un contributo molto sostanziale alla squadra.
Anche stasera il tecnico del Besiktas pensa innanzitutto a non prenderle e a sfruttare gli errori della difesa avversaria, cosa che effettivamente succede. Cambi ininfluenti (uno dei quali anche forzato), ma la cosa più importante per lui è non aver perso dopo aver comunque sfiorato i tre punti.
Napoli
Nel primo tempo blocca con facilità il tiro di Aboubakar, solamente il palo gli evita di prendere gol da Hutchinson. Nella ripresa non riesce a fare il miracolo di parare il rigore a Quaresma.
In fase offensiva sfonda sulla fascia destra proponendo cross e lanci lunghi per i centravanti, in difesa è spesso provvidenziale nel chiudere gli avversari in procinto di tirare in porta.
In un’occasione dà fastidio a Koulibaly anziché dare una mano concreta, ma soprattutto propizia il rigore del Besiktas intercettando col braccio largo il cross di Aboubakar all’interno dell’area, sebbene la decisione di Clattenburg appaia comunque severa.
Contrasta Aboubakar ma rischia di combinare una bella frittata quando regala il pallone a Hutchinson nella sua area di rigore e viene graziato dal palo colpito dall’avversario. Altro errore pesante nella ripresa quando non copre e dà nuovamente via libera a Aboubakar che viene chiuso dal raddoppio di marcatura di Allan.
Ricopre la fascia sinistra facendo spesso avanti e indietro prendendo attivamente parte a entrambe le fasi di gioco.
Si fa sovrastare in velocità Arslan che sulla fascia sinistra lo mette spesso alle corde, non è ancora l’Allan dei tempi migliori ma in difesa sa comunque cavarsela mettendoci una pezza sull’errore di Koulibaly chiudendo Aboubakar in corner. ()
Prestazione senza infamia e senza lode, stavolta non si incarica nemmeno di battere i calci piazzati e dunque il suo lavoro è soprattutto quello di smistare palloni e lavorare dietro le quinte, prendendo parte a una marea di contrasti. ()
Fa molta fatica a entrare in partita lo slovacco che nel momento più critico del match, però, fa valere tutto il suo carisma di capitano e pareggia i conti con un grandissimo gol risollevando letteralmente la squadra quasi sull’orlo del baratro.
Pur giocando da centravanti non ci pensa due volte ad arretrare per dare una mano ai suoi in difesa, al quarto d’ora non trova la porta, combina spesso con Insigne. A inizio ripresa ha una grossa occasione per sbloccare la contesa ma il suo pallonetto si perde sul fondo.
È il primo a presentarsi davanti alla porta di Fabri senza imprimere forza al pallone, le occasioni per andare in gol ce le ha ma non le sfrutta al meglio pur non muovendosi male in mezzo al campo. ( A metà della ripresa Sarri gioca il jolly del centravanti belga che però, a differenza di altre occasioni, non riesce a risolvere la contesa in favore dei partenoepei e non ha un grande impatto sul match)
Vince il ballottaggio con Mertens, prima dell’intervallo cerca la porta con un sinistro al volo che termina sul fondo, buona l’intesa con Callejon ma non abbastanza per trovare il gol. Anche nella ripresa va solamente vicino al bersaglio grosso.
Decide di non schierare Mertens in campo dal primo minuto preferendo affidarsi agli scatti di Insigne, in effetti a giudicare dalla prestazione non proprio esaltante del belga non è stata una scelta sciagurata. Gli innesti di Zielinski e Diawara consentono alla squadra di trovare nuove energie per il finale ad alta tensione.
(Stefano Belli)