Eccoci arrivati all’appuntamento con le pagelle finali di Napoli-Dinamo Kiev: diamo i voti a tutti i protagonisti delle due squadre che hanno giocato al San Paolo nella partita valida per la quinta giornata del girone B di Champions League. Doveva essere una serata di festa al San Paolo, quella della qualificazione agli ottavi di Champions League 2016-2017, invece il 3 a 3 in Turchia tra Besiktas e Benfica e il pari interno deludente degli uomini di Sarri ha decisamente raffreddato gli entusiasti dei partenopei che nel gruppo B rimangono in testa con 8 punti assieme al Benfica davanti al Besiktas terzo con 7 punti e la Dinamo Kiev ultima a quota 2, ma paradossalmente adesso sono i turchi favoriti per il passaggio del turno, con il club italiano e quello portoghese impegnati nello scontro fratricida nell’ultima giornata (il Napoli avrà comunque due risultati su tre a disposizione). La partita di stasera non rimarrà affatto negli annali, sia i padroni di casa che gli ospiti sembravano avere le polveri piuttosto bagnate, con Mertens e compagni che non sono riusciti ad approfittare degli svarioni difensivi degli ucraini, mentre Reina, mai messo a dura prova dai centravanti avversari, ha pensato bene di complicarsi la vita con un’uscita a vuoto alla quale ha posto rimedio Hysaj. Hamsik e Gabbiadini sono quelli che vanno più vicini al gol, ma la porta di Rudko rimane inviolata fino al triplice fischio di Hategan.



Gli interpreti delle due squadre non sono stati all’altezza del copione e del palcoscenico, con il pubblico del San Paolo che alla fine del match ha coperto di fischi gli uomini di Sarri, delusi più per la prestazione che per il risultato in sé. Serata assolutamente no per gli uomini di Sarri che escono dal campo con il punticino in tasca solamente perché gli avversari, di fatto, non hanno mai tirato in porta. Periodo davvero delicato per i partenopei, adesso oltre ai risultati cominciano a mancare anche le prestazioni. Il club ucraino abbandona anche la speranza di centrare i sedicesimi di Europa League e chiudono matematicamente al quarto e ultimo posto nel girone B di Champions League, ma gli uomini di Rebrov non si scansano e fanno il loro dovere dal primo all’ultimo minuto, senza comunque creare occasioni da gol degne di nota. Un paio di appunti nei confronti del direttore di gara rumeno: si limita ad ammonire Sydorchuk quando il brutto fallo su Hysaj poteva costargli una sanzione ben peggiore, inoltre non si accorge della spintarella che Vida rifila a Gabbiadini non facendosi notare dall’arbitro e soprattutto dall’addizionale appostato nei pressi della porta di Rudko.



Primo tempo senza gol e soprattutto senza emozioni al San Paolo con Napoli e Dinamo Kiev che arrivano al riposo sul punteggio di 0-0. Poco prima del fischio d’inizio è arrivata la notizia del clamoroso 3-3 in rimonta del Besiktas sul Benfica, un risultato che impedisce agli uomini di Sarri di qualificarsi per gli ottavi di Champions League già stasera. Sono i padroni di casa che provano a fare la partita ma senza creare grossi pericoli dalle parti di Rudko (6) che in un paio di frangenti esce su Mertens (6) lanciato a rete, con Khacheridi (7) autentico leader della difesa che arriva sempre per primo sul pallone anticipando gli avversari. Da segnalare la prova assolutamente incolore di Insigne (5), mentre Hamsik (6) ci prova dalla distanza senza però angolare il pallone che diventa facile preda per Rudko. Inoperoso Reina con gli ospiti che non hanno mai tirato in porta.



Padroni di casa meno pimpanti del solito che faticano a costruire gioco con fluidità, le poche occasioni sono state neutralizzate senza affanni dalla difesa avversaria. Fa buona guardia sulla fascia destra dove impedisce a Tsygankov di fare danni, oltre a guadagnare diversi calci di punizione. Tanto volenteroso ma non ne azzecca una, è sempre in fuorigioco, sbaglia le misure dei passaggi per i compagni e fatica a mantenere l’equilibrio col pallone tra i piedi.

All’undici di Rebrov la vittoria è l’unico risultato che ha a disposizione per rimanere in gioco almeno per il terzo posto, ma finora in fase offensiva gli ucraini non hanno combinato granché. Finora non ha concesso spazi e occasioni agli avversari, sempre attento a intercettare i cross e ad arrivare sul pallone prima dei giocatori del Napoli. Autore di un brutto fallo ai danni di Hysaj che viene punito solamente con il giallo dall’arbitro Hategan che grazia così il numero 16 ospite. (Stefano Belli)

Inoperoso nel primo tempo, a pochi minuti dal novantesimo decide di complicarsi la vita da solo uscendo a vuoto lasciando il pallone pericolosamente vacante nell’area piccola ma il portiere spagnolo se la cava grazie anche all’aiuto di Hysaj che salva la baracca.

Nella prima frazione di gioco è vittima di un brutto fallo di Sydorchuk per fortuna senza conseguenze, guadagna diversi calci di punizione e nel finale rimedia alla svista colossale di Reina spazzando via la sfera dall’area piccola del Napoli.

Ritorno importantissimo per Sarri, il centrale difensivo spagnolo in qualche fase appare in difficoltà ma era da mettere in preventivo considerando che mancava dal campo da un po’ di tempo.

Oltre a fare il suo dovere al centro della difesa, pensa anche a rimediare agli errori dei suoi compagni anche se ogni tanto è lui stesso a commetterne qualcuno.

In assenza di Jorginho e Allan è lui a occuparsi dei calci piazzati, in particolare dei tiri dalla bandierina, a volte prova a sfondare sulle fasce senza successo.

Anche lui, dopo un buon inizio di stagione, risente del periodo non particolarmente felice dei partenopei apparendo meno brillante del solito.

Ancora qualche errore di inesperienza per il giovane talento ex-Bologna che nella ripresa perde un paio di brutti palloni innescando le ripartenze della Dinamo Kiev che non vengono sfruttate a dovere da Yarmolenko e Sydorchuk.

Ci prova in prima persona col destro da fuori area, dando potenza al pallone ma non la giusta angolazione per scavalcare Rudko. A inizio ripresa va decisamente più vicino al gol mancando per poco l’incrocio dei pali.

Abile a trasformare le azioni dei suoi da difensive a offensive, a inizio ripresa manca la conclusione a rete solamente per l’intervento provvidenziale di Makarenko.

Il portiere e i difensori della Dinamo Kiev ce la mettono tutta per non fargli trovare la via del gol, agevolati dalla serata non particolarmente felice del centravanti belga che oggi non sembrava particolarmente ispirato. ( Sarri lo fa entrare nel finale nel disperato tentativo di segnare in extremis, ma la mossa non dà i suoi frutti)

Vittima della trappola del fuorigioco orchestrata dagli avversari, in contropiede scivola clamorosamente sul pallone sciupando una ripartenza molto interessante dei partenopei, ma esce comunque tra gli applausi del San Paolo che capisce il momento difficile che sta attraversando nonostante la doppietta all’Udinese e prova a incoraggiarlo. ( Entra e va vicino al gol sfiorando il palo alla destra di Rudko e poi impegnando seriamente l’estremo difensore della Dinamo Kiev che gli nega la gioia del gol)

Il tecnico della Napoli deve lavorare su tutti i fronti, a cominciare dal gioco tutt’altro che spumeggiante per non parlare poi della completa mancanza di fiducia nei propri mezzi, con i giocatori che sembrano aver smarrito l’entusiasmo di qualche mese fa.

Non ha alcuna paura a uscire su Mertens lanciatissimo a rete in almeno un paio di occasione, interviene in maniera decisiva anche su Hamsik e Gabbiadini riuscendo nell’intento di mantenere la propria porta inviolata.

Da segnalare una chiusura in corner nei confronti di Ghoulam e un fallo su Giaccherini dove regala la punizione agli avversari, prestazione sufficiente.

Decisivo nel chiudere Mertens lanciato a rete in calcio d’angolo, bravo a fare buona guardia su Insigne anticipandolo a più riprese, in generale copre alla perfezione tutti gli spazi e arriva per primo su tutti i palloni, impedendo agli avversari di inquadrare come si deve la porta di Rudko. Il migliore dei suoi, senza alcun dubbio, anche perché non sbaglia assolutamente nulla.

Ottimo recupero su Mertens quando gli porta via il pallone dentro l’area di rigore, col mestiere e un pizzico di furbizia fa ostruzionismo su Hamsik senza commettere fallo, assieme a Khacheridi il più efficace in fase difensiva. Rifila una spintarella a Gabbiadini in area senza farsi notare dal direttore di gara.

Legge molto bene le azioni degli avversari, in particolare quando anticipa Callejon che su suggerimento di Hamsik stava per concludere in porta.

Nel primo tempo viene graziato dall’arbitro Hategan che si limita ad ammonirlo per il brutto intervento da dietro su Hysaj. Nel secondo non trova la porta su suggerimento di Yarmolenko. ()

Nell’arco dei novanta minuti di gioco sale in cattedra solamente in un’occasione, quando prende il pallone e prova a coordinarsi per il tiro mantenendo il pallone a debita distanza dalla porta di Reina.

Se all’andata aveva spaventato il Napoli andando a segno in Ucraina, oggi non è riuscito a trovare la via del gol ed è apparso in calando.

Ruba palla ai giocatori del Napoli più distratti e per poco non concretizza un contropiede, peccato che Sydorchuk prenda davvero male la mira. Tra i giocatori della Dinamo Kiev è quello col maggior talento da spendere e in mezzo al campo si nota.

Stasera fa il suo dovere senza eccedere in virtuosismi da solista, potrebbe essere più incisivo negli ultimi 20 metri ha Hysaj lo contiene molto bene sulla fascia sinistra. ( Hysaj per poco non gli regala la palla dell’1 a 0 ma il paraguaiano non mantiene il sangue freddo necessario per approfittarne)

Va a mettere pressione al rientrante Albiol inducendolo all’errore ma in fase offensiva combina davvero ben poco. ()

La Dinamo Kiev aveva a disposizione solamente la vittoria per tornare in corsa almeno per il terzo posto, non riuscendo nell’intento di conquistare i tre punti il club ucraino strappa comunque il pari su un campo ostico come quello del San Paolo. Il valore tecnico della rosa non è paragonabile a quella del Napoli e gli ospiti oggi hanno limitato i danni.

(Stefano Belli)

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