Ecco le pagelle finali di Inter-Fiorentina: i voti alle due squadre, allarbitro e a tutti i protagonisti della partita di San Siro, valida per la quattordicesima giornata del campionato di Serie A. Gara pazza al Meazza con l’Inter che ottiene la prima vittoria della nuova era Pioli battendo la Fiorentina per 4 a 2. Dopo i primi 20 minuti di gioco i nerazzurri sono avanti per 3 a 0 grazie alle reti di Brozovic, Candreva e Icardi, ma come al solito le squadre di Pioli non riescono ad amministrare un vantaggio così ampio senza rischiare e prima dell’intervallo i viola accorciano le distanze con Kalinic pur rimanendo in dieci per l’espulsione di Gonzalo Rodriguez, punito con il rosso diretto per un fallo su Icardi in quello che sembrava tutto fuorché una chiara occasione da gol. Nella ripresa, nonostante l’uomo in meno, la formazione di Sousa riapre la contesa con Ilicic approfittando di una mezza papera di Handanovic, gli ospiti tentano il tutto per tutto ma ritrovandosi a corto di energie nel finale subiscono anche il 2-4 con la firma di Icardi (doppietta per il centravanti argentino) che regala i tre punti ai nerazzurri, terzo KO per la Fiorentina che non riesce ad avvicinarsi alle prime posizioni della classifica



Match davvero avvincente con 5 gol, continui capovolgimenti di fronte e squadre lunghissime in mezzo al campo dal primo all’ultimo minuto, spettacolo propizionato dallo stile di gioco di Pioli, tutto votato all’attacco con una difesa fin troppo ballerina, e dalla caparbietà degli uomini di Sousa, mai domi neanche sullo 0-3. Anche stasera a sprazzi i nerazzurri danno spettacolo ma devono migliorare parecchio sul piano della gestione del risultato e delle energie residue, in calo nella ripresa ma non come nella gara di Europa League contro l’Hapoel Beer Sheva. Tantissime le palle gol create da Icardi e soci. Non è stata una vigilia facile per i viola dopo le polemiche per le dichiarazioni di Sousa su Bernardeschi, a inizio gara gli ospiti rischiano il tracollo ma poi si rimettono in carreggiata, venendo poi danneggiati dall’espulsione ingiusta di Rodriguez, con tutti gli undici effettivi in campo la formazione ospite avrebbe dato ancora più filo da torcere agli avversari. Stasera è mancato solamente il risultato alla formazione toscana. Serata da dimenticare per il direttore di gara che sbaglia quasi tutte le decisioni che deve prendere, in particolare quando espelle Rodriguez per un intervento assolutamente falloso su Icardi ma che al limite sarebbe stato sanzionabile con il giallo. In questa maniera condiziona inevitabilmente la gara e un buon arbitro deve essere sempre trasparente e non incidere sull’andamento del match, cosa che Damato stasera invece ha fatto dando l’impressione di perdere il controllo della situazione in qualunque momento.



Al Meazza si è appena concluso il primo tempo di Inter-Fiorentina con i nerazzurri avanti per 3 a 1 dopo il duplice fischio di Damato: ecco allora le pagelle della prima frazione con i voti a migliori e peggiori da ambo le parti. Inizio travolgente da parte degli uomini di Pioli che sbloccano subito la contesa con Brozovic (7), poco dopo Candreva (7,5) ribadisce il concetto segnando la rete del raddoppio, viola frastornati che al 20′ subiscono anche il terzo gol di Icardi (7,5), autore di un’azione personale da lasciare a bocca aperta. Gli ospiti rischiano il tracollo ma trovano il modo di raddrizzarsi, prima che Kalinic (6,5) accorciasse le distanze ci hanno pensato Borja Valero (6) e Ilicic (6) a mettere alla prova i riflessi di Handanovic (7). Nel recupero la Fiorentina rimane in dieci per l’espulsione di Rodriguez (6), autore di un fallo su Icardi sicuramente sanzionabile con il giallo ma con il rosso diretto visto che non era chiara occasione da gol, Damato ha deciso diversamente lasciando i viola con un uomo in meno, episodio che farà parecchio discutere a fine gara.



Grande prova di forza dei nerazzurri che nei primi 20 minuti travolgono gli avversari andando a segno tre gol e creando altrettante occasioni per arrotondare il punteggio, unico punto debole la difesa fin troppo alta. Adesso vediamo se gli uomini di Pioli terranno botta anche nella ripresa. Quando l’argentino è in serata non ce n’è per nessuno, il terzo gol è roba da cineteca. Non è abbastanza reattivo, concede qualche spazio di troppo ai centravanti avversari.

Prima mezz’ora da incubo per i viola che trovano comunque il modo di rimettersi in carreggiata grazie a Kalinic, peccato per l’espulsione ingiusta di Rodriguez. Ci pensa lui a tenere ancora vive le residue speranze dei viola accorciando le distanze e costringendo i nerazzurri a doversi impegnare anche nella ripresa. Parecchio incerto e insicuro sulle uscite, una sua respinta errata propizia il raddoppio di Candreva. (Stefano Belli)

Risponde “presente” neutralizzando le conclusioni di Kalinic (in fuorigioco) e Borja Valero, nella ripresa si fa sorprendere dal tiro di Ilicic che non riesce a respingere, un infortunio non da lui e che poteva compromettere tutto il lavoro fatto dai compagni in fase offensiva.

Sempre puntuale e preciso negli interventi, oltre a rubare palla agli avversari recupera quelle perse dai compagni.

In un’occasione Borja Valero lo mette in seria difficoltà, per il resto si è trattato di ordinaria amministrazione con un salvataggio sulla linea e un paio di eccessi di nervosismo che gli costano il giallo.

Gara non esente da errori la sua, ogni tanto interviene in ritardo commettendo fallo e nel complesso non impressiona

Sui primi due gol dell’Inter partecipa attivamente alle azioni avanzando sulla fascia sinistra aprendo per i compagni, si distingue anche per un paio di ottime chiusure su Tello.

Anche stasera il croato va a segno sbloccando la contesa pochissimi minuti dopo il fischio d’inizio, prende sempre parte alle manovre offensive dei nerazzurri e si sta rivelando un elemento sempre più importante per la nuova Inter di Pioli.

Nella prima frazione di gioco non è parso particolarmente brillante, facendosi anche ammonire nel tentativo di fermare Bernardeschi, Pioli decide quindi di non riproporlo nella ripresa ( Vanifica un contropiede potenzialmente interessante servendo Icardi azniché Candreva, ma l’errore più clamoroso lo fa quando si divora un gol praticamente già fatto a porta vuota con Tatarusanu ormai fuori causa)

Firma la rete del 2 a 0 approfittando del grossolano intervento di Tatarusanu sul cross di Perisic, si affaccia molto frequentemente nell’area di rigore avversaria e con l’arrivo di Pioli sembra aver compiuto il salto di qualità definitivo. ()

Qualche pallone perso sui tantissimi smistati dall’ex-centrocampista del Siviglia che oggi non ha di certo demeritato (FELIPE MELO SV)

Sul 3 a 0 si ritrova tra i piedi il pallone che potrebbe chiudere definitivamente la contesa ma lo spara alto sopra la traversa, nell’azione del raddoppio di Candreva è suo il cross che Tatarusanu non riesce a respingere a dovere, nella ripresa colpirà anche il palo.

Con la doppietta di stasera il centravanti argentino aggancia Dzeko in vetta alla classifica marcatori con 12 reti, la decide lui la contesa con i due gol che consentono all’Inter di battere i viola, bellissimo il primo gol mentre il secondo è frutto di un tap-in vincente sulla conclusione di Perisic ribattuta da Tatarusan

Esattamente come ai tempi della Lazio, il tecnico di Parma fa pressare altissimo i suoi giocatori ma in questa maniera la difesa è scoperta e i viola la puniscono per ben due volte, se la Fiorentina avesse giocato in undici chissà come sarebbe andata a finire. Nulla da dire sul piano del gioco, a tratti spettacolare, ma c’è da migliorare la gestione del pallone e del risultato.

Incerto nelle uscite, semplicemente disastroso sulle respinte, in particolare quando lascia il pallone in mezzo per Candreva che con la porta sguarnita non può proprio sbagliare, anche sul quarto gol di Icardi poteva far meglio sulla respinta al tiro di Perisic.

In alcuni frangenti appare davvero spaesato e in difficoltà quando si tratta di spazzare via il pallone dalle parti di Tatarusanu, in altri invece se la cava decisamente meglio

Qualche chiusura importante su Candreva ma poi si fa mettere a sedere da Icardi nell’azione del 3 a 0, assolutamente ingiusta la sua espulsione per l’intervento sull’argentino, sicuramente punibile con il giallo ma il rosso diretto è parso eccessivamente severo.

È lui a propiziare il 4 a 2 dell’Inter in contropiede perdendo palla in una zona nevralgica del campo quando i viola stavano tentando il tutto per tutto, qualche volta lascia Candreva in fuorigioco e anticipa Icardi.

Primo tempo assolutamente da non buttare, spesso si rifugia in corner per interrompere le azioni avversarie e prova piuttosto ad alimentare i contropiedi dei suoi, a inizio ripresa viene sacrificato da Sousa per far entrare Tomovic. ( A lui il compito di ricomporre la difesa a quattro dopo l’espulsione di Rodriguez, fa quel che può per limitare i danni e contenere le incursioni degli avversari)

Sullo 0-2 prova a dare la scossa ai suoi presentandosi davanti a Handanovic ma senza trovare il modo di beffare il portiere nerazzurro, è lui a servire l’assist a Ilicic per il 2-3 con un lancio lungo chirurgicamente preciso.

Non è supportato a dovere dai compagni che non lo servono mai, in particolare Salcedo che si dimentica di lui.

In una serata in cui poteva mettersi in evidenza e fare grandi cose proprio alla Scala del calcio non riesce a influire sul match con le sue giocate. ( Per poco non conclude a rete ma al momento del tiro viene anticipato perdendo palla)

In un paio di occasioni spaventa Handanovic, la prima su azione quando costringe l’estremo difensore avversario a superarsi per negargli il gol, la seconda su calcio di punizione quando Samir con un colpo di reni si rifugia in corner. Poi nella ripresa riapre la contesa siglando la rete del 2-3 che rimette tutto in discussione, ma non basterà per agguantare il pari.

È lui ad alimentare la maggior parte delle azioni offensive dei viola, forse avrebbe potuto dare qualcosa di più in una serata comunque importante per capire l’effettiva dimensione della Fiorentina in questo campionato. (F. CHIESA 5,5 – Un solo tentativo per il figlio di Enrico, un destro che è andato a spegnersi mestamente sul fondo)

Sullo 0-3 accorcia le distanze lasciando sul posto Candreva e liberando un sinistro che si infila nell’angolino, un vero centravanti di razza che ogni volta che può prova a gonfiare la rete avversaria.

Le dichiarazioni dei giorni scorsi su Bernardeschi lo mettono in cattiva luce, da vero signore preferisce non fare commenti sulla condotta dell’arbitro Damato, la squadra paga il pessimo inizio senza il quale probabilmente i viola sarebbero usciti dal Meazza con almeno un punto in tasca, i cambi non riescono a influire sul risultato finale.

(Stefano Belli)