La bufera esplosa sullarbitro Antonio Damato dopo la direzione di Inter-Fiorentina non è nuova: spulciando gli archivi si scopre che già nellaprile 2010 larbitro di Barletta era entrato nellocchio del ciclone per aver in qualche modo, almeno secondo le accuse, favorito lInter: era la famosa partita della Roma contro la Sampdoria, quella in cui Giampaolo Pazzini aveva girato con una doppietta uno svantaggio (firmato da Totti) e i blucerchiati, espugnando lOlimpico, avevano consentito allInter di tornare in testa al campionato che avrebbero vinto, centrando più tardi lo storico Triplete. Rosella Sensi, allepoca presidente della Roma, era andata su tutte le furie lamentando una cattiva direzione arbitrale. Appoggiata dal dirigente Giampaolo Montali, che aveva ricordato un rigore non fischiato per un fallo di mano di Luciano Zauri, episodio simile ad un paio che invece avevano portato a una massima punizione contro i giallorossi. Anche allepoca era emersa la simpatia nerazzurra di Damato: il Corriere dello Sport aveva fatto riemergere un pezzo risalente al 2002, quando Damato doveva debuttare in C1 e – pur senza virgolettati – ricordava la sua simpatia per lInter e per Antonio Cassano, barese e conoscitore dellarbitro quando i due erano ragazzi. Anche allepoca si era parlato di Damato interista; sia quel che sia, gli arbitri sono comunque abituati a finire nellocchio del ciclone.
Non si sono affatto placate le polemiche sugli errori arbitrali che hanno influenzato il posticipo di Serie A tra Inter e Fiorentina, match vinto poi proprio dai nerazzurri per 4 a 2: al certo nel ciclone larbitro Antonio Damato, reo secondo le accuse dei tifosi di aver deliberatamente favorito i nerazzurri, di cui, stando a un vecchio articolo pubblicato da Repubblica, sarebbe tifoso da tempo. A gettare ulteriore benzina sul fuoco anche il responsabile della area tecnica della Fiorentina Pantaleo Corvino che al termine dellincontro della 14^ giornata di campionato ha dichiarato: stata una partita caratterizzata da una partenza sottotono della nostra squadra e da un arbitraggio sempre sottotono. Damato è un arbitro che merita tutto il rispetto, ma non era in serata, non era in forma per tutta la gara. Ci sono stati degli episodi che se si vanno bene a mettere insieme credo siano risultati determinanti per il risultato finale. Il rigore su Gonzalo prima dell’espulsione era chiaro, come era chiaro il fallo su Chiesa, poi sul capovolgimento abbiamo subito il 4-2. Anche il presidente Della Valle era molto amareggiato.
Sono moltissime le polemiche che ruotano attorno al posticipo della quattordicesima giornata di Serie A, Inter–Fiorentina. La viola protesta per diversi episodi che hanno complicato la sua gara e reso in discesa quella della squadra di Stefano Pioli. Un articolo della Repubblica però ha mandato su tutte le furie i tifosi della viola perchè in questo si rivelava come Damato fosse da sempre tifoso proprio della squadra nerazzurra. Nell’articolo in questione si sottolinea anche però come il tifo tra gli arbitri non conti e come Antonio Damato di Barletta sia stato sempre ligio al suo dovere, senza ovviamente mai favorire l’Inter nonostante la sua fede sportiva. Nonostante questo una partita andata particolarmente male non ha lasciato pensare ai tifosi altro che ci sia stato qualcosa di premeditato dietro. Un’esagerazione in un paese che non accetta errori e non si rende probabilmente conto di quanto sia difficile fare il direttore di gara.
La gara Inter-Fiorentina, terminata col risultato di 4-2, ha fatto letteralmente infuriare i tifosi della Fiorentina scatenando una grande polemica attorno all’arbitro Damato di Barletta. Andiamo ad analizzare quali sono stati gli episodi per cui si sono lamentati i viola. Al minuto 34 non viene fischiato un rigore netto per un fallo di Miranda su Gonzalo Rodriguez, con Damato molto vicino all’azione che lascia proseguire. Poco dopo, circa dodici minuti, viene espulso lo stesso Gonzalo Rodriguez per aver atterrato al limite dell’area di rigore Mauro Icardi. Il difensore della Fiorentina fa fallo e sarebbe dovuto essere ammonito perchè commette sì un fallo su un’azione chiave, ma non è sicuramente chiara occasione da gol. Sospetto il fallo poi su un contropiede della viola con Kalinic che al minuto sessantotto viene steso con l’arbitro che ancora una volta lascia correre. Nel finale c’è anche un fallo su Chiesa al limite dell’area di rigore dell’Inter, in contropiede i nerazzurri segneranno il definitivo 4-1.