Uno dei protagonisti attesi e ormai scontati quando lInter scende in campo è Mauro Icardi, capitano della formazione nerazzurra e autore di una ottima doppietta ieri sera a San Siro contro la Fiorentina di Sousa. Proprio il bomber della formazione di Stefano Pioli ha così commentato il match ai microfoni di Premium sport: E un passo in avanti che abbiamo fatto: lapproccio alla partita è stato quello giusto, già in settimana in allenamento si vedere questa voglia di vincere e fare bene e si è vista nel primo tempo. Paura di vincere? No, dobbiamo imparare a gestire le partite: quando andiamo in vantaggio iniziamo a giocare troppo indietro. Il Napoli? Partita fondamentale, ma guardiamo partita per partita. Dobbiamo affrontarla come oggi con la cattiveria giusta, dobbiamo lavorare bene in questi giorni poi vedremo come andrà. Il faccio il meglio per la squadra con quello che riesco, io sono un attaccante e faccio gol, spero che servano”.



Nonostante la bella vittoria ottenuta ieri in campo a San Siro dallInter di Piola contro la Fiorentina (match che si è chiuso tra le polemiche per 4 a 2 a favore dei nerazzurri), lo spogliatoio dei padroni di casa non sembra contagiato completamente dalla gioia dei tufosi accorsi allo stadio milanese. A dare questa impressione è lattaccante dellInter Ivan Perisic, che intervistato nel post match dai microfoni di Sky sport ha dichiarato: credo che oggi abbiamo fatto bene fin dal primo minuto: abbiamo pressato alto e abbiamo fatto tre bellissimi gol nei primi venti minuti e volevamo fare anche il quarto. Nel secondo tempo però penso che abbiamo visto una sola squadra: la Fiorentina ha fatto molto bene e questo come detto, dobbiamo cambiare, non possiamo giocare cosi undici contro dieci: giochiamo qualcosa e poi nel secondo tempo cè stata solo la Fiorentina. Insomma segnali incoraggianti dallinter sotto la nuova direzioni Pioli ma ancora tanti elementi su cui lavorare per ritornare in lizza nella classifica della Serie A.



Il match di ieri sera tra Inter e Fiorentina ha lasciato senza dubbio lamaro in bocca nello spogliatoio viola e non solo: la polemica sugli errori arbitrali di Damato non si è infatti affatto placata e i tifosi della compagine fiorentina sono già sul piede di guerra. Il tecnico della Fiorentina, Paulo Sousa ha voluto però analizzare il match senza soffermarsi troppo su queste polemiche, preferendo concentrarsi su altri fattori: La squadra è entrata bene, a livello di organizzazione offensiva è andata bene: dobbiamo migliorare su questi aspetti. Dopo ha continuato a crederci, ha presentato un calcio straordinario che mi rende molto orgoglioso e mi spinge a migliorarmi e ad aiutarli di più a presentare i livelli che ha presentato oggi, durante quasi tutta la partita, soprattutto nei momenti di sofferenza, dopo i gol e nella complessità di questa partita. Nonostante le polemiche e gli evidenti errori, Sousa rimane dunque soddisfatto di quanto visto in campo ieri sera.



Notevole balzo in avanti in classifica per l’Inter che grazie al 4 a 2 sulla Fiorentina si portano all’ottavo posto scavalcando proprio i viola, al terzo KO stagionale (in questo momento la squadra con il minor numero di sconfitte è la Lazio con 2 partite perse nelle prime 14 giornate). stata una partita ricca di capovolgimenti di fronte con ben 14 tiri in porta per i padroni di casa e 10 per gli ospiti, ben 15 le occasioni da gol create dagli uomini di Pioli che hanno comunque concesso parecchi spazi anche agli avversari che hanno avuto 9 palle gol per andare a segno. Cinque parate a testa per Handanovic e Tatarusanu, pur compiendo alcuni interventi davvero decisivi entrambi i portieri si sono macchiati di diversi errori e non sono stati capaci di blindare le rispettive porte per tutti i novanta minuti. Equilibrio assoluto sul possesso palla, 50%-50% tra Inter e Fiorentina. C’è da registrare anche il legno colpito da Perisic, con i ben 27 falli subiti dai viola che recriminano per l’espulsione di Rodriguez e alcune punizioni non concesse da Damato. L’Inter ha recuperato 31 palloni ed è anche su questo dato che la formazione di Pioli ha costruito il suo successo. Addirittura 36 lanci lunghi per la Fiorentina che ha provato a sfruttare i centimetri in più di Kalinic, autentico spauracchio sulle palle aeree.

Le parole del centravanti dell’Inter, Mauro Icardi, al termine del match: “Stasera dovevamo fornire una grande prestazione, nella ripresa siamo calati e questo non va bene. Col tempo impareremo dagli errori e sono sicuro che in futuro miglioreremo sempre di più. Dobbiamo gestire meglio le partite quando siamo in vantaggio, non so se sia paura di vincere o incapacità di tenere sempre alta la concentrazione. Suning non ci ha detto nulla di speciale, voleva solamente essere presente ed è venuto a salutarci, tornerà in Cina contento per il risultato di stasera. Sin dal ritiro ho detto che siamo un gruppo straordinario e una delle squadre potenzialmente più forte ma non sempre lo dimostriamo sul campo. Dzeko? Io guardo a me stesso, poi a fine anno tireremo le somme”.

Le parole del tecnico dell’Inter, Stefano Pioli, ai microfoni di Sky Sport: “Sicuramente abbiamo sofferto perché nella ripresa abbiamo sciupato tante occasioni per chiudere la partita, la Fiorentina ci ha tenuto testa anche con l’uomo in meno, ma queste difficoltà ci aiuteranno a crescere sia fisicamente che mentalmente. Anche stasera abbiamo fatto tante cose positive e altre meno, sarà roba su cui lavoreremo nel corso della settimana. Credo che la squadra abbia bisogno di fiducia e di trovare risultati per credere in se stessa, finché siamo compatti e corti occupando meno campo possibile creiamo tante palle gol e rischiamo poco, poi appena ci allunghiamo cominciano i problemi”.

Un amareggiato Paulo Sousa traccia un’analisi lucida della gara persa contro l’Inter: “Sapevamo che avremmo giocato contro una squadra aggressiva e arrembante, sono comunque molto orgoglioso dei miei ragazzi che hanno giocato da veri campioni lottando come leoni in mezzo al campo. Ritengo che siamo una grande squadra che non si arrende mai di fronte alle difficoltà, creando continuamente pericoli e senza mai rinunciare a vincere nonostante le situazioni sfavorevoli. Per me le questioni arbitrali sono morte e sepolte dopo il triplice fischio, e in ogni caso non voglio parlarne davanti ai microfoni”. (Stefano Belli)

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