La Roma batte l’Austria Vienna nello scontro diretto per il primo posto nel gruppo E di Europa League 2016-2017, 4 a 2 per i giallorossi che volano così a 8 punti in classifica. I padroni di casa aprono le marcature con Kayode, ma poi gli ospiti dilagano con la doppietta di Dzeko e le reti di De Rossi e Nainggolan. Nel finale la formazione di Fink accorcia le distanze con Grunwald che rende leggermente meno amara la sconfitta, ma il successo degli uomini di Spalletti è assolutamente fuori discussione.
Match bellissimo soprattutto nel primo tempo quando entrambe le squadre partono con un ritmo indiavolato, poi la Roma prende in mano le redini del gioco e domina andando a segno per 4 volte. Nella ripresa i ritmi calano vistosamente e anche la partita diventa decisamente meno spettacolare con i giallorossi che l’addormentano quando ormai hanno i tre punti in cassaforte. Se due settimane fa la formazione di Fink era riuscita a mascherare i difetti e l’inferiorità tecnica nei confronti degli avversari, stasera sono emerse impietosamente tutte le debolezze dei padroni di casa, nettamente meno forti. Nonostante una formazione rimaneggiata e l’emergenza infortuni i giallorossi dimostrano di essere nettamente più forti degli avversari e vincono meritatamente ottenendo il primo posto nel girone, al netto di qualche immancabile calo di tensione in difesa. Nel primo tempo non concede un calcio d’angolo alla Roma quando Larsen chiude in corner El Shaarawy, è l’unico episodio dubbio della serata perché il direttore di gara spagnolo, per il resto, ha arbitrato benissimo senza danneggiare una squadra o favorire l’altra.
All’Ernst Happel Stadion si è appena concluso il primo tempo di Austria Vienna-Roma (partita valida per la 4^ giornata del gruppo E di Europa League 2016-2017), all’intervallo la squadra di Spalletti è avanti per 2 a 1: ecco allora le pagelle del primo tempo con i migliori e i peggiori di ciascuna squadra. Tante emozioni sin dal fischio d’inizio quando Kayode (6) porta in vantaggio i padroni di casa su assist di Venuto (6,5), ma i giallorossi ritrovano immediatamente la parità con Dzeko (6,5) che trafigge Hadzikic, gli uomini di Spalletti continuano ad attaccare fino a trovare la rete dell’2 a 1 con De Rossi (6,5) abile ad approfittare dell’errore di Martschinko (5) che respinge malissimo la sfera senza pulire l’area di rigore. Dopodiché la Roma pensa soprattutto ad amministrare e a contenere le poche sfuriate degli avversari che non creano grossi grattacapi ad Alisson (6).
I padroni di casa trovano il gol del vantaggio grazie a una dormita generale della difesa giallorossa, ma poi devono chinarsi alle reti di Dzeko e De Rossi, scontando il gap tecnico nei confronti della Roma. Il più propositivo e il più difficile da marcare dei suoi, in un paio di frangenti va davvero vicino a trovare la porta di Alisson dopo aver mandato a rete Kayode. Pesantissimo il suo errore in occasione del gol di De Rossi, quando con un suo disimpegno mette fuori causa il portiere Hadzikic.
Le tante defezioni per gli infortuni e la rosa molto corta (in panchina ci sono due primavera, Marchizza e Desantis) non stanno impedendo ai giallorossi di sovrastare gli avversari sul piano del gioco. Serve l’assist a Dzeko per l’1 a 1 (poco prima non era riuscito a evitare il gol di Kayode), inarrestabile sulla fascia destra dove i giallorossi attaccano la maggior parte delle volte Rientro non proprio positivo per il difensore tedesco che sul gol di Kayode sporca il pallone impedendo ad Alisson di arrivarci, nei minuti successivi perde diversi palloni e per fermare Pires è costretto a spendere il giallo con un fallo tattico. (Stefano Belli)
Un mezzo miracolo su Nainggolan con i padroni di casa sull’1 a 0, poi deve alzare bandiera bianca davanti alla conclusione vincente di Dzeko, sul gol di De Rossi non ha alcuna colpa essendo beffato dalla respinta disastrosa di Martschinko. A inizio ripresa ferma Perotti negandogli il 3 a 1 ma poi viene battuto per altre due volte.
Si mette in evidenza quando chiude El Shaarawy in procinto di concludere a rete, qualche volta fa buona guardia nell’area piccola ma non basta per evitare la sconfitta.
Nel primo tempo manca la porta da distanza ravvicinata, e per giunta in fuorigioco. Qualche disattenzione di troppo in fase difensiva dove per poco non regala il pallone a un certo Dzeko che ha un po’ di confidenza con le porte avversarie ma riesce comunque a chiuderlo in qualche modo, a volte fa gli straordinari per rimediare agli errori dei suoi compagni di reparto.
Perde in più di un’occasione il pallone sul pressing degli avversari, il gran fisico non gli consente di avere la meglio negli contro uno contro, con un rimpallo “serve” il 4 a 1 su un piatto d’argento per Nainggolan, poi in un altro frangente regala palla a Dzeko e costringe Rotpuller a compiere gli straordinari.
La combina davvero grossa quando sulla linea respinge il colpo di testa di Dzeko ingannando Hadzikic che non può quindi far nulla sul tap-in di De Rossi. Tanti palloni persi e regalati agli avversari, giornata da dimenticare al più presto.
Ha degli ottimi piedi e li sfrutta battendo i calci piazzati da dove nascono la maggior parte dei pericoli per i giallorossi, grazie al suo possente fisico si aggiudica i duelli aerei con gli avversari
Non combina granché sul terrreno di gioco, prestazione decisamente deludente per il numero 15 dell’Austria Vienna, mai realmente in partita. ()
Viene spesso contrastato dalle diagonali di Bruno Peres che gli si frappone davanti al pallone, chiude in crescendo la prima frazione di gioco ma nella ripresa non riesce a ripetersi sugli stessi livelli.
Un’opportunità per lui su punizione ma la spreca alzando troppo il pallone che sorvola la traversa. Solamente nel finale gonfia la rete quando ormai è troppo tardi e il risultato irrimediabilmente compromesso.
Fornisce l’assist a Kayode per il momentaneo 1 a 0, dopodiché ci prova in prima persona ma viene murato per ben due volte, il migliore tra i suoi, il più ispirato e quasi immarcabile. ( Solamente qualche minuto per quello che nel campionato austriaco è il capocannoniere dell’Austria Vienna).
Sblocca immediatamente la contesa a inizio gara approfittando dell’harakiri tra Alisson e Rudiger, ma poi litiga con De Rossi per la gran parte del tempo. ()
Il suo obiettivo era limitare i danni e, perché no, giocare un altro scherzetto ai giallorossi, ma a differenza di due settimane fa le cose vanno in maniera leggermente diversa.
Sull’azione che porterà al gol di Kayode si complica la vita da solo scontrandosi con Rudiger, in generale interviene sul pallone con fin troppa leggerezza. Nella ripresa esce con i tempi giusti su Kayode smorzando il contropiede dell’Austria Vienna, venendo trafitto solamente da Grunwald a risultato ormai acquisito.
Cerca inutilmente di salvare sulla linea intercettando il pallone che Kayode aveva già depositato in porta, poi fornisce l’assist per l’1 a 1 di Dzeko. Nel primo tempo è inaarestabile sulla fascia destra, accusando un calo fisiologico nella ripresa.
Tra le tante defezioni da segnalare il ritorno in campo del difensore tedesco dopo una lunga assenza ma già al 2′ pasticcia con Alisson regalando il gol su un piatto d’argento a Kayode, perdendo altri palloni nei minuti successivi. Unica nota lieta l’esser rimasto in campo per tutti i novanta minuti.
Parecchie scintille tra lui e Kayode che si fanno i falli a vicenda, porta in vantaggio i giallorossi segnando il gol del 2 a 1 su “assist” di Martschinko. Capitan Futuro pienamente promosso.
Gioca esprimendosi sugli standard che ormai conosciamo bene, senza commettere errori madornali o produrre giocate spettacolari e salvataggi clamorosi.
Spaventa Spalletti quando rimane a lungo a terra dopo aver preso una botta al ginocchio in un contrasto con Kayode, ma per fortuna il numero 5 della Roma assorbe la botta e riesce a proseguire evitando così di riempire la già sovraffollata infermiera giallorossa. Prova a mandare in porta i suoi compagni anche se in qualche frangente non si intende con Perotti.
Anche stasera il centrocampista belga dimostra di avere grande forza nelle gambe lottando su ogni pallone e vincendo la maggior parte dei contrasti, come ciliegina sulla torta firma il quarto e ultimo gol dei giallorossi.
Molto in difficoltà in fase difensiva quando non riesce a marcare Venuto e Kayode (per fermare quest’ultimo il centrocampista olandese si fa anche ammonire), se la cava decisamente meglio quando si tratta di impostare la manovra.
Alla mezz’ora non trova la porta per la chiusura provvidenziale di Larsen che gli impedisce di andare al tiro. Cerca in tutte le maniere di far segnare Dzeko e all’ennesimo tentativo ci riesce, come si dice la fortuna premia gli audaci. ()
All’inizio del secondo tempo va vicinissimo al gol ma non angola a sufficienza il pallone che viene così bloccato da Hadzikic, ma sul piano del gioco e dell’impegno non gli si può rimproverare nulla. ( Spalletti gli concede troppo poco tempo per cercare il gol)
Rimette subito le cose a posto per i giallorossi con il gol dell’1-1, il centravanti bosniaco riesce così a sbloccarsi anche in Europa League e va a caccia della doppietta con l’aiuto di El Shaarawy che gli serve palloni a ripetizione finché non riesce nell’intento. Viktoria Plzen e Astra Giurgiu sono avvisate.
Il tecnico deve fare i conti con gli infortuni (in panchina c’erano i primavera Marchizza e De Santis che però non sono riusciti a entrare sul terreno di gioco) e non può schierare la formazione migliore, ma anche con una Roma incerottata riesce ad avere la meglio sul collega Fink.
(Stefano Belli)