L’Inter tiene solo per poco più di un tempo e poi crolla, sotto i colpi di un Southampton che in casa in Europa non perde praticamente mai. Ad illudere i nerazzurri, guidati da Vecchi per l’occasione, il solito sigillo di Icardi nel primo tempo. Poi però si scatenano i Saints, che sbagliano un rigore in chiusura di prima frazione con Tadic ma poi schiantano la resistenza interista con il gol di Van Dijk e l’autogol clamoroso di Nagatomo. Inter vicina all’eliminazione dall’Europa League.



Non trova la quadra in avanti per quasi un’ora e sbatte contro il muro eretto da Vecchi. Poi però alza talmente tanto il ritmo che l’Inter finisce sott’acqua e perde la partita.

Scolastica e chirurgica nella prima parte della sfida, inadeguata nei singoli e nella mancata reazione al forcing avversario nella seconda parte. E’ sempre buio pesto.



Il rigore è fin troppo severo ma non inventato, gli sfugge qualche scorrettezza subito dopo quando si accendono diverse mischie in area nerazzurra. Ma non passa la linea dell’insufficienza di molto

Dopo un primo tempo che si è acceso soprattutto nel finale, l’Inter è in vantaggio sul campo del Southampton grazie al solito gol di Icardi! Oltre mezzora di resistenza con baricentro basso e grande attenzione nelle marcature per i nerazzurri, solidi e concentrati davanti ad Handanovic (voto 7,5 come vedremo tra poco!). Miranda (voto 6) è aggressivo e rischia qualcosa di troppo nella marcatura sullo sgusciante Redmond (voto 6,5), che si alterna al tiro con Jay Rodriguez (voto 6) ma senza la necessaria precisione. Bene il motorino centrale Ward-Prowse (voto 6,5) per i padroni di casa, che non trovano comunque lo spunto per mettere paura agli avversari. Una peculiarità propria invece di Mauro Icardi (voto 7): dopo un paio di anticipi brucianti di Van Dijk (voto 6), l’argentino è stato lesto e letale nel trasformare in gol un cross di Candreva (voto 6), toccato da Perisic (voto 6) e che ballava in piena area. Ma nel finale ecco la possibile svolta: calcio di rigore concesso dall’arbitro per un tocco di braccio proprio del croato e mancino centrale di Tadic (voto 5), intercettato dal portiere interista. Dopo una serie di mischie e contatti in area che sono costati il giallo a Candreva, che ha rischiato parecchio nel contatto con McQueen. Ma l’Inter si tiene stretto un punteggio davvero prezioso al 45!



Gioca per quasi tutto il tempo nella metà campo avversaria senza riuscire a piazzare la stoccata, che invece viene assestata al momento giusto proprio dagli avversari. E il rigore sbagliato in extremis è la beffa finale… Non è un caso se il giovane centrocampista classe 1994 è sul taccuino delle big inglesi e non solo. Grande quantità e corsa a tutto campo Macchia una prova da sufficienza stiracchiata con il penalty sbagliato, dimostrando di subire il precedente pressing “psicologico” furbescamente portato da Candreva & co

Senza il gol di Icardi sarebbe stato un 6 da compitino portato a termine. Ma lo 0-1, anche in virtù del rigore sprecato da Tadic, regala al primo tempo un significato più profondo

Mezzo voto in più di Icardi anche se gol e parata sono equivalenti per importanza ed impatto. Ma a livello mentale probabilmente vale di più il suo gesto tecnico Tutti i singoli nerazzurri sono sul 6 in pagella, scegliamo lui nonostante la buona azione che porta poi al gol di Icardi perchè rischia grosso nel finale, venendo ammonito (Luca Brivio)

Pochissimi pericoli ed un solo vero tiro in porta, non impossibile, di Icardi (oltre al gol subito) in tutta la serata

Candreva gli va via solo in occasione del gol, nel primo tempo. Poi lo stende con una gomitata stupida che poteva costargli il rosso. Duello teso

Solido e difficile da superare, soprattutto nel duello fisico in area, come il compagno di reparto

Oltre alla marcatura ferrea su Icardi (il gol non è responsabilità sua) è un pericolo costante sui calci piazzati offensivi. Non a caso segna il gol che riapre tutto

Perisic parte raramente e gli dà pochissimo lavoro sulla fascia di competenza

Inguardabile nei tentativi di tiro in porta, si perde Icardi in area sul batti e ribatti che porta allo 0-1

Anima della squadra, il vero trascinatore dei Saints. Quando decide di cambiare il ritmo al match, l’Inter crolla

Si salva grazie ai compagni e a Nagatomo, dopo il penalty fallito. Ci si aspettava di più, viste le credenziali

Classica ala tutta velocità e imprevedibilità, se aggiustasse la mira sarebbe un grande giocatore

Si vede molto poco ma partecipa a sprazzi alle offensive tambureggianti della sua squadra

Molto attivo in avvio, si va spegnendo piano piano fino alla sostituzione, indovinata, di Puel

Entra nel momento dell’arrembaggio e favorisce la rimonta del Southampton 

 

Sfrutta al meglio il cambio di prima punta e più in generale riesce a guidare con carattere i suoi fuori da una situazione di stallo che nel primo tempo sembrava difficile da sbloccare

Il voto resta quello del primo tempo, è per distacco il migliore dell’Inter nonostante i due gol incassati e il KO della squadra. A tratti miracoloso

Dei due centrali forse stavolta il migliore è Ranocchia. Il che la dice lunga già di per sè…

Va bene tutto, la sfortuna e il momento negativo, ma come si fa a combinare una cosa del genere? Goffo, eufemisticamente

Sul gol di Van Dijk la sua posizione è corretta, il movimento ritardo di Icardi tiene in gioco il centrale difensivo avversario. Stavolta è tra i migliori

Troppo nervoso e pronto ai confronti testa a testa, poco complicato da superare per le ali avversarie

Inghiottito dal vortice chiamato Ward-Prowse, esce con il mal di testa

Benino nel primo tempo, a completa protezione della sua linea difensiva. Quando la squadra inizia a imbarcare acqua, sparisce come i compagni

Un giocatore fuori contesto, per classe e personalità inespresse. Ha dimostrato l’anno scorso a Siviglia cosa può fare, in una squadra che gira. Ecco, questo si può dirlo: non è un leader, che prende per mano i suoi e li guida alla riscossa

Una sola azione degna di nota, quella che porta al gol di Icardi. Poi solo dischetti “scavati”, gomitate senza senso e chiacchiere

Non può bastare quanto sta facendo vedere. Uno con le sue qualità deve fare la differenza, con Mancini, De Boer o Vecchi in panchina

Implacabile in avanti, dannoso dietro. Vedi il movimento ritardato che tiene in gioco Van Dijk sul gol dell’1-1

Entra per provare a ribaltare ancora tutto e dare l’assalto all’area avversaria. Un’intenzione che rimane effimera

Fa quel che può, mette in campo una squadra tatticamente coperta e che potrebbe anche fare risultato. Se i giocatori ci mettessero un pizzico di passione

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