Eccoci allappuntamento con le pagelle finali di Roma-Bologna, nelle quali troviamo tutti i voti ai giocatori che sono scesi in campo allo stadio Olimpico e i giudizi sulle due squadre e i loro allenatori in questa partita che chiudeva la dodicesima giornata del campionato di Serie A. Dopo il pari in casa dell’Empoli la Roma torna alla vittoria battendo nettamente il Bologna per 3 a 0. Match winner della serata Mohammed Salah, autore di una tripletta, che si porta a casa il pallone rivelandosi l’autentico artefice del successo della formazione di Spalletti. Insufficiente la prova degli uomini di Donadoni che creano qualche timido spauracchio a inizio gara, per il resto sono i padroni di casa a fare la partita e a imporre il gioco agli avversari. Inutile per i felsinei il ritorno in campo dall’infortunio di Mattia Destro che viene letteralmente coperto di fischi dal pubblico di casa che non ha mai apprezzato la sua esultanza quando segnò contro i giallorossi lo scorso anno.



Per tre quarti di gara c’è stata solamente una squadra in campo, la vittoria della Roma non è mai stata messa realmente in discussione dopo il vantaggio iniziale di Dzeko, i felsinei hanno offerto qualche spunto degno di nota solamente nei primi minuti, dopodiché solo un monologo dei giallorossi in mezzo al campo. Stasera i giallorossi trovano un Salah in stato di grazia mentre si inceppa Dzeko che rimane a secco di gol interrompendo così la sua striscia magica realizzativa. L’avversario non era dei più ostici ma la prova fornita dagli uomini di Spalletti è decisamente convincente. Un buon inizio non basta per fare risultato su un campo ostico e difficile come quello della Roma, alla distanza gli ospiti spariscono praticamente dal campo e vengono sopraffatti dagli avversari (pesano anche i troppi infortuni che hanno decimato la squadra). Serata decisamente positiva per il direttore di gara, nessun errore di valutazione o episodi controversi da giudicare, anche se scatena il malumore dei padroni di casa quando fischia un fallo in attacco a Salah lanciatissimo a rete, ma si tratta di un episodio isolato che non ha compromesso minimamente il risultato finale.



Al termine del primo tempo di Roma-Bologna, ecco il consueto appuntamento con le pagelle: analizziamo qui la prima frazione di gara e diamo i voti al migliore e al peggiore di ciascuna squadra. Il primo tempo di Roma-Bologna si è concluso con i padroni di casa avanti per 1 a 0 grazie al gol di Salah (6,5) su assist di Perotti (7) e con la complicità di Masina (5,5) che nel tentativo di deviare la conclusione spiazza Da Costa (6) che probabilmente sarebbe arrivato senza problemi sul pallone. Eppure gli ospiti non erano partiti male con Krejci (6,5) che non aveva trovato la porta di Szczesny (6) per pochissimo. Da segnalare un tentativo anche per Dzeko (6) che con il destro a giro sfiora il palo alla sinistra di Da Costa. Poco prima dell’intervallo sfiorano il raddoppio per i giallorossi Nainggolan (6) e Perotti (7), mentre i felsinei sono costretti ad abbassare il baricentro per non farsi travolgere dalle avanzate degli avversari



I giallorossi stentano parecchio all’inizio per poi sbloccarsi grazie al tandem Perotti-Salah e vanno anche vicini al raddoppio. Bene, ma non benissimo. Impiega qualche minuto a carburare ma poi diventa incontenibile sulla fascia sinistra, fornendo l’assist a Salah per l’1 a 0 e sfiorando il raddoppio in prima persona scuotendo l’esterno della rete. Con un suo retropassaggio azzardato rischia di mettere a repentaglio il vantaggio dei giallorossi e costringe Szczesny a fare gli straordinari per fermare Sadiq.

Buon approccio al match per gli uomini di Donadoni che accusano il colpo dopo lo 0-1, i più pericolosi per gli ospiti sicuramente Krejci e Sadiq, quest’ultimo ansioso di segnare alla squadra che possiede il suo cartellino. Il più vivace dei suoi assieme a Sadiq, nonché l’unico a essere andato davvero vicino al gol prendendo il tempo a Bruno Peres ma per sua sfortuna la palla esce di pochissimo. Perotti lo manda al manicomio in questi primi quarantacinque minuti di gioco, lo svedese fa davvero un’enorme fatica a contenerlo sulla fascia sinistra. (Stefano Belli)

Nella prima frazione di gioco l’intervento più delicato lo effettua quando esce per anticipare Sadiq al limite dell’area, nella ripresa non viene praticamente mai impegnato dai giocatori avversari.

Quando si tratta di attaccare e di far salire la squadra si trova molto a suo agio, discorso diverso se deve contenere e in quel caso mostra qualche incertezza di troppo. ()

Il tedesco non ha ancora i novanta minuti nelle gambe, per sua fortuna Sadiq, Krecji e Destro non gli creano grossi pericoli e gli consentono di disputare quasi due terzi di partita senza annaspare. ( Rimedia l’unico cartellino giallo della gara e rischia di farsi male alla caviglia, per il resto altra prova solida)

Il difensore argentino mette una pezza a tutti gli errori compiuti dai suoi compagni di reparto, in assenza di Manolas e Vermaelen è lui a dirigere la retroguardia giallorossa.

Decisivo nel chiudere Sadiq in procinto di ricevere il pallone da Krecji, nel corso del match si improvvisa centravanti calciando in porta, tiro comunque innocuo e inoffensivo. Non è comunque esente da sbavature e costringe Fazio a fare gli straordinari.

Stasera il capitano della Roma è molto ispirato e il suo carisma in mezzo al campo si sente eccome, infondendo fiducia a tutta la squadra.

Complica la vita a se stesso e ai suoi compagni quando con un retropassaggio rischioso per poco non manda in porta Sadiq, ma quando attacca sa rendersi utile fornendo l’assist per il 2 a 0 di Salah.

Autentico mattatore della serata con 3 gol che non lasciano scampo al Bologna. Giustamente Spalletti a fine gara gli concede la standing ovation. ()

Mette tanta pressione ai portatori di palla avversari, un autentico lottatore che sfodera gli artigli ogni volta che c’è da recuperare un pallone, ma questa non è affatto una novità.

Sbaglia completamente l’approccio al match regalando un corner al Bologna ma poi si riprende e fornisce l’assist a Salah per l’1 a 0, sulla fascia sinistra manda ai pazzi Krafth e in almeno un paio di frangenti lui stesso va vicino al gol, se lo sarebbe meritato.

Il bosniaco cerca la porta già nel primo tempo ma il suo tentativo si spegne a lato. Nella ripresa è Da Costa a negargli il gol, stasera le luci della ribalta non sono per lui ma per Salah.

Pur avendo gli uomini contati in difesa trova in Fazio un’ottima alternativa e riesce ad allestire la miglior formazione possibile centrando pienamente l’obiettivo dei tre punti.

Sullo 0-1 non ha colpe, è Masina con una deviazione a ingannarlo e impedirgli di arrivare sul pallone proveniente da Salah; a inizio ripresa sale in cattedra negando prima il gol a Dzeko e poi ancora all’egiziano, per poi alzare bandiera bianca e cadendo altre due volte.

Perde nettamente il duello con Perotti sulla fascia sinistra, il numero 8 della Roma lo mette alle corde dall’inizio alla fine e diventa un autentico incubo per il terzino svedese che non vede l’ora arrivi il triplice fischio arbitro a porre fine alle proprie sofferenze.

Mai a suo agio in mezzo al campo, non sa mai quello che deve fare e in questa maniera mette ancora più in difficoltà i compagni che hanno già i loro grattacapi da affrontare.

Imbarazzante nei tre gol subiti dal Bologna, ogni volta si fa lasciare letteralmente sul posto da Salah che può concludere indisturbato a rete

Si contraddistingue per un paio di ottime chiusure su Salah ma poi propizia il primo gol dell’egiziano deviando il tiro mettendo fuori causa Da Costa, da quel momento non ne azzecca più una. ( A differenza di Destro, invece dei fischi riceve gli applausi dai tifosi giallorossi che hanno un buon ricordo del greco)

Comincia bene servendo il pallone a Krejci che va vicino al gol, ma poi si esprime a intermittenza e nella ripresa sparisce praticamente dal campo. ( Sullo 0-3 scalda le mani a Szczesny che deve rifugiarsi in calcio d’angolo per non dargli la soddisfazione del gol della bandiera)

Anche lui risente del momento di sfiducia e pessimismo da parte della squadra e non riesce a sfoderare una buona prestazione come ci aveva abituato in passato.

Prova incolore anche per l’ungherese che appare sottotono per gran parte del match, regalando qualche pallone di troppo agli avversari (che ringraziano sentitamente).

Un tiro in girata da parte sua che non sortisce alcun pericolo per Szczesny, tenta qualche apertura per Pulgar e Destro ma senza successo.

L’ex-centravanti dello Sparta Praga a inizio gara cerca subito la porta non trovandola per un pelo, sembra la premessa per una buona prova ma il ceco non riuscirà a ripetersi e a rendersi altrettanto pericoloso fino al novantesimo.

Prova a spaventare i suoi ex-compagni di squadra con un sinistro a giro piuttosto telefonato per Szczesny, poi si scontra duramente contro il portiere polacco e ne porta gli strascichi anche nella ripresa quando Donadoni è costretto a sostituirlo. ( Rientra dall’infortunio davanti ai suoi ex-tifosi che gli riservano un’accoglienza non proprio piacevole, ovviamente è ancora lontano dal top della forma e in queste condizioni non può utile più di tanto alla causa di Donadoni).

Pur con tutte le attenuanti per gli infortuni che hanno ridotto la squadra ai minimi termini, l’atteggiamento dei suoi non è stato affatto incoraggiante, sono apparsi demotivati e sfiduciati e sullo 0-2 praticamente gli ospiti hanno smesso di giocare, il tecnico dovrà lavorare parecchio nella pausa per ridare loro un po’ di stimoli e autostima per non finire in zona retrocessione.

(Stefano Belli)