Un risultato bugiardo, che punisce troppo duramente il Crotone e nasconde le difficoltà di un’Inter in ogni caso cinica nello sfruttare il finale favorevole per tornare a fare punti: il 3-0 di San Siro, seconda e ultima partita vissuta da allenatore della Prima Squadra per Stefano Vecchi (in attesa dell’ufficialità di Pioli), esalta l’importanza di Icardi per i nerazzurri e consegna alla sosta di novembre una squadra un po’ più tranquilla e che dovrà prepararsi al meglio per il derby, primo impegno tra due settimane. Davanti ad un pubblico, in particolare quello della curva nord, a dir poco infuriato per la gestione societaria di questa crisi di mezza stagione, Banega e Candreva battono sugli stessi tasti per tutto il primo tempo: apertura dell’argentino, cross dell’ex laziale, palla respinta dal Crotone. Imprevedibilità, questa sconosciuta. Anche perchè Perisic è inguardabile, senza voglia e senza verve. Icardi isolato e ben marcato dai centrali avversari. E il resto della squadra più attenta al compitino che vogliosa di lasciare il segno, Joao Mario in primis. Si arriva così a inizio ripresa, il momento più difficile per gli ospiti visto l’improvviso forcing interista, con andamento sincopato. Banega sfiora due volte il gol prima di lasciare il posto a Eder, l’Inter continua a fermarsi davanti agli insuperabili Ceccherini e Ferrari, il Crotone sembra davvero in controllo del pareggio, risultato più che positivo per i calabresi. Poi però Icardi trova le giocate giuste e l’Inter sblocca tutto nel giro di 5 minuti: apertura dell’argentino per Perisic, che nell’unico sprazzo da giocatore di calcio di tutta la serata infila la palla all’angolino con il destro. Ci pensa il capitano poi a chiudere il match, conquistandosi e segnando il rigore del 2-0 e poi girando in porta l’assist di Eder nel recupero. Vetta della classifica cannonieri nuovamente agganciata e lunga vigilia del derby che può partire con auspici nettamente migliori di quanto sembrava solo poco prima. E amaro in bocca evidente per Nicola e i suoi, ad un passo dall’impresa e che tornano in Calabria invece solo con tante pacche sulle spalle…
Allo Stadio Marcantonio Bentegodi di Verona il Chievo viene fermato dalla Juventus per 1 a 2. Succede tutto nel secondo tempo quando i bianconeri passano inizialmente in vantaggio con Mario Mandzukic su assist filtrante di Cuadrado al 53′ salvo poi subire il pareggio di Sergio Pellissier al 66′ su calcio di rigore, conquistato per fallo di Lichtsteiner sullo stesso numero 31. A decidere la partita ci pensa poi Miralem Pjanic al 75′, capitalizzando un calcio di punizione rimediato al limite dell’area avversaria.
Stupenda e meritatissima vittoria dell’Atalanta che riesce a sbancare il Mapei Stadium grazie ad uno strepitoso primo tempo che si è concluso sullo 0 a 3. La squadra di Gasperini si conferma così la vera rivelazione del torneo raggiungendo una sorprendente quinta posizione, mentre il Sassuolo ora deve preoccuparsi per i tanti infortuni che la stanno condizionando visto che gli emiliani ora occupano una deludente sedicesima posizione a soli sei punti dalla zona retrocessione. La gara si apre con un Atalanta determinata nel voler conquistare il successo ed un Sassuolo timoroso che fatica ad adattarsi al nuovo schieramente di mister Di Francesco che ha puntato su una difesa a cinque. Nonostante il predominio territoriale degli ospiti succede poco o nulla fino al 19′ quando l’Atalanta riesce a sbloccare il risultato. L’azione del vantaggio nasce della destra da dove Petagna riesce a sfondare in area di rigore a servire Gomez, in probabile posizione di fuorigioco, che ha calciato a colpo sicuro trovando la risposta del reattivo Consigli che però non ha potuto nulla sulla ribattuta del numero 10 che ha messo in rete praticamente a porta sguarnita. I padroni di casa faticano però ad organizzare una reazione ed incassano addirittura il secondo gol al 24′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo dal quale Gagliardini riceve palla sulla corsia mancina da dove ha fatto partire un preciso cross che ha trovato Caldara tutto solo che è stato bravissimo a segnare con una bella girata volante che si è infilata all’altezza del secondo palo.; stupenda rete segnata dal giovane centrale che dimostra di avere anche delle ottime qualità balistiche. Mister Di Francesco vedendo che la sua squadra non riesce a reagire, decide di cambiare effettuando una sostituzione con la quale inserisce Ricci al posto di Lirola assolutamente deludente visto che ha subito le incursioni di uno scatenato Spinazzola. Nonostante il cambio sono ancora gli ospiti a sfiorare il gol con Conti, il cui tiro dal limite dell’area deviato da Peluso, si è pericolosamente impennato, rischiando di sorprendere Consigli che però è stato bravissimo a recuperare la posizione e a deviare sopra la traversa. Il Sassuolo finalmente riesce a prendere un pò campo e così al 38′ arriva la prima conclusione tentata da Pellegrini dal limite dell’area che Berisha ha bloccato senza troppi problemi. La vera occasione per riaprire l’incontro arriva però al 40′ quando Peluso crossa dalla sinistra trovando tutto solo all’altezza del secondo palo Defrel che ha colpito da ottima posizione la traversa, un gol sbagliato dall’attaccante francese che ha colpito da distanza ravvicinata. Quando i padroni di casa davano la sensazione di poter riaprire la sfida, è però arrivata la doccia fredda al 43′ su calcio d’angolo, la palla vagante in area di rigore è stata aggaccianta prontamente da Conti che ha superato l’incolpevole Consigli con un gran destro che si è infilato sotto la traversa. Dopo un minuto di recupero l’arbitro Maresca ha decretato la fine della prima frazione di gioco chiusa sul netto di risultato di 0 a 3. La ripresa si apre con un’immediata sostituzione visto che Di Francesco decide di effettuare il secondo cambio a sua disposizione lanciando in campo Iemmello al posto dell’evanescente Matri. Sono però ancora una volta gli ospiti ad iniziare meglio e al 50′ Kurtic è bravo a liberarsi sulla destra e a crossare trovando Gagliardini bravissimo ad inserirsi e a colpire di testa ma il tentativo del numero 4 troppo centrale è stato bloccato da Consigli. Al 55′ ancora Atalanta con lo scatenato Spinazzola che sfonda ancora una volta sulla sinistra e fa partire un cross dal fondo che trova Conti appostato sul secondo palo, il cui tiro al volo però finisce fuori di non molto dallo specchio emiliano. Dopo questa ennesima occasione creata dagli ospiti, la squadra di Gasperini decide di abbassare decisamente i ritmi in campo accontendandosi dell’ampio vantaggio maturato. I padroni di casa, nonostante il calo dei rivali però non sono riusciti a creare pericoli in area avversaria fino al 74′ quando Politano con un’invenzione personale ha centrato la traversa con una pregevole conclusione a giro dal limite dell’area. Qualche minuto prima, al 71′, Di Francesco aveva deciso di giocarsi l’ultimo cambio a disposizione mandando in campo Mazzitelli al posto dello stanchissimo Pellegrini. All’80’ Berisha rischia di combinare un pasticcio quando un suo errato controllo del pallone ha lanciato Defrel che è caduto in area dopo il contatto col portiere ma l’arbitro Maresca ha deciso di non decretare la massima punizione in favore degli emiliani scatenando le furibonde proteste dei padroni di casa e di Di Francesco in particolare che è stato allontanato dal terereno di gioco. All’84’ è stato poi bravissimo Gazzola a liberarsi sulla destra con un bel sombrero e a calciare sfiorando il palo lontano della porta difesa da Berisha. Prima del triplice fischio di gioco c’è stato solamente il tempo per le tre sostituzioni decise da mister Gasperini che ha fatto uscire Gomez, Conti e Gagliardini per far spazio a D’Alessandro, Raimondi e Migliaccio. E così, dopo tre minuti di recupero, l’arbitro Maresca ha decretato la conclusione di un incontro che ha visto prevalere ampiamente la squadra ospite che si lancia ulteriormente nelle zone nobili della classifica confermando l’ottimo trend conquistato nelle ultime gare disputate. Brutta sconfitta invece per i padroni di casa che devono assolutamente recuperare qualche infortunato per dare una svolta ad una stagione che finora è stata piuttosto deludente.
Genoa e Udinese si dividono la posta in palio nel match del Luigi Ferraris. Niente salto in classifica per il grifone, punto prezioso in ottica salvezza per i bianconeri. Pronti, via e la formazione di Delneri gela il popolo genoano all’undicesimo con una frustata di Therau da dentro l’area. Partenza in salita per i liguri, che provano a reagire con Pavoletti. Gli ospiti si coprono bene, ma non possono nulla sull’inzuccata vincente di Ocampos al ventitreesimo. L’argentino trova la sua prima marcatura in Serie A e capitalizza al meglio il cross di Edenilson. La gara è spumeggiante, con tante fiammate da una parte e dall’altra. Nel finale di frazione l’Udinese può tornare in vantaggio con Zapata, il quale scaraventa in gradinata da pochi passi con Perin a terra. Nella ripresa le due squadre tirano il freno a mano. I ritmi calano vertiginosamente e il match diventa soporifero. Il Genoa prova a macinare gioco, ma la manovra è lenta. Rincon vuole spaventare Karnezis con una iniziativa personale, ma la chance più ghiotta capita nel finale a Leonardo Pavoletti che vede respingersi un tiro ravvicinato. E’ l’ultima azione degna di nota, a Genova finisce in pareggio.
Napoli e Lazio pareggiano 1-1 nella dodicesima giornata di Serie A. Un’altra frenata per i partenopei che non riescono ad aver ragione dei biancocelesti e restano così un punto sotto, occupando la quinta posizione mentre la Lazio si porta temporaneamente a quota 22 punti, agganciando il Milan al terzo posto e dunque in zona Champions League. Entrambi i gol arrivano all’inizio del secondo tempo, nel giro di due minuti: il Napoli si porta in vantaggio grazie a Marek Hamsik assistito da Hysaj, ma appena dopo la Lazio trova la rete del pareggio con un’iniziativa personale di Keita Balde Diao, la cui conclusione sul primo palo trova impreparato Pepe Reina che si fa passare il pallone sotto il corpo. Entrambi gli allenatori hanno esaurito le sostituzioni; Maurizio Sarri ha chiamato presto Gabbiadini in campo (al posto di Lorenzo Insigne) riservandosi per il finale le carte El Kaddouri e Allan, Simone Inzaghi invece non ha cambiato fino al 78′ e le sue ultime sostituzioni sono arrivate solo dopo l’80’ minuto, segno che secondo lui la squadra stava girando bene. Da segnalare anche i due ammoniti della partita, entrambi in casa Lazio: prima Marco Parolo, poi Stefan Radu.
Il Torino vince 5-1 in casa contro il Cagliari grazie alle reti di Belotti (doppietta), Ljajic, Benassi e Baselli. Inutile la firma di Melchiorri nel finale di primo tempo. Partita caratterizzata anche dall’espulsione di Dessena in occasione del rigore nel secondo tempo. Gran presenza offensiva degli uomini di Mihajlovic che non mollano un centimetro per tutta la partita. Pessimo atteggiamento invece per quelli di Rastelli, colpiti emotivamente forse dal gol dopo due minuti di Belotti. Mihajlovic non sorprende con la tattica ma ritrova in campo giocatori come Castan, Zappacosta e soprattutto il tridente offensivo. Sorprende invece Rastelli che nasconde il trequartista e inserisce Melchiorri sulla fascia. Pronti, via e dopo appena due minuti i padroni di casa sono già in vantaggio: verticalizzazione di Valdifiori per Belotti che calcia al volo, impreciso Storari e in tap-in lo stesso Belotti ribadisce in rete. Colpo emotivo per il Cagliari che dopo cinque minuti rischia di subire il raddoppio con una bella punizione di Ljajic vicino all’incrocio. Raddoppio che arriva, però, all’undicesimo: brutta palla persa da Dessena che fa ripartire il Torino; Belotti si inserisce e allarga per Ljajic che si accentra e calcia potente, Storari non legge la traiettoria e la palla si insacca. Pochi minuti dopo prova a rispondere il Cagliari con Melchiorri che calcia da fuori ma Hart si oppone. Dopo la mezz’ora, colpo di tacco di Iago Falque a liberare Ljajic che entra in area ma calcia forte e alto. Due minuti dopo rischia la beffa Hart non controllando un tiro di Sau, ma il portierone inglese si rifà salvando sulla linea. Al trentottesimo Baselli serve Benassi al limite dell’area, il capitano elude Ceppitelli e calcia con il destro all’incrocio, imparabile. Sembra sentenziata la partita ma pochi minuti dopo Melchiorri riaccende la luce con un grande stacco aereo su assist di Sau. Primo tempo che si conclude dunque sul risultato di 3-1. Nella ripresa parte forte nuovamente il Torino per chiudere il match. Dopo due minuti bella percussione di Benassi che si invola verso la porta ma calcia alto dal limite. Pochi minuti dopo ci prova da fuori Barreca con il pallone che termina a lato di millimetri. Al cinquantunesimo arriva il poker. Ljajic apre l’azione con un gran pallone per Iago Falque che calcia al volo ma trova un grande Storari, sulla respinta ancora pronto Ljajic a servire Baselli in area; il centrocampista salta di netto Bruno Alves e sigla il 4-1. Al cinquantasettesimo si complica la partita del Cagliari. Tachtsidis atterra Belotti in area, rigore sacrosanto ma Dessena non ci sta e decide di protestare facendosi espellere. Dal dischetto chiude la partita Belotti. Nel finale tentativi di Iago Falque e Martinez terminati fuori di poco. Ci crede Ceppitelli nel finale con un colpo di testa ma la palla termina sul fondo. (Francesco Gallo)
52′ Hamsik (N), 54′ Keita B. (L).
Reina; Hysaj, Chiriches, Koulibaly, Ghoulam; Zielinski, A. Diawara, Hamsik (87′ Allan); Callejon (81′ El Kaddouri), L. Insigne (67′ Gabbiadini), Mertens. All. Maurizio Sarri.
Marchetti; Basta, Wallace, Radu; Felipe Anderson, Parolo, Lucas Biglia, Milinkovic-Savic, Lulic (78′ Patric); Keita B. (83′ F. Djordjevic), Immobile (87′ Lombardi). All. Simone Inzaghi.
Antonio Damato.
Parolo (L), Radu (L).
2′ Belotti (T), 11′ Ljajic (T), 38′ Benassi (T), 41′ Melchiorri (C), 51′ Baselli (T), 59′ rig. Belotti (T).
Hart; Zappacosta, Rossettini, Castan, Barreca; Benassi, Valdifiori, Baselli (62′ Obi); Falque, Belotti (76′ Maxi Lopez), Ljajic (70′ J. Martinez). All: Mihajlovic.
Storari; Isla, Bruno Alves, Ceppitelli, Pisacane; Dessena, Munari, Tachtsidis, Melchiorri (73′ Giannetti); Sau (60′ Padoin), Borriello (56′ Farias). All: Rastelli.
Baselli (T), Farias, Ceppitelli (C).
58′ Dessena (C) (proteste, rosso diretto).
A. Gomez al 19′, Caldara al 24′, Conti al 44′
Consigli; Gazzola, Acerbi, Terranova; Lirola (31′ pt F. Ricci 4.5), Biondini, Pellegrini (25′ st Mazzitelli), Peluso; Politano, Matri (1′ st Iemmello), Defrel . (Pegolo, Cannavaro, Ragusa, Adjapong, Pomini, Dell’Orco). All. Di Francesco
E. Berisha; A. Masiello, Caldara, Zukanovic; A. Conti (44′ st Raimondi), Kessie’, Gagliardini (47′ st Migliaccio ), Spinazzola; Kurtic, A. Gomez (41′ st D’Alessandro); Petagna. (Capone, Grassi, Paloschi, Carmona, Bastoni, Pesic, Bassi, Sportiello, Freuler). All. Gasperini
Maresca di Napoli
Al 35′ st il tecnico del Sassuolo Di Francesco.
Ammoniti – Biondini (S), Gazzola (S), Gagliardini (A), A. Conti (A), Peluso (S), F. Ricci (S).
Marcatori: 11′ Thereau (U), 24′ Ocampos (G)
Perin; Izzo, Burdisso, Orbán; Edenilson (77′ Simeone), Rincón, M. Veloso, Laxalt; L. Rigoni (68′ Lazovi), Pavoletti, Ocampos (56′ Ninkovi). A disp.: Lamanna, Zima, Gentiletti, Cofie, Ntcham, Biraschi, Pandev, Fiamozzi, Muñoz. All.: Juri
Karnezis; Widmer, Wague, Danilo, Felipe; Kums, Badu, Fofana; Théréau (66′ Perica), D. Zapata (71′ Matos), de Paul (60′ Adnan). A disp.: Scuffet, Perisan, Samir, Angella, Peñaranda, P. Kone, Heurtaux, Lucas Evangelista, Bali. All.: Del Neri
Arbitro: Manganiello
Ammoniti: L. Rigoni (G), D. Zapata (U)
Marcatori: 84′ Perisic, 88′ Icardi, 92′ rig. Icardi
Handanovic, Santon, Ranocchia (dal 20′ Murillo), Miranda, D’Ambrosio, Brozovic, Joao Mario, Banega (dal 64′ Eder), Candreva (dall’81’ Jovetic), Perisic, Icardi. All. Vecchi
Cordaz, G. Ferrari, Mesbah, Ceccherini, Rosi, Rohden (dall’86’ Sampirisi), Barberis (dall’86’ Tonev), Capezzi, Palladino, Falcinelli, Trotta (dal 71′ Crisetig). All. Nicola
Calvarese di Teramo
Ranocchia (I), Rosi (C), Mesbah (C)
Marcatori: 53′ Mandzukic (J); 66′ Pellissier (C); 75′ Pjanic (J).
Assist: 53′ Cuadrado (J).
Sorrentino; Cacciatore, Dainelli, Spolli, Gobbi; Castro, Radovanovic, P. Hetemaj, Izco(61′ Pellissier); Floro Flores (84′ Inglese), Birsa (76′ De Guzman). All. Maran.
Buffon; Lichtsteiner (84′ Dani Alves), Barzagli (5′ Bonucci), Benatia; Cuadrado, Sturaro, Hernanes, Pjanic, Alex Sandro; Mandzukic, Higuain (80′ Evra). All. Allegri.
Arbitro: Valeri (sezione di Roma 2).
Ammoniti: 30′ Dainelli (C); 34′ Gobbi (C); 40′ Alex Sandro (J); 45’+3′ Radovanovic (C); 48′ Cuadrado (J); 65′ Lichtsteiner (J); 80′ Sturaro (J); 82′ De Guzman (C); 91′ Cacciatore (C).