Ecco le pagelle conclusive di Inter-Genoa: i voti a tutti i protagonisti della partita di San Siro, posticipo della sedicesima giornata del campionato di Serie A. L’Inter torna al successo dopo il KO di Napoli, i nerazzurri battono il Genoa per 2 a 0 e in classifica si portano momentaneamente all’ottavo posto in classifica, in attesa che la Fiorentina domani giochi il posticipo contro il Sassuolo e recuperi la gara contro il Genoa. Padroni di casa che non hanno giocato benissimo, soprattutto nel primo terzo di gara quando il pallino del gioco ce l’hanno avuto gli ospiti che hanno sfiorato il gol con Lazovic e Ocampos, al primo vero affondo l’Inter sblocca la contesa con Brozovic che nella ripresa concede il bis mentre Handanovic fa il suo blindando la porta. Nella nebbia del Meazza emergono gli uomini di Pioli che senza dare spettacolo portano comunque a casa tre punti piuttosto importanti per il prosieguo del campionato.



Il match ha stentato a decollare, soprattutto nella prima mezz’ora si è visto davvero poco, e solamente con il gol di Brozovic la gara ha preso vigore con i padroni di casa che si sono scrollati di dosso la paura, mentre gli ospiti non sono riusciti a concretizzare le occasioni create soprattutto nella prima frazione di gioco. Stasera arriva il risultato ma non la prestazione per gli uomini di Pioli che soprattutto nel primo terzo di gara faticano a esprimere gioco, ci vogliono le invenzioni di Brozovic per conquistare la vittoria e solamente con il risultato a favore i padroni di casa hanno giocato con la giusta tranquillità creando altre occasioni e infine raddoppiando. Sconfitta tutto sommato immeritata per gli uomini di Juric che soprattutto nel primo terzo di gara si erano proposti molto positivamente senza però concretizzare le palle gol create. Puniti dai gol di Brozovic, gli ospiti non riescono a riaprire la contesa. Valuta giustamente il contatto in area tra Brozovic e Ocampos, nessun fallo da parte del nerazzurro, i suoi assistenti piuttosto non si accorgono di un fuorigioco di rientro di Icardi mandando su tutte le furie gli ospiti.



Al Meazza l’Inter arriva all’intervallo in vantaggio sul Genoa per 1 a 0, ma sul piano del gioco i nerazzurri stanno lasciando parecchio a desiderare, meglio i grifoni che sullo 0-0 hanno avuto diverse occasioni per portarsi in vantaggio. Decisivo il salvataggio sulla linea di D’Ambrosio (6) su Lazovic (7), poco dopo è Murillo (6) a negare il gol a Veloso (6) che aveva cercato la porta direttamente da calcio d’angolo. Anche Handanovic (6,5) fa il suo dovere respingendo il colpo di testa avvicinato di Ocampos (6), gli ospiti meriterebbero il gol ma sono i padroni di casa a trovarlo con Brozovic (7) che sugli sviluppi di un corner ottenuto da Icardi (6) mette il pallone nell’angolino non lasciando scampo a Perin (6).



Prestazione deludente da parte dei nerazzurri, contestati anche dal pubblico del Meazza. Al primo vero affondo l’undici di Pioli sblocca la contesa. Al momento sta decidendo la contesa con un gran gol, dal limite dell’area ha trovato l’angolino battendo Perin. In questi primi quarantacinque minuti Laxalt lo ha reso inoffensivo, impedendogli di creare pericoli per la retroguardia ospite

Sul piano del gioco gli uomini di Juric se la stavano decisamente meglio quando poi hanno preso gol. Il migliore dei suoi, sfonda spesso sulla fascia destra proponendo cross o andando direttamente al tiro in prima persona. Perde la marcatura su Brozovic che può così calciare indisturbato a rete. (Stefano Belli)

Fa buona guardia sulla punizione di Veloso, decisivo nel respingere il colpo di testa ravvicinato di Ocampos. Nella ripresa si esalta nuovamente uscendo su Lazovic lanciatissimo a rete.

Un salvataggio quasi sulla linea per intercettare la conclusione di Lazovic gli vale da sola la sufficienza, rimedia inoltre diversi calci piazzati con i quali fa guadagnare tempo e campo ai nerazzurri.

Sul 2 a 0 prova anche lui a gonfiare la rete ma il suo colpo di testa viene neutralizzato da Perin, poco dopo è decisivo nell’anticipo su Simeone che stava per intercettare il cross di Pandev.

Provvidenziale il suo intervento sul tiro dalla bandierina di Veloso che stava per terminare direttamente nella porta di Handanovic, fa il suo dovere fino in fondo.

Oggi il giapponese gioca in una posizione più avanzata del solito e prova a cercare anche la porta ma è nettamente in offside quando riceve palla da Icardi. Nella ripresa spaventa Perin con un destro a giro che sfiora l’incrocio dei pali

Il numero 87 è apparso piuttosto sottotono, nel primo tempo viene neutralizzato da Laxalt che non gli concede spazi e palloni, e anche nella ripresa non riesce mai a lasciare il segno.

Autentico match-winner di serata. A inizio gara rischia grosso quando si scontra con Ocampos in area, per sua fortuna Valeri legge bene l’episodio e non prende – giustamente – provvedimenti. Poco prima dell’intervallo rompe gli equilibri con il gol dell’1 a 0, e nella ripresa mette il sigillo con la rete del raddoppio.

Si muove piuttosto bene a centrocampo, toglie il pallone dai piedi di Izzo dentro l’area senza commettere fallo e soprattutto serve l’assist per la doppietta a Brozovic al termine di una bellissima giocata. Più passa il tempo e più prende le misure al campionato italiano, e sarebbe anche ora. ()

Non riesce a replicare l’exploit di qualche giorno fa quando fece doppietta in Europa League, prestazione decisamente al di sotto delle aspettative. ( Nulla da rimproverargli sul piano dell’impegno ma commette qualche errore di troppo rischiando di innescare le ripartenze degli avversari)

Quando si accende per gli avversari son dolori, è lui a guadagnarsi il corner dal quale nascerà il gol di Brozovic. Non segna ma quando vuole sa spaccare la partita in due.

Pioli lo rispolvera dall’armadio, prova a darsi parecchio da fare anche se perde più di qualche pallone causando il malumore del pubblico. ( Discreto impatto sul match, si dà da fare alimentando la fase offensiva nerazzurra)

Oggi la sua squadra è riuscita a non prendere gol, e questa è una notizia, graziata anche dagli errori sotto porta degli avversari. Forse non ha ancora trovato l’equilibrio definitivo in difesa, ma non ha ancora finito di sperimentare e le alternative per il tecnico di Parma non mancano.

Si arrende per ben due volte alle conclusioni vincente di Brozovic, l’unico a cui concede il gol mentre con un balzo felino lo nega a Miranda che aveva staccato di testa.

Tenta un’incursione nell’area di rigore nerazzurra ma perde palla sulla pressione non fallosa di Joao Mario, qualche volta interviene in ritardo colpendo l’uomo anziché il pallone.

Provvidenziale nel fermare le ripartenze dei nerazzurri ma i troppi palloni persi vanificano il suo lavoro in fase di copertura.

Sullo 0-2, quando ormai non c’era più tempo per recuperare, ci prova di testa sugli sviluppi di un calcio piazzato mancando completamente la porta, nemmeno la soddisfazione del gol della bandiera.

Sfiora il gol dell’1 a 0, a negarglielo non è Handanovic bensì D’Ambrosio che fa da portiere aggiunto, molto pericoloso sulla fascia destra. Ci riprova nella ripresa ma stavolta sulla sua strada trova proprio Handanovic. Tra i migliori dei suoi, senza alcun dubbio.

Non tira mai indietro la gamba nei contrasti a centrocampo, non ha nessuna paura di intervenire anche nelle fasi di gioco più dure e ruvide, un autentico combattente.

Come al solito si propone battendo i calci piazzati, cercando la porta anche dalla bandierina del calcio d’angolo, ci prova anche su azione ma con scarsi risultati.

In anticipo su Candreva che rende innocuo nella prima frazione di gioco, appare u n po’ meno brillante, segno di un periodo di affaticamento (Juric, finora, non lo ha mai risparmiato. ()

Meglio in fase difensiva quando ruba palla agli avversari impedendogli di avanzare ulteriormente, qualche pallone perso quando doveva essere lui a impostare la manovra, a inizio gara poi riceve palla da ottima posizione ma non sa approfittarne e si addormenta. ( Prova a dare nuova linfa vitale all’attacco proponendosi sulle fasce)

Rimedia il giallo aggiustandosi il pallone col braccio dentro l’area di rigore, poco dopo stacca di testa con buona scelta di tempo ma non riesce ad angolare il pallone che diviene facile preda per Handanovic. ( Un tentativo dalla distanza che non crea assolutamente pericoli per Handanovic, nel finale un suo cross si trasforma in un tiro che termina sul fondo)

Grazie alla sua velocità costringe D’Ambrosio a commettere fallo, ma quell’inutile colpo di tacco davanti ad Handanovic a inizio gara grida vendetta, sullo 0 a 0 se fosse riuscito a colpire in maniera più accademica il pallone probabilmente avremmo assistito a un’altra partita.

Il tecnico del Genoa negli spogliatoi, sia nell’intervallo che a fine gara, si sarà sicuramente fatto sentire parecchio, rimproverando ai suoi di non aver sfruttato le occasioni create e di non essere andati a chiudere su Brozovic. Lui stasera non sbaglia mosse, sono i suoi interpreti a deludere le aspettative.

(Stefano Belli)