Il Genoa strappa alla Viola 3 punti molto pesanti nel recupero della 3^ giornata di Serie A, grazie al gol di Lazovic nel “mini-primo tempo” del Ferraris. I restanti 60 minuti da disputare (visto lo stop al 28 a settembre) sono stati infatti divisi tra un quarto d’ora nettamente favorevole ai padroni di casa e una ripresa, 45′ di gioco classici, migliori per la Fiorentina. Che però è rimbalzata sulla traversa della porta di Perin e sul muro difensivo rossoblu. Per la soddisfazione di Juric…



Riesce a sfruttare la ripartenza del match “a freddo” con il gol determinante di Lazovic. Il resto è difesa e contropiede, arma che rischia di diventare letale per la Viola in più di un’occasione. E un bel pizzico di fortuna sul destro di Zarate Discorso opposto, Sousa la perde di fatto con un approccio e delle scelte sbagliate, come testimonia l’ingresso di Kalinic a inizio ripresa. Ma la prestazione nel secondo tempo era meritevole di gol Vicino all’azione, lascia correre il giusto, buona direzione di gara



Primo quarto d’ora di gioco, dal minuto 27 al 45, diciassette minuti per l’esattezza al Ferraris e Genoa subito avanti: nel recupero della terza giornata migliore l’approccio della squadra di Juric, avanti grazie a Lazovic (voto 6,5), servito bene in area dal cross di Ninkovic (voto 6,5). Diverse le clamorose palle gol per i padroni di casa, favoriti dallo stato confusionale degli avversari: vicini alla rete Rigoni (voto 6), fermato da un intervento sulla linea di Gonzalo (voto 6,5) e poi Simeone (voto 6), dopo un disimpegno sballato di Astori (voto 5). La sensazione è che una partita “vera” inizierà al 46… ma intanto il Genoa è comunque avanti nel parziale!



Ci si potevano aspettare ritmi indiavolati e intensità doppia, invece al gruppo rossoblu basta approfittare delle debolezze altrui per segnare… Squadra cinica e giustamente in vantaggio, quella di Juric Scegliamo l’autore del gol per l’importanza, non solo psicologica, di aver sbloccato una situazione comunque abbastanza insolita e strana Nessun singolo sotto la sufficienza, il portiere non tocca praticamente palla, quindi opzione obbligata

Pessimo approccio, confusione quasi totale nei primi istanti e gol meritatamente incassato. Anche le scelte di Sousa non hanno aiutato la Viola Aveva salvato i compagni con una scivolata alla disperata, sul tiro a porta vuota di Rigoni. Ma non è bastato Ne combina di tutti i colori nel giro di 5 minuti, un ingresso nel match choccante… (Luca Brivio)

Nessuna paratissima “alla Perin”, graziato sul destro di Zarate e dal mancato impatto di Vecino a pochi passi da lui, subito dopo

Grande prestazione, nonostante la verve di Zarate. Quando il Genoa riparte è quasi sempre merito suo

Amministra al centro della retroguardia, soffrendo il giusto dopo l’ingresso di Kalinic

Duello pari con Bernardeschi, funambolico nei dribbling ma poco efficace – anche per merito suo – al tiro

Sta diventando un fattore per Juric. Si è fatto conoscere dalla Serie A come miglior crossatore della categoria assieme a Candreva. Stavolta è andato anche oltre

Prova totalmente votata al contenimento, che diventa… ballerina con il passare dei minuti, nella ripresa

 Poco o nulla in termini di impostazione del gioco, come Cofie per lui solo lavoro oscuro

Gioca da terzino, raddoppia costantemente sull’avversario, non è il suo punto forte ma è certamente utile alla squadra

Si muove tanto, corre tantissimo come sempre, paga a livello di lucidità. Sbagliando due gol non impossibili  

Preziosissimo il suo assist per il gol di Lazovic. Anche perchè il riassunto della sua prestazione è tutto lì…

In uno contro uno, vista la buona tecnica e la grande forza nelle gambe, è quasi immarcabile. Manca a livello di tiri e efficacia in questo match, però  

Entra per contribuire alle ripartenze, portando la palla lontana dalla sua area. Ci riesce ma non troppo spesso

Ancora una volta è molto bravo a leggere la partita, come contro la Juventus e l’Inter, solo per dirne due. Con i bianconeri era stata la partita perfetta, con i nerazzurri la Grande Sfortuna (e i Grandi Sprechi). Stavolta la buona sorte gli sorride, nella ripresa

Non prosegue nella ripresa sull’onda devastante dei primi 15 minuti, per sua fortuna. Ma la valutazione risente pesantemente di quei momenti terribili…

Tormentato da problemi al piede per tutta la serata, non risulta mai troppo brillante nelle scelte, in entrambe le fasi

Eccezionale nel salvataggio sulla linea in avvio, poi trema in diverse occasioni nel duello con Simeone. In ogni caso sufficiente

Lui resta invece sotto i suoi standard per 60 minuti più recupero. Rischiando di regalare il gol al Genoa in almeno un paio di casi 

 Quando Lazovic mette il turbo, lui lo osserva da lontano. Non gioca male ma si trova contro il miglior singolo avversario

Uno dei pochi a scendere in campo fin da subito e non aspettare il secondo tempo. Ma gli manca qualcosa in fase di tiro

Buona la prova dal 46° in poi, cerca di partire in verticale ma non trova gli inserimenti giusti. E quando invece è lì, a un passo dal gol, non colpisce…

Inghiottito dal nulla di squadra prima e partecipe nel tentativo di rimonta poi, non ruba la scena

Talento purissimo, vedi il dribbling pazzesco in mezzo a 4 in piena area. Ma si può fare decisamente di più, nell’economia e utilità di squadra

Non è certo il suo ruolo quello di punta isolata, infatti fa molto meglio quando ha un centravanti davanti a sè e può liberare il destro. Che per questione di centimetri impatta la traversa e non si infila in rete

Partecipa per sua sfortuna (e anche colpa) al momento più nero del match, per la Fiorentina. E si perde Lazovic, che segna il gol decisivo

La sufficienza c’è ma anche lui non trova lo spunto giusto in area. E’ ovvio, con il senno di poi doveva giocare dall’inizio

Interpreta la partita in maniera non ottimale, purtroppo per lui e la Viola quel quarto d’ora pesa tantissimo

(Luca Brivio)