Allo Stadio Olimpico di Roma la Lazio ottiene un successo sulla Fiorentina per 3 a 1. Nel primo tempo i biancocelesti tentano di imporsi immediatamente spingendosi all’attacco e riuscendo a passare in vantaggio al 23′ con Keita, approfittando del passaggio di Milinkovic su suggerimento di Felipe Anderson dalla fascia destra. Inutili gli spunti di Bernardeschi, troppo centrali per Tatarusanu, tanto che la squadra di Sousa chiude la frazione dopo aver raddoppiato con Biglia al 45’+4′ su calcio di rigore concesso per fallo di Tomovic su Milinkovic. Proprio Tomovic, nel corso dell’intervallo, viene portato in ospedale per accertamenti a causa di un duro scontro di gioco precedente e, ad inizio secondo tempo, il suo sostituto Cristoforo si guadagna il calcio di rigore per fallo di Biglia che potrebbe riaprire la gara. Tuttavia, al 48′ Ilicic non sorprende Marchetti, pronto a parare in calcio d’angolo per tutelare il risultato, ed è Zarate, rimpiazzo dello sloveno, ad accorciare le distanze al 64′ ribadendo in rete la conclusione di Tello al termine di un’azione confusa. Nel finale però la Lazio colpisce in contropiede con Radu al 90′, importantissimo nel chiudere la partita dopo aver percorso tutto il campo al fianco di Immobile, autore dell’assist.
Gara divertente dal primo all’ultimo minuto con diverse situazioni imprevedibili.
Entra in campo con lo spirito giusto per consentirle di gestire i toscani senza grandi affanni.
Le sostituzioni aiutano la squadra nella ripresa ma sono mancate le prestazioni di tanti elementi importanti.
Decide bene praticamente sempre e viene aiutato dai suoi collaboratori specialmente sul fallo di mano di Sanchez all’83’.
Ecco le nostre pagelle di Lazio-Fiorentina relative al primo tempo con i voti per i migliori ed i peggiori giocatori scesi in campo finora. A Roma le formazioni di Lazio e Fiorentina sono da poco rientrate negli spogliatoi per l’intervallo sul 2 a 0. I padroni di casa si impongono sugli ospiti da subito e sfiorano appunto il vantaggio al 9′ con il colpo di testa di Bastos sventato da Tatarusanu. Sul fronte opposto Bernardeschi tenta la replica con scarso successo ed i suoi vanno sotto al 23′ con la rete di Keita su suggerimento di Milinkovic. Il raddoppio arriva nel recupero del primo tempo con il calcio di rigore concesso per fallo di Tomovic su Milinkovic e segnato poi da Biglia al 45’+4′. Si può dire che la squadra di Inzaghi ottiene il massimo risultato con il minimo sforzo concretizzando le reali occasioni create. Il capitano laziale firma il raddoppio su calcio di rigore nel recupero dopo aver spezzato più volte la manovra avversaria. Offre più momenti di buio rispetto a quelli in cui riesce a brillare viste le diverse giocate sbagliate. La difesa patisce la mancanza di Gonzalo Rodriguez, fermato dalla febbre, ed il resto della squadra non riesce ad orchestrare la propria manovra. Seppur con conclusioni troppo centrali per Marchetti, è l’unico a cercare di proporsi con qualche risultato. Perde tantissimi palloni facendo mancare alla squadra il suo prezioso contributo da regista offensivo (Alessandro Rinoldi)
Evita il peggio sui tentativi da parte di Bernardeschi e sventa il calcio di rigore di Ilicic che avrebbe rilanciato la Fiorentina dall’inizio del secondo tempo.
Sfiora il vantaggio in apertura ed è preciso sugli interventi in copertura.
Annulla Kalinic per tutta la partita.
Contribuisce al fallimento dell’attacco viola e chiude la partita al 90′ dopo aver percorso tutto il campo di corsa.
Fa quello che può sulla destra in un ruolo con tanti compiti difensivi che non sono nelle sue corde.
Supporta con intelligenza sia la manovra che l’azione offensiva.
Il goal realizzato nel recupero del primo tempo gli fa forse pensare che la partita sia terminata visto il pessimo rendimento offerto nella ripresa, a cominciare dal fallo che aveva mandato Ilicic sul dischetto. Preziosissimo per il suo lavoro a centrocampo, conquista il calcio di rigore nel recupero del primo tempo che di fatto vale il successo finale.
Decisamente confusionario, è senza dubbio quello più deludente tra i giocatori di Inzaghi.
Come Kalinic nella Fiorentina, viene abbandonato a se stesso riuscendo comunque a regalare l’assist a Radu per il terzo goal laziale.
Perde molti possessi ma ha il merito di aprire le marcature e di rendersi pericoloso davanti. KISHNA 6 Seppur lentamente, cerca di entrare in partita.
Aiuta a contenere sull’ex settore di Felipe Anderson.
Prende il posto di Cataldi nel finale.
All. S.INZAGHI 7 I suoi organizzano molto bene le azioni sebbene i giocatori subentrati non brillino come i titolari.
I suoi soliti ottimi interventi non vengono supportati dal reparto difensivo.
Sbaglia molto ed è costretto a lasciare prematuramente i compagni nell’intervallo quando viene portato in ospedale per accertamenti dopo uno scontro di gioco precedente.
La lunga panchina non lo aiuta certo a dare il meglio di sè in questa serata da titolare.
In difficoltà a causa della mancanza di Rodriguez, non si fa carico della leadership del compagno influenzato.
Falloso, perde spesso il duello con il diretto avversario sulla sua corsia.
Oltre allo scarso rendimento fornito, si rende protagonista in negativo quando esulta per il goal concesso momentaneamente da Irrati ma poi annullato per fallo di mano grazie all’aiuto dei collaboratori. Emerge solamente quando la Lazio lascia più spazio a disposizione.
Il buon lavoro effettuato nel primo tempo non viene replicato nel secondo.
Prestazione da dimenticare per lo sloveno che perde più palloni di quanti ne giochi e fallisce un calcio di rigore ad inizio secondo tempo.
Carica i suoi nel primo tempo e nella ripresa sfiora la segnatura.
Troppo isolato tra Bastos, De Vrij e Radu, arriva il pallone sempre fuori tempo.
CRISTOFORO 6 Neanche il tempo di entrare e conquista un calcio di rigore. Si perde col passare del tempo. Dal momento del suo ingresso in campo riesce a fare più di quanto non siano riusciti a fare Kalinic, Ilicic e Tello insieme.
Si fa vedere con uno spunto appena entrato salvo poi perdersi per il campo.
All. SOUSA 5 Questa sera gli elementi da lui inseriti a partita in corso rendono meno dei corrispettivi titolari lasciando qualche dubbio sulla preparazione della gara.