Un compleanno speciale, quello di Alberto Tomba: cinquant’anni per il campione bolognese che è stato uno dei grandi fuoriclasse dello sci mondiale, e che lunedì 19 dicembre 2016 spegne 50 candeline. Tomba ha vinto Olimpiadi, Mondiali, Coppa del Mondo e nei paletti dello slalom, nel gigante, faceva cose straordinarie. Memorabili i suoi duelli con Stenmark, Girardelli, Zurbriggen. Personaggio poi anche fuori dal mondo dello sci, Alberto Tomba non è certo un campione che si può dimenticare. Per fargli gli auguri ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva Gustav Thoeni, che è stato allenatore di Tomba per nove anni.
Cinquant’anni di Alberto Tomba, cosa dire di questa ricorrenza? Una ricorrenza importante, sono proprio contento di avere allenato un campione come lui. E’ stata per me una cosa molto bella avergli insegnato, trasmesso tante cose, anche se Alberto era già nel suo dna un grande fuoriclasse.
Secondo lei perchè le sue imprese, i suoi successi sono ancora così ricordati? Alberto ha fatto veramente la storia dello sci, le sue imprese, i suoi successi sono stati qualcosa di veramente ineguagliabile, hanno unito tutti gli italiani. Addirittura la Rai interruppe il Festival di Sanremo, per trasmettere la seconda manche del suo slalom speciale vincente alle Olimpiadi di Calgary, nel 1988.
Nella storia dello sci dove lo metterebbe tra i campioni di questo sport? E’ uno dei più grandi, uno dei migliori di tutti i tempi. Qual è stata la sua vittoria più bella? Le Olimpiadi, il gigante e lo speciale a Calgary ma anche il gigante ad Albertville, la Coppa del Mondo, i Mondiali in Sierra Nevada.
Ha inventato uno stile… La sua tecnica è stata forse irripetibile. Alberto era veramente unico, aveva una sciata fluida e potente nello stesso tempo. Era veramente uno sciatore fortissimo.
Cosa dire dei suoi duelli, le sue sfide con i più grandi campioni dello sci? Sono stati epici prima con Stenmark, che era alla fine della carriera poi con Zurbriggen e un altro fuoriclasse dello sci come Girardelli, che s’allenava da solo, col padre.
Quanto manca all’Italia dello sci un trascinatore come Tomba? Per la verità le donne vanno forte e gli uomini non male. Certo però trovare uno che vada forte e costante come Alberto sarà difficile.
C’è un erede di Alberto Tomba? Lo stiamo aspettando, è stato veramente un fuoriclasse straordinario come ho detto prima, ne nascono pochi di sciatori come Alberto.
Tomba ha creato anche un modo di essere fuori dallo sci, un vero personaggio… Era un personaggio anche fuori dal mondo dello sci. Io ho cercato di allenarlo, di seguirlo quotidianamente, accettando anche il suo carattere. Mentalmente invece non aveva bisogno di consigli, era veramente forte.
Lo cercherà per fargli gli auguri, cosa gli dirà? Sì lo cercherò ma comunque ci sentiamo spesso, e ci vediamo qualche volta. Gli farò gli auguri per una ricorrenza così speciale. Magari visto che non ha preso ancora moglie gli dirò di sposarsi, sarebbe anche l’ora se lui vuole. Toccherà però a Tomba scegliere cosa fare, è una sua decisione.
(Franco Vittadini)