Allo Stadio Olimpico di Roma la Lazio ottiene un netto successo per 3 a 1 sulla Fiorentina. Nel primo tempo i padroni di casa, nonostante i tentativi di Bernardeschi troppo centrali per impensierire Marchetti, avevano suonato la carica con il colpo di testa di Bastos al 9′ prima di passare in vantaggio al 23′ con Keita, ben servito da Milinkovic sull’azione innescata da Felipe Anderson. I biancocelesti sono inoltre riusciti ad andare al riposo dopo aver raddoppiato nel recupero su calcio di rigore al 45’+4′ con Biglia, penalty concesso per fallo di Tomovic su Milinkovic. La ripresa si rivela subito ricca di emozioni con un altro calcio di rigore, questa volta in favore dei toscani, concesso per fallo di Biglia su Cristoforo, ma Marchetti non si fa sorprendere e para la conclusione dal dischetto di Ilicic al 48′. Il neo entrato Zarate accorcia le distanze al 64′, al termine di un’azione confusa, solo momentaneamente a causa del terzo goal della formazioni di Inzaghi al 90′ con Radu, perfettamente servito da Immobile dopo un contropiede coast-to-coast. Analizzando le statistiche dell’incontro emerge come la sfida sia stata abbastanza equilibrata a cominciare dal possesso palla favorevole alla Lazio con il 53%, supportato da un maggior numero di palle recuperate, 35 a 26 di cui 6 a testa per Milinkovic-savic e Biglia, oltre ad averne anche perse di meno, 54 a 58 con ben 12 del solo Bernardeschi. Per quanto riguarda la fase offensiva, i viola hanno però collezionato sì 10 tiri totali come gli avversari ma uno in più per quelli nello specchio della porta, 8 a 7 di cui 3 per Bernardeschi, senza dimenticare le 7 parate biacocelesti a fronte di appena 4 per Tatarusanu. Infine, dal punto di vista disciplinare, la Lazio ha subito più interventi irregolari della Fiorentina, 19 a 14, mentre l’arbitro Irrati della sezione di Pistoia ha estratto il cartellino giallo 6 volte ammonendo Bastos da una parte, Tomovic, Olivera, Bernardeschi, Astori e Sanchez dall’altra.